Definizione di O-grande.

Più che una domanda di comprensione, è una domanda "storica", la definizione che mi hanno dato in corso di O-grande è la seguente
Una funzione \( f(x) \) è un \( O\)-grande di \( g(x) \) per \( x \to x_0 \) se esiste una costante \( C \) e un intorno \(U_{x_0} \) tale che \( \begin{vmatrix} f(x) \end{vmatrix} \leq C \begin{vmatrix} g(x) \end{vmatrix} \), \( \forall x \in U_{x_0} \).

Ma leggo spesso (in internet a dire il vero) che ogni tanto si usa un'altra definizione ovvero quella tramite limite,
Una funzione \( f(x) \) è un \( O\)-grande di \( g(x) \) per \( x \to x_0 \) se e solo se \( \lim\limits_{x \to x_0} \frac{f(x)}{g(x)} \in \mathbb{R} \)

Sono due definizioni non equivalenti, basta prende \( f(x) = x \cos(x) \) e \( x \to \infty \) con la prima definizione è un \(O(x) \) mentre con la seconda no.

Mi chiedevo come mai ci fossero due definizioni non equivalenti, se ha un motivo storico o altro. Grazie

Risposte
dissonance
La seconda non è corretta. È troppo restrittiva. In molti casi il limite non esiste ma è comunque necessario fare una stima asintotica.

Lascia stare le cose che leggi su internet, circola moltissima robaccia, purtroppo.

Okay, infatti leggendo il thread sui simboli di Landau di gugo stavo leggendo che se nell'intorno \( g(x) \) è definitivamente non nulla nell'intorno considerato allora può essere utilizzato come criterio, come condizione necessaria ma non sufficiente, ma solo in quel caso.

dissonance
Facciamo un esempio per dimostrare che la seconda definizione è inadatta. Se \(f\colon \mathbb R\to \mathbb R\) è una funzione derivabile, allora vale la formula di Taylor
\[\tag{1}
f(x)=f(0)+f'(0)x+O(x^2), \]
dove \(g(x)=O(x^2)\) significa che esiste \(C>0\) tale che
\[\tag{2}\lvert g(x)\rvert \le Cx^2 \qquad \text{in un intorno di } 0.\]
La (1) non vale più se intendiamo \(g(x)=O(x^2)\) come \[\tag{3}\lim_{x\to 0} \frac{g(x)}{x^2}\quad \text{esiste finito}.\]
Consideriamo infatti
\[
f(x)=x\lvert x \rvert. \]
La (1) diviene \( x\lvert x\rvert=O(x^2)\), che è ovviamente vera nel senso (2) ma non è vera nel senso (3); infatti
\[
\lim_{x\to 0} \frac{x\lvert x \rvert}{x^2}\qquad \text{ non esiste}.\]
Morale: MAI studiare da risorse internet non attendibili.

otta96
"dissonance":
Se \(f\colon \mathbb R\to \mathbb R\) è una funzione derivabile, allora vale la formula di Taylor
\[\tag{1}
f(x)=f(0)+f'(0)x+O(x^2), \]
dove \(g(x)=O(x^2)\) significa che esiste \(C>0\) tale che
\[\tag{2}\lvert g(x)\rvert \le Cx^2 \qquad \text{in un intorno di } 0.\]

Mhhh… Non proprio.
Se consideri $f(x)=x/lnx$ ($f(0)=0$) (anche se te hai messo $RR$ come dominio l'importante è che sia definita su un intorno di $0$) hai che $f'(0)=0$, ma $f(x)$ non è un $O(x^2)$.
Quella cosa è vera se la funzione è derivabile 2 volte.
Comunque riguardo alla definizione di $O$ grande le possibili scelte sono due: o la definisci nel primo modo oppure la seconda scelta non è quella che hai detto perché è troppo restrittiva come diceva dissonance, quello che si può fare è dire che $f$ è un $O$ grande di $g$ se esistono $0

dissonance
"otta96":

Se consideri $f(x)=x/lnx$ ($f(0)=0$) [...] hai che $f'(0)=0$, ma $f(x)$ non è un $O(x^2)$.
Quella cosa è vera se la funzione è derivabile 2 volte.

Hai ragione, ho scelto male l'esempio. Quello che voglio dire è che la definizione di O grande in termini di limiti è "strana", perché la formula seguente NON vale:
\[\tag{!}
\lvert f(x)\rvert =O(f(x)).\]
Ad esempio, \(\lvert x\rvert \) NON sarebbe un \(O(x)\), con la definizione di O grande come limite. Questo è strano ed è meglio evitarlo.

Comunque riguardo alla definizione di $O$ grande le possibili scelte sono due: o la definisci nel primo modo oppure la seconda scelta non è quella che hai detto perché è troppo restrittiva come diceva dissonance, quello che si può fare è dire che $f$ è un $O$ grande di $g$ se esistono $0
Però se usi questa definizione lo devi dire esplicitamente, perché non è standard. Non c'è problema, naturalmente, ma è per non fare confusione.

otta96
"dissonance":
Ad esempio, \(\lvert x\rvert \) NON sarebbe un \(O(x)\), con la definizione di O grande come limite.

Vabbè però per lo meno il valore assoluto ce lo devi mettere, lui non lo ha messo e infatti questa è la cosa che mi è sembrata più strana.

Però se usi questa definizione lo devi dire esplicitamente, perché non è standard. Non c'è problema, naturalmente, ma è per non fare confusione.

Ah, pensavo fosse la definizione standard, buono a sapersi.

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