Libro vestigia pagina 237 numero 20 e 21 (233542)
libro vestigia pagina 237 numero 20 e 21
Risposte
ESERCIZIO 20
1 I senatori furono convocati e si affrettarono.
2 Cincinnato fù allontnato dall aratro e fù fatto console.
3 Dopo la battaglia molti uomini fortissimi giacevano al suolo , poichè furono sbaragliati dal numero dei nemici.
4 Gli animi dei cittadini furono spaventati da molti prodigi.
5 Non sempre il viandante è ucciso dal brigante , talvolta anche il brigante è ucciso dal viandante.
6 Per mezzo dei sacerdoti fù preteso il silenzio.
7 Il campo fù devastato dal fuoco.
8 La nuova dignità di roma fù creata e chiamata dittatura.
ESERCIZIO 21
Fine di Tiberio
Tiberio governò con grande discordia e scellerata avarizia. Infattì non combattè in nessun luogo e le guerre furono condotte tramite i suoi luogotenenti. Ridusse in forma di provincia il regno di Archelao di Cappadocia e la grandissima città di Mazaca dal suo nome fù chiamata Cesarèa. Durante il ventitreesimo anno di regno, con grande gioia dei cittdini romani, morì ( letteralmente : si allontanò dalla vita) in Campania. Gli succedette Caio Cesare, il quale aveva il soprannome Caligola,
figlio di Druso, figliastro di Augusto, e nipote dello stesso Tiberio, scelleratissimo e disgraziatissimo.
1 I senatori furono convocati e si affrettarono.
2 Cincinnato fù allontnato dall aratro e fù fatto console.
3 Dopo la battaglia molti uomini fortissimi giacevano al suolo , poichè furono sbaragliati dal numero dei nemici.
4 Gli animi dei cittadini furono spaventati da molti prodigi.
5 Non sempre il viandante è ucciso dal brigante , talvolta anche il brigante è ucciso dal viandante.
6 Per mezzo dei sacerdoti fù preteso il silenzio.
7 Il campo fù devastato dal fuoco.
8 La nuova dignità di roma fù creata e chiamata dittatura.
ESERCIZIO 21
Fine di Tiberio
Tiberio governò con grande discordia e scellerata avarizia. Infattì non combattè in nessun luogo e le guerre furono condotte tramite i suoi luogotenenti. Ridusse in forma di provincia il regno di Archelao di Cappadocia e la grandissima città di Mazaca dal suo nome fù chiamata Cesarèa. Durante il ventitreesimo anno di regno, con grande gioia dei cittdini romani, morì ( letteralmente : si allontanò dalla vita) in Campania. Gli succedette Caio Cesare, il quale aveva il soprannome Caligola,
figlio di Druso, figliastro di Augusto, e nipote dello stesso Tiberio, scelleratissimo e disgraziatissimo.
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