Continuità di una funzione in due variabili

asker993
Ciao, non riesco a capire come faccia questa funzione ad essere derivabile nell'origine, ora vi mostro come ho ragionato:

sia $f(x.y)=(x^2-y^2)(sen(1/(x^2+y^2)))$ se $(x,y)!=(0,0)$ $0$ se $(x,y)=(0,0)$

Dunque, passando in coordinate polari e facendo le giuste maggiorazioni ho trovato che la funzione è continua in tutto $R^2$ origine compreso, poi ho provato a vedere se le derivate esistevano nell'orgine (fuori esistono sicuramente) e ho proceduto così:
derivando rispetto ad $x$ e considerando dunque $y$ come costante, la posso gia imporre uguale a $0$ e derivare tranquillamente rispetto ad $x$:
$fx(x,0)=d/dx((x^2(sen(1/x^2)))/)=2xsen(1/x^2) -2cos(1/x^2)/x$ ora, facendo tendere $x->0$ come in un limite ottengo che la derivata rispetto ad $x$ non esiste (la funzione viene sparata a $-$infinito se non sbaglio)...il risultato dovrebbe essere che è derivabile anche nell'origine rispetto ad $x$...ma come è possibile?

Risposte
stormy1
è sempre meglio applicare la definizione
$f_x(0,0)= lim_(h -> 0)(f(0+h,0)-f(0,0))/h=lim_(h -> 0) hsen(1/h^2)=0 $

asker993
grazie della risposta...dunque quello che ho adottato io è un metodo giusto ma che può "fallire"? Perchè sarebbe comodo da usare quello rispetto la definizione, se però mi fa sbagliare non lo uso più...

stormy1
nell'applicare il tuo metodo hai dato per scontato che
$ lim_(x -> 0) f_x(x,0)=f(0,0) $ ,il che in generale non è detto

asker993
non ho capito, potresti essere un pò più chiaro? Io ho pensato che non lo do per scontato, o meglio, se il limite esiste allora esiste altrimenti no...

stormy1
quello che intendo è che siccome dovevi verificare l'esistenza di $f_x(0,0)$ ,se hai fatto il limite di $f_x(x,0)$ è perchè volevi arrivare a $f_x(0,0)$ con questo limite; altrimenti, perchè hai calcolato il limite ?
comunque,come hai visto ,il tuo metodo in generale è sbagliato per il motivo che ho esposto nel post precedente

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