Continuità $\epsilon - \delta$
Buongiorno a tutti. Vorrei domandare conferma intorno allo svolgimento di un esercizio sulla definizione di continuità \(\displaystyle \epsilon - \delta \) (e anche conferma intorno ad alcuni concetti cardine - vedi fine post), argomento soltanto accennato nell'ultima lezione prima delle vacanze.
Svolgimento:
Richiamo della definizione:
Siano \(\displaystyle (\mathrm{X},d_{x}) \) e \(\displaystyle (\mathrm{Y},d_{y}) \) due spazi metrici e sia \(\displaystyle x_{0} \in \mathrm{X} \). Una funzione \(\displaystyle f:\mathrm{X} \rightarrow \mathrm{Y} \) si dice continua nel punto \(\displaystyle x_{0} \in \mathrm{X} \) se per ogni \(\displaystyle \epsilon > 0 \) esiste \(\displaystyle \delta >0 \) tale che per ogni \(\displaystyle x \in \mathrm{X} \) vale la seguente implicazione: \[\displaystyle d_{x}(x,x_{0})<\delta \quad \Rightarrow \quad d_{y}(f(x),f(x_{0}))<\epsilon \]
Quello che ho capito è che, una volta fissato \(\displaystyle x_{0} \), \(\displaystyle \delta \) deve necessariamente dipendere da \(\displaystyle \epsilon \) e da \(\displaystyle x_{0} \).
Fissato ora \(\displaystyle x_{0} \), nel mio caso si ha: \[\displaystyle \left| \frac{2x+1}{x+2} - \frac{2x_{0} + 1}{x_{0} +2} \right| < \epsilon \]
\[\displaystyle \left | \frac{x-x_{0}}{(x+2)(x_{0}+2)} \right | < \frac{\epsilon}{3} \]
\[\displaystyle \frac{|x-x_{0}|}{|x+2|} < \frac{\epsilon}{3} |x_{0}+2| \]
Ora distinguerei due casi:
1° caso: \(\displaystyle |x_{0}+2|>|x+2| \);
2° caso: \(\displaystyle |x_{0}+2|<|x+2| \).
Nel primo caso avrei \[\displaystyle \frac{|x-x_{0}|}{|x_{0}+2|} < \frac{|x-x_{0}|}{|x+2|} < \frac{\epsilon}{3}|x_{0}+2| \]
da cui \[\displaystyle |x-x_{0}|<\frac{\epsilon}{3}|x_{0}+2|^{2}=\delta \]
Nel secondo caso avevo pensato di fare in questa maniera: \[\displaystyle -\frac{|x-x_{0}|}{|x_{0}+2|} < \frac{|x-x_{0}|}{|x+2|} < \frac{\epsilon}{3}|x_{0}+2| \]
\[\displaystyle -|x-x_{0}|<\frac{\epsilon}{3}|x_{0}+2|^{2} \]
da cui... Non riesco a proseguire.
Ad ogni modo vorrei arrivare da solo a risolvere il secondo caso. Ciò che domando è: la risoluzione dell'esercizio può considerarsi corretta? Ho operato bene?
Ho poi un paio di domande di carattere più teorico:
1. Una volta costruito \(\displaystyle \delta \) dipendente da \(\displaystyle \epsilon \) e da \(\displaystyle x_{0} \) fissati, l'implicazione della definizione vale perché è possibile ripercorrere a ritroso i passaggi che si sono fatti per ricavarlo?
2. Quando affermo che \(\displaystyle \forall \ \epsilon >0 \quad \mathrm{si} \ \mathrm{ha} \quad |f(x)-f(x_{0})|<\epsilon \) significa che comunque preso un \(\displaystyle \epsilon \) arbitrariamente piccolo, esiste un intorno di \(\displaystyle x_{0} \) tale che per tutti gli \(\displaystyle x \in \ \mathrm{tale} \ \mathrm{intorno} \) la differenza in valore assoluto \(\displaystyle f(x)-f(x_{0}) \) rimane comunque più piccola di \(\displaystyle \epsilon \)?
Chiedo perdono per avervi di nuovo annoiato. Grazie per l'attenzione.
