Terminologia: avere segno positivo vs essere positivo

jitter1
Mi è venuto un dubbio terminologico (non concettuale). Quando si parla di segno, ci si riferisce al simbolo posto davanti a un'espressione oppure all'essere maggiore o minore di zero?
Se scrivo $+x$, questa espressione potrebbe essere sia positiva che negativa: quindi mi verrebbe da distinguere "essere positivo" (cioè maggiore di zero) dall'avere segno positivo (cioè essere semplicemente preceduta dal simbolo "più").
Però mi pare che nei testi scolastici le due espressioni siano usate indifferentemente.

Risposte
@melia
La scrittura $+x$ significa, semplicemente che ad un certo risultato devi sommare il termine $x$, non fa alcun riferimento al segno della variabile $x$, quindi $+x$, per quanto mi riguarda, NON è necessariamente positivo, né ha segno positivo.

jitter1
Quindi, al di là dell'esempio, avere segno positivo e essere positivo li consideri sinonimi?

Per quanto riguarda quello che dici su $+x$, mi lascia perplessa il fatto che "+" indichi, in questo caso una somma, anche perché parlando di somma si presuppone di operare con un'altra quantità che non è richiesta. Cioè, la scrittura $+x$, da sola, secondo me ha senso anche se non è sommata ad altro.

@melia
Per me la scrittura $+x$ equivale a $x$, come la forma $-x$ equivale all'opposto di $x$.

jitter1
OK, non ho spiegato bene il mio dubbio, che era sulla descrizione in italiano e non sulla simbologia matematica. Ti ringrazio comunque :smt023

jitter1
Provo a spiegarmi meglio usando un esempio.

In questo screenshot, per il prodotto AB è usato l'aggettivo "negativo", però il prodotto -2AB non è negativo (= minore di zero) se A e B sono discordi. Quello che si intende dire è che il segno davanti ad AB è il "meno".
Mi chiedevo, quindi, se la distinzione tra essere negativo (= minore di zero) e avere segno negativo (= avere davanti il meno) possa eliminare l'ambiguità a livello linguistico/didattico. Naturalmente il concetto è chiaro a chi legge, ma vorrei saper usare la corretta traduzione in "italiano" del simbolismo matematico, in questo e in altri casi analoghi.


lasy1
secondo me non ha senso distinguere i due casi. il secondo è un'applicazione del primo

jitter1
Ma la mia domanda non è concettuale, né riguarda l'opportunità di distinguere o no i due casi. La domanda è linguistica: nel momento in cui voglio tradurre in italiano quella simbologia matematica, qual è il modo corretto per farlo?
ciao, buona domenica

lasy1
"addiziona il doppioprodotto dei due termini" :) riguardo all'unica formula generale che si dà!!

poi è chiaro che se nell'esercizio particolare i due termini sono discordi, il doppioprodotto è negativo, e sommare un numero negativo diventa fare una sottrazione

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.