Libri per interessare alla matematica un liceale

pinobon
Buonasera a tutti,
mio figlio frequenta la 3a liceo scientifico opzione scienze applicate ma, pur essendo sveglio, non ha particolare interesse per la matematica (inoltre ha fatto diverse assenze mancando così di continuità).
Mi piacerebbe dargli qualche libro (anche se lui preferisce i device mobili) che gli possa fare intravedere la "bellezza, utilità e particolarità" della matematica. Un libro che, senza nascondere le difficoltà, gli dia la possibilità di raggiungere in autonomia qualche risultato e quindi di stimolarlo a proseguire nel percorso.
Alla fine del liceo (nei primi anni 80 del secolo scorso) mi aveva colpito molto un testo della Open University inglese edito dalle EST Edizioni Scientifiche e Tecniche Mondadori che illustrava il concetto di limite prima in modo intuitivo e con diversi esempi e spiegando poi la definizione rigorosa con l'epsilon. Fu una rivelazione.
Certo le sensibilità sono diverse ma una tale richiesta se non la faccio qui...
Gli argomenti dovrebbero comprendere la trigonometria, la geometria analitica, le coniche...
Vi ringrazio in anticipo per le vostre indicazioni, considerazioni, esperienze

Pinuccio

Risposte
ghira1
Invece di cercare libri sulle coniche ecc. potresti provare una cosa meno diretta usando, forse, i libri di Raymond Smullyan e roba così.

ingres
Concordo con quanto suggerito da ghira. Meglio un approccio più "soft".

Come ulteriore suggerimento punterei anche su libri che descrivono l'aspetto umano della matematica, ovvero i matematici e la loro storia (è più facile interessarsi alle persone che ai teoremi).

Ad esempio per Sophie Germain la passione per la matematica nacque proprio dalla storia di un matematico (cito da Wikipedia):
Il suo amore per la matematica nacque nel 1789, lo stesso anno in cui scoppiò la rivoluzione francese. Sophie Germain aveva allora 13 anni. Nella biblioteca del padre, un ricco mercante parigino, aveva trovato un libro sulla storia della matematica. Rimase colpita dal racconto della morte di Archimede: il matematico di Siracusa era così concentrato su un problema geometrico da non prestare attenzione ad un soldato dell'esercito romano che aveva invaso la città. Il soldato, irritato dalla mancata risposta alla sua domanda, lo uccise sul posto con la sua spada. Germain pensò che la matematica doveva essere un argomento affascinante, se qualcuno ne era attirato al punto da perdere la vita.

Un altro suggerimento possono essere libri che sono focalizzati sugli sforzi per risolvere un particolare problema quale ad esempio "L'ultimo teorema di Fermat" di Simon Singh.

Oppure libri che abbinano matematica e argomenti di attualità, quale ad esempio "Matematici, spie e pirati informatici. Decodifica e crittografia" Mondo Matematico, 2016

E in ultimo consiglierei di proporre ogni tanto a tuo figlio di vedere assieme qualche bel film sulla matematica tipo "A beautiful mind", "Will Hunting Genio Ribelle", "L'uomo che vide l'infinito", ecc.

megas_archon
Ma questo desiderio di fargli <> nasce dal figlio o dal genitore? Perché nel secondo caso, gli effetti della imposizione a leggere un libro saranno deleteri (nell'ipotesi peggiore) o insignificanti (nella migliore).

ghira1
Sono d'accordo con megas_archon.

gio73
Sconsiglio "will Hunting"

gugo82
"megas_archon":
Ma questo desiderio di fargli <> nasce dal figlio o dal genitore? Perché nel secondo caso, gli effetti della imposizione a leggere un libro saranno deleteri (nell'ipotesi peggiore) o insignificanti (nella migliore).

Stavo per scrivere la stessa cosa ora che ho letto il messaggio d'apertura.

