Definizione di successione fondamentale in uno spazio metrico generico.

Yuyu_13
Buonasera. Sto leggendo e capendo la definizione di successione fondamentale nel caso degli spazi metrici.
Sia $(X,d)$ spazio metrico e una successione ${x_n}$ di valori di $X$.
Si dice che ${x_n}$ è una successione fondamentale se $lim_(n,m to + infty) d(x_n, x_m)=0$
Un tale limite come si calcola ? si deve procedere "scomponendo" il limite, cioè
$lim_(n,m to + infty) d(x_n, x_m)=lim_(m to + infty)(lim_(n to + infty)d(x_n, x_m))$
In pratica, e nel caso specifico, fisso prima $m$ e faccio tendere $n$ all'infinito e poi infine faccio tendere $m$ all'infinito.

Risposte
dissonance
Non è ben scritto, hai ragione a protestare, quel limite per "n, m che tendono a infinito" non è ben definito. Anche se nella pratica si capisce cosa si intenda, per quello a volte l'ho visto. In modo particolare, NON devi "scomporre il limite", come dici tu.

Leggi qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Cauchy_se ... tric_space

Yuyu_13
Buongiorno, grazie per il link consigliato è stato utilissimo.
Si quel simbolo può essere scritto in maniera equivalente usando la notazione $(epsi, N)$, cioè
$lim_(m,n to + infty)d(x_n, x_m)=0 <=> ^ (def.) forall epsi >0 exists N_epsi>0$ per cui presi $n,m >N_epsi$ risulta $d(x_n, x_m) Il significato di questa scrittura a parole è che preso un arbitrario valore di $epsi>0$, posso determinare un indice $N_epsi$ il quale fa si che presi i termini della successione $x_n ,x_m$ la loro distanza è minore di $epsi$ se $n, m>N_epsi$

"dissonance":
In modo particolare, NON devi "scomporre il limite"
Dico questa cosa poiché leggendo la dimostrazione del teorema delle contrazione, la prof. ha fatto i seguenti passaggi:
Non riporto i passaggi precedenti i quali mi hanno permesso di ricavarmi la seguente
$d(x_n, x_m)<=d(x_1, x_0)rho^msum_(k=0)^(n-1-m)rho^k$
1) $m$ fissato
$lim_(n to + infty)d(x_n,x_m)<=lim_(n to + infty)d(x_1, x_0)rho^msum_(k=0)^(n-1-m)rho^k$
$\qquad\qquad\qquad\qquad\qquad\qquad\qquad=d(x_1,x_0)rho^mlim_(n to + infty)sum_(k=0)^(n-1-m)rho^k$
$\qquad\qquad\qquad\qquad\qquad\qquad\qquad=d(x_1,x_0)rho^mlim_(n to + infty)sum_(k=0)^(+ infty)rho^k$
$\qquad\qquad\qquad\qquad\qquad\qquad\qquad=d(x_1,x_0)rho^m/(1-rho)$

2)$lim_(m to + infty)lim_(n to + infty) d(x_n, x_m)=lim_(m to + infty) d(x_1, x_0) rho^m/(1-p)=0$, allora $lim_(m,n to + infty) d(x_n, x_m)=0.$

Quello che ha fatto la prof. dovrebbe essere interpretato cosi:
1) una volta fissato $m$ ho una successione con un solo termine $x_n$ libero, per cui il comportamento è in
funzione solo di $x_n$
2) questo punto non so commentarlo, infatti da qui il mio topic.

Yuyu_13
Qualcuno che può aiutarmi... :roll: :roll:

Andelf67
ciao non sono molto avanzato con gli studi quindi prendi quello che ti scriverò con le pinze.
se questa formula che hai scritto è vera 1* $ lim_(n,m to + infty) d(x_n, x_m)=lim_(m to + infty)(lim_(n to + infty)d(x_n, x_m)) $ e ipotizzo che ( poiché non ci sono i passaggi precedenti non so cosa sia p anche se per avere i risultati che hai ottenuto deve essere) $ 0 per la 1* i due passaggi sono ovvi ovvero prima si studia il limite per n che tende a $ + infty $ considerando m come una costante e poi si calcola il limite di m.
Dal primo punto ottieni che $ lim_(n to + infty)d(x_n,x_m)<=lim_(n to + infty)d(x_1, x_0)rho^msum_(k=0)^(n-1-m)rho^k $ $ rArr $ $ lim_(n to + infty)d(x_n,x_m)<=d(x_1, x_0)rho^mlim_(n to + infty)sum_(k=0)^(n-1-m)rho^k $ $ rArr $ $ lim_(n to + infty)d(x_n,x_m)<= d(x_1, x_0)rho^m lim_(n to + infty) ( (1-rho^(n-m)) /(1-rho )) $ dove chiaramente il limite fa $ 1/(1-rho ) $ e quindi ottengo il tuo stesso risultato.
Ora che hai calcolato il limite per n, sempre guardando la formula 1* puoi sostituire il risultato trovato e proseguire per m.
$ lim_(m to + infty)lim_(n to + infty) d(x_n, x_m) <= lim_(m to + infty) d(x_1, x_0) rho^m/(1-p)=0 $ $ rArr $ $ lim_(m to + infty)lim_(n to + infty) d(x_n, x_m) = lim_(m,n to + infty) d(x_n, x_m)<= 0 $
ora qui bisogna fare una considerazione, ovvero che in uno spazio metrico $ d(x_n, x_m)>= 0 $ per ogni $ x_n , x_m $ e quindi esiste una sola relazione valida ovvero $ lim_(m,n to + infty) d(x_n, x_m)=0 $.
spero di aver detto cose sensate e per lo più non errate :D

dissonance
La spiegazione della tua prof è un po' confusa, per come la hai riportata tu. Ma questa è una dimostrazione classica, la puoi trovare ovunque, qui ad esempio: https://en.wikipedia.org/wiki/Banach_fi ... nt_theorem

Yuyu_13
@ Andelf67 questa posizione $ lim_(n,m to + infty) d(x_n, x_m)=lim_(m to + infty)(lim_(n to + infty)d(x_n, x_m)) $ seguiva, da come puoi leggere nella discussione, da un passaggio della mia professoressa fatto durante la dimostrazione del teorema di Banach-Cacciopoli sulle contrazioni.
Prima che postavo la domanda
"Yuyu_13":
Un tale limite come si calcola ? si deve procedere "scomponendo" il limite, cioè
$ lim_(n,m to + infty) d(x_n, x_m)=lim_(m to + infty)(lim_(n to + infty)d(x_n, x_m)) $
In pratica, e nel caso specifico, fisso prima $ m $ e faccio tendere $ n $ all'infinito e poi infine faccio tendere $ m $ all'infinito.
ero già, diciamo in modo parziale, a conoscenza che tale tecnica non si può usare, basta vedere i limiti in due variabili. Quello che tu hai scritto sono le stesse mie interpretazione, però rimangono appese.

@dissonance hai ragione che la dimostrazione è confusa :D :-D
Comunque ci sta un errore di battitura nel punto 2) cioè invece di $=$ ci vuole $le$.
Leggerò la dimostrazione su un altro testo (Stampacchia- Analsi due) e vedo se si presentono problemi.
Per il momento grazie !

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