Si può migliorare l'insegnamento?

giammaria2
Mi rivolgo principalmente ai professori di scuola secondaria perché penso che abbiano fatto esperienze simili alla mia: a volte, dopo che per anni avevo constatato che gli allievi non avevano capito a fondo una mia spiegazione e che l'accettavano quasi solo per cortesia, mi capitava di trovare il modo (di solito era l'uovo di Colombo) di non lasciare loro alcun dubbio. Le mie trovate erano poche ma, moltiplicate per il numero dei docenti, originano un patrimonio che sarebbe bene sfruttare.
Altre volte invece non mi trovavo d'accordo con la matematica tradizionale: non certo le grandi leggi ma solo i piccoli dettagli, come l'impaginazione dei calcoli, la scelta di un metodo e simili cosette. Un piccolo esempio: c'è veramente qualcuno che, lavorando per se stesso, ricopi sempre tutte le equazioni di un sistema? E allora, perché insegnare a farlo?
Di solito davo l'insegnamento abituale, nel timore di non aver considerato tutti gli aspetti della questione o di nuocere, con un insegnamento non ortodosso, a quegli allievi che avrebbero continuato lo studio della matematica. Anche quelle rare volte in cui seguivo una mia idea, mi rendevo conto di parlare a poche decine di persone che, nella quasi totalità, avrebbero poi scelto altre strade.
Se però fossimo in molti queste difficoltà sarebbero superate e potremmo scambiarci le trovate, controllare le innovazioni proposte e diffonderle; mi sembra che questo sito possa essere il posto giusto per farlo e propongo una specie di club di professori interessati all'argomento. Non saprei che nome dargli e sono graditi suggerimenti. Non m'illudo che l'idea sia originale e scommetterei che ci sono già state decine di tentativi; non ne ho mai sentito parlare e ne deduco che sono falliti. Però spesso per ottenere qualcosa occorre insistere e forse l'uso di internet può essere l'arma vincente.
Per ogni cosa ci vuole un punto di partenza e quindi espongo le mie idee, ampiamente rivedibili:
- l'adesione al club è aperta a tutti senza formalità e si può partecipare anche senza aderire; è però consigliabile che chi aderisce lo comunichi;
- i soci assumono l'impegno morale di leggere con attenzione gli interventi vicini al loro insegnamento e di esprimere su molti di essi un parere motivato;
- per ogni anno e per ogni classe, i soci sperimentano almeno una delle proposte fatte, riferendo poi sui risultati.
Ho già detto che dovremmo essere in molti, quindi se l'idea vi piace pubblicizzatela; se faremo un buon lavoro possiamo sperare che altri si aggiungano in un secondo tempo. Se però inizialmente siamo in meno di dieci, credo che non valga neanche la pena di provare.
Piccola nota: io sono in pensione, quindi non potrò sperimentare nulla ma solo riferire delle mie passate esperienze.

Risposte
jitter1
Mi sembra un'iniziativa intelligente, Giammaria. Io non sono insegnante, però mi interessano moltissimo le modalità di apprendimento delle persone, in particolare in matematica. Un po' perché mi sto interessando al settore e-learning in generale, un po' perché mi piace la matematica e perciò è sempre là che vado a finire. Quindi, se anche non potrò essere "attiva" nel tuo gruppo, mi piacerebbe leggere le vostre idee. Quindi spero avrai adesioni!

P.s. Se posso permettermi... non è che la parola "club" può dar l'idea di qualcosa di esclusivo, elitario...? Per questo io inizialmente ho esitato a leggere il post...

giammaria2
Il fatto che finora sei stata l'unica a rispondere dice che probabilmente hai ragione sul titolo e quindi lo cambio. Vediamo se questo porta ad avere le almeno dieci adesioni di cui parlavo.

theras
Per quanto mi riguarda,
e per quel che conta,
è scontata la mia adesione a questo "club"
(lo sapevi Gianmaria, vero?),
che potrebbe esser aperto a chiunque abbia voglia di confrontarsi con la max serietà su quel delicato argomento che è l'apprendimento ed il miglioramento costante delle metodologie d'insegnamento nelle varie discipline[\u]
(che poi,almeno sulla carta,
è la ragione stessa,
sacrosanta se fosse stata l'unica,
della nascita delle S.I.S.S.S.
prima e,
se nn diventeranno come l'araba fenice,
dei T.F.A. ai nostri giorni..): saluti dal web.

