La solitudine dei numeri primi
Ho appena terminato di leggere "La solitudine dei numeri primi", un romanzo scritto da Paolo Giordano, un giovane autore italiano laureato in fisica e ora dottorando in fisica teorica.
Diversamente da come potrebbe far pensare il titolo, l'opera non è incentrata sulla matematica ma sulla solitudine ed incomunicabilità che spesso si instaura anche tra persone affini. Lo stile è asciutto ed essenziale e i riferimenti matematici servono piú che altro come spunti per metafore e analogie inerenti il carattere e il comportamento di uno dei due personaggi principali.
La trama è lineare ma non concede niente al melodramma o a sentimentalismi che fanno vendere libri e biglietti del cinema cosí bene di questi tempi (Moccia, Scamarcio & Co. ne sanno qualcosa) per cui niente lieto fine, grazie al cielo.
Ve lo consiglio caldamente.
Diversamente da come potrebbe far pensare il titolo, l'opera non è incentrata sulla matematica ma sulla solitudine ed incomunicabilità che spesso si instaura anche tra persone affini. Lo stile è asciutto ed essenziale e i riferimenti matematici servono piú che altro come spunti per metafore e analogie inerenti il carattere e il comportamento di uno dei due personaggi principali.
La trama è lineare ma non concede niente al melodramma o a sentimentalismi che fanno vendere libri e biglietti del cinema cosí bene di questi tempi (Moccia, Scamarcio & Co. ne sanno qualcosa) per cui niente lieto fine, grazie al cielo.
Ve lo consiglio caldamente.
Risposte
Non posso fare altro che confermare il giudizio positivo da te espresso su qyesto libro. Ho cominciato a leggerlo ieri e ho gia superato la metà; devo dire che è un libro estremamente coinvolgente, che tratta quelli che sono i sentimenti umani più profondi. Credo che inoltre sarà il punto di partenza della mia tesina per l'esame di maturità, ricco come è di spunti non solo matematici ma anche filosofici.
Sono contento che ti piaccia. Vedrai, è un libro che mantiene le promesse!

libro molto bello, letto in due giorni!
Davvero un bel libro. Certamente uno dei piu' belli che abbia mai letto. E ne ho letti...
Grazie a Cozza Taddeo per il magnifico suggerimento
Grazie a Cozza Taddeo per il magnifico suggerimento

"fields":
Davvero un bel libro. Certamente uno dei piu' belli che abbia mai letto. E ne ho letti...
Caspita!
"fields":
Grazie a Cozza Taddeo per il magnifico suggerimento
Che dire: grazie anche a te per aver tenuto presente il mio consiglio.
Buonma matematica e buone letture!

Ha vinto il premio Strega di quest'anno:
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_3199227.html?ref=hpsbdx4
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_3199227.html?ref=hpsbdx4
Io non seguo i vari premi letterari, un po'perché preferisco leggere i classici, un po' perché penso che siano troppo influenzati dalle mode del momento.
In questo caso sono contento che il valore di questo romanzo sia stato riconosciuto pubblicamente perché è davvero una buona opera.
E passatemi anche un commento spudoratamente di parte: sono contento che il premio sia andato ad un fisico, alla faccia di tutti quei letterati coi paraocchi che ritengono che gli studi scientifici inaridiscano l'animo...
In questo caso sono contento che il valore di questo romanzo sia stato riconosciuto pubblicamente perché è davvero una buona opera.
E passatemi anche un commento spudoratamente di parte: sono contento che il premio sia andato ad un fisico, alla faccia di tutti quei letterati coi paraocchi che ritengono che gli studi scientifici inaridiscano l'animo...

"Cozza Taddeo":
Ho appena terminato di leggere "La solitudine dei numeri primi"....
Bè, se la congettura dei primi gemelli è vera, ci sono dei primi meno soli di altri!
Non lo conoscevo...leggiucchiando i commenti però mi avete incuriosito.
Domani faccio un salto in libreira! ^^
Domani faccio un salto in libreira! ^^
sapete se lo tengono normalmente il libreria o va ordinato?
"nato_pigro":
sapete se lo tengono normalmente il libreria o va ordinato?
Adesso che l'autore è diventato il piú giovane vincitore del premio Strega da quando esiste il premio spero bene che non sia necessario ordinarlo...

