Teorema sulle potenze dei naturali pari

Antonio092
Premessa: vorrei informare la moderazione che tale dimostrazione è già stata riportata da un ex utentessa, senza il mio consenso e su un'altra comunità.
Mi preme riportarla personalmente perché è stata riportata in modo maldestro giacché estrapolata da appunti presenti nell'hard disk interno del mio pc e anche se ha alte probabilità di essere incorretta, vorrei capire personalmente i miei errori. Chiedo scusa per l’inconveniente.
La dimostrazione procede cosi:
1)Ipotizzare che solo le potenze pari, aventi la proprietà/condizione $C$ , possono scriversi come esplicitato nell’enunciato.
2) Negare la (1) per poi dimostrarla.
3) Le potenze pari n-esime, con $n>2$, non avendo la proprietà/condizione $C$, per il punto 1, non possono scriversi secondo l’enunciato.
Esposizione ed enunciato.
Prendiamo due numeri naturali: $a$,$n$;
entrambi maggiori di zero, con $a$ numero naturale pari.
Considerando la potenza $a^n$, si ha che la stessa può scriversi come differenza tra due potenze di egual grado, aventi tra loro $M.C.D. =1$, solo se $a$ è divisibile per un numero naturale $m>1$ ottenibile al contempo come: l'ennesima potenza di un altro numero naturale $y^n$ e $yn$, dove appunto $n$ indica l'esponente di $a$.
Formalmente si ha:
Sia $n ∈N^+$ naturale fissato, $a$ intero pari in $N^+$
“Se e solo se” $∃m>1∈N$ tale che $m∣a$, con $m=y^n∧m=yn$
allora $∃b,c∈N^+$ tali che $a^n=c^n−b^n$ e $M.C.D.(a,b,c)=1$.
Chiamerò proprietà/condizione $C$, il fatto che $a$ deve essere divisibile per $m>1∈N$ tale che $m∣a$,
con $m=y^n∧m=yn$, al fine di semplificare l’esposizione e la lettura della dimostrazione.
Dimostrazione.
Affermiamo che l’enunciato sia falso e consideriamo l’equazione $y^n=yn$ .
Essa ha soluzione intere positive solo per $n=1$ e $n=2$.
Analizziamo dunque i due casi con l’intento di trovare dei contro esempi rivolti a dimostrare che la proprietà/condizione $C$ non è indispensabile.
Andiamo dunque a cercare:
- una potenza $a^n$ che pur soddisfacendo la proprietà/condizione $C$ non può scriversi come differenza di potenze di egual grado con $M.C.D. =1$.
- una potenza $a^n$ che non soddisfacendo la proprietà/condizione $C$ può scriversi lo stesso come differenza di potenze di egual grado con $M.C.D. =1$.
Non esistono contro esempi, né per $n=1$ né per $n=2$.
In assenza di contro esempi la proprietà/condizione $C$ è da ritenersi indispensabile.
Considerando i casi $n>2$:
- visto che l’equazione $y^n-yn=0$ non ha soluzioni intere positive,
- visto che la proprietà/condizione $C$ è indispensabile,
si ha che $a^n$ non può essere ottenuta come differenza tra due potenze di egual grado e inoltre si ha
che non esistono soluzioni intere positive all'equazione: $a^n + b^n = c^n$ se $n > 2$.
Vi ringrazio.

Risposte
Sk_Anonymous
"Antonio092":
[...] ex utentessa [...]

Chi?

j18eos
Cos'è il grado di una potenza?

wall98
"Antonio092":
Non esistono contro esempi, né per $ n=1 $ né per $ n=2 $
In assenza di contro esempi la proprietà/condizione $ C $ è da ritenersi indispensabile.

Considerando i casi $ n>2 $:
- visto che la proprietà/condizione $ C $ è indispensabile


secondo me l'errore è qui,cioè non capisco in che modo fai questo passaggio..

Antonio092
Delirium
Ciao e grazie per l'interessamento.
Si chiama Paola ma si è presentata come Monica. Devo chiedere prima alla moderazione per vedere se posso dire il suo pseudonimo. Ho appena inviato un sms a Camillo, il primo moderatore della lista. Se vuoi, poi, mandami un sms.
j18eos
Ciao e grazie per l'interessamento.
Ti faccio un esempio pratico per essere più chiari.
Considerando la potenza $4^2$ il grado è $2$, per la potenza $3^5$ il grado è $5$; in pratica è il valore dell'esponente.
wall98
Ciao e grazie per l'interessamento.
Non mi sono spiegato bene perchè $C$ è indispensabile?
Oppure perchè, per $n>2$,nessuna potenza di un naturale pari può soddisfare $C$?

wall98
intendo prima analizzi il caso n=1,2 e poi passi a n>2 con la stessa proprieta...

per caso il nick di questo utente termina con un numero dispari? in ogni caso non credo che nessuno si faccia problemi,giusto anche essere prudenti pero :D

Antonio092
wall98
No, è stata espulsa. Termina con due consonanti.

Beh, analizzo i casi $n=1$ e $n=2$ perchè sono gli unici casi cui è applicabile $C$.

Dimostrando che $C$ è indispensabile per avere $a^n=c^n-b^n$ e $M.C.D.(a,b,c)=1$; giacchè per i casi $n>2$, $C$ non è applicabile (ricordando che $C$ è indispensabile) allora non si avrà mai $a^n=c^n-b^2$ se $n>2$.

wall98
in realta mi pare tu abbia dimostrato che C è indispensabile per n=1,2. Non per n>2..

Sk_Anonymous
"Antonio092":
Delirium
Ciao e grazie per l'interessamento.
Si chiama Paola ma si è presentata come Monica. Devo chiedere prima alla moderazione per vedere se posso dire il suo pseudonimo. Ho appena inviato un sms a Camillo, il primo moderatore della lista. Se vuoi, poi, mandami un sms. [...]

Il suo pseudonimo? Ne conosciamo almeno 5 diversi, di quest'utente.
Ad ogni modo spero che i moderatori intervengano tempestivamente. E non dico altro.

gugo82
[xdom="gugo82"]Sinceramente, avete stancato tutti: Antonio092, Stellinelm, Susannap (ammesso e non concesso siano persone diverse) e altri che mi astengo dal nominare.
Di crank non ne sentiamo la mancanza ed invitiamo sempre i qui scriventi a farsi volontariamente da parte.

@ Antonio092: Se credi di aver qualcosa di sensato da dire, scrivi tutto in inglese ed invia il tuo lavoro a qualche rivista/esperto di settore.
Questo forum non si è mai assunto l'onere di correggere/valutare una ricerca e non lo farà mai, perché non è questa la sua missione.[/xdom]

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.