Le domande che non so a chi porre...

salvatelefochedelmadagasc
Ciao! Sono un appassionato di scacchi, non classificato, non proprio principiante ma siamo lì, che ha deciso di dedicarsi al gioco con costanza. E difatti ho subito acquistato 24 libri di testo, italiani e stranieri. Scherzo. C'è la biblioteca di mio padre: 24 libri italiani e stranieri già sottolineati (così posso leggere subito le parti più importanti, senza perderci troppo tempo). Scherzo di nuovo. Cioè, è vero che ho un padre e che questo padre ha una discreta biblioteca scacchistica, ma non è vero che leggo i suoi libri, sono cose grosse. Calma: mio padre è vivo e vegeto. Se non pongo le domande a lui è perché sono decenni che non gioca più, lo batto facilmente (da ragazzo era seconda sociale). Comunque, chiacchiere a parte (sono logorroico), vi spiego i miei problemi.

1) Mi sono scocciato di giocare contro Chessmaster. Odio Josh anni 8 (1600), ogni tanto vinco, ma ci mette troppo tempo per pensare già alla terza mossa, mi deconcentra e mi induce all'errore. Mi sono scocciato anche di schacchisti.it, tutti giocano al massimo a 15 minuti e questo non mi aiuta a migliorare. Sì, a volte faccio belle partite, ma è una specie di gioco d'azzardo, comincio a pensare più al punteggio che al gioco. VOGLIO TESSERARMI E FARE I TORNEI, così posso fissarmi su un punteggio vero! No, scherzo. Mi voglio tesserare per vivere l'esperienza dei tornei, ma soprattutto per fare un patto con me stesso: se spendo i soldi per la tessera non mollo tutto tra un mese come è successo spesso in passato. Bene: vivo a Bergamo ma l'estate sono a Bari (dove sono nato). A Bari l'accademia non esiste più. Ma un responsabile mi ha detto che tesserandomi a Bari posso partecipare a qualsiasi torneo. DOMANDA: che tessera devo sottoscrivere? DOMANDA: una volta fatta la tessera, che cosa sono di fatto? DOMANDA: i tornei per non classificati ci sono spesso? DOMANDA: con che punteggio elo mi presenterei al primo torneo? DOMANDA: come funziona la scalata all'elo? Ossia, qual è il rapporto vittoria-punto, patta-punto, sconfitta-punto (non è che sto già pensando ai punti, però dai, è innegabile che il fatto di avere un punteggio da coltivare con amore è cosa attraente) -----> INSOMMA: io tutte queste cose non le so e non so a chi cacchio chiederle.

2) Veniamo al discorso tecnico. Ho deciso di approndire le aperture. Ho comprato il libro di Pantaleoni. Veramente ben fatto. Non mangerò per una settimana per via dei 34 euro ma fa niente, per gli scacchi questo e basta (anche perché solo un mese fa ho comprato Vincere con la spagnola di Kasparov che propone le varianti quasi sempre dopo le prime 7 mosse: E IL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE è PROPRIO QUESTO!). Ma procedo con ordine: come dice il caro Pantaleoni, ho scelto una apertura: l'Italiana (in realtà l'autore consiglia un'apertura a piacere in base allo stile, possibilmente non particolaramente ricca di varianti e sottovarianti; ma io non sapevo comunque che scegliere, e alla fine ha vinto il patriottismo). Sull'italiana il volume è molto chiaro. In effetti le varianti che propone sono essenzialmente due: o difendo lo scacco col cavallo (dando luogo a tutto l'ambaradan che conduce a quella fighissima colonna con due torri e la donna), oppure con l'alfiere. Conscio, anzi, pseudoconscio che si tratti dei botta e risposta più corretti, mi chiedo: MA CHE SUCCEDE QUANDO IO PARTO CONVINCO DI GIOCARE L'ITALIANA E UNO MI GIOCA 1...c5? ----> Pantaleoni dice: non imparate a memoria ma capite l'idea dietro l'apertura. Io mi metto sull'attenti e dico va bene. Ma se uno mi risponde 1...c5 (oppure anziché 3...Ac5 un'altra cosa) io devo sempre perseguire l'idea che c'è dietro l'italiana (ossia puntare a un rapido avanzamento verso il centro, che mi dovrebbe consentire uno sviluppo dei pezzi più agevole e il controllo del gioco)? E, indifferentemente che si risponda sì o no a questa domanda, ha ancora senso parlare di apertura italiana? INSOMMA: da bravi vecchi volponi super forti quali siete (lo so perché ogni tanto vi leggo), ma per non farvi arrossire riformulo dicendo: da semplici giocatori un tempo principianti ora più preparati ma comunque consapevoli dell'impossibilità di non avere dubbi quali siete, avrete certamente capito la tipologia di ostacolo che sto incontrando nello studio dell'apertura.