Sia \(\displaystyle \mathrm{A} \subset \mathbb{R} \) l'insieme \(\displaystyle \mathrm{A}= \left \{ x \in \mathbb{R} : x \ne 2 \right \} \) e si consideri la funzione \(\displaystyle f:\mathrm{A} \rightarrow \mathbb{R} \) \[\displaystyle f(x)=\frac{2x+1}{x+2}, \quad \quad \quad \quad x \in \mathrm{A} \]
Usando la definizione \(\displaystyle \epsilon - \delta \), provare che la funzione \(\displaystyle f \) è continua in \(\displaystyle \mathrm{A} \).
Svolgimento:
Richiamo della definizione:
Siano \(\displaystyle (\mathrm{X},d_{x}) \) e \(\displaystyle (\mathrm{Y},d_{y}) \) due spazi metrici e sia \(\displaystyle x_{0} \in \mathrm{X} \). Una funzione \(\displaystyle f:\mathrm{X} \rightarrow \mathrm{Y} \) si dice continua nel punto \(\displaystyle x_{0} \in \mathrm{X} \) se per ogni \(\displaystyle \epsilon > 0 \) esiste \(\displaystyle \delta >0 \) tale che per ogni \(\displaystyle x \in \mathrm{X} \) vale la seguente implicazione: \[\displaystyle d_{x}(x,x_{0})<\delta \quad \Rightarrow \quad d_{y}(f(x),f(x_{0}))<\epsilon \]
Quello che ho capito è che, una volta fissato \(\displaystyle x_{0} \), \(\displaystyle \delta \) deve necessariamente dipendere da \(\displaystyle \epsilon \) e da \(\displaystyle x_{0} \).
Fissato ora \(\displaystyle x_{0} \), nel mio caso si ha: \[\displaystyle \left| \frac{2x+1}{x+2} - \frac{2x_{0} + 1}{x_{0} +2} \right| < \epsilon \]
\[\displaystyle \left | \frac{x-x_{0}}{(x+2)(x_{0}+2)} \right | < \frac{\epsilon}{3} \]
\[\displaystyle \frac{|x-x_{0}|}{|x+2|} < \frac{\epsilon}{3} |x_{0}+2| \]
Ora distinguerei due casi:
1° caso: \(\displaystyle |x_{0}+2|>|x+2| \);
2° caso: \(\displaystyle |x_{0}+2|<|x+2| \).
Nel primo caso avrei \[\displaystyle \frac{|x-x_{0}|}{|x_{0}+2|} < \frac{|x-x_{0}|}{|x+2|} < \frac{\epsilon}{3}|x_{0}+2| \]
da cui \[\displaystyle |x-x_{0}|<\frac{\epsilon}{3}|x_{0}+2|^{2}=\delta \]
Nel secondo caso avevo pensato di fare in questa maniera: \[\displaystyle -\frac{|x-x_{0}|}{|x_{0}+2|} < \frac{|x-x_{0}|}{|x+2|} < \frac{\epsilon}{3}|x_{0}+2| \]
\[\displaystyle -|x-x_{0}|<\frac{\epsilon}{3}|x_{0}+2|^{2} \]
da cui... Non riesco a proseguire.
Ad ogni modo vorrei arrivare da solo a risolvere il secondo caso. Ciò che domando è: la risoluzione dell'esercizio può considerarsi corretta? Ho operato bene?
Ho poi un paio di domande di carattere più teorico:
1. Una volta costruito \(\displaystyle \delta \) dipendente da \(\displaystyle \epsilon \) e da \(\displaystyle x_{0} \) fissati, l'implicazione della definizione vale perché è possibile ripercorrere a ritroso i passaggi che si sono fatti per ricavarlo?
2. Quando affermo che \(\displaystyle \forall \ \epsilon >0 \quad \mathrm{si} \ \mathrm{ha} \quad |f(x)-f(x_{0})|<\epsilon \) significa che comunque preso un \(\displaystyle \epsilon \) arbitrariamente piccolo, esiste un intorno di \(\displaystyle x_{0} \) tale che per tutti gli \(\displaystyle x \in \ \mathrm{tale} \ \mathrm{intorno} \) la differenza in valore assoluto \(\displaystyle f(x)-f(x_{0}) \) rimane comunque più piccola di \(\displaystyle \epsilon \)?
