Classificazione PDE in 3 variabili

Fox4
Non ho trovato da nessuna parte, mi pare che tutti per classificare usano il caso di due variabili...

[tex]u_t + b_x u_{xt} + b_y u_{yt} + c_x u_{xx}+ c_y u_{yy}=0[/tex]
intuitivamente direi che è iperbolica perché [tex]a=0[/tex] il coefficiente di [tex]u_tt[/tex] e la condizione con 2 variabili (es. [tex]x,t[/tex])sarebbe sul segno di [tex]b_x^2-ac_x[/tex]

ma formalmente come diventa la condizione nel caso che [tex]b_x\ne b_y[/tex] e [tex]c_x\ne c_y[/tex]?

Risposte
gugo82
Si tratta sempre di determinare la segnatura della matrice dell'operatore sulle derivate seconde... In due o millemila variabili la storia non cambia.

Fox4
ok questa definizione mi piace già di più

quindi faccio:

[tex]\begin{pmatrix} \partial_t & \partial_x & \partial_y\end{pmatrix} \begin{pmatrix}a & b_x & b_y \\ b_x & c_x & 0 \\ b_y & 0 & c_y \end{pmatrix} \begin{pmatrix} \partial_t \\ \partial_x \\ \partial_y\end{pmatrix}= a \partial_{tt} + 2b_x \partial_{xt}+2b_y \partial_{yt}+ c_x \partial_{xx}+ c_y \partial_{yy}[/tex] ho trovato un operatore che definisce la parte con le derivate seconde e vado a vedere il segno del determinante.

Nel mio caso ([tex]a=0[/tex]) quindi controllo il segno di
[tex]-(b_x^2 c_y + b_y^2 c_x)[/tex] perciò non è detto che sia iperbolica dipende dai [tex]c[/tex], giusto?

gugo82
Il problema è determinare la segnatura della matrice simmetrica che hai sotto mano.

Visto che la matrice è simmetrica, gli autovalori sono reali; pertanto basta determinare il polinomio caratteristico ed applicare la regola di Cartesio (quella delle permanenze e delle variazioni dei segni dei coefficienti).

Ovviamente, se gli elementi della matrice sono funzioni non costanti delle variabili [tex]$(t,x,y)$[/tex], allora ci potranno essere zone di [tex]$\mathbb{R}^3$[/tex] in cui il tuo operatore è ellittico, zone in cui è parabolico e zone in cui è iperbolico.

dissonance
Se cerchi informazioni teoriche su questo lo puoi trovare sulle dispense di Acquistapace:

http://www.dm.unipi.it/~acquistp/mate.html

vai su "Introduzione alla teoria delle equazioni alle derivate parziali", pagg.44-47.

Fox4
Ok, grazie dissonance per i link sempre utili,
quindi in realtà devo andare a vedere gli autovalori e guardare quanti sono discordi, concordi o nulli...
non basta guardare il determinante.

Scusa gugo, mi sono accorto che "segnatura" non è ciò che pensavo io, quindi non ti avevo capito, adesso è ok.



Solo un ultima cosa: dalle dispense postate da dissonance si vede che in n dimensioni ci sono molte possibili classi, ma realmente sono tutte necessarie? Cioè mi chiedo si dividono così perché ad ogni possibile classe corrisponde un comportamento realmente differente?

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