Versione di valerio massimo
ciao mi aiutate a trovare questa versione di valerio massimo x favore..........."Esempi di uomini che nella vita si fecero onore dopo una giovinezza non molto encomiabile".............inizia così "Lucius Manlius Torquatus,qui patriam bello Latino recreavit,adeo hebetis et obtusi cordis inter initia iuventae existimatus est,ut a patre Manlio,quia et domesticis................"
Risposte
sisi ok..........nn importa.........grazie cmq!
;)
;)
beh, senza palla di cristallo nn so come fa la tua versione... :dontgetit:dontgetit
cmq probabilmente è una riduzione da valerio massimo, quindi è difficile trovarla in giro esattamente...
cmq probabilmente è una riduzione da valerio massimo, quindi è difficile trovarla in giro esattamente...
grazie............ma il continuo della mia versione è diverso...........e poi è più lunga :con:con
6.9.1 Manlius Torquatus adeo hebetis atque obtunsi cordis inter initia iuventae existimatus, ut a patre L. Manlio amplissimo viro, quia et domesticis et rei publicae usibus inutilis videbatur, rus relegatus agresti opere fatigaretur, postmodum patrem reum iudiciali periculo liberavit, filium victorem, quod adversus imperium suum cum hoste manum conseruerat, securi percussit, patriam Latino tumultu fessam speciosissimo triumpho recreavit, in hoc, credo, [ne] fortunae nubilo adulescentiae contemptu perfusus, quo senectutis eius decus lucidius enitesceret.
Manlio Torquato, che nella prima gioventù era stato ritenuto così ebete ed ottuso da essere stato relegato in campagna a faticare nei lavori agricoli da suo padre, l'autorevolissimo Lucio Manlio, perché pareva disadatto all'attività privata e pubblica, poco dopo salvò il padre dal pericolo di essere condannato in un processo, fece uccidere con un colpo di scure il figlio pur vincitore come colpevole di aver attaccato battaglia con il nemico contro i suoi ordini, risollevò con uno splendido trionfo gli animi dei suoi concittadini, stanchi della guerra contro i Latini: coperto di disprezzo in gioventù, io credo, per impenetrabile disegno della fortuna, onde più luminoso splendesse l'onore della sua vecchiaia.
Manlio Torquato, che nella prima gioventù era stato ritenuto così ebete ed ottuso da essere stato relegato in campagna a faticare nei lavori agricoli da suo padre, l'autorevolissimo Lucio Manlio, perché pareva disadatto all'attività privata e pubblica, poco dopo salvò il padre dal pericolo di essere condannato in un processo, fece uccidere con un colpo di scure il figlio pur vincitore come colpevole di aver attaccato battaglia con il nemico contro i suoi ordini, risollevò con uno splendido trionfo gli animi dei suoi concittadini, stanchi della guerra contro i Latini: coperto di disprezzo in gioventù, io credo, per impenetrabile disegno della fortuna, onde più luminoso splendesse l'onore della sua vecchiaia.
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