Chiedo perdono per avervi di nuovo annoiato. Grazie per l'attenzione.
Risposte
"Delirium":
Ho poi un paio di domande di carattere più teorico:
1. Una volta costruito \(\displaystyle \delta \) dipendente da \(\displaystyle \epsilon \) e da \(\displaystyle x_{0} \) fissati, l'implicazione della definizione vale perché è possibile ripercorrere a ritroso i passaggi che si sono fatti per ricavarlo?
Sì, preso $epsilon$, cerchi $delta$ in modo tale che sia soddisfatta questa: $| f(x) - f(x_0) | < epsilon$. Quindi parti proprio da quest'ultima...
2. Quando affermo che \(\displaystyle \forall \ \epsilon >0 \quad \mathrm{si} \ \mathrm{ha} \quad |f(x)-f(x_{0})|<\epsilon \) significa che comunque preso un \(\displaystyle \epsilon \) arbitrariamente piccolo, esiste un intorno di \(\displaystyle x_{0} \) tale che per tutti gli \(\displaystyle x \in \ \mathrm{tale} \ \mathrm{intorno} \) la differenza in valore assoluto \(\displaystyle f(x)-f(x_{0}) \) rimane comunque più piccola di \(\displaystyle \epsilon \)?
Esattamente. Anche se è più corretto scrivere $AA x in "tale intorno" nn Dom(f)$...
"Delirium":
Sia \(\displaystyle \mathrm{A} \subset \mathbb{R} \) l'insieme \(\displaystyle \mathrm{A}= \left \{ x \in \mathbb{R} : x \ne 2 \right \} \) e si consideri la funzione \(\displaystyle f:\mathrm{A} \rightarrow \mathbb{R} \) \[\displaystyle f(x)=\frac{2x+1}{x+2}, \quad \quad \quad \quad x \in \mathrm{A} \]
Usando la definizione \(\displaystyle \epsilon - \delta \), provare che la funzione \(\displaystyle f \) è continua in \(\displaystyle \mathrm{A} \).
Quando $ \epsilon > 0 $ è fissato , si deve trovare $ \delta > 0 $ e preoccuparsi degli $ x $ verificando $ | x - x_0 | < \delta $ .
Si avrebbe $ d( x , -2 ) >= \frac{1}{2} d(x_0 , - 2 ) $ cioè $ | x + 2 | >= \frac{1}{2} |x_0+2 | $ se si scegliesse già $ \delta <= \frac{1}{2} |x_0+2 | $ . ( vedere questo con un disegno )
Cosi , $ | \frac{x-x_{0}}{(x+2)(x_{0}+2)} | <= 2 \frac{ | x-x_{0} | }{ (x_{0}+2)^2} $ e dopo , il ragionamento è più facile .
Un'osservazione.
Perchè quell'avverbio? Io sostituirei "deve necessariamente" con "può eventualmente".
Certo, molto spesso il $delta$ dipende sia da $epsilon$ che da $x_0$; però, può accadere anche che sia indipendente da $epsilon$ (pensa ad una funzione costante!) o che sia indipendente da $x_0$ (considera ad esempio $x \mapsto ax+b$, con $a,b$ reali fissati).
Le funzioni con questa ultima proprietà sono particolarmente importanti e si chiamano uniformemente continue (proprio perchè il $delta$ di continuità non dipende dal punto $x_0$). Se non le hai ancora viste, sono certo che le vedrai a breve.
