Chiarimento dimostrazione min e inf
Buonasera, vorrei dei chiarimenti su alcuni punti di questa dimostrazione:
Si stabilisce in modo chiaro che la funzione non ha un minimo;
dopo aver posto b = infP , perchè dice che $ 1<=P $ ?
Secondo passaggio dove dice "Se fosse $ 1
fa una semplice moltiplicazione per $ b $ ?
Alla fine dunque si dimostra che poichè $ u/v > 1 $ ( ed $ (u/v)^n in P $ ) non può essere più piccolo dell'estremo inferiore $ b $,
è corretta come interpretazione?
Grazie mille per l'aiuto.
Si stabilisce in modo chiaro che la funzione non ha un minimo;
dopo aver posto b = infP , perchè dice che $ 1<=P $ ?
Secondo passaggio dove dice "Se fosse $ 1
fa una semplice moltiplicazione per $ b $ ?
Alla fine dunque si dimostra che poichè $ u/v > 1 $ ( ed $ (u/v)^n in P $ ) non può essere più piccolo dell'estremo inferiore $ b $,
è corretta come interpretazione?
Grazie mille per l'aiuto.

Risposte
Ciao Cleo!
Per caso il testo di cui fa parte la dimostrazione è il De Marco?
Comunque
esattamente, utilizza il fatto che $1 b A seguire la notazione $1leqP$ indica semplicemente che $1leqb, forall b in P$
dunque posto $b:= i n fP$ potendo essere $1leqb$ in particolare sarà $1=b$ oppure $1
dunque se supponiamo per assurdo che sia $1
Ora essendo $b
ora $b 1/(v^n)<1/b$ e considerando $u^n
Per caso il testo di cui fa parte la dimostrazione è il De Marco?
Comunque
"Cleo97":
Secondo passaggio dove dice "Se fosse $1 fa una semplice moltiplicazione per $b$?
esattamente, utilizza il fatto che $1 b A seguire la notazione $1leqP$ indica semplicemente che $1leqb, forall b in P$
dunque posto $b:= i n fP$ potendo essere $1leqb$ in particolare sarà $1=b$ oppure $1
dunque se supponiamo per assurdo che sia $1
Ora essendo $b
ora $b
$1/(v^n)<1/b wedge u^n (u/v)^n
ovviamente essendo $u,v in P$ allora $u^n>1$ e $v^n>1$ pertanto $(u/v)^n>1$ e $u/v$ è razionale poichè rapporto di due razionali pertanto $u/v$ starà in $P$.
in poche parole assumendo che l'estremo inferiore sia strettamente maggiore di uno si arriva a costruire un numero contenuto nell'insieme che risulta essere più piccolo.
questo contraddice l'ipotesi che $b$ fosse l'estremo inferiore e pertanto deve essere $b=1$, concludendo la dimostrazione.
ovviamente essendo $u,v in P$ allora $u^n>1$ e $v^n>1$ pertanto $(u/v)^n>1$ e $u/v$ è razionale poichè rapporto di due razionali pertanto $u/v$ starà in $P$.
in poche parole assumendo che l'estremo inferiore sia strettamente maggiore di uno si arriva a costruire un numero contenuto nell'insieme che risulta essere più piccolo.
questo contraddice l'ipotesi che $b$ fosse l'estremo inferiore e pertanto deve essere $b=1$, concludendo la dimostrazione.
"anto_zoolander":
Ciao Cleo!
Per caso il testo di cui fa parte la dimostrazione è il De Marco?
Si utilizzo il De Marco, spiega tutto nel minimo dettaglio e da' un senso di completezza che non ho trovato in altri libri. Il rovescio della medaglia è che per me, che sono alle prime armi, a volte disorienta un po', ho provato ad affiancarlo a qualche altro testo consigliato qui nel forum ma ebbi impressione che gli altri testi usino un approccio differente, molti argomenti non sono nemmeno trattati.
Un grazie infinito per le delucidazioni e la dimostrazione molto utile e chiarificatrice.



