Concetto di verità/falsità
Esiste in logica una definizione di proposizione vera e falsa?
Intuitivamente, io direi che:
- "la rosa è un fiore" è vera, perché data una qualunque rosa, essa è anche un fiore;
- "Francesco mangia la mela" è falsa, perché chiaramente si intuisce che ci possono essere dei francesco che non mangiano una mela....ecc.....
Insomma, una proposizione falsa ha comunque ragione di esistere, nel senso che io ad esempio vedo una certa situazione ed elaboro la proposizione "il computer è sul tavolo".....tuttavia questa frase può valere solo per il mio caso e allora sarà falsa, oppure può valere in generale. Ovviamente, le proposizioni vere sono più utili di quelle false, ad esempio in fisica i vari principi sono tutte proposizioni vere.
Concludo osservando che secondo me la logica è come un osservatore esterno che studia il linguaggio umano, nel senso che la logica non fa altro che delle osservazioni sul modo di esprimersi che l'uomo ha. Ad esempio, prendiamo la proposizione "il computer è sul tavolo e la penna è sul pavimento". La logica, dopo aver definito i concetti di vero e falso, ragiona così: questa proposizione è chiaramente falsa, così come sono chiaramente false le due proposizioni atomiche che la compongono. E quindi deduce la riga FFF della tavola di verità relativa alla congiunzione "e". E così via.
Che ne dite?
Intuitivamente, io direi che:
- "la rosa è un fiore" è vera, perché data una qualunque rosa, essa è anche un fiore;
- "Francesco mangia la mela" è falsa, perché chiaramente si intuisce che ci possono essere dei francesco che non mangiano una mela....ecc.....
Insomma, una proposizione falsa ha comunque ragione di esistere, nel senso che io ad esempio vedo una certa situazione ed elaboro la proposizione "il computer è sul tavolo".....tuttavia questa frase può valere solo per il mio caso e allora sarà falsa, oppure può valere in generale. Ovviamente, le proposizioni vere sono più utili di quelle false, ad esempio in fisica i vari principi sono tutte proposizioni vere.
Concludo osservando che secondo me la logica è come un osservatore esterno che studia il linguaggio umano, nel senso che la logica non fa altro che delle osservazioni sul modo di esprimersi che l'uomo ha. Ad esempio, prendiamo la proposizione "il computer è sul tavolo e la penna è sul pavimento". La logica, dopo aver definito i concetti di vero e falso, ragiona così: questa proposizione è chiaramente falsa, così come sono chiaramente false le due proposizioni atomiche che la compongono. E quindi deduce la riga FFF della tavola di verità relativa alla congiunzione "e". E così via.
Che ne dite?
Risposte
@lisdap,
mmmm dipende dalla sintassi (linguaggio, alfabeto e bla bla bla...) ma anche dalla semantica..!! dire che la logica studia il linguaggio umano non mi sembra corretto (tanto vale studiare lettere
)... ti avevo già tempo fa linkato queste slides per capire un po meglio la cosa:
http://www.dipmat.unict.it/~barba/FONDA ... olli09.pdf
leggile, non sono difficili.. se riesci a capire i primi 3 capitoli potrai più in la tu stesso formalizzare meglio quello che pensi
Saluti
"lisdap":
Esiste in logica una definizione di proposizione vera e falsa?
Intuitivamente, io direi che:
- "la rosa è un fiore" è vera, perché data una qualunque rosa, essa è anche un fiore;
- "Francesco mangia la mela" è falsa, perché chiaramente si intuisce che ci possono essere dei francesco che non mangiano una mela....ecc.....
Insomma, una proposizione falsa ha comunque ragione di esistere, nel senso che io ad esempio vedo una certa situazione ed elaboro la proposizione "il computer è sul tavolo".....tuttavia questa frase può valere solo per il mio caso e allora sarà falsa, oppure può valere in generale. Ovviamente, le proposizioni vere sono più utili di quelle false, ad esempio in fisica i vari principi sono tutte proposizioni vere.
Concludo osservando che secondo me la logica è come un osservatore esterno che studia il linguaggio umano, nel senso che la logica non fa altro che delle osservazioni sul modo di esprimersi che l'uomo ha. Ad esempio, prendiamo la proposizione "il computer è sul tavolo e la penna è sul pavimento". La logica, dopo aver definito i concetti di vero e falso, ragiona così: questa proposizione è chiaramente falsa, così come sono chiaramente false le due proposizioni atomiche che la compongono. E quindi deduce la riga FFF della tavola di verità relativa alla congiunzione "e". E così via.
Che ne dite?
mmmm dipende dalla sintassi (linguaggio, alfabeto e bla bla bla...) ma anche dalla semantica..!! dire che la logica studia il linguaggio umano non mi sembra corretto (tanto vale studiare lettere

http://www.dipmat.unict.it/~barba/FONDA ... olli09.pdf
leggile, non sono difficili.. se riesci a capire i primi 3 capitoli potrai più in la tu stesso formalizzare meglio quello che pensi
Saluti
Ciao, tutti i libri di logica iniziano parlando delle proposizioni e delle tavole di verità, senza però dire quando una frase è vera o falsa. E' come se si desse questa cosa per scontata.
Consideriamo la frase "il cane abbaia". Io direi che essa è falsa, poiché si intuisce che in questo momento possono esistere da qualche parte del mondo cani che non abbaiano. Oppure consideriamo la frase "la penna è sul tavolo". Anche questa è falsa, poiché è evidente che sicuramente ci saranno delle penne che non sono sul tavolo. Al contrario, la frase "la rosa è un fiore" è vera, perché qualsiasi rosa prendo in considerazione, risulterà essere anche un fiore.
Spero che quanto detto sia giusto.
Seguendo il ragionamento di sopra, supponiamo di prendere una frase falsa e di negarla. Ad esempio, neghiamo la frase falsa "il cane abbaia", ottenendo "il cane non abbaia". Quest'ultima è falsa, perché sicuramente ci sarà un cane che sta abbaiando. Quindi, nel linguaggio comune, la negazione di una proposizione falsa continua ad essere falsa. Giusto?
Perché invece in logica matematica si dice che la negazione di una proposizione falsa è vera?
Consideriamo la frase "il cane abbaia". Io direi che essa è falsa, poiché si intuisce che in questo momento possono esistere da qualche parte del mondo cani che non abbaiano. Oppure consideriamo la frase "la penna è sul tavolo". Anche questa è falsa, poiché è evidente che sicuramente ci saranno delle penne che non sono sul tavolo. Al contrario, la frase "la rosa è un fiore" è vera, perché qualsiasi rosa prendo in considerazione, risulterà essere anche un fiore.
Spero che quanto detto sia giusto.
Seguendo il ragionamento di sopra, supponiamo di prendere una frase falsa e di negarla. Ad esempio, neghiamo la frase falsa "il cane abbaia", ottenendo "il cane non abbaia". Quest'ultima è falsa, perché sicuramente ci sarà un cane che sta abbaiando. Quindi, nel linguaggio comune, la negazione di una proposizione falsa continua ad essere falsa. Giusto?
Perché invece in logica matematica si dice che la negazione di una proposizione falsa è vera?
leggi questo simpatico post sui gatti verdi, tutti i commenti ed i ragionamenti. In particolare la risposta di Sergio troverai molte risposte alle tue affermazioni.
Grazie hamming...sbaglio con la negazione della frase vero? Il resto sui concetti di vero e falso è ok?