Aiuto esercizio geometria analitica

cristy45
"determina per quali valori di k la retta di equazione (k-2)x+(k-1)y+2=0 forma con l'asse x un angolo ottuso."
aiutatemi per favoree

Risposte
Matlurker
Prendiamo un fascio di rette che passa per l'origine:

[math]ax+by=0[/math]


Ha coefficiente angolare

[math]m=\frac{a}{b}[/math]


Quando una retta di questo fascio giace sul I e III quadrante, i valori di x e y sono concordi. Quando giace sul II e IV quadrante, sono discordi: questo è il caso in cui il coefficiente angolare m forma, con l'asse delle ascisse, un angolo ottuso.

Dunque dobbiamo imporre:

[math]-\frac{a}{b}0\\k-1>0\end{cases}[/math]


e

[math]\begin{cases}k-2

danyper
Lo studio di una disequazione fratta, qualunque sia il verso: ,
[math] \geq [/math]
,
[math] \leq [/math]
, va studiata sempre ponendo positivi sia numeratore che denominatore, quindi non serve studiare due sistemi. Non è corretto !!
[math] \begin{cases} k-2 >0\\ k-1 > 0\end{cases} [/math]


[math] \begin{cases} k>2\\ k>1\end{cases}[/math]


riportiamo su grafico, i segni di numeratore e denominatore



la frazione è verificata per valori di k:

[math]k2 [/math]


Facciamo una semplice verifica nell'equazione del fascio di rette:
per esempio se k=3

[math](k-2)x+(k-1)y+2=0[/math]


[math](3-2)x+(3-1)y+2=0[/math]


[math]x+2y+2=0[/math]



[math]m=-\frac{a}{b}[/math]


[math]m=-\frac{1}{2}[/math]

Matlurker
Certo che è corretto. Quello che tu hai scritto è uno dei metodi pratici per risolvere la disequazione fratta. Il concetto è importante perché non si deve confondere la natura di una funzione che si sta studiando con uno dei metodi di risoluzione.

Tuttavia non ho scritto che bisogna studiare entrambi i sistemi. Ho scritto che studiare il segno di quella disequazione fratta significa risolvere i due sistemi associati. In questo caso, essendo gli zeri di k solo due, la frazione positiva, allora le soluzioni sono esterne agli zeri. Studiare il segno è una perdita di tempo, in questo caso; ma utile a te, se serve per fare pratica.

danyper
Ti correggo matlurker.
1) il coefficiente angolare “non forma... ”, perché trattasi della tangente dell’angolo, quindi esso è un valore!
2) parli di sistemi associati questo significa che vanno risolti entrambi e non è questo il caso.
3) studiare il SEGNO non è mai una perdita di tempo, per esperienze l’80% degli studenti non ha familiarità con i grafici delle disequazioni...

Siamo qui per aiutarli a capire e non per confondere loro le idee.

Matlurker
Credevo fossi la ragazza che ha postato la domanda. Solo ora mi accorgo che siete due persone diverse.

E' vero che il coefficiente angolare è una misura dell'angolo e non forma l'angolo. Tuttavia non è la tangente ma ha valore uguale alla tangente. Questa uguaglianza vale solo per i sistemi cartesiani, ad esempio. Quando si spiega la terminologia è giocoforza imprecisa, quando si cerca si semplificare. Cosa che evidentemente ha nociuto ad entrambi, in questo caso.

Il metodo dello studio del segno è una perdita di tempo, in questo caso. Tanto più, come ho già scritto due volte, le radici sono evidenti da subito e non vi è la necessità di riportare il grafico.

Una volta che si è detto che vanno risolti entrambi i sistemi, non è necessario risolverli punto per punto, così come se la disequazione fosse nella forma:

[math](k-2)(k-1)>0[/math]


ci si aspetta che si dica subito che i valori sono esterni alle radici. Senza dover fare nessun grafico.

L'imposizione >0 è arbitraria. Nello studio del segno della funzione si risolve l'equazione associata =0, si trovano le radici e si discute sugli intervalli. Se la disequazione ha verso negativo, dire che dobbiamo imporre >0, e poi scegliere i valori negativi, è un'altra perdita di tempo.

A mio avviso a confondere le idee sono proprio i metodi risolutivi tipo quello che hai citato, quando applicati pedissequamente in modalità auto.

Absit iniuria verbis.

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