Per ora mi fermo qui perché mi sono scordato le altre cose. Spero di cuore che saprete aiutarmi, ho davvero voglia di migliorarmi, con impegno e pazienza, ma da solo o con quel dannato Josh anni 8 punti 1600 (che peraltro non parla!) sento di non potercela fare.

Mi aiutate? :oops:

Risposte
Secchi1
Poi pour parler
-Se lasci un pedone arretrato su colonna semi-aperta e lui ha ancora le torri non potrai praticamente più cambiare neanche un pezzo.
Perchè no, cambio le torri.
- Nella siciliana-dragone se sei il bianco non ti conviene in generale cambiare il tuo alfiere camposcuro con un cavallo o con l'alfiere campochiaro, perché spesso poi perdi il finale sulle case nere.
Non è detto, se ho un pedone passato, mi conviene?. Ovviamente non è possibile cambiare l'alfiere camposcuro con quello campochiaro.
- Nell'est-indiana se sei il nero tipicamente ti trovi col pedone d6 debole e attaccabile, quindi non ti conviene entrare in nessun tipo di finale se prima non ti crei un controgioco credibile.
Non si può dire , vedi sopra.
- in generale nella siciliana il nero può permettersi molti finali, infatti ha una struttura pedonale solida e senza falle, a differenza del bianco che spesso - soprattutto in presenza di arrocchi eterogenei - spingerà molti pedoni molto a fondo, rendendo discutibile l'entrata nella maggior parte dei finali. In generale credo sia vero che i finali che scaturiscono dalla siciliana sono statisticamente per la maggior parte non sfavorevoli al nero. Parlo di partite di livello magistrale naturalmente.
In alcune linee della siciliana dopo aver scambiato il pedone c con quello d del bianco, il Nero gioca d6 e poi e5, in questo caso seguendo il tuo ragionamento mi ritrovo con i problemi dell'est-indiana. Ovviamente no, dipende.
- Sarà trito come argomento, ma ricorderei che una qualsiasi doppiatura di pedoni costituisce potenzialmente un finale inferiore, per esempio nella spagnola dopo 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Axc6 dxc6 se togliamo tutti i pezzi lasciando solo i pedoni e i re il nero ha un finale perso, quindi dopo tali mosse dovremmo assistere a una partita in cui il nero cercherà l'attività e il bianco starà forse più tranquillo concedendosi volentieri l'opzione di cambiare pezzi.
Non è assolutamente vero che il finale è perso per il Nero, quando mai, se togliamo tutti i pezzi e posizioniamo i Re specularmente per esempio e1 ed e8 o g1 , g8. Il Bianco non può fare progressi.

In tutti questi esempi hai fatto notare come un colore sarebbe contento di entrare in un finale e l'altro, per cui se m itrovo dalla parte di chi non può entrare nel finale mi converrà aver studiato anche le altre fasi, o no?

