La solitudine dei numeri primi

cozzataddeo
Ho appena terminato di leggere "La solitudine dei numeri primi", un romanzo scritto da Paolo Giordano, un giovane autore italiano laureato in fisica e ora dottorando in fisica teorica.
Diversamente da come potrebbe far pensare il titolo, l'opera non è incentrata sulla matematica ma sulla solitudine ed incomunicabilità che spesso si instaura anche tra persone affini. Lo stile è asciutto ed essenziale e i riferimenti matematici servono piú che altro come spunti per metafore e analogie inerenti il carattere e il comportamento di uno dei due personaggi principali.
La trama è lineare ma non concede niente al melodramma o a sentimentalismi che fanno vendere libri e biglietti del cinema cosí bene di questi tempi (Moccia, Scamarcio & Co. ne sanno qualcosa) per cui niente lieto fine, grazie al cielo.

Ve lo consiglio caldamente.

Risposte
cozzataddeo
"m94co":
una recensione senza dubbio molto singolare.

Decisamente.
La cosa piú singolare di tutte è che il recensore non sa neppure cos'è un numero primo (figuriamoci un numero primo gemello...) e neppure la differenza tra un matematico e un fisico.

Apprezzo la verve polemica e ed il sarcasmo. Meno la volgarità e l'ignoranza.

Cmax1
La cosa piú singolare di tutte è che il recensore non sa neppure cos'è un numero primo (figuriamoci un numero primo gemello...) e neppure la differenza tra un matematico e un fisico.

Vero. Ma il libro è rivolto ad un pubblico che queste differenze, comunque irrilevanti nel suo contesto, le recepisce in minima parte, è normale che sia questo ad abbandonarsi a lunghi commenti e recensioni.

nox89
Io invece non ci trovo niente di divertente, è una recensione scritta da una persona ignorante e superficiale. Per quanto il libro possa piacere o non piacere, parla dell'esperienza (inventata) di due persone particolari, fuori dall'ordinario, e senza il solito pallosissimo lieto fine. Forse uno come l'autore della recensione, abituato alle mode, alla mediocrità ed al conformismo ha difficoltà ad accettare persone e storie diverse da quelle di Moccia.

alfabeto2
Io ho letto questo libro ed anche "L'amico di Galilei". 2 libri scritti da laureati in specializzazione scientifiche 8credo che tutti e 2 in fisica). Li ho trovati ben fatti e quando vengono tirati in ballo, con piccoli accenni, problemi matematici o schientifici, vengono trattati con cognizione di causa e questo non guasta per nulla.


A.B.

Yak52
Anche io l'ho letto durante l'estate... Scritto molto bene, ma come hanno detto altri non mi ha entusiasmato. Comunque onore a Giordano che ha portato in alto, anche in campo letterario, la nostra categoria...

@melia
"nox89":
.. parla dell'esperienza (inventata) di due persone particolari, fuori dall'ordinario, e senza il solito pallosissimo lieto fine...

È la seconda volta che qualcuno parla dell'assenza del lieto fine. A me, invece, è sembrato che il libro avesse un lieto fine: lasciarsi alle spalle una storia senza capo nè coda e riuscire a ricominciare. Mi sembra il più bel lieto fine, soprattutto non scontato.

rubik2
a me il libro non è piaciuto per niente, mattia viene fatto passare per un genio con espedienti secondo me poco intellingenti, lui sta in macchina vede la pioggia che va di traverso e afferma con sicurezza che però non tira vento perchè le foglie degli alberi non si muovono e "suo padre si sforzò di stare dietro al ragionamento" (pg 48 per chi volesse controllare). Poi più avanti lui per vedere se un numero è primo fa le divisioni in colonna fino al 47, e dice anche che non sa il criterio di divisibilità per 7 quando con qualche congruenza almeno la divisione per 7 l'avrebbe fatta senza problemi e all'inizio del capitolo si capisce chiaramente che ha fatto il primo anno di università di matematica queste cose dovrebbe saperle fare (pg 131). Inoltre il libro mi sembra farcito di cose di questo tipo "Lei respirava lentamente. Mattia pensò che se il rapporto tra i periodi dei loro respiri era un numero irrazionale, allora non c'era alcun modo di combinarli e trovare una regolarità" che insomma...
Comunque già da pagina 1 il libro secondo me è poco convincente: lei deve andare alla scuola di sci il padre le dice "Bene. E oggi fai vedere chi sei" e lei pensa "E chi sono?" a me sembra una domanda da "crisi esistenziale" che magari non è però a 7 anni è poco credibile comunque.
Un libro che non consiglierei a nessuno, sarà una questione di gusti.

mikko1
Confermo, bel libro, ho anche incontrato lo scrittore, ragazzo molto molto simpatico!

Chevtchenko
L'ho letto anch'io, è un libro dignitoso. Un bel 5 se lo becca senz'altro.

francotta
grazie cozza taddei per aver lasciato un commento positivo sul sito..un libro davvero bello!addirittura pensavo ad un' ipotetica tesina di maturità partendo dal libro, mi sapreste dare qualche idea considerando anche che frequento il liceo classico?

cozzataddeo
"francotta":
grazie cozza taddei per aver lasciato un commento positivo sul sito..un libro davvero bello!addirittura pensavo ad un' ipotetica tesina di maturità partendo dal libro, mi sapreste dare qualche idea considerando anche che frequento il liceo classico?

Sono contento che il mio parere ti sia stato utile e che tu lo abbia trovato un buon libro. :D
Gli spunti forniti dal libro per una tesina sono innumerevoli: ovviamente i numeri primi per la matematica, la solitudine per letteratura/filosofia, l'alimentazione per scienze/biologia, le dinamiche singolo-gruppo per psicologia/discipline sociali, tanto per riportare i primi che mi sono venuti in mente.

In bocca al lupo per la tua maturità! :)

anthony8
Qualcuno mi saprebbe se l'uscita attuale (cioè quella in edicola ora) sia di questo libro appartenente alla collezione "La Grande Bibloteca della Scienza" della Fabbri Editore.

Un grazie a chi mi saprà dare una risposta :wink:

Atlantix
Bellissimo libro una mia amica l'ha letto e ora lo voglio leggere pure io... :D

marekiaro1
:-D sono un nuovo iscritto ma posso affermare che è davvero un gran bel libro perchè ti fa riflettere a proposito delle diversità che ci contraddistinguono. :-)

balker
io ho letto il libro nelle vacanze natalizie...sono di maturità e avrei scelto di fare la mia tesina sulla solitudine dei numeri primi e in particolare estrapolare la similitudine tra i numeri primi gemelli e mattia e alice,trasportandola in tutte le materie....cercando quindi due personaggi storici o letterari o concetti che possano essere trattati cosi....esempio hitler e stalin più numeri gemelli di cosi......ma mi viene difficile nelle altre materie....sapreste darmi una mano sono al liceo classico.....grazie in anicipo

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