Riprendo questo topic, in quanto la precedente dimostrazione viene adesso utilizzata in un'altra dimostrazione, vorrei capire il breve passaggio che fa il libro.
Esistenza radici n-esime.
riassumo brevemente situazione, abbiamo $ A_x<=B_x $ con $ A_x>0 $ , per assioma completezza avremo: $ A_x<= xi <= B_x. xi >0 $. Provare che $ xi^n = x $.
Se fosse $ xi^n < x $ allora $ xi in A_x$ con $ xi = maxA_x $,
il problema si verifica adesso: sia $ u>1 $ razionale tale che sia $ u^n < x/xi^n $, $ u $ esiste per esercizio precedente.
La dimostrazione che segue non esembra difficile ma non capisco come arriva a alla disuguaglianza $ u^n < x/xi^n $, che rimanda anche al precedente esercizio, ho provato in extremis a prendere $ xi = max A_x $ ed interpretarlo come $ xi = $inf$B_x$ e costruire un'uguaglianza simile a quella del precedente esercizio ma credo sia una via sbagliata.
Grazie ancora per i chiarimenti.
Esistenza radici n-esime.
riassumo brevemente situazione, abbiamo $ A_x<=B_x $ con $ A_x>0 $ , per assioma completezza avremo: $ A_x<= xi <= B_x. xi >0 $. Provare che $ xi^n = x $.
Se fosse $ xi^n < x $ allora $ xi in A_x$ con $ xi = maxA_x $,
il problema si verifica adesso: sia $ u>1 $ razionale tale che sia $ u^n < x/xi^n $, $ u $ esiste per esercizio precedente.
La dimostrazione che segue non esembra difficile ma non capisco come arriva a alla disuguaglianza $ u^n < x/xi^n $, che rimanda anche al precedente esercizio, ho provato in extremis a prendere $ xi = max A_x $ ed interpretarlo come $ xi = $inf$B_x$ e costruire un'uguaglianza simile a quella del precedente esercizio ma credo sia una via sbagliata.
Grazie ancora per i chiarimenti.
[xdom="anto_zoolander"]Quando rispondi, a meno che non ti serva un pezzo di quanto scritto da qualcun altro, non c'è bisogno di citare tutto.[/xdom]
Per mettere il pedice basta usare il simbolo underscore, ossia questo: _
elaboro la risposta....
Per mettere il pedice basta usare il simbolo underscore, ossia questo: _
elaboro la risposta....
[ot]Eccolo qui il nuovo moderatore...[/ot]
Quasi due anni fa ho proposto una dimostrazione sull'esistenza delle radici $n$-esime, ma non ha avuto commenti di nessun tipo. La riesumo, magari ti può essere utile una dimostrazione alternativa.
Comunque quello che stai proponendo tu è interessante...
Ci penso.
Quasi due anni fa ho proposto una dimostrazione sull'esistenza delle radici $n$-esime, ma non ha avuto commenti di nessun tipo. La riesumo, magari ti può essere utile una dimostrazione alternativa.
Comunque quello che stai proponendo tu è interessante...

@indrjo
[ot]non so come prendere questo messaggio
[/ot]
La sua dimostrazione è quella presente su: Analisi 1 di Giuseppe De Marco a pagina 76-77
[ot]non so come prendere questo messaggio

La sua dimostrazione è quella presente su: Analisi 1 di Giuseppe De Marco a pagina 76-77
"Indrjo Dedej":
[ot]Eccolo qui il nuovo moderatore...[/ot]
Quasi due anni fa ho proposto una dimostrazione sull'esistenza delle radici $n$-esime....
Darò un'occhiata anche se sembra differente come impostazione.
"anto_zoolander":
Per mettere il pedice basta usare il simbolo underscore, ossia questo: _
elaboro la risposta....
Grazie per le indicazioni, ho provveduto a correggere il tutto e grazie per la pazienza