Ad ogni buon conto, per dare un consiglio più mirato servirebbe avere un'altra informazione, cioè: cos'è che interessa/ha interessato il ragazzo in questi anni di liceo (o anche prima)?
Insomma, perché si è iscritto al liceo scientifico? E perché proprio a quello con curvatura applicata?[nota]A parte la solita banale motivazione, i.e. non si fa il latino... :roll:[/nota]

megas_archon
Stavo per scrivere la stessa cosa ora che ho letto il messaggio d'apertura.
Hai presente la teoria della sostituzione etnica, o molto meglio il racconto "I teologi" :twisted:

gugo82
"megas_archon":
Stavo per scrivere la stessa cosa ora che ho letto il messaggio d'apertura.
Hai presente la teoria della sostituzione etnica, o molto meglio il racconto "I teologi" :twisted:

Borges? Ho letto L'Aleph millenni fa, ma non mi ha impressionato... Devo andare a rivederlo.

Ma poi, eccezion fatta per le cose su cui siamo molto differenti, siamo molto simili... :lol:

pinobon
Intanto grazie a tutti per le indicazioni e le domande.
Si pensavo anch'io a qualcosa di indiretto che però avesse dei contenuti.
Il desiderio di fargli intravedere la bellezza della matematica è il mio: non intendo imporgli nulla (sarebbe cmq impossibile) ma mi piacerebbe dargli un libro (senza alcuna certezza che poi lo legga) di modo che anche lui provasse il piacere di sentirsi protagonista per il fatto di aver capito un'idea matematica e non per doverla imparare per forza, ripetendola al professore in classe.
Perché ha scelto questo liceo? Perché, oltre a non esserci il latino ;-), credo che lui svaluti le materie umanistiche, anche se poi sono quelle in cui riesce meglio (chi disprezza compra?). Gioca a basket e durante la pandemia ha letto tanti fumetti di supereroi ma, se devo essere sincero, non ha una vera e propria passione. Forse mi assomiglia un po' in questo: si interessa di tutto ed è curioso ma poi non approfondisce. Diciamo che cerca di ottenere sempre il massimo risultato col minimo sforzo (in questo aderendo comunque ad una grande legge di natura...).
Non so se ho complicato ulteriormente il quadro ma tant'è.

Grazie ancora dei suggerimenti ricevuti e delle ulteriori idee che potrete darmi

Buonanotte
Pinuccio

Cosimo00110
A me piacque “L’enigma dei numeri primi” di Du Sautoy.

Detto questo condivido il pensiero degli altri. Prendilo per te, poi spiegaglielo. Questo è il modo di trasmettere la propria passione agli altri, senza forzature. Magari prima o poi se lo leggerà. Ciao

pinobon
Grazie mille lo cerco per me.
A lui vorrei dare un testo che pur trattando gli argomenti di scuola lo faccia in un modo un po' meno 'accademico' di come avviene di solito...

gugo82
Anzitutto, dovresti sapere (data la tua maturità) che la bellezza è nell'occhio di chi guarda e che non si può sempre sperare di far apparire "bello" qualcosa a qualcuno... Poi, per la scienza e per la Matematica (soprattutto per quest'ultima) serve molta maturità per comprendere un risultato, la sua profondità e in che senso esso si può definire "bello".
Ad esempio, a me continuano a non interessare, né ad apparire "belli", alcuni celebri e celebrati fatti sui numeri primi e la divisibilità.

Ciò detto, comprendo tuo figlio: gli argomenti che si affrontano a scuola (specie in terza/quarta, i.e. gli esponenziali, i logaritmi, la goniometria e la trigonometria[nota]Un discorso a parte merita la Geometria Analitica, che invece è molto interessante anche nel suo sviluppo storico.[/nota]) sono pallosi assai.
Quando ero all'ultimo anno di liceo, mi interessai parecchio al legame tra la Matematica e la filosofia o la letteratura, alla questione delle Geometrie non Euclidee, alla logica formale; questi interessi scaturirono da alcune letture proposte come approfondimento/materiale per il colloquio d'esame alla fine del mio testo di Matematica di quinta... Quindi mi andai a leggere testi (di Matematica, Filosofia, Fisica, Storia, ..., divulgativi ma anche no) anche non pensati necessariamente per ragazzi.

