Cerco aiuto funzioni a due variabili
devo dare l'esame di matematica all'università mi occorre chiarire alcune cose relative alle funzioni a due variabili
se tra voi c'è qualcuno disposto a farlo
ringrazio
se tra voi c'è qualcuno disposto a farlo
ringrazio

Risposte
Dato il tipo di problemi forse ti conviene mettere i post in "Università".
Vedi tu, semmai se più opportuno sarà/saranno spostato/i.
Vedi tu, semmai se più opportuno sarà/saranno spostato/i.
In economia si utilizzano spesso funzioni a più variabili, ma generalmente gli economisti non hanno una grande conoscenza analitica delle funzioni.
Prova a postare le tue questioni, se sono cose che riguardano l'aspetto economico, cercheremo di rispondere qui, altrimenti sposterò il topic nella sezione più adeguata.
Prova a postare le tue questioni, se sono cose che riguardano l'aspetto economico, cercheremo di rispondere qui, altrimenti sposterò il topic nella sezione più adeguata.
ho trovato sul sito internet
calvino.polito.it/~terzafac/Corsi/analisi3/pdf/piuvar-svolti.pdf
esercizi svolti
non riesco a capire perchè nella ricerca dei massimi e minimi di funzioni logaritmiche o con radice si può omettere di fare le derivate prime concentrandosi solo sull'argomento del logaritmo,
mentre per calcolare il gradiente della funzione logaritmica o con radice, devo perforza fare le derivate prime del logaritmo o della radice.
provate a rispondermi
un caro saluto
Anna
calvino.polito.it/~terzafac/Corsi/analisi3/pdf/piuvar-svolti.pdf
esercizi svolti
non riesco a capire perchè nella ricerca dei massimi e minimi di funzioni logaritmiche o con radice si può omettere di fare le derivate prime concentrandosi solo sull'argomento del logaritmo,
mentre per calcolare il gradiente della funzione logaritmica o con radice, devo perforza fare le derivate prime del logaritmo o della radice.
provate a rispondermi
un caro saluto
Anna

Sia la funzione logaritmo, sia la radice quadrata, sono funzioni monotone non decrescenti nel loro dominio.
Questo significa che la funzione cresce o decresce dipendendo solo dall'argomento.
Facciamo un esempio:
Prendiamo la funzione $f(x)=ln g(x)$, ma un discorso analogo si può fare con la radice quadrata.
Il suo dominio necessita $g(x)>0$.
La derivata di questa funzione è $f'(x)=1/(g(x))g'(x)$
Poichè $g(x)>0$, lo studio del segno della derivata della funzione $f(x)$ si riduce allo studio del segno dell'argomeno $g(x)$.
Il gradiente è un vettore, ed è definito come il vettore che ha come componenti le derivate parziali della funzione.
Si tratta quindi di due cose molto diverse tra loro.
Nel primo caso, utilizziamo le derivate come "strumento", e ci limitiamo a studiarne il segno.
Infatti, come abbiamo dimostrato sopra, al fine dello studio del segno, è equivalente studiare la derivata della funzione logaritmo o la derivata del suo argomento.
Questo, tuttavia, non significa affatto che la derivata della funzione logaritmo è equivalente alla derivata del suo argomento.
Se non sono stato sufficientemente chiaro, dimmelo, e sposto il topic nella sezione università, dove troverai matematici molto più esperti di noi semplici economisti.
Questo significa che la funzione cresce o decresce dipendendo solo dall'argomento.
Facciamo un esempio:
Prendiamo la funzione $f(x)=ln g(x)$, ma un discorso analogo si può fare con la radice quadrata.
Il suo dominio necessita $g(x)>0$.
La derivata di questa funzione è $f'(x)=1/(g(x))g'(x)$
Poichè $g(x)>0$, lo studio del segno della derivata della funzione $f(x)$ si riduce allo studio del segno dell'argomeno $g(x)$.
Il gradiente è un vettore, ed è definito come il vettore che ha come componenti le derivate parziali della funzione.
Si tratta quindi di due cose molto diverse tra loro.
Nel primo caso, utilizziamo le derivate come "strumento", e ci limitiamo a studiarne il segno.
Infatti, come abbiamo dimostrato sopra, al fine dello studio del segno, è equivalente studiare la derivata della funzione logaritmo o la derivata del suo argomento.
Questo, tuttavia, non significa affatto che la derivata della funzione logaritmo è equivalente alla derivata del suo argomento.
Se non sono stato sufficientemente chiaro, dimmelo, e sposto il topic nella sezione università, dove troverai matematici molto più esperti di noi semplici economisti.
ti ringrazio per la risposta, mi ha aiutato a capire quello che non capivo, ora ho un altro quesito,
le curve di livello nelle funzioni a due variabili, come faccio a capire quando sono dei massimi e dei minimi?
Nelle prove d'esame all'università di treviglio chiedono di calcolare le curve di livello e dopo stabilire se sono massimi o minimi
come faccio a capire
ad esempio la funzione radice quadrata con un meno davanti alla radice e come argomento X-Y^2
oppure la funzione radice quadrata di argomento -XY +1
ho provato a risolverla ho fatto anche il grafico ma non riesco a capire .....se C=1 mi risulta che essere l'asse delle X
se c=2 sono delle iperbole
se C=0 sono delle iperbole
come faccio a capire se sono massimi o minimi?
provate a rispondermi
un caro saluto
Anna
le curve di livello nelle funzioni a due variabili, come faccio a capire quando sono dei massimi e dei minimi?
Nelle prove d'esame all'università di treviglio chiedono di calcolare le curve di livello e dopo stabilire se sono massimi o minimi
come faccio a capire
ad esempio la funzione radice quadrata con un meno davanti alla radice e come argomento X-Y^2
oppure la funzione radice quadrata di argomento -XY +1
ho provato a risolverla ho fatto anche il grafico ma non riesco a capire .....se C=1 mi risulta che essere l'asse delle X
se c=2 sono delle iperbole
se C=0 sono delle iperbole
come faccio a capire se sono massimi o minimi?
provate a rispondermi
un caro saluto
Anna

Premetto che non ho molto chiara la tua domanda, comunque ho spostato la discussione qui, certo che potrai trovare persone sicuramente più preparate di me sull'argomento.