Diffeomorfismo -Teoria-

svarosky90
Buongiorno. Sto studiando per una esame di analisi (ANALISI 1 + ANALISI 2) e sono arrivato fino alla determinazione dei punti critici e alla loro classificazione mediante lo studio della forma biquadratica. Ora il mio libro punta ai massimi e minimi vincolati e al teorema sulla funzione implicita. Il primo concetto è quello di diffeomorfismo. Qualcuno può spiegarmi a parole povere cos'è ? Dato che il mio libro butta giu paroloni. Voglio solo capire cos'è farmelo entrare in testa senza troppi formalismi...
Grazie

Risposte
j18eos
Buon pomeriggio svarosky90, cercherò di essere formalmente chiaro.

Sia [tex]$f:A\subseteq\mathbb{R}^n\rightarrow\mathbb{R}^m$[/tex], ove [tex]$A$[/tex] è un aperto di [tex]$\mathbb{R}^n$[/tex] (secondo la topolgia naturale di esso), un'applicazione continua, differenziabile in [tex]$A$[/tex] con differenziale continuo e biettiva. Sia [tex]$B=f(A)$[/tex], se l'inversa [tex]$f^{-1}$[/tex] di [tex]$f$[/tex] soddisfacesse in [tex]$B$[/tex] le medesime proprietà di continuità e differenziabilità con differenziale continuo, [tex]$f$[/tex] si direbbe un diffeomorfismo tra [tex]$A$[/tex] e [tex]$B$[/tex].

Se vi fosse un'idea dietro tale concetto lo ignoro, oltre ad essere [tex]$f$[/tex] un omeomorfismo tra [tex]$A$[/tex] e [tex]$B$[/tex] differenziabile col differenziale continuo et idem per [tex]$f^{-1}$[/tex] tra [tex]$B$[/tex] e [tex]$A$[/tex].

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