Comunque anche prima di vincere il premio il libro era in testa alle classifiche di vendita. Nonostante ciò ho osservato che il mini reparto libri degli ipermercati dei centri commerciali, dove di solito si trovano solo i libri piú venduti del momento, non ce l'avevano. Ci scommetto la pensione (tanto non me la daranno mai...) che avranno pensato:" Un libro che nel titolo contiene l'espressione 'numeri primi': chi vuoi che se lo legga?!".

eccomi a fare il bastian contrario...io l'ho letto e non mi è piaciuto per niente! l'autore vuole trattare temi "scottanti" come l'anoressia, l'autolesionismo, il bullismo e le relazioni difficili ma lo fa secondo me molto superficialmente, e poi..non ha un finale!!! non voglio anticipare nient'altro nel rispetto di chi lo vuole leggere, però cacchio! molto lento in alcuni punti, mentre su altri ci si sofferma poco...
no no, non mi è piaciuto.
I piccoli aspetti positivi sono lo stile, perchè comunque sia il racconto scorre e gli sporadici riferimenti alla matematica... e BASTA!
uffa pensavo che fosse molto meglio...
no no, non mi è piaciuto.
I piccoli aspetti positivi sono lo stile, perchè comunque sia il racconto scorre e gli sporadici riferimenti alla matematica... e BASTA!
uffa pensavo che fosse molto meglio...

L'ho letto in questi giorni, e forse gli entusiasmi con cui è stato presentato mi avevano provocato aspettative eccessive, ed anche l'averlo letto poco tempo dopo Les Particules élémentaires (che è molto simile nella trama ma un po' più articolato e sviluppato nella narrazione) ha cancellato l'impressione di novità che poteva suscitare. In ogni caso non l'ho trovato malaccio, nonostante l'impostazione perennemente introduttiva.
"Cmax":
Les Particules élémentaires
Come l'hai trovato?
Non mi è dispiaciuto ma anche lui non entusiasmante. Lo definirei un analogo de La solitudine dei ... privato dei tratti adolescenziali che sembrano permanere in quest'ultimo. Anche in questo caso si esamina l'esistenza (dall'infanzia alla piena maturità, con un ampio premabolo dedicato ai genitori) dei due protagonisti: un ricercatore distaccato dalla realtà con qualche difficoltà nello stringere i rapporti con la donna che da sempre conosce ed un insegnante con l'ossessione del sesso. Alcune divagazioni, di carattere fisico (campo a me più congeniale della matematica), sono un po' più sviluppate. La lieve preferenza nei suoi confronti può anche dipendere dal fatto che l'autore ed i protagonisti sono più o meno miei coetanei, e condivido vagamente certi loro ricordi del contesto che l'autore richiama, mentre questa identificazione mi è completamente mancata nel libro di Giordano, decisamente più giovane.
Come alcuni dei precedenti post, a me questo titolo mi ha deluso non poco: non solo l'autore è molto superficiale nelle varie tematiche trattate, ma anche il suo modo di esprimerle è molto infantile e banale.
Personalmente non avrei mai fatto vincere il premio Strega ad un libro così.
Personalmente non avrei mai fatto vincere il premio Strega ad un libro così.
Ciao, anche io ho letto il libro di recente..In verità io non l'ho tovato così male, anzi..
In fondo gli va riconosciuto il merito di aver trattato alcuni temi attuali del disagio giovanile, senza la pretesa di volerne fare un trattato, e di aver avvicinato in maniera leggera al mondo matematico anche coloro che della matematica hanno una repulsione ancestrale..Insomma, considerata anche la giovane età dell'autore direi che è un buon libro e anch'io lo consiglio.
In fondo gli va riconosciuto il merito di aver trattato alcuni temi attuali del disagio giovanile, senza la pretesa di volerne fare un trattato, e di aver avvicinato in maniera leggera al mondo matematico anche coloro che della matematica hanno una repulsione ancestrale..Insomma, considerata anche la giovane età dell'autore direi che è un buon libro e anch'io lo consiglio.
dopo la tua breve recensione , ho deciso di leggerlo, anche ascoltando alcuni amici che melo hanno consigliato, mi è piaciuto moltissimo, mi ha veramente appassionato, anche se il titolo inganna, lo vorrei consigliare anch'io a chi ancora non è convinto.
una recensione senza dubbio molto singolare.