Algebra degli o piccolo

Yayoyoddu
Salve, volevo sapere alcune cose sugli o piccoli.
Infatti nel mio libro di testo mi spiega che se trovo $k o(x^alpha) = o(x^alpha)$
Ecco io volevo capire il perché di questa notazione. La mia idea è questa: k è una costante, ora se viene moltiplicata per una funzione che è molto piccola io posso trascurare la mia k. Mi sbaglio?

$o(o(x^alpha)) = o(x^alpha)$ oppure $x^alpha o(x^beta) = o(x^(alpha+beta))$ come le posso interpretare?
Stessa cosa per le altre notazioni.
Per farla breve, mi potete far capire con qualche esempio pratico come ci si deve comportare nei calcoli?

Risposte
Lord K
L'importante è ricordare le definizioni degli $o$... se sai bene quella ti rispondi da solo. Ti invito a postarla, quindi!

Vincent2
$f(x) $è un $o(g(x))$ se$ lim_(x->infty) f(x)/g(x) = 0$

gugo82
"Vincent":
$f(x) $è un $o(g(x))$ se$ lim_(x->infty) f(x)/g(x) = 0$

In realtà la cosa è un po' più generale.

Siano $A\subseteq RR^n$, $f,g:A\to RR$ e $x_0\in \bar(A)$.
Si scrive $f=o(g)$ in $x_0$ se e solo se:

$AA epsilon >0, exists delta>0: \quad AA x in ]x_0-delta,x_0+delta[\cap A\setminus \{x_0\} ,|f(x)|<=epsilon |g(x)|$.

La definizione corretta ingloba come caso particolare quella data da Vincent: infatti quest'ultima si ottiene facendo l'ulteriore ipotesi che risulti $g(x)!=0$ in un intorno di $x_0$.

Yayoyoddu
Ok per la definizione ci sono, ora quello che ancora non mi convince è l'algebra di questi o piccoli. Infatti io sto considerando questi o piccoli come una classe di funzioni che vengono usati come termini di paragone tra funzioni, ora considerando che queste "entità" siano delle cosine molto piccole nello loro somme, o nel prodotto con una costante, $o(x^alpha)+o(x^alpha)=o(x^alpha)$ è consentito considerarne solo una, stessa cosa anche per $o(o(x^alpha))=o(x^alpha)$ ora il problema è che questa mia ipotesi è valida solo per alcune "regole" infatti: $(o(x^(alpha+beta)))/(x^beta)=o(x^alpha)$ non riesco a spiegarla secondo quello suddetto.

Voi cosa mi dite?

gugo82
Basta usare la definizione che ti ho dato.

Supponiamo che in $x_0=0$ sia $f(x)=o(x^(alpha+beta))$, ossia che per ogni $epsilon >0$ risulti definitivamente $|f(x)|<=epsilon |x|^(alpha+beta)=epsilon|x|^alpha|x|^beta$ intorno a $0$; visto che risulta $|x|^beta>0$ (infatti nella definizione di $o$ il punto $x_0$ è escluso dai ragionamenti), si possono dividere ambo i membri esterni della precedente per $|x|^beta$ ottenendo:

$|(f(x))/x^beta|<=epsilon |x|^alpha \quad$ definitivamente intorno ad $0$

il che equivale a dire che $(f(x))/x^beta=o(x^alpha)$; potendosi ciò affermare per ogni $f(x)$ che è $o(x^(alpha +beta))$, possiamo introdurre la notazione $(o(x^(alpha+beta)))/x^beta=o(x^alpha)$.

Yayoyoddu
Ok problema risolto ora faccio qualche esercizio e vediamo cosa ne esce fuori.

Grazie...

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