Versioni (195525)
ciao! potete aiutarmi? :)
NERONE, UN IMPERATORE INDEGNO
Successit Claudio Nero, Caligulae, avunculo suo, simillimus, qui Romanum imperium et deformavit et diminuit, inusitatae luxuriae sumptuumque, quia exemplo C. Caligulae in calidis et frigidis lavabat unguentis, retibus aureis pisces capiebat, quae blattinis funibus extrahebat. Infinitam senatus partem interfecit, bonis omnibus hostis fuit. Ad postremum se magno dedecore prostituit; nam saltabat et cantabat in scaena citharoedico habitu vel tragico. Parricidia multa commisit: nam Nero imperavit ut frater, uxor, soror et mater interficerentur. Urbem Romam incendit, ut spetaculi Troiae incendii imaginem cerneret. In re militari nihil(1) omnino temptavit, Britanniam paene amisit. Nam duo sub eo nobilissima oppida capta illic atque eversa sunt. Armeniam Parthi sustulerunt legionesque Romanas sub iugum miserunt. Duae tamen sub eo provinciae factae sunt, Pontus Polemoniacus, quem concessit rex Polemon, et Alpes Cottiae, postquam Cottius rex decesserat.
(1) nihil: "niente", compl. oggetto di temptavit
CESARE ERA UN GRANDE ORATORE
Eloquentiā militarique re aut aequavit praestantissimorum gloriam aut excessit. Post accusationem Dolabellae haud dubie principibus patronis adnumeratus est. Certe Cicero cum ad Brutum oratores enumeret, negat alii oratori Caesarem cedere, dicitque eum elegantem, splendidam quoque atque etiam magnificam et generosam rationem dicendi(1) tenere; et ad Cornelium Nepotem ita scripsit: "Quid? Oratorem quem Caesari antepones? Quis sententiis aut acutior aut crebior?(2) Quis verbis aut ornatior aut elegantior?"
(1) rationem dicendi: "arte oratoria"
(2) Quis... crebior?: l'interrogativa sottintende il verbo est, come la seguente
NERONE, UN IMPERATORE INDEGNO
Successit Claudio Nero, Caligulae, avunculo suo, simillimus, qui Romanum imperium et deformavit et diminuit, inusitatae luxuriae sumptuumque, quia exemplo C. Caligulae in calidis et frigidis lavabat unguentis, retibus aureis pisces capiebat, quae blattinis funibus extrahebat. Infinitam senatus partem interfecit, bonis omnibus hostis fuit. Ad postremum se magno dedecore prostituit; nam saltabat et cantabat in scaena citharoedico habitu vel tragico. Parricidia multa commisit: nam Nero imperavit ut frater, uxor, soror et mater interficerentur. Urbem Romam incendit, ut spetaculi Troiae incendii imaginem cerneret. In re militari nihil(1) omnino temptavit, Britanniam paene amisit. Nam duo sub eo nobilissima oppida capta illic atque eversa sunt. Armeniam Parthi sustulerunt legionesque Romanas sub iugum miserunt. Duae tamen sub eo provinciae factae sunt, Pontus Polemoniacus, quem concessit rex Polemon, et Alpes Cottiae, postquam Cottius rex decesserat.
(1) nihil: "niente", compl. oggetto di temptavit
CESARE ERA UN GRANDE ORATORE
Eloquentiā militarique re aut aequavit praestantissimorum gloriam aut excessit. Post accusationem Dolabellae haud dubie principibus patronis adnumeratus est. Certe Cicero cum ad Brutum oratores enumeret, negat alii oratori Caesarem cedere, dicitque eum elegantem, splendidam quoque atque etiam magnificam et generosam rationem dicendi(1) tenere; et ad Cornelium Nepotem ita scripsit: "Quid? Oratorem quem Caesari antepones? Quis sententiis aut acutior aut crebior?(2) Quis verbis aut ornatior aut elegantior?"
