Che vuol dire elevare a potenza?
Agli inizi ti dicono che "elevare un numero n all'esponente m vuol dire moltiplicare n per se stesso m volte".
Ma non ho mai capito come si fa a moltiplicare un numero per sé stesso -3 volte, né 1/2 volte o 14/15 volte.
Ma non ho mai capito come si fa a moltiplicare un numero per sé stesso -3 volte, né 1/2 volte o 14/15 volte.
Risposte
agli inizi si dimenticano di dire "con $m \in \mathbb{N}$"
il resto deriva da estensioni che tengono conto delle proprietà delle potenze
tutto questo sempre secondo la mia opinione...
il resto deriva da estensioni che tengono conto delle proprietà delle potenze
tutto questo sempre secondo la mia opinione...
Bella domanda!
Beh per gli esponenti in [tex]\mathbb{Q}[/tex], forse non si intende tanto moltiplicarlo per se stesso un numero [tex]-k \in \mathbb{Q}[/tex] di volte. Si intende questo: [tex]a^{-k} = a^{0-k}= \frac{a^0}{a^k} = \frac{1}{a^k}[/tex], oppure [tex]a^{\frac{b}{c}} = \sqrt[c]{a^b}[/tex]. Quella regoletta che hai scritto vale solo se l'esponente è naturale, penso. Gli altri esponenti derivano forse dall'esigenza di espandere il concetto di potenza
Beh per gli esponenti in [tex]\mathbb{Q}[/tex], forse non si intende tanto moltiplicarlo per se stesso un numero [tex]-k \in \mathbb{Q}[/tex] di volte. Si intende questo: [tex]a^{-k} = a^{0-k}= \frac{a^0}{a^k} = \frac{1}{a^k}[/tex], oppure [tex]a^{\frac{b}{c}} = \sqrt[c]{a^b}[/tex]. Quella regoletta che hai scritto vale solo se l'esponente è naturale, penso. Gli altri esponenti derivano forse dall'esigenza di espandere il concetto di potenza

La definizione da cui si parte è quella che traduce formalmente la storiella che si racconta in principio. Poi nasce la necessità di estendere le potenze, mentendone le proprietà formali e tendendo al raggiungimento di determinati risultati, sicché si tira fuori quel che tutti conoscono.