Equazione negli interi
Trovare gli interi positivi $p, q, N$ tali che
$(p+q)^N=2*(p^N+q^N)$
Buon divertimento!
$(p+q)^N=2*(p^N+q^N)$
Buon divertimento!
Risposte
Mi azzardo a rispondere...
Credo che si debba considerare il problema iniziando dal fattore N.
Per N=1 => p+q= 2*(p+q) che non è mai vero
Per N=2 => p^2 + q^2 + 2pq = 2p^2 + 2q^2; 2pq=p^2+q^2 che è vera soltanto per p=q
Per N=3 => p^3 + q^3 + 3qp^2 + 3pq^2 = 2(p^3 + q^3); 3qp^2 + 3pq^2=p^3 + q^3 che non è mai vera.
Per N>3 la disparità dell'equazione salirà ulteriormente (xo nn so se sono in grado di dimostrarlo, anche se non credo sia difficile farlo)
Quindi le soluzioni sono infinite con N=2 e p=q=a qualsiasi numero
È giusto?
Credo che si debba considerare il problema iniziando dal fattore N.
Per N=1 => p+q= 2*(p+q) che non è mai vero
Per N=2 => p^2 + q^2 + 2pq = 2p^2 + 2q^2; 2pq=p^2+q^2 che è vera soltanto per p=q
Per N=3 => p^3 + q^3 + 3qp^2 + 3pq^2 = 2(p^3 + q^3); 3qp^2 + 3pq^2=p^3 + q^3 che non è mai vera.
Per N>3 la disparità dell'equazione salirà ulteriormente (xo nn so se sono in grado di dimostrarlo, anche se non credo sia difficile farlo)
Quindi le soluzioni sono infinite con N=2 e p=q=a qualsiasi numero
È giusto?

Anche io sono arrivato alle tue conclusioni. Tuttavia per fare le cose bene, si dovrebbe dimostrare per induzione o in qualche altro modo che per $N>=3$ non ci sono soluzioni. Ad esempio si potrebbe dimostrare la disuguaglianza $a^n+b^n=3$...che forse si potrebbe fare per induzione...
Posso chiedere xke usate il simbolo $ tra le formule? c'è qualche programma che non ho ma dovrei avere x caso? 
Provo con l'induzione:
(n>2)
Per n=3 Vedi sopra
Per n+1 => p^(n+1) + q^(n+1) + (n+1)pq^(n) + mp^(2)q^(n-1) + .... + (n+1)qp^(n) = 2p^(n+1) + 2q^(n+1);
(n+1)pq^(n) + mp^(2)q^(n-1) + .... + (n+1)qp^(n) = p^(n+1) + q^(n+1)
Se p=q allora si vede benissimo che (n+1)pq^(n) > p^(n+1) + q^(n+1) in quanto n>2 [Infatti (n+1)p(n+1) > 2p(n+1)]
Se p>q V q>p ... mi sa ke non va bene così
se riprendiamo n=3 e poniamo p=1 e q=100 abbiamo => 3qp^2 + 3pq^2 = p^3 + q^3;
30300=1000001 che è sì falsa ma perchè 3qp^2 + 3pq^2 < p^3 + q^3, quindi se a seconda dei valori assegnati a p e q => 3qp^2 + 3pq^2 < p^3 + q^3 V 3qp^2 + 3pq^2 > p^3 + q^3 forse esiste qualche valore per cui è vera

Provo con l'induzione:
(n>2)
Per n=3 Vedi sopra
Per n+1 => p^(n+1) + q^(n+1) + (n+1)pq^(n) + mp^(2)q^(n-1) + .... + (n+1)qp^(n) = 2p^(n+1) + 2q^(n+1);
(n+1)pq^(n) + mp^(2)q^(n-1) + .... + (n+1)qp^(n) = p^(n+1) + q^(n+1)
Se p=q allora si vede benissimo che (n+1)pq^(n) > p^(n+1) + q^(n+1) in quanto n>2 [Infatti (n+1)p(n+1) > 2p(n+1)]
Se p>q V q>p ... mi sa ke non va bene così
se riprendiamo n=3 e poniamo p=1 e q=100 abbiamo => 3qp^2 + 3pq^2 = p^3 + q^3;
30300=1000001 che è sì falsa ma perchè 3qp^2 + 3pq^2 < p^3 + q^3, quindi se a seconda dei valori assegnati a p e q => 3qp^2 + 3pq^2 < p^3 + q^3 V 3qp^2 + 3pq^2 > p^3 + q^3 forse esiste qualche valore per cui è vera

"giuseppe87x":
Ad esempio si potrebbe dimostrare la disuguaglianza $a^n+b^n=3$...che forse si potrebbe fare per induzione...
La suddetta disequazione dovrebbe essere vera per le proprietà della disuguaglianza di raggruppamento o di "bunching"; se chi ne sa di più vuole confermare...
... cosa sono il bunching e la disuguaglianza di raggruppamento?