Allora,
l'obiettivo è quello di mostrare che non può essere né $xi^nx$ e quindi che debba essere per forza $xi^n=x$, infatti la dimostrazione comincia proprio supponendo per assurdo prima una cosa e poi l'altra.
sia $A_x leq xi leq B_x$ e supponiamo che $xi^n
per definizione di $A_x$ sarà $xi>0$ e $xi^n
dal fatto che $A_x leq xi$ e che $xi in A_x$ segue che $xi = maxA_x$ e fin quì ci siamo
pertanto supponendo che $xi^n
essendo $0 1
ora dove sta l'utilizzo dell'esercizio precedente? Abbiamo visto che una volta fissato $n in NN$ avremo che l'insieme $P_n:={u^n : u in QQ , u>1}$ come estremo inferiore il valore $1$
da questo[nota]ricorda che nonostante si abbia a che fare con numeri razionali, in questo insieme, è sempre visto come sottoinsieme di $RR$ ed in quanto tale infatti la quantità $epsilon$ denota un numero reale[/nota]
l'obiettivo è quello di mostrare che non può essere né $xi^n
sia $A_x leq xi leq B_x$ e supponiamo che $xi^n
per definizione di $A_x$ sarà $xi>0$ e $xi^n
pertanto supponendo che $xi^n
essendo $0
ora dove sta l'utilizzo dell'esercizio precedente? Abbiamo visto che una volta fissato $n in NN$ avremo che l'insieme $P_n:={u^n : u in QQ , u>1}$ come estremo inferiore il valore $1$
da questo[nota]ricorda che nonostante si abbia a che fare con numeri razionali, in questo insieme, è sempre visto come sottoinsieme di $RR$ ed in quanto tale infatti la quantità $epsilon$ denota un numero reale[/nota]
$forallepsilon>0 exists z in P_n : 1
essendo $0
essendo $0
$1
essendo $z in P_n$ sarà del tipo $u^n$ con $u in QQ$ e $u>1$
pertanto si perviene a quanto detto dal buon De Marco, ovvero che
essendo $z in P_n$ sarà del tipo $u^n$ con $u in QQ$ e $u>1$
pertanto si perviene a quanto detto dal buon De Marco, ovvero che
$u^n
da cui
ma essendo che $u>1$ sarà $xi*u>xi$ ovvero $xi=maxA_x
Quindi, riassumendo:
se $xi^n1$ tale che $xi*u in A_x$ e che sarebbe strettamente maggiore del massimo, che ci porta all'assurdo
analogamente si fa un analogo discorso supponendo che $xi^n>x$ e ottenendo un assurdo, concludendo che l'unica possibilità è che sia $xi^n=x$
Spero che adesso ti sia più chiaro: ho usato anche una proprietà dell'estremo inferiore per rendere tutto più 'esplicito'.
Se non sbaglio, in seguito, per dimostrare l'esistenza della funzione radice $n-$esima utilizza questo fatto, finendo per dimostrare soltanto l'unicità: ossia che le classi $A_x,B_x$ sono contigue.
EDIT:
Se non sbaglio per mostrare l'altro assurdo ti basta considerare che l'insieme
da cui
$(xi*u)^n xi*u in A_x$
ma essendo che $u>1$ sarà $xi*u>xi$ ovvero $xi=maxA_x
Quindi, riassumendo:
se $xi^n
analogamente si fa un analogo discorso supponendo che $xi^n>x$ e ottenendo un assurdo, concludendo che l'unica possibilità è che sia $xi^n=x$
Spero che adesso ti sia più chiaro: ho usato anche una proprietà dell'estremo inferiore per rendere tutto più 'esplicito'.
Se non sbaglio, in seguito, per dimostrare l'esistenza della funzione radice $n-$esima utilizza questo fatto, finendo per dimostrare soltanto l'unicità: ossia che le classi $A_x,B_x$ sono contigue.
EDIT:
Se non sbaglio per mostrare l'altro assurdo ti basta considerare che l'insieme
$P_n={u^n: u in QQ, 0
Ti ringrazio infinitamente


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