"Delirium":
Siano \(\displaystyle (\mathrm{X},d_{x}) \) e \(\displaystyle (\mathrm{Y},d_{y}) \) due spazi metrici e sia \(\displaystyle x_{0} \in \mathrm{X} \). Una funzione \(\displaystyle f:\mathrm{X} \rightarrow \mathrm{Y} \) si dice continua nel punto \(\displaystyle x_{0} \in \mathrm{X} \) se per ogni \(\displaystyle \epsilon > 0 \) esiste \(\displaystyle \delta >0 \) tale che per ogni \(\displaystyle x \in \mathrm{X} \) vale la seguente implicazione: \[\displaystyle d_{x}(x,x_{0})<\delta \quad \Rightarrow \quad d_{y}(f(x),f(x_{0}))<\epsilon \]
Quello che ho capito è che, una volta fissato \(\displaystyle x_{0} \), \(\displaystyle \delta \) deve necessariamente dipendere da \(\displaystyle \epsilon \) e da \(\displaystyle x_{0} \).
Perchè quell'avverbio? Io sostituirei "deve necessariamente" con "può eventualmente".
Certo, molto spesso il $delta$ dipende sia da $epsilon$ che da $x_0$; però, può accadere anche che sia indipendente da $epsilon$ (pensa ad una funzione costante!) o che sia indipendente da $x_0$ (considera ad esempio $x \mapsto ax+b$, con $a,b$ reali fissati).
Le funzioni con questa ultima proprietà sono particolarmente importanti e si chiamano uniformemente continue (proprio perchè il $delta$ di continuità non dipende dal punto $x_0$). Se non le hai ancora viste, sono certo che le vedrai a breve.

Grazie a tutti!
@DMNQ: perdonami, ma non capisco quello che intendi dire.
@Paolo90: grazie per la precisazione. Errore linguistico/logico dovuto all'inesperienza.
@DMNQ: perdonami, ma non capisco quello che intendi dire.
@Paolo90: grazie per la precisazione. Errore linguistico/logico dovuto all'inesperienza.
"Delirium":
Chiedo perdono per avervi di nuovo annoiato. Grazie per l'attenzione.
Esagerato... Tra le persone quivi connesse tu sei certamente uno di quelli che arricchisce questo foro.
@Seneca:
Caspita è da un po' che ci penso, ma ancora non sono riuscito a sbrogliare il secondo caso. Qualcuno ha delle idee oppure delle alternative da passarmi?

Caspita è da un po' che ci penso, ma ancora non sono riuscito a sbrogliare il secondo caso. Qualcuno ha delle idee oppure delle alternative da passarmi?
Secondo me il secondo caso conduce ad un vicolo cieco. Non riesci ad arrivare a nulla di vantaggioso.
Volevo sottolineare una cosa : la tua funzione è $f(x)=2-3/(x+2)$
Studiarne la continuità $AA x != -2$ equivale a studiare,
a meno di costanti e traslazioni, la continuità della funzione (un po' più comoda) $g(x)=1/x$, $AA x !=0$
Sia $x_0!=0$. Si ha $|1/x-1/x_0| |(x-x_0)/(x*x_0)|
(N.B: è la stessa cosa a cui sei arrivato tu nel tuo esercizio,
se non per il fatto che qui c'è $epsilon$ invece di $epsilon/3$)
Ti consiglio di provare a fare questa. Poi avrai gratis la risoluzione del tuo esercizio
Hint:
Volevo sottolineare una cosa : la tua funzione è $f(x)=2-3/(x+2)$
Studiarne la continuità $AA x != -2$ equivale a studiare,
a meno di costanti e traslazioni, la continuità della funzione (un po' più comoda) $g(x)=1/x$, $AA x !=0$
Sia $x_0!=0$. Si ha $|1/x-1/x_0|
se non per il fatto che qui c'è $epsilon$ invece di $epsilon/3$)
Ti consiglio di provare a fare questa. Poi avrai gratis la risoluzione del tuo esercizio
Hint:
Hai ragione, Giotto. Nel frattempo io avevo pensato di provare tramite la definizione la continuità di \(\displaystyle 2x+1 \) e di \(\displaystyle x+2 \), e quindi chiudere dicendo che la reciproca di funzione continua è continua (ove non si annulla, ovviamente) e il prodotto tra funzioni continue è una funzione continua.
Tuttavia mi è sembrata una via troppo "furba".
Ora proverò a seguire il tuo consiglio. Grazie!
Tuttavia mi è sembrata una via troppo "furba".
