I numeri primi rimarranno sempre definiti casuali?

ByD
Mi sto chiedendo se questa definizione cambierebbe nel caso venisse dimostrata vera l'ipotesi di Riemann e la relativa funzione (z).

Risposte
ByD
gugo82,

A me sembra di aver detto anche dell'altro.

Se quello che ho "imparato da solo" si sapeva già vuol solo dire che non mi sono sbagliato.

Se l'argomento a cui si è riferito Martino non dimostra nulla ne prendo atto.

Il mio pensiero rimane quello che ho esposto a solaàl.

Se non vi debbo disturbare, grazie per avermelo detto, troverò altre strade per far conoscere il mio lavoro.

G.D.5
Se posso, tu la prendi nel modo sbagliato quando ti dicono che per prima cosa dovresti studiare.

Quando ti si dice che per prima cosa dovresti studiare non è perché si mettano in dubbio le tue capacità cognitive e intellettive o perché si dubiti delle tue buone intenzioni o perché non si creda alla tua buona volontà.
Lo si fa perché la Matematica che vuoi trattare è una Matematica molto sofistica, che si produce in un sistema che è molto diverso da quello dalla Matematica basata sulla sola intuizione e sull'autoe-evidenza che poggia sul successo di una iterazione di prove, che per quante possano essere in numero, in un sistema correttamente posto, non sono sufficienti per essere di supporto alla dimostrazione di una proprietà.

In altri termini: senza uno studio sistematico non hai né gli strumenti di linguaggio per formulare correttamente concetti, proprietà e problemi né gli strumenti di metodo per risolvere i problemi eventualmente posti.
È come se tu cercassi di parlare in inglese senza il dizionario e senza la grammatica, facendo solo affidamento sulle frasi che hai sentito in qualche serie TV in lingua originale.

ByD
G.D.
Non preoccuparti, non sono contrariato ma accetto che il forum abbia altri obbiettivi.

A parte che io abbia dimostrato o meno che la distribuzione dei nuneri primi non sia casuale, spero (non per mettere in dubbio il vostro sapere ma solo per conferma di quanto ho imparato) che siate d'accordo che il meccanismo che ho descritto esiste.

Non sono però ancora sicuro che limitandomi agli strumenti che ho utilizzato fino a qui non posso affrontare il problema di riuscire ad orientarmi tra i numeri primi anche molto lontani dallo 0.

Sono certo che (sia già noto o meno non mi interessa più di tanto) quello che ho descritto (forse un po' di più di quello che ha analizzato Martino) sia valido sempre e non solo nel locale.

Vorrò avere la stessa convinzione riguardo al sapermi muovere tra i numeri primi di grandi dimensione anche se per forza di cose farò la mia ricerca senza allontanarmi troppo dallo 0.

Dovessi capire che ho bisogno di altri strumenti sarà il motivo per mettermi a studiare i numeri complessi, sicuramente dovrò anche ristudiare l'algebra.

Accettate questo come un saluto.

Cordialmente.

"ByDante":
[...] studiare i numeri complessi [...]

Non ti servono solo i numeri complessi, ti serve un mucchio di altra roba. Potresti per esempio iniziare col libro di Davenport (Higher Arithmetic) per prendere familiarita' coi concetti di base, e' un libro sicuramente alla portata di un liceale. Leggine un capitolo alla settimana e fai tutti gli esercizi. E' stato anche tradotto in italiano da Zannier, se sei fortunato potresti ancora trovarlo in giro...

ByD
"Martino":

Ciao. Guarda, ti dò la mia interpretazione. Ho letto a partire da pagina 13.


Ciao Martino,

Quando ho visto il tuo contributo erano già intervenuti altri, ti rispondo ora.

La mia convinzione non è legata ad una sola osservazione ma a diverse regolarità (tutte collegate) che si possono notare, provo ad elencarle.

Ogni numero primo con i suoi multipli arriva prima di altri ad "occupare" un numero composto.
Se contiamo questi legami troviamo dei valori decrescenti in modo non casuale e corrispondente alla distribuzione di quei multipli che ho chiamato "efficaci" e che tu identifichi in altro modo.

Il passo tra i vari numeri primi varia in modo solo apparentemente casuale e (come credo di aver mostrato) ha un legame stretto con il passo dei "multipli efficaci", mi fai venire il dubbio che questo legame ti sia sfuggito.

La lunghezza delle sequenze; che io calcolo considerando anche il numero primo in questione, per il 5 mi risulta 1x2x3x5=30 e mi corrisponde alla grafica.

La simmetria all'interno delle sequenze; sia come distribuzione dei gruppi di numeri composti, sia come numero di divisori che si possono contare per ogni numero composto.

A proposito del numero di divisori per ogni numero composto, potrebbe essere uno per ognuno se venissero utilizzati solo i "multipli efficaci".

Le simmetrie e la lunghezza delle sequenze vanno d'accordo con il ricongiungimento dei multipli (questa volta tutti) i quali partono tutti da 0 e si ritrovano tutti alla fine della sequenza.

Dicendo che partono da 0 considero anche il numero primo che li genera.

