Continuità uniforme

darkmundus
sul mio libro di analisi c'è scritto che una funzione è uniformemente continua se per ogni $\epsilon > 0$ esiste un $\delta > 0$ tale che per ogni coppia $x, x' in X$ con $d(x, x') < \delta$ si ha $d(f(x), f(x')) < \epsilon$

ora ricercando sul web, dato che non c'è scritto altro, sono venuto alla conclusione che vuol dire che per ogni piccola variazione in $x$ di una funzione c'è una piccola variazione di $f(x)$
ho capito giusto?

vorrei quindi sapere la differenza con la definizione di continuità in sè, che cambia?


grazie in anticipo, Matteo

Risposte
pater46
In sintesi, la differenza sta nel fatto che questo $\epsilon$ non dipende dai particolari $x_{1,2}$, ma solo dalla distanza tra questi punti.

Ovvero, presi due punti $x_{1,2}$ distanti $\delta$ tra loro, ed altri due punti $x_{3,4}$ distanti anche loro $\delta$, le rispettive $ |f(x_1) - f(x_2)| = | f(x_3) - f(x_4)| = \epsilon $.

Questa proprietà non è verificata in generale per tutte le funzioni continue, vedi ad esempio la funzione $sin(1/x)$.

darkmundus
ok grazie, spero di aver inteso bene

dissonance
A complemento di quanto detto da pater, consiglio come al solito la pagina di batmath sulla continuità uniforme:

http://www.batmath.it/matematica/an_uno ... t_unif.htm

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