Ora proverò a seguire il tuo consiglio. Grazie!
"Delirium":
Hai ragione, Giotto. Nel frattempo io avevo pensato di provare tramite la definizione la continuità di \(\displaystyle 2x+1 \) e di \(\displaystyle x+2 \), e quindi chiudere dicendo che la reciproca di funzione continua è continua (ove non si annulla, ovviamente) e il prodotto tra funzioni continue è una funzione continua.
Tuttavia mi è sembrata una via troppo "furba".
Eh già... Non penso sia questo lo scopo dell'esercizio.
Chiedo venia, Gi8, ma mi sono impantanato in calcoli, e ancora non ho imboccato una via battuta. Perché quella suddivisione?
Non riesco a svincolare il mio \(\displaystyle \epsilon \) dal generico \(\displaystyle x \).
Non riesco a svincolare il mio \(\displaystyle \epsilon \) dal generico \(\displaystyle x \).
1) $|x_0|>=1$
2) $0<|x_0|<1$
2) $0<|x_0|<1$
Porca miseria, effettivamente è abbastanza logico che si possa limitare \(\displaystyle \delta \).
Non ci avevo proprio pensato.
Grazie per la pazienza, e perdona la pedanteria.
Non ci avevo proprio pensato.
Grazie per la pazienza, e perdona la pedanteria.
Tranquillo. Citando Seneca,
All'inizio non è tutto così semplice e immediato,
ma piano piano arriverai ad avere molta più dimestichezza con questa robaccia dei $delta$ e degli $epsilon$.
Ad maiora!
"Seneca":Dunque, felice di esserti stato utile
Tra le persone quivi connesse tu sei certamente uno di quelli che arricchisce questo foro.

All'inizio non è tutto così semplice e immediato,
ma piano piano arriverai ad avere molta più dimestichezza con questa robaccia dei $delta$ e degli $epsilon$.
Ad maiora!
Disegna il grafico di $f(x) = 1/x$ in un riferimento cartesiano. Appare evidente una cosa: i problemi sulle scelta del $delta$ della definizione di continuità nascono in un intorno dello $0$, ove il grafico presenta un asintoto verticale.
Io farei una semplificazione ulteriore... Essendo il grafico della funzione simmetrico rispetto all'asse delle ordinate, possiamo limitarci a studiare il caso in cui $x_0 in (0, +oo)$.
Ho fatto più conti, ma penso sia giusto. Aspetto critiche.
Io farei una semplificazione ulteriore... Essendo il grafico della funzione simmetrico rispetto all'asse delle ordinate, possiamo limitarci a studiare il caso in cui $x_0 in (0, +oo)$.
Ho fatto più conti, ma penso sia giusto. Aspetto critiche.

Ripesco questo topic per evitare di aprirne uno nuovo.
Volendo provare di nuovo mediante la definizione la continuità su tutto \(\displaystyle \mathbb{C} \) della funzione \[\displaystyle f:\mathbb{C} \to \mathbb{C}, \quad \quad f(z)=\frac{z^{2}}{|z|^{2} +1}, \quad z \in \mathbb{C} \]
come potrei operare? Ravanando un po' algebricamente riesco a trovare un \(\displaystyle \delta \) tale che \(\displaystyle |z|-|z_{0}| < \delta \), ma questa non è propriamente la definizione di continuità... Qualcuno ha qualche idea?
Grazie in anticipo!
Volendo provare di nuovo mediante la definizione la continuità su tutto \(\displaystyle \mathbb{C} \) della funzione \[\displaystyle f:\mathbb{C} \to \mathbb{C}, \quad \quad f(z)=\frac{z^{2}}{|z|^{2} +1}, \quad z \in \mathbb{C} \]
come potrei operare? Ravanando un po' algebricamente riesco a trovare un \(\displaystyle \delta \) tale che \(\displaystyle |z|-|z_{0}| < \delta \), ma questa non è propriamente la definizione di continuità... Qualcuno ha qualche idea?
Grazie in anticipo!
