Il cavallo rosso

hamming_burst
Segnalo un romanzo storico, che secondo me ogni giovane, dai 19 anni, dovrebbe cimentarsi nella sua lettura.

Il libro è Il cavallo rosso di Eugenio Corti

E' un libro piuttosto voluminoso, che racconta 30 anni di storia dei protagonisti (della Brianza), trent'anni di storia italiana vissuta durante la seconda guerra mondiale, fino ad arriavare ai primi anni '70.

A questo libro sono piuttosto legato.
Quando me lo presentò il mio professore di lettere alle superiori, come racconto per un tema (corrispondente al primo capitolo), ne rimasi davvero colpito, da quanto la storia raccontata era simile a qualunque giovane di quella età, spensieratezza era la parola d'ordine di quel capitolo.
Essendone stato colpito lo ripresi in mano il primo anno di università e guarda caso il secondo capitolo racconta la storia dei protagonisti all'università. Ma abbandonai la lettura per la poca voglia che avevo, al tempo, di leggere libri.

Ora lo ho ripreso in mano, al terzo capitolo, racconta la storia dei protagonisti in piena guerra mondiale in Russia; Eugenio Corti, riesce a farti coinvolgere nelle emozioni e nelle disgrazie che una guerra può portare, ma da un punto di vista dei soldati. I documentari, i film, non mi hanno mai fatto capire quanto fosse distruttivo per un soldato giovane questi momenti.

Questo libro dovrebbe essere fatto leggere ad ogni giovane agli ultimi anni delle superiori, come l'età dei protagonisti, farà capire meglio ciò che viene raccontato e perchè la storia d'Italia di quel periodo, non deve essere ripetuta.

Riassumere questo libro in poche righe è molto difficile, ma è da considerarsi un Capolavoro della letteratura italiana, senza dubbio.

Buona Lettura!

Risposte
Mrhaha
Lo leggerò! ;)

gugo82
[OT]

Appena letto cavallo rosso mi è venuta in mente questa bellissima scena di "Così parlò Bellavista" con Riccardo Pazzaglia... Che illustra quella bellissima poesia di Eduardo:
Napule è ’nu paese curioso
è ’nu teatro antico, sempre apierto.
Ce nasce gente ca senza cuncierto
scenne p’ ’e strate e sape recità.
Nunn’è c’ ’o ffanno apposta; ma pe’ lloro
‘o panurama è ‘na scenografia,
‘o popolo è ’na bella cumpagnia,
l’elettricista è Dio ch’ ’e fa campà.
Ognuno fa na parte na macchietta
se sceglie o tipo, o nomme, a truccatura
L’intercalare, a camminatura
pe fa successo e pe se fa guarda.


[/OT]

hamming_burst
@Mrhaha: sono contento, che questo post ti abbia fatto scegliere di leggere questo Capolavoro, un po' sconosciuto. Io sono alla fine del secondo volume (secondo la bella edizione S.Paolo) :-)


@gugo82:
Una poesia, può racchiudere più emozioni di qualunque discorso. Perciò, Grazie davvero!

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