@melia
Avevo visto la proposta di giammaria il giorno che è uscita e non avevo risposto per il poco tempo a disposizione. Sarei contenta di partecipare a questa attività e avrei voglia di sperimentare qualcosa nelle mie classi, insegno matematica e fisica in un liceo misto scientifico e delle scienze umane (ex pedagogico).
PS il primo titolo mi piaceva di più.

gio73
Presente (insegno alle medie), anche se non credo che la differenza la faccia la didattica, piuttosto la motivazione dello studente è veramente importante.

giammaria2
Verissimo, ma in più di un caso ho visto studenti svogliati che, scoprendo di aver ben capito un concetto, si sentivano orgogliosi di sé e si appassionavano alla materia. Non sempre, naturalmente; sarebbe troppo bello!
Siamo a quota 5, contando anche me; c'è qualche altro?

Palliit
Ciao a tutti, bella proposta, interessa anche a me!
(Insegno matematica e fisica in un liceo scientifico)

tulip
si, gianmaria,l'insegnamento è migliorabile e, soprattutto, modificabile, da adattare, da smussare, non deve essere ripetitivo. ogni anno mi trovo davanti allievi che si allontanano sempre di più dai miei interessi e dalle mie passioni e con sempre maggiore difficoltà riesco a riacciuffarli, trasmettere il mio entusiasmo per una materia che in molti considerano arida (matematica) o astrusa (fisica),devo anche lottare con i colleghi che ti considerano chiuso in una torre d'avorio blindata ( i colleghi di lettere....). se riusciamo a trovare un metodo nuovo, io mi metto in gioco, fin da ora, ho ancora circa 16 anni di lavoro davanti, e 24 alle spalle, vale la regola che non è mai troppo tardi?

giammaria2
Ho volutamente lasciato passare qualche giorno, sperando in altre adesioni, ma credo sia ora di trarre le conclusioni. Siamo in tutto 7 persone, fra cui una esterna all'insegnamento, una in pensione e (credo) una sola nelle medie inferiori. Decisamente troppo poche; dobbiamo abbandonare qualsiasi progetto anche solo vagamente ambizioso. Nulla però ci vieta di scambiarci suggerimenti sugli argomenti che sono a discrezione del professore; se la cosa vi interessa, propongo di farla in questo stesso topic, così ognuno ne sarebbe avvisato. Inoltre ogni intervento sarebbe un up e, chissà, magari altri sarebbero stimolati (Il mio ottimismo è inguaribile!).
Comincio io, segnalando a chi non l'ha notato a suo tempo il topic che ho inserito il 9-5-2010 in questa sezione del forum; il link è http://www.matematicamente.it/forum/insegnare-la-scomposizione-dei-polinomi-t56058.html. Se volete, ho altre cosette dello stesso genere ma penso che sia meglio se prima fate voi qualche proposta.

jitter1
Mannaggia, che peccato!
Forse, se ne avessi tempo e voglia, potresti creare un blog. Può essere che qualcuno, vedendo un'attività già in corso, con contributi divisi per categorie, documenti, materiale e sperimentazioni, sia attirato a partecipare.
Credo che nei blog si possano inserire dei sondaggi, quindi potresti anche proporre qualche attività agli studenti e avere il loro riscontro, il loro gradimento.

giuscri
Visto che mi sembra un topic piuttosto generale ne approfitto per porre una domanda alla nobilissima categoria degli insegnanti di matematica (io ho avuto quasi sempre bellissime esperienze, come studente). :)

Un insegnante che decide di seguire un programma completamente diverso da quello ministeriale a cosa va incontro?

gio73
Ciao Giuscri, i programmi ministeriali attualmente si chiamano indicazioni e sono molto elastici.
A mio avviso ciò che vincola di più i professori sono le prove nazionali che periodicamente gli allievi devono sostenere.

Anisocoro
a mio parere, sia pure con molte difficoltà, la competenza matematico-scientifica degli studenti sono aumentate rispetto ai decenni precedenti; le dichiarazioni di sconforto che si sentono riguardano un possibile calo di interesse (e di rendimento scolastico) per le materie letterarie,le quali, fino a pochi anni fa, erano considerate sinonimo di cultura.
Immagino che molti di voi Docenti conoscano ex compagni di scuola, ora laureati in discipline umanistiche, che hanno parecchie difficoltà a ragionare matematicamente,mentre sui vedono ragazzi, anzi, soprattutto ragazze, che hanno un buon rapporto con numeri e logica ed applicano quotidianamente queste abilità nella vita quotidiana, per esempio contestando efficacemente venditori poco onesti o professionisti temerari che, difatti, segnalano un aumento della difficoltà a bidonare i clienti facendo credere che risparmiano piuttosto che guadagnano cifre prodigiose.
Secondo me voi Docenti di Matematica e Fisica state facendo un grande lavoro,che non si nota palesemente, ma che esiste e dovrebbe essere riconosciuto pubblicamente

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.