Ricopio i due scarabocchi che ho buttato giù dopo
aver visto (ieri mattina) questo post di Giuseppe87x.
Cerco di risolvere in N la seguente relazione:
(r+s)ª = 2·(rª+sª) ,
con (r,s)=1.
Per a=0 e a=1, l'equazione non ha soluzioni.
Per a>1, il primo membro può essere riscritto così
(ricordando lo sviluppo binomiale di Newton):
(r+s)ª = rª+sª+rs·k ,
per un certo k intero positivo.
Ciò significa che:
rª+sª+rs·k = 2·(rª+sª) ,
ossia:
rs·k = rª+sª
ma questo porta a concludere, essendo (r,s)=1, che
sia r=s=1 e a=2.
Le soluzioni dell'equazione di Giuseppe87x sono allora
infinite, rispetto ad n=2 e a qualunque scelta in N di p=q,
come giustamente ha concluso Aethelmyth.
[size=84]Edit: Corretto "irei" con ieri.[/size]
aver visto (ieri mattina) questo post di Giuseppe87x.
Cerco di risolvere in N la seguente relazione:
(r+s)ª = 2·(rª+sª) ,
con (r,s)=1.
Per a=0 e a=1, l'equazione non ha soluzioni.
Per a>1, il primo membro può essere riscritto così
(ricordando lo sviluppo binomiale di Newton):
(r+s)ª = rª+sª+rs·k ,
per un certo k intero positivo.
Ciò significa che:
rª+sª+rs·k = 2·(rª+sª) ,
ossia:
rs·k = rª+sª
ma questo porta a concludere, essendo (r,s)=1, che
sia r=s=1 e a=2.
Le soluzioni dell'equazione di Giuseppe87x sono allora
infinite, rispetto ad n=2 e a qualunque scelta in N di p=q,
come giustamente ha concluso Aethelmyth.
[size=84]Edit: Corretto "irei" con ieri.[/size]
qualunque scelta in N di p=q
Cioè comunque scelgo N se p=q è vera?
Leggendo qllo ke ho scritto sopra sembra che rs•k = rª+sª abbia un limite r=s per cui la prima parte è sempre maggiore e un altro per cui r è infinitamente maggiore di s (o viceversa) per cui la seconda parte è sempre maggiore, non so se mi spiego

P.S. Come si chiamano le parti separate dall'uguale in un equazione? Non ricordo il termine (se c'è ma penso di si) xD
Ciao, Aethelmyth, e intanto benvenuto!
Purtroppo devo chiudere ma vorrei prima dirti questo,
sperando di interpretare bene i tuoi dubbi.
Le due parti di un'equazione si chiamano di solito
membri.
La lettera N che ho indicato è riferita all'insieme dei
naturali e non all'esponente.
Il fatto che rs·k = rª+sª porta a dire questo:
r divide il primo membro e perciò deve dividere anche
il secondo, questo significa che deve dividere sª.
Ma il massimo comun divisore di r ed s è 1 (per ipotesi)
e allora possiamo avere solo r=1. In tal modo si
deduce pure che s=1 e poi che k=2 e a=2.
Questo vale, però, quando r ed s siano primi fra loro.
Moltiplicando entrambi i membri di (1+1)² = 2·(1²+1²)
per il quadrato di un numero naturale qualsiasi, ottengo
gli altri valori di p e q.
Volo...
Purtroppo devo chiudere ma vorrei prima dirti questo,
sperando di interpretare bene i tuoi dubbi.
Le due parti di un'equazione si chiamano di solito
membri.
La lettera N che ho indicato è riferita all'insieme dei
naturali e non all'esponente.
Il fatto che rs·k = rª+sª porta a dire questo:
r divide il primo membro e perciò deve dividere anche
il secondo, questo significa che deve dividere sª.
Ma il massimo comun divisore di r ed s è 1 (per ipotesi)
e allora possiamo avere solo r=1. In tal modo si
deduce pure che s=1 e poi che k=2 e a=2.
Questo vale, però, quando r ed s siano primi fra loro.
Moltiplicando entrambi i membri di (1+1)² = 2·(1²+1²)
per il quadrato di un numero naturale qualsiasi, ottengo
gli altri valori di p e q.
Volo...
Grazie per il benvenuto e le delucidazioni 
Mi ricordavo membri ma non ne ero proprio sicuro
.
(r,s)=1 vuol dire che l'MCD tra r e s è 1? Sono un bel po' indietro con il linguaggio basilare, credo che aprirò un topic per chiedere delucidazioni
.
Cmq ho capito ora
Per n=2 => p=q=(qualsiasi numero), per p=q=1 => n>2

Mi ricordavo membri ma non ne ero proprio sicuro

(r,s)=1 vuol dire che l'MCD tra r e s è 1? Sono un bel po' indietro con il linguaggio basilare, credo che aprirò un topic per chiedere delucidazioni

Cmq ho capito ora

Per n=2 => p=q=(qualsiasi numero), per p=q=1 => n>2
"Aethelmyth":
(...) (r,s)=1 vuol dire che l'MCD tra r e s è 1?
...yesss

"Aethelmyth":
(...) Per n=2 => p=q=(qualsiasi numero), per p=q=1 => n>2
...in realtà, l'esponente n (che io ho chiamato a) può essere
solo uguale a 2, anche quando p e q siano unitari:
(1+1)ª=2·(1ª+1ª) --> 2ª=2·2 --> a=2.
"Bruno":
[quote="Aethelmyth"](...) (r,s)=1 vuol dire che l'MCD tra r e s è 1?
...yesss

"Aethelmyth":
(...) Per n=2 => p=q=(qualsiasi numero), per p=q=1 => n>2
...in realtà, l'esponente n (che io ho chiamato a) può essere
solo uguale a 2, anche quando p e q sono unitari:
(1+1)ª=2·(1ª+1ª) --> 2ª=2·2 --> a=2.[/quote]

