Versione di latino: "la bellissima psiche e l'ira della dea"
ciao ragazzi, volevo chiedervi la traduzione di una versione di latino, vi ringrazio in anticipo x le vostre risposte:
Iam fama formosae puellae proximas civitates et attiguas regionem pervaserat.Opinio erat quandam deam,quam caeruleum pelagus peperit,inter hominesesse-Ex
insulis provinciisque multi mortalium,alii longis itineribus,aliiper altissimum mare confluebant ut spectarent illum prodigium singularis pulchritudinis;itaque
nemo ad Veneris templa iter intedebat,nemo ulla sacra faciebat ac simulacra deae coronabat,sed puella victmis et floribus honorabatur.Haec translatio caelestium
honorum ad cultum puellae mortalis vehementer incendit animum Veneris,quae Amorem,puerm suum,ad se advocavit.Fremens indignatione incitat illum puerum
pinnatum temerariumque,ut sua sagitta ingenuam puellam sauciet adeo ut virgo flagret amore decoris sui percipiebat:spectabatur ab omnibus,laudabatur ab
omnibus,nec quisquam,non rex,non regius vir eam uxorem petebat et oppressa solitudine sua deflebat.
grazie mille a tutti
Iam fama formosae puellae proximas civitates et attiguas regionem pervaserat.Opinio erat quandam deam,quam caeruleum pelagus peperit,inter hominesesse-Ex
insulis provinciisque multi mortalium,alii longis itineribus,aliiper altissimum mare confluebant ut spectarent illum prodigium singularis pulchritudinis;itaque
nemo ad Veneris templa iter intedebat,nemo ulla sacra faciebat ac simulacra deae coronabat,sed puella victmis et floribus honorabatur.Haec translatio caelestium
honorum ad cultum puellae mortalis vehementer incendit animum Veneris,quae Amorem,puerm suum,ad se advocavit.Fremens indignatione incitat illum puerum
pinnatum temerariumque,ut sua sagitta ingenuam puellam sauciet adeo ut virgo flagret amore decoris sui percipiebat:spectabatur ab omnibus,laudabatur ab
omnibus,nec quisquam,non rex,non regius vir eam uxorem petebat et oppressa solitudine sua deflebat.
grazie mille a tutti
Risposte
Perfetto, grande Riccardo ;)
La bellissima Psiche e l'ira della Dea
Già si spandeva nella città e nelle zone circostanti la fama di una ragazza bellissima. La si considerava come una dea, che partorì il mare azzurro, fra gli uomini. Dalle isole e dalle provincie, spesso da lontano, arrivavano molti mortali, affrontando un mare tempestoso, per vedere quel prodigio di singolare bellezza; e così nessuno andava più ai templi di Venere, nessuno faceva più alcun sacrificio, ed ornava le effigi della dea, ma ornavano la ragazza con fiori e ben di Dio. Questo mutamento dagli onori celesti alla venerazione della fanciulla, accese con cattiveria l'animo di Venere, che chiamò a sé suo figlio Amore. Fremendo d'indignazione, incita il ragazzino pennuto e senza timore perché colpisca con la sua freccia la ragazza cosicché la vergine ardesse d'amore: guardata da tutti, lodata da tutti, nessuno avrebbe potuto prenderla, né re né regina, e si spegnesse oppressa dalla sua solitudine.
Già si spandeva nella città e nelle zone circostanti la fama di una ragazza bellissima. La si considerava come una dea, che partorì il mare azzurro, fra gli uomini. Dalle isole e dalle provincie, spesso da lontano, arrivavano molti mortali, affrontando un mare tempestoso, per vedere quel prodigio di singolare bellezza; e così nessuno andava più ai templi di Venere, nessuno faceva più alcun sacrificio, ed ornava le effigi della dea, ma ornavano la ragazza con fiori e ben di Dio. Questo mutamento dagli onori celesti alla venerazione della fanciulla, accese con cattiveria l'animo di Venere, che chiamò a sé suo figlio Amore. Fremendo d'indignazione, incita il ragazzino pennuto e senza timore perché colpisca con la sua freccia la ragazza cosicché la vergine ardesse d'amore: guardata da tutti, lodata da tutti, nessuno avrebbe potuto prenderla, né re né regina, e si spegnesse oppressa dalla sua solitudine.
Dalla Metamorphosis, Asinum Aureum, di Apuleio
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