Un libretto che mi pare accessibile anche ai ragazzi "più piccoli" è quello di Meschkowski, Mutamenti nel Pensiero Matematico, Boringhieri.
Ci sono alcuni testi in inglese che raccontano di cose particolari, tipo Maor, $e$: the History of a Number, Princeton University Press oppure Berggren, Borwein & Borwein, $pi$: a Source Book oppure Bailey & Borwein, $pi$: the Next Generation - A Sourcebook on the Recent History of Pi and Its Computation, entrambi della Springer, sulle storie del numero di Nepero e sul pigreco.
Un libro dedicato alla divulgazione della Matematica "difficile" che non si vede alle scuole -con un titolo un po' pretenzioso ed ormai un po' datato- è Courant & Robbins, Che Cos'è la Matematica, Boringhieri.

gabriella127
"gugo82":

Ad esempio, a me continuano a non interessare, né ad apparire "belli", alcuni celebri e celebrati fatti sui numeri primi e la divisibilità.


92 minuti di applausi (Secondo tragico Fantozzi, cit.)

Il problema che veramente sono cose troppo soggettive per poter indovinare cosa possa piacere a qualcuno.

A molti ragazzi la matematica è piaciuta quando hanno visto non cose divulgative tipo i numeri, ma quando hanno sentito di cose più 'strane' e speculative, tipo la geometria non euclidea, o addirittura, quando hanno sentito di Gödel.

Io ho fatto un classico in cui non ho fatto altro che equazioni e trigonometria, mai niente neppure di geometria analitica. Mi piaceva molto la filosofia, e non trovavo interessante la matematica, era una cosa da vigili urbani tipo: se sposti una cosa dall'altra parte dell'equazione senza cambiare segno ti prendi la multa, se dividi per zero vai in galera, etc.
L'unica cosa più teorica che ci fece fare la professoressa fu la definizione dei reali con i tagli di Dedekind, e quello mi sembrò un'altra cosa.
La matematica mi piacque invece moltissimo quando vidi cose più avanzate negli anni dell'università, ma prima ero stata attratta da alcuni articoli che uscivano su Le Scienze, appunto sulla geometria non euclidea o sulla teoria degli insiemi, ho conosciuto precocemente il barbiere di Russel che non radeva sé stesso, non è che capivo tutto, ma anche il fatto di cercare di capire mi stimolava.
Se avessero cercato di farmi interessare alla matematica parlandomi di numeri primi o di $\pi$ sarebbe stato un fallimento.

Voglio dire che è impossibile generalizzare, ogni persona è fatta a modo suo, si può avere una mentalità più speculativa, o più interessata alle applicazioni, certi adolescenti vengono più attratti da libri meno divulgativi che non capiscono in toto in cui però vedono il fascino e il mistero della materia, altri non si interesseranno mai a niente di matematica, altri potranno avere piacere a leggere cose divulgative sui numeri, ma io non ne ho mai conosciuti.
Mentre ho conosciuto ragazzi che si sono iscritti a matematica dopo avere letto di Gödel (senza capirci molto).

Insomma, è un terno al lotto, e comunque bisogna conoscere bene la persona.

pinobon
Grazie a entrambi!
Il Courant Robbins gliel'ho già regalato (non la mia copia :-) ) ma non credo lo abbia mai sfogliato proprio perché a scuola gli argomenti sembrano ridursi a regole... un po' fine a sé stesse... e questo non lo spinge certo ad approfondire.
La continuità e la numerabilità dei razionali mi avevano colpito molto, ci avevo ragionato parecchio e spero che anche lui provi quella fatica e poi il piacere di averla provata arrivando ad una maggiore comprensione...
Certo non è facile fare l'insegnante ma è un peccato che ragazzi intelligenti non si sentano interessati... Anche se poi è comunque verissimo che non si può generalizzare.
Intanto prendo nota dei suggerimenti di gugo82 e ringrazio lui e gabriella127 per la condivisione delle loro esperienze

gugo82
Oh, un'altra cosa... L'interesse, quello vero, per la Matematica matura -se non particolarmente stimolato dall'esperienza scolastica- un po' tardi, verso i 17 anni, e molte volte non è nemmeno un interesse verso la Matematica in sé, ma verso argomenti di altre discipline (Fisica, Astronomia, Ingegneria, etc...) che la coinvolgono.

ghira1
Julian Havil? Tom Körner?

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