Dubbio su funzione integrale

PieroH1
Salve, sono al quinto anno di liceo e stiamo affrontando le funzioni integrali... Ma ho un dubbio:
da quel che ho capito se abbiamo una funzione $f(x)$ continua in un intervallo $[a,b]$, allora la sua funzione integrale è $F(x)=\int_a^xf(t)dt$ che è anche una sua primitiva perchè derivandola otteniamo $F'(x)=f(x)$.

Se ad esempio prendiamo una funzione $f(x)=1/x$ e una sua primitiva $F(x)=ln|x|$.
Quando vogliamo calcolarci l'area di $f(x)$ in un intervallo [1,2] dobbiamo calcolare la primitiva in due punti e farne la differenza, quindi: $F(2)-F(1)$.
Quando calcoliamo la primitiva nel punto $F(2)=ln(2)~~0.6$ cosa otteniamo esattamente?
$F(2)~~0.6~~\int_a^2 1/t dt$? quale sarebbe il punto a?

Risposte
gugo82
Il tuo punto $a$, in questo caso, è un qualsiasi punto dell'intervallo $]0,+oo[$...

Tuttavia, c'è un equivoco di fondo, che viene dall'uso "intercambiabile" dell'articolo determinativo ed indeterminativo.
Spiego meglio.
Tu scrivi:
"PieroH":
Se ad esempio prendiamo una funzione $ f(x)=1/x $ e una sua primitiva $ F(x)=ln|x| $.

Qui l'articolo usato è giusto: $F(x) = ln x$ (non ci vuole il valore assoluto, ma spiegarlo richiede uno sforzo che ora non ci interessa fare) è una tra le infinite primitive di $f(x)=1/x$ nell'intervallo $]0,+oo[$.
Tutte le altre primitive di $f$ si ricavano sommando ad $F$ una costante additiva arbitraria (questo è un fatto noto dalla teoria dell'integrazione indefinita): ciò significa che ogni altra primitiva di $f$ è una funzione del tipo $G(x) = F(x) + C = ln x + C$, con $C in RR$.[nota]Ho scelto $G$ per denotare la generica primitiva di $f$ ("g" è l'iniziale di "generica").[/nota]

Poi scrivi:
"PieroH":
Quando vogliamo calcolarci l'area di $ f(x) $ in un intervallo, ad esempio $[1,2]$, dobbiamo calcolare la primitiva [strike]in due punti[/strike] nei due estremi dell'intervallo e farne la differenza, quindi: $ F(2)-F(1) $.

Qui l'articolo non è giusto, ci va l'articolo indeterminativo.
Infatti, la formula fondamentale del Calcolo Integrale (di Torricelli & Barrow) ti dice che l'uguaglianza $int_1^2 f(x)"d" x = G(2)-G(1)$ vale per qualsiasi primitiva $G$ tu voglia scegliere.
Questo significa che, se vuoi calcolare $int_1^2 f(x)"d" x$, puoi scegliere la funzione integrale $int_a^x f(t)"d"t$... Ma, se ti conviene, puoi scegliere una qualsiasi altra primitiva $G$ di $f$: la formula funziona lo stesso.
In particolare, puoi scegliere per il calcolo la primitiva $F$ che ti esce dal calcolo dell'integrale indefinito, ed il gioco è fatto.

Dalle tabelle di integrazione sai che una primitiva di $f(x)$ in $]0,+oo[$ è $F(x)=ln x$; quindi dalla formula di Torricelli & Barrow ottieni:

$int_1^2 1/x " d" x = ln 2 - ln 1 = ln 2 ~~ 0.6$.


Tuttavia, la questione del punto $a$ che ponevi a fine post è degna di approfondimento.
Osserva, per quanto detto prima che, comunque scegli $a>0$ per la funzione integrale $int_a^x f(t)"d" t$ ottieni l'espressione esplicita:

$int_a^x f(t) " d"t = ln x - ln a = F(x) - ln a$.

Se vuoi sapere se esistono valori di $a$ per cui $int_a^x f(t)"d" t = F(x)$ basta sostituire alla funzione integrale l'espressione ricavata sopra e risolvere rispetto ad $a$: hai:

$int_a^x f(t)" d" t = F(x) <=> F(x) - ln a = F(x) <=> ln a = 0 <=> a = 1$;

dunque:

$int_1^x f(t) " d" t = ln x$.

PieroH1
Quindi i valori che assume $F(x)=ln|x|$ sono le varie aree di $f(x)= 1/x$ calcolate a partire dal punto $a=1$?

gugo82
Sì e no... Può essere (la misura di) un’area il valore $F(1/2)$?

PieroH1
Dato che $1/2<1$ è come se gli estremi di integrazione fossero invertiti, quindi
$-\int_{1}^{1/2} 1/t dt~~0,69 $
A me quello che crea confusione è:
come e da cosa una generica funzione integrale $F$ prenda i valori delle aree.

gugo82
"PieroH":
Dato che $1/2<1$ è come se gli estremi di integrazione fossero invertiti, quindi
$-\int_{1}^{1/2} 1/t dt~~0,69 $

Nono... Nessun "come se": in Matematica non si finge.

Quando in un integrale definito $int_a^b f(x) "d" x$ hai $b
$int_a^b f(x) " d"x = -int_b^a f(x)" d"x$.