(1) rationem dicendi: "arte oratoria"
(2) Quis... crebior?: l'interrogativa sottintende il verbo est, come la seguente
GRAZIEEEEE 1000!!! :) :)
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Nerone, un imperatore indegno
A Claudio successe Nerone, molto simile a Caligola, suo zio, che indebolì e sminuì l'impero Romano, di inaudita lussuria e prodigalità, poiché sull'esempio di C. Caligola si lavava con profumi caldi e freddi, catturava pesci con reti d'oro, che estraeva con funi di porpora. Eliminò [si intende fisicamente, quindi 'uccise'] grandissima parte del senato, fu nemico di tutti gli [uomini] onesti. Infine si espose con grande disonore; infatti danzava e cantava sulla scena con abito da citaredo o da attore tragico. Commise molte uccisioni: infatti Nerone ordinò che il fratello, la moglie, la sorella e la madre venissero uccisi. Incendiò la città di Roma, per contemplare l'immagine dello spettacolo dell'incendio di Troia. In ambito militare non tentò niente, per poco non perse la Britannia. Infatti là, sotto di lui, due città molto illustri furono conquistate e abbattute. I Parti gli tolsero l'Armenia e mandarono le legioni Romane sotto il giogo. Tuttavia sotto di lui furono create due province, il Ponto Polemoniaco, che concesse il re Polemone, e le Alpi Cozie, dopo che morì il re Cozio.
Cesare era un grande oratore
Nell'eloquenza e nell'ambito militare eguagliò o superò la gloria dei più eccellenti [sottinteso: uomini]. Dopo l'accusa di Dolabella senza dubbio fu annoverato tra i migliori avvocati. Ad ogni modo Cicerone, elencando nel "Bruto" [Il 'Bruto' è un'opera di Cicerone] gli oratori, dice che Cesare non è inferiore ad alcun oratore, e afferma che egli è elegante e che ha un'arte oratoria splendida e anche magnifica e generosa; e così scrisse a Cornelio Nepote: "E che? Preferisci un qualche oratore a Cesare? Chi è più ricco e acuto nelle battute? Chi più raffinato o elegante nei termini?"
Se qualcosa non è chiaro, chiedi pure :) :hi
A Claudio successe Nerone, molto simile a Caligola, suo zio, che indebolì e sminuì l'impero Romano, di inaudita lussuria e prodigalità, poiché sull'esempio di C. Caligola si lavava con profumi caldi e freddi, catturava pesci con reti d'oro, che estraeva con funi di porpora. Eliminò [si intende fisicamente, quindi 'uccise'] grandissima parte del senato, fu nemico di tutti gli [uomini] onesti. Infine si espose con grande disonore; infatti danzava e cantava sulla scena con abito da citaredo o da attore tragico. Commise molte uccisioni: infatti Nerone ordinò che il fratello, la moglie, la sorella e la madre venissero uccisi. Incendiò la città di Roma, per contemplare l'immagine dello spettacolo dell'incendio di Troia. In ambito militare non tentò niente, per poco non perse la Britannia. Infatti là, sotto di lui, due città molto illustri furono conquistate e abbattute. I Parti gli tolsero l'Armenia e mandarono le legioni Romane sotto il giogo. Tuttavia sotto di lui furono create due province, il Ponto Polemoniaco, che concesse il re Polemone, e le Alpi Cozie, dopo che morì il re Cozio.
Cesare era un grande oratore
Nell'eloquenza e nell'ambito militare eguagliò o superò la gloria dei più eccellenti [sottinteso: uomini]. Dopo l'accusa di Dolabella senza dubbio fu annoverato tra i migliori avvocati. Ad ogni modo Cicerone, elencando nel "Bruto" [Il 'Bruto' è un'opera di Cicerone] gli oratori, dice che Cesare non è inferiore ad alcun oratore, e afferma che egli è elegante e che ha un'arte oratoria splendida e anche magnifica e generosa; e così scrisse a Cornelio Nepote: "E che? Preferisci un qualche oratore a Cesare? Chi è più ricco e acuto nelle battute? Chi più raffinato o elegante nei termini?"
Se qualcosa non è chiaro, chiedi pure :) :hi
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