Per esempio, si potrebbe passare alla forma esponenziale:
$[z=rhoe^(itheta)] rarr [f(z)=z^2/(|z|^2+1)=(rho^2e^(2itheta))/(rho^2+1)=rho^2/(rho^2+1)e^(2itheta)]$
e dimostrare che le seguenti funzioni:
$[f_1(rho)=rho^2/(rho^2+1)]$
$[f_2(theta)=e^(2itheta)] rarr [f_2(theta)=cos(2theta)+isen(2theta)]$
sono "banalmente" continue. Ma forse eri interessato ad un altro tipo di risoluzione.
$[z=rhoe^(itheta)] rarr [f(z)=z^2/(|z|^2+1)=(rho^2e^(2itheta))/(rho^2+1)=rho^2/(rho^2+1)e^(2itheta)]$
e dimostrare che le seguenti funzioni:
$[f_1(rho)=rho^2/(rho^2+1)]$
$[f_2(theta)=e^(2itheta)] rarr [f_2(theta)=cos(2theta)+isen(2theta)]$
sono "banalmente" continue. Ma forse eri interessato ad un altro tipo di risoluzione.
Può essere un'idea, speculor, anche se io cercavo di elaborare una risoluzione affine a quella di Gi8 del precedente esercizio.
... E se facessi:
\[\displaystyle \left| \frac{z^{2}}{|z|^{2}+1} - \frac{z_{0} ^{2}}{|z_{0}|^{2}+1|} \right|=\left| \frac{z^{2}|z_{0}|^{2}+z^{2} - z_{0} ^{2} |z|^{2} - z_{0} ^{2}}{(|z|^{2}+1)(|z_{0}| ^{2} +1)} \right| \le \frac{|z^{2} - z_{0} ^{2}|}{|z_{0}|^{2} +1} + \frac{|z^{2} |z_{0}|^{2} - z_{0} ^{2} |z|^{2}|}{|z_{0}|^{2} +1} \]
\[\displaystyle = \frac{|z^{2} - z_{0} ^{2}|}{|z_{0}|^{2} +1} + \frac{|z^{2} z_{0} ^{2}| \cdot \left| \frac{\overline{z_{0}}}{z_{0}} - \frac{\overline{z}}{z} \right |}{|z_{0}|^{2} +1} \le \frac{2 \cdot|z^{2} z_{0}^{2}|\cdot |z^{2} - z_{0} ^{2}|}{|z_{0}| ^{2} +1}\]
Posto quindi \(\displaystyle |z - z_{0}| \le 1 \) potrei maggiorare di nuovo l'ultima ( \(\displaystyle |z| \le |z-z_{0}| + |z_{0}| \le 1 + |z_{0}| \) ) e ricavare il mio \(\displaystyle \delta \) ... ?
\[\displaystyle \left| \frac{z^{2}}{|z|^{2}+1} - \frac{z_{0} ^{2}}{|z_{0}|^{2}+1|} \right|=\left| \frac{z^{2}|z_{0}|^{2}+z^{2} - z_{0} ^{2} |z|^{2} - z_{0} ^{2}}{(|z|^{2}+1)(|z_{0}| ^{2} +1)} \right| \le \frac{|z^{2} - z_{0} ^{2}|}{|z_{0}|^{2} +1} + \frac{|z^{2} |z_{0}|^{2} - z_{0} ^{2} |z|^{2}|}{|z_{0}|^{2} +1} \]
\[\displaystyle = \frac{|z^{2} - z_{0} ^{2}|}{|z_{0}|^{2} +1} + \frac{|z^{2} z_{0} ^{2}| \cdot \left| \frac{\overline{z_{0}}}{z_{0}} - \frac{\overline{z}}{z} \right |}{|z_{0}|^{2} +1} \le \frac{2 \cdot|z^{2} z_{0}^{2}|\cdot |z^{2} - z_{0} ^{2}|}{|z_{0}| ^{2} +1}\]
Posto quindi \(\displaystyle |z - z_{0}| \le 1 \) potrei maggiorare di nuovo l'ultima ( \(\displaystyle |z| \le |z-z_{0}| + |z_{0}| \le 1 + |z_{0}| \) ) e ricavare il mio \(\displaystyle \delta \) ... ?
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