Equazione parametrica di secondo grado?
Ciao a tutti una delle richieste di questa equazione parametrica è di trovare per quale valore di k una radice sia zero.
kx^2-(2k-1)x+k=0
Il risultato è che non esiste K
Sosituendo zero a x ottengo k=0 quindi per k=0 una delle radici è uguale a zero.
Cosa sbaglio?
Grazie in anticipo
kx^2-(2k-1)x+k=0
Il risultato è che non esiste K
Sosituendo zero a x ottengo k=0 quindi per k=0 una delle radici è uguale a zero.
Cosa sbaglio?
Grazie in anticipo
Risposte
se volessi avvalorare maggiormente la tua tesi
$x_(1,2)=(2k-1pmsqrt(1-4k))/(2k)$
basterebbe porre a $0$ entrambe le radici e vedere che non esiste alcun $kinRR$ una radice sia $(0,0)$
l'unica soluzione verrebbe, appunto, $k=0$ come hai giustamente notato sostituendo il punto $(0,0)$ all'equazione, che non risulta soddisfatta.
Perché pensavi di sbagliare?
$x_(1,2)=(2k-1pmsqrt(1-4k))/(2k)$
basterebbe porre a $0$ entrambe le radici e vedere che non esiste alcun $kinRR$ una radice sia $(0,0)$
l'unica soluzione verrebbe, appunto, $k=0$ come hai giustamente notato sostituendo il punto $(0,0)$ all'equazione, che non risulta soddisfatta.
Perché pensavi di sbagliare?
"peterpan89":
Cosa sbaglio?
Non sbagli, hai proceduto correttamente e il tuo risultato è corretto. Per caso non c'è da qualche parte una condizione su $k$, magari tipo $k>0$, per cui la soluzione che hai trovato risulta non accettabile?
Volendo essere "formalissimi" se $k=0$ allora l'equazione non é di secondo grado ...
"axpgn":
Volendo essere "formalissimi" se $k=0$ allora l'equazione non é di secondo grado ...
Allora aggiungiamoci che è una parabola degenere


Vedi, in generale, sui libri delle superiori, si dice sempre "l'equazione $ax^2+bx+c=0$ con $a!=0$ dicesi di secondo grado" quindi, per coerenza, anche negli esercizi se ne deve tener conto ...
L'esercizio richiede di risolvere i seguenti punti:
-Le radici siano reali ed uguali --------> Soluzione: k=1/4
-Una radice sia 0 --------> Soluzione: non esiste k
-Una radice sia 3 --------> Soluzione: K=-3/4
-La somma delle radici sia -3 --------> Soluzione: k=1/5
Quindi non ci sono particolari limitazioni.
Come ha fatto notare axpgn per x=0 otteniamo k=o, ma per k=0 l'equazione è di 1° e non di 2° quindi non esistono due radici piuttosto l'equazione ammette come unica soluzione x=0.
Spero di non aver scritto fesserie.
-Le radici siano reali ed uguali --------> Soluzione: k=1/4
-Una radice sia 0 --------> Soluzione: non esiste k
-Una radice sia 3 --------> Soluzione: K=-3/4
-La somma delle radici sia -3 --------> Soluzione: k=1/5
Quindi non ci sono particolari limitazioni.
Come ha fatto notare axpgn per x=0 otteniamo k=o, ma per k=0 l'equazione è di 1° e non di 2° quindi non esistono due radici piuttosto l'equazione ammette come unica soluzione x=0.
Spero di non aver scritto fesserie.
"peterpan89":
... per x=0 otteniamo k=o, ma per k=0 l'equazione è di 1° e non di 2° ...
Io mi fermerei qui ... la questione non è l'unicità della radice ma il fatto che "scompare" l'equazione di secondo grado e il problema presuppone che lo sia ... anche se sono sottigliezze ...
Infatti, grazie.
Per dicutere un esercizio come questo bisogna imporre che il coefficiente del termine di secondo grado sia diverso da zero e che il discriminante sia positivo o nullo. Se il coefficiente della $x^2$ è 0, l'equazione proposta diventa di primo grado, mentre se il discriminante è negativo le soluzioni reali non esistono. Quindi per far sì che le radici siano due (uguali o diverse) e siano reali i valori di $k$ devono rispettare le condizioni $k ne 0 ^^ Delta=1-4k geq 0$, ovvero $k in (-infty; 0) cup (0;1/4]$.