Scommesse, probabilità e interesse composto
Premetto che non sto cercando di sbancare la SNAI, ma è solo una curiosità per capire dov’è la falla nella mia idea di poter vincere le scommesse sportive. (Se non c’è falla tanto meglio)
L’idea mi è venuta leggendo una frase attribuita ad Einstein “L’interesse composto è la forza più potente dell’universo” e “probabilmente” non si riferiva né all’economia né alle scommesse.
Considerando le quote date per le scommesse sul calcio 1=1,70, X=3.60 e 2=4,25 e facendo affidamento sui bookmakers che abbiano quotato bene i risultati, tralasciando l’aggio per non complicarci la vita, l’uscita del segno “1” ha una probabilità di circa il 60% di vincere il 70% di quello che ho puntato.
A questo punto entra in gioco l’interesse composto: il 70% è una percentuale molto alta rispetto al rendimento di un conto corrente bancario e comunque non è certa perché abbiamo il 60% delle probabilità di ottenerla. Anziché puntare al 70% si potrebbe puntare a vincere l’1% del capitale investito suddividendo il rischio in più puntate. L’1% al giorno reinvestito per 365 giorni l’anno corrispondono all’incredibile resa del 3678%.
Ovviamente usare la martingala è un metodo per rovinarsi subito, ma una progressione che tenga conto della probabilità di uscita di un segno (calcolata dai bookmakars) e che tenga conto degli errori di calcolo fatti dai bookmakers, quindi una probabilità di uscita di un segno più bassa del 60% e che riduca la resa della scommessa singola dal 70% all’1%.
Queste sono tutte chiacchere senza uno straccio di dimostrazioni e partendo da premesse false si arrivano a conclusioni vere: ma dove sto commettendo l’errore nel mio “astruso” ragionamento.
Detto fra parentesi mi intendo di calcio meno che di matematica e non sono uno scommettitore, ma solo un curioso e sono consapevole che le case di scommesse hanno i suoi bravi matematici che sono ben pagati per far vincere il banco.
Spero di non aver sbagliato forum
Saluti, Maurizio
L’idea mi è venuta leggendo una frase attribuita ad Einstein “L’interesse composto è la forza più potente dell’universo” e “probabilmente” non si riferiva né all’economia né alle scommesse.
Considerando le quote date per le scommesse sul calcio 1=1,70, X=3.60 e 2=4,25 e facendo affidamento sui bookmakers che abbiano quotato bene i risultati, tralasciando l’aggio per non complicarci la vita, l’uscita del segno “1” ha una probabilità di circa il 60% di vincere il 70% di quello che ho puntato.
A questo punto entra in gioco l’interesse composto: il 70% è una percentuale molto alta rispetto al rendimento di un conto corrente bancario e comunque non è certa perché abbiamo il 60% delle probabilità di ottenerla. Anziché puntare al 70% si potrebbe puntare a vincere l’1% del capitale investito suddividendo il rischio in più puntate. L’1% al giorno reinvestito per 365 giorni l’anno corrispondono all’incredibile resa del 3678%.
Ovviamente usare la martingala è un metodo per rovinarsi subito, ma una progressione che tenga conto della probabilità di uscita di un segno (calcolata dai bookmakars) e che tenga conto degli errori di calcolo fatti dai bookmakers, quindi una probabilità di uscita di un segno più bassa del 60% e che riduca la resa della scommessa singola dal 70% all’1%.
Queste sono tutte chiacchere senza uno straccio di dimostrazioni e partendo da premesse false si arrivano a conclusioni vere: ma dove sto commettendo l’errore nel mio “astruso” ragionamento.
Detto fra parentesi mi intendo di calcio meno che di matematica e non sono uno scommettitore, ma solo un curioso e sono consapevole che le case di scommesse hanno i suoi bravi matematici che sono ben pagati per far vincere il banco.