Io ho ritenuto queste regolarità importanti ed il frutto del meccanismo che si evolve con l'allungamento delle sequenze.

Il passo tra i vari numeri primi cos'altro è se non il risultato di questo meccanismo?

Mi sono fatto una mia idea su quello che è il vero problema da superare riguardo alla distribuzione dei numeri primi, mi piace pensare che possa essere lo stesso che hanno individuato i matematici, la mia non la racconto (prima) su nessun forum.

Cosa pensano i matematici se vuoi lo puoi raccontare tu, io stendo un velo sulla casualità.

Scusatemi ma non prenderò in considerazione altre repliche prima di aver visto quella di Martino (ci conto grazie), essendomi rivolto a lui.

Caro Dante,

purtroppo è difficile per me capire cosa intendi perché usi troppe parole che si prestano a molte interpretazioni (anche leggere il tuo articolo mi è stato difficile per lo stesso motivo), hai uno stile discorsivo che non mi permette di capire le cose che dici nel dettaglio. Sono riuscito a capire le sequenze di cui ho parlato perché hai fatto gli esempi con p=3, p=5 eccetera (e a dirti la verità perfino con gli esempi ho fatto fatica a ricostruire quello che stavi dicendo). Una volta capito cosa stavi dicendo mi sono accorto che non c'entrava nulla con la regolarità dei numeri primi, il motivo è che tu fissi un primo $p$ e consideri regolarità in sequenze che dipendono da $p$, più precisamente dipendono dai primi minori o uguali a $p$, che sono un numero finito. Cioè il motivo per cui ottieni sequenze regolari è che non stai guardando tutti i primi ma solo quelli fino a $p$ (per esempio quando $p=7$ ottieni la regolarità rappresentata dal ciclo ripetuto di lunghezza $2*3*5$).

La regolarità va invece cercata nella sequenza dei numeri primi, che è $2$, $3$, $5$, $7$, $11$, $13$, eccetera. Se trovi una regolarità in questa particolare sequenza facci sapere. Se consideri altre sequenze che costruisci tu è chiaro che potresti trovare delle regolarità, sono sequenze che costruisci tu ad hoc e la loro regolarità non è una cosa rilevante.

Poi ti vorrei far notare che faccio matematica a livello professionale dal 2010, quindi so quello che dico. Non sto dicendo di fidarti di me sulla base dell'autorità, dico solo di stare molto attento perché, come ti hanno già detto altri utenti, la matematica si è espansa ben oltre le quattro operazioni di base, c'è una vastità incredibile di libri e articoli solo sull'argomento dei numeri primi, e da quello che ho potuto leggere quello che hai fatto si basa sul saper moltiplicare e fattorizzare numeri piccoli (dove per "piccoli" intendo che ci stanno in un programma per computer), in altre parole gli strumenti che usi sono troppo di base per poter dare qualcosa di nuovo. Mi dispiace doverlo dire, e in ogni caso ti incoraggio a continuare i tuoi studi, ma secondo me trarresti molto più beneficio dal tuo lavoro se ti ricordassi di essere umile e di avere molte cose da imparare, e ti posso dire che è così. Quando arriverai al punto di capire che hai molte cose da imparare allora e solo allora comincerai a trarre beneficio dal tuo lavoro. Naturalmente è la mia opinione.

Comunque questo è tutto, ciao!

ByD
Caro Martino,

ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato, mi dispiace per la tua fatica e che non siano state di aiuto le immagini.

Sei stato chiaro.

Integrazione:

In realtà sono già in grado di fare quello che hai chiesto.
Forse si capisce il tutto meglio (conto anche sulle immagini sicuramente non ambigue) nelle ultime pagine.

Dopo quasi una settimana la revisione [v6] non è ancora stata pubblicata, stamattina l'ho quindi ritirata e la ripresenterò modificata.

Mi sono nel frattempo convinto che ho solo da aggiungere la mia semplice conclusione definitiva.

ByD
Non chiedo ne risposte ne commenti.

Al link https://viXra.org/abs/2012.0013

Chi fosse interessato trova la revisione [v2] del mio ultimo articolo sui numeri primi.

Oltre a migliorare la descrizione del metodo ho aggiunto alcuni esempi con i numeri che ritengo tolgono ogni dubbio riguardo a di cosa si tratta.

gugo82
Gli esempi non tolgono mai il dubbio.
Le dimostrazioni lo tolgono. :wink:

solaàl
Ma poi perché scrivere una cosa se non si cercano né risposte né commenti?

axpgn
Perché comunque ti dà visibilità (spesso, nelle ricerche su Google, il Forum di Matematicamente è nelle prime posizioni ... o quantomeno lo era :D )

gugo82
"solaàl":
Ma poi perché scrivere una cosa se non si cercano né risposte né commenti?

Lo sai tu?!?
Mah...

hydro1
Comunque questo sito vixra è un luogo meraviglioso, veramente grazie per avermelo fatto scoprire!

gugo82
"hydro":
Comunque questo sito vixra è un luogo meraviglioso, veramente grazie per avermelo fatto scoprire!

Sì, è una sorta di malebolgia, ma sul surreale. :roll:

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