Ipotesi di Isaac Newton
Isaac newton una volta dimostrò che 1+1 potesse non essere uguale a 2
Qualcuno sa rispiegarmi il ragionamento da lui fatto?
Qualcuno sa rispiegarmi il ragionamento da lui fatto?
Risposte
esistono molti ragionamenti che portano a far diventare 1+1 non 2
oltre al classico 2=1 c'è anche un altro modo basato sui segni
1+1=
1+radq1=
1+(-1)=0
radq=radicequadrata
oltre al classico 2=1 c'è anche un altro modo basato sui segni
1+1=
1+radq1=
1+(-1)=0
radq=radicequadrata
Si, ma l'esempio che fai non ha un nesso logico, certo non è uguale a 2 , hai pensato : la radice quadrata di uno è 1 (in effetti sono uguali solo se rimani nel camppo aritmetico), tu pero giochi sul fatto che laradice quadrata di 1 in campo algebrico è uguale a =-1 e +1
Il RAGIONAMENTO FATTO è SBAGLIATO:
dall'insiemistica , ricorderai la proprietà transitiva secondo cui a=b e b=c allora a=c, ecco se ipotizzi che 1=a ,radq di 1=b e -1=c
vedrai che 1=radq di 1 e radq di 1 può essre uguale a -1 ma 1è diverso da -1
Il RAGIONAMENTO FATTO è SBAGLIATO:
dall'insiemistica , ricorderai la proprietà transitiva secondo cui a=b e b=c allora a=c, ecco se ipotizzi che 1=a ,radq di 1=b e -1=c
vedrai che 1=radq di 1 e radq di 1 può essre uguale a -1 ma 1è diverso da -1
cmq se newton pensava che 1+1 non è uguale a 2 forse sbagliava anche lui! io stavo solo cercando di ricostruire il percorso sbagliato che ha fatto
va bene ti ringrazio lo stesso
ci sono dei procedimenti che portano un'uguaglianza ad un'assurdita'.
il trucco sta' nel partire da $a=b$ per esempio e sommare/moltiplicare con l'algebra.
ad un certo punto ci si trova a dividere per $(a-b)$ che essendo uguali, si divide per zero...ed ecco che si puo' arrivare ad
avere $2=1$...
il trucco sta' nel partire da $a=b$ per esempio e sommare/moltiplicare con l'algebra.
ad un certo punto ci si trova a dividere per $(a-b)$ che essendo uguali, si divide per zero...ed ecco che si puo' arrivare ad
avere $2=1$...
$a=b$
$ab=b^2$
$ab-a^2=b^2-a^2$
$a(b-a)=(b+a)(b-a)$
$a=b+a$
visto che $a=b$
$a=a+a$
$a=2a$
$1=2$
$ab=b^2$
$ab-a^2=b^2-a^2$
$a(b-a)=(b+a)(b-a)$
$a=b+a$
visto che $a=b$
$a=a+a$
$a=2a$
$1=2$
resta il fatto che tutti questi ragionamenti hanno un qualcosa di sbagliato. SEMPRE.
Per cui è sicuramente una diceria sbagliata che Newton abbia dimostrato una cavolata
de genere.
Poi certo, se uno cambia campo può succedere di tutto ... (o quasi!)
Per cui è sicuramente una diceria sbagliata che Newton abbia dimostrato una cavolata
de genere.
Poi certo, se uno cambia campo può succedere di tutto ... (o quasi!)
"exodd":
$a=b$
$ab=b^2$
$ab-a^2=b^2-a^2$
$a(b-a)=(b+a)(b-a)$
$a=b+a$
visto che $a=b$
$a=a+a$
$a=2a$
$1=2$
l'erroe è che, se a=b, quando semplifichi dividendo tutto per b-a dividi tutto per 0 che è impossibile

Se non sbaglio tempo fa un tale postò un collegamento con tutte dimostrazioni di questo genere, veramente divertenti e istruttive
. Ovviamente Newton non ha dimostrato che 1+1 può dare un risultato diverso da 2. Invece è probabile che tu abbia sentito una semplice diceria oppure, e lo è un po' meno (ma è comunque credibile), che Newton si sia inventato per primo il giochetto che ti hanno propinato subito gli altri utenti


"Cia9999":
Si, ma l'esempio che fai non ha un nesso logico, certo non è uguale a 2 , hai pensato : la radice quadrata di uno è 1 (in effetti sono uguali solo se rimani nel camppo aritmetico), tu pero giochi sul fatto che laradice quadrata di 1 in campo algebrico è uguale a =-1 e +1
...
...
Scusa ma la radice quadrata di 1 non è sempre 1 ?
Semmai le radici del polinomio $x^2-1$ sono $-1$ e $1$
"xunil1987":
Scusa ma la radice quadrata di 1 non è sempre 1 ?
Semmai le radici del polinomio $x^2-1$ sono $-1$ e $1$
perchè?
"alvinlee88":
perchè?
Per radice quadrata di un numero reale e positivo si intende quel numero Positivo che elevato al quadrato mi restituisce il numero sotto radice.
Definizione non proprio rigorosa ma esatta

Vediamo se scoprite il trucco di questo.
Partiamo da :
$x*x=x+x+x+...+x$ ,x volte.
Derivando rispetto ad x:
$2x=1+1+1+...+1$ ,sempre x volte.
E dunque:
$2x= x$
E per x=1
2=1 !!!!
karl
Partiamo da :
$x*x=x+x+x+...+x$ ,x volte.
Derivando rispetto ad x:
$2x=1+1+1+...+1$ ,sempre x volte.
E dunque:
$2x= x$
E per x=1
2=1 !!!!
karl
"karl":
$x*x=x+x+x+...+x$ ,x volte.
Questa formula vale soltanto per $x$ intero. Quindi si tratta di una funzione tempo-discreto, per la quale il concetto di derivabilità credo non esista.
Giusto...
Certo che la cosa e' sottile!!!
karl
Certo che la cosa e' sottile!!!
karl