Quindi, nel tuo caso:

$int_1^(1/2) 1/x " d"x = - int_(1/2)^1 1/x " d" x = -[ ln 1 - ln (1/2)] = ln (1/2) = - ln 2 ~~ -0.6$

sicché il numero $int_1^(1/2) 1/x "d" x$ è negativo.
La questione, allora, è proprio questa: può un numero negativo essere il valore (della misura) di un'area?

"PieroH":
A me quello che crea confusione è:
come e da cosa una generica funzione integrale $F$ prenda i valori delle aree.

Perché ti crea confusione?

Vediamo un po'... Ragioniamo innanzitutto con un esempio.


Questo esempio ci da modo di intuire che le cose, in alcuni casi, vanno effettivamente come tu dici: la funzione integrale misura un'area... Tuttavia, l'esempio non spiega "perché" ciò accada.
Il "perché" di una affermazione matematica va ricercato 1) nella sua dimostrazione e 2) nei controesempi che possono essere esibiti quando non sono soddisfatte tutte le ipotesi che garantiscono il funzionamento della dimostrazione.
Il problema è che, a questo punto dei tuoi studi, non hai gli strumenti che rendono possibile la comprensione piena della faccenda.[nota]In realtà, mancano già le basi... Che cos'è la misura di un'area? Di quali figure si può misurare l'area? Dei poligoni sì, si può; ma in generale la parte sottesa al grafico di una curva non è un poligono... Quindi siamo sicuri che abbia senso parlare di "area"?[/nota]
Quel che possiamo fare qui è ragionare "alla buona", come facevano i padri del Calcolo Differenziale ed Integrale, cioè Leibniz e Newton, per fornire una pseudo-dimostrazione del legame tra funzione integrale (e, quindi, primitive) ed il calcolo delle aree.
In particolare, seguiamo Leibniz e disegniamo nel sistema di assi $OXY$ il grafico di una funzione continua e positiva $f$:
[asvg]xmin=-1; xmax=6; ymin=-1; ymax=6;
axes("","");
text([6,0],"X", belowright); text([0,6],"Y",aboveleft);
stroke="red"; strokewidth=2;
plot("1+2*sqrt(x-1)", 1, 7);[/asvg]
fissiamo un $x>1$ ed un incremento $Delta x$ "molto piccolo", e consideriamo le due regioni di piano comprese tra le rette $X=1$, $X=x$, $Y=0$ e tra le rette $X=1$, $X=x+Delta x$, $Y=0$ ed il grafico di $f$.
La differenza tra le aree di tali regioni, ossia la differenza $Delta A = A(x+Delta x) - A(x)$, coincide con l'area della parte di piano compresa tra le rette $X=x$, $X=x+Delta x$, $Y=0$ ed il grafico di $f$ che è evidenziata nella figura che segue:
[asvg]xmin=-1; xmax=6; ymin=-1; ymax=6;
axes("","");
text([6,0],"X", belowright); text([0,6],"Y",aboveleft);
text([4.3,0],"x",below); text([5.1,0],"x+Δx",belowright);
stroke="red";
fill="orange";
path([[4.3,0],[5.1,0],[5.1,5.05],[4.3,4.633],[4.3,0]]);
stroke="orange"; plot("1+2*sqrt(x-1)", 4.3, 5.1);
fill="none";
stroke="red"; strokewidth=2;
plot("1+2*sqrt(x-1)", 1, 7);[/asvg]
L'area $Delta A$ può essere approssimata con l'area di un rettangolo avente base l'intervallo $[x,x+Delta x]$ sull'asse delle ascisse ed altezza lunga $f(c)$, in cui $x<= c <= x+ Delta x$, come si vede confrontando la figura precedente con la seguente.
[asvg]xmin=-1; xmax=6; ymin=-1; ymax=6;
axes("","");
text([6,0],"X", belowright); text([0,6],"Y",aboveleft);
text([4.3,0],"x",below); text([5.1,0],"x+Δx",belowright); text([4.69,0],"c", below);
line([4.3,4.841],[0,4.841]); text([0,4.841],"f(c)",left);
stroke="red";
fill="yellow";
path([[4.3,0],[5.1,0],[5.1,4.841],[4.3,4.841],[4.3,0]]);
fill="none";
stroke="black"; line([4.69,0],[4.69,4.841]);
stroke="red"; strokewidth=2;
plot("1+2*sqrt(x-1)", 1, 7);[/asvg]
Dunque:

$Delta A ~~ f(c) * Delta x => (Delta A)/(Delta x) ~~ f(c)$.

Ora, se mandiamo $Delta x -> 0$, il primo membro della precedente diventa $A^\prime (x)$, mentre il secondo tende a $f(x)$ (poiché da $x <= c <= x+Delta x$ e dal Teorema dei Carabinieri segue $c -> x$ e per la continuità di $f$ otteniamo $f(c) -> f(x)$), cosicché al limite abbiamo:

$A^\prime (x) = f(x)$.

Questo vuol dire che la funzione $A$ che misura le aree delle parti di piano sottostanti il grafico di $f$ è una funzione la cui derivata coincide con $f$, ossia che $A$ è una primitiva di $f$.
Ma, visto che le primitive di $f$ si esprimono sfruttando la funzione integrale $F(x) = int_1^x f(t)"d" t$, è chiaro che anche l'area $A$ si esprime sfruttando opportunamente la funzione integrale $F$... Questo "spiega" perché la funzione integrale fornisce anche la misura di un'area.

PieroH1
Ora è più chiaro, grazie mille

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