Spero di non aver sbagliato forum
Saluti, Maurizio
Risposte
Nessuno risponde
1) ho sbagliato forum ed è meglio postarlo su Statistica e Probabilità
2) siamo nel periodo di ferie e c'è poca gente che visita il forum
3) non sono stato chiaro: chiedete e cercherò di essere maggiormente comprensibile
4) l'argomento non è matematicamente interessante: mi dispiace di avervi fatto perdere tempo, credevo potesse esserlo, in futuro proverò a stuzzicare maggiormente la vostra curiosità. Se ritenete anche solo una parte del mio post interessante mi piacerebbe avere anche una risposta parziale.
Saluti
Maurizio
1) ho sbagliato forum ed è meglio postarlo su Statistica e Probabilità
2) siamo nel periodo di ferie e c'è poca gente che visita il forum
3) non sono stato chiaro: chiedete e cercherò di essere maggiormente comprensibile
4) l'argomento non è matematicamente interessante: mi dispiace di avervi fatto perdere tempo, credevo potesse esserlo, in futuro proverò a stuzzicare maggiormente la vostra curiosità. Se ritenete anche solo una parte del mio post interessante mi piacerebbe avere anche una risposta parziale.
Saluti
Maurizio
"70maurizio":
1) ho sbagliato forum ed è meglio postarlo su Statistica e Probabilità
Non direi, la sezione è la più adatta.
"70maurizio":
2) siamo nel periodo di ferie e c'è poca gente che visita il forum
Questo va da se.

"70maurizio":
3) non sono stato chiaro: chiedete e cercherò di essere maggiormente comprensibile
Effettivamente ci ho capito poco. L'unica cosa che so è che le quote sono calcolate per massimizzare il guadagno del banco: prima viene fatta una valutazione iniziale, e successivamente questa viene aggiustata in base alle quote giocate - l'ho detta un po' semplificata ma su per giù è così. E quindi la probabilità di guadagnare è scarsa, mentre la probabilità di perdere è alta.
"70maurizio":
4) l'argomento non è matematicamente interessante
Qui non so risponderti. In teoria, nei giochi con quote c'è anche la (remota) possibilità che il banco perda, come accade peraltro anche, per esempio, nella roulette. Ma credo che mediamente i giochi con quote siano ancora più "avari" di quelli a perfetta informazione come roulette e simili, giochi nei quali il valore atteso del guadagno del giocatore è sempre negativo (questo è bene ricordarlo).
Sintetizzo: io non ci farei troppo affidamento su una teorica possibilità di "investimento alto rischio-alto rendimento". Però non ho abbastanza conoscenze per confermartelo.
Un modo per non perdere è valutare le quote di diversi bookmaker e quindi puntare su tutti i risultati 1,X,2 (ognuno in un posto diverso) con una somma per ognuno che ti dia la certezza di riavere sempre almeno la puntata (non è detto che si possa fare, devi trovare la combinazione adatta di quote). Avevo letto un articolo su una rivista su questo metodo con cui non hai la certezza di vincere ma almeno quella di non perdere. Non lo ricordo bene ma potresti ragionarci su per produrlo tu stesso o cercarlo altrove.
Il metodo che proponi tu è probabilistico e non ha nessuna certezza inoltre come hai detto tu anche le agenzie di scommesse fanno i loro calcoli e come ti hanno risposto le quote sono "avare" e trovare una quota che ti dia un vantaggio è dura. Quello a cui mi riferisco io ti dà la certezza di non perdere, per vincere sempre non c'è un modo (come si dice non esistono pasti gratis).
Infine tempo e risorse sono sempre finite.
Il metodo che proponi tu è probabilistico e non ha nessuna certezza inoltre come hai detto tu anche le agenzie di scommesse fanno i loro calcoli e come ti hanno risposto le quote sono "avare" e trovare una quota che ti dia un vantaggio è dura. Quello a cui mi riferisco io ti dà la certezza di non perdere, per vincere sempre non c'è un modo (come si dice non esistono pasti gratis).
Infine tempo e risorse sono sempre finite.