Martino
"Secchi":
Poi pour parler
-Se lasci un pedone arretrato su colonna semi-aperta e lui ha ancora le torri non potrai praticamente più cambiare neanche un pezzo.
Perchè no, cambio le torri.
Colpa mia, per "pezzo" intendevo "cavallo o alfiere" (e' un uso comune del termine "pezzo").
- Nella siciliana-dragone se sei il bianco non ti conviene in generale cambiare il tuo alfiere camposcuro con un cavallo o con l'alfiere campochiaro, perché spesso poi perdi il finale sulle case nere.
Non è detto, se ho un pedone passato, mi conviene?. Ovviamente non è possibile cambiare l'alfiere camposcuro con quello campochiaro.
Ti sembrano obiezioni consistenti? :D prima di tutto e' chiaro che sto parlando in generale, che sia dubbio lasciare al nero l'alfiere camposcuro incontrastato a parita' di altri elementi strategici e' indiscutibile: ed e' questo che sto dicendo. Cosa c'entrano i pedoni passati? Secondo, certo che e' possibile cambiare l'alfiere camposcuro con quello campochiaro (basta mangiarli con pezzi diversi, ti pare?).
- Nell'est-indiana se sei il nero tipicamente ti trovi col pedone d6 debole e attaccabile, quindi non ti conviene entrare in nessun tipo di finale se prima non ti crei un controgioco credibile.
Non si può dire , vedi sopra.
Ripeto che sto parlando in generale, e' chiaro che se ci sono particolari strategici dominanti nella particolare istanza quello che ho detto salta. Quello che dico vale, come ho detto prima, a parita' di altri elementi strategici.
- in generale nella siciliana il nero può permettersi molti finali, infatti ha una struttura pedonale solida e senza falle, a differenza del bianco che spesso - soprattutto in presenza di arrocchi eterogenei - spingerà molti pedoni molto a fondo, rendendo discutibile l'entrata nella maggior parte dei finali. In generale credo sia vero che i finali che scaturiscono dalla siciliana sono statisticamente per la maggior parte non sfavorevoli al nero. Parlo di partite di livello magistrale naturalmente.
In alcune linee della siciliana dopo aver scambiato il pedone c con quello d del bianco, il Nero gioca d6 e poi e5, in questo caso seguendo il tuo ragionamento mi ritrovo con i problemi dell'est-indiana. Ovviamente no, dipende.
Anche qui, colpa mia, in effetti pensavo a siciliane in cui il nero mantiene il pedone 'e' in e7 o e6 e attacca sull'ala di donna.
- Sarà trito come argomento, ma ricorderei che una qualsiasi doppiatura di pedoni costituisce potenzialmente un finale inferiore, per esempio nella spagnola dopo 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Axc6 dxc6 se togliamo tutti i pezzi lasciando solo i pedoni e i re il nero ha un finale perso, quindi dopo tali mosse dovremmo assistere a una partita in cui il nero cercherà l'attività e il bianco starà forse più tranquillo concedendosi volentieri l'opzione di cambiare pezzi.
Non è assolutamente vero che il finale è perso per il Nero, quando mai, se togliamo tutti i pezzi e posizioniamo i Re specularmente per esempio e1 ed e8 o g1 , g8. Il Bianco non può fare progressi.
Dici? Io credo proprio che invece il finale risultante sia vinto per il bianco. Non vedo proprio una ragione per cui il bianco non dovrebbe vincere. In base a cosa dici che il bianco non puo' fare progressi?
In tutti questi esempi hai fatto notare come un colore sarebbe contento di entrare in un finale e l'altro, per cui se m itrovo dalla parte di chi non può entrare nel finale mi converrà aver studiato anche le altre fasi, o no?
Le altre fasi per come la vedo io non sono altro che "finali generalizzati", comunque a parte questo, io ragiono in termini di "inevitabilità": più giochi più ti rendi conto che regna praticamente sovrana, e le scelte "libere" sono relativamente poche. Quindi conviene non farsi cogliere impreparati. Qui osservo che l'inevitabilità se non la vittoria immediata riguarda cambi e semplificazioni, quindi finali.

Secchi1
Tu prendi degli esempi eliminando ogni altra situazione strategica per far risaltare la tua tesi.
Ma facendo così è possibile dire tutto e il contrario di tutto.
Quindi anche se ho un pedone arretrato mi posso permettere di entrare in un finale se posso proteggere efficacemente la debolezza o anche se ho un qualche altro vantaggio (per esempio se nel mediogioco ho un pedone isolato ho una debolezza, ma entrando nel finale se è passato è un vantaggio).
Il nostro disaccordo nasce dal fatto che, per me, non è possibile considerare le aperture e il mediogioco come dei finali molto più complicati, perchè i principi che regolano le varie fasi della partita sono diversi. Il gioco degli scacchi non può essere ridotto a doppio i pedoni al mio avversario cambio i pezzi ed entro in finale.
Si assiste, qualche volta, a cocenti sconfitte di GM (non mie!) che non si accorgono di essere entrati in finale e applicano metodologie standard per il mediogioco. Ma anche il contrario, pensando di essere entrati in finale trascurano, per esempio, la sicurezza del proprio Re.

Per inciso la posizione che si origina dall'esempio da te proposto:
1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Axc6 dxc6 se togliamo tutti i pezzi lasciando solo i pedoni e i re il nero ha un finale perso.
Ribadisco che non è vero. Il Bianco non può vincere e se convinto del contrario , mi sa che devi riprendere in mano i libri sui finali :-)
Il Bianco non ha nessuna possibilità di crearsi un pedone passato o di penetrare nel territorio nemico e pertanto di vincere la partita.
Se vuoi possiamo giocarcela. Io prendo il Nero e aspetto la tua mossa.

nato_pigro1
Senza offesa ma questa discussione è andata totalmente off topic... continuatela tra di voi o su un altro post, non credo che l'autore si senta soddisfatto da queste risposte...

Martino
Purtroppo non sembra che ci capiamo. Parlo di tratti generali delle posizioni.

Continuiamo qui.

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