"Il gallo e la volpe" versione
Dal testo "Expedite" tomo 1 pag.212
inizia:
Olim gallus et canis una(insieme)iter faciebant,Sub vesperum(al tramonto),itineris labore fessi,consistere statuunt. ......
finisce:
Canis,e somno excitatus(risvegliato),vulpem videt et statim eam (lei,la) acutis dentibus petit laceratque.
Sarebbe per lunedì mattina...
Grazie
inizia:
Olim gallus et canis una(insieme)iter faciebant,Sub vesperum(al tramonto),itineris labore fessi,consistere statuunt. ......
finisce:
Canis,e somno excitatus(risvegliato),vulpem videt et statim eam (lei,la) acutis dentibus petit laceratque.
Sarebbe per lunedì mattina...
Grazie
Risposte
Benissimo, brava ita ;)
eccola...
Una volta un gallo ed un cane viaggiavano insieme. Al tramonto, stanchi per la fatica del viaggio, decidono di fermarsi. Il gallo sale sull’albero e si accovaccia su un alto ramo, poi il cane giace sotto l’albero; e così dormono placidi per tutta la notte. La mattino il gallo, come è sua abitudine, canta. Subito la volpe, che aveva nel luogo il giaciglio, accorre e sollecita la vanità del gallo con parole lusinghiere:«Come canti dolcemente,amico! Scendi dall’albero, per favore: infatti voglio ascoltare la tua voce più da vicino».
Ma il gallo non erta indotto in errore da false lodi ed evita le insidie dell’astuto animale; infatti così risponde alla volpe:«Amica, se vuoi sentire la mia voce più da vicino, prima sveglia il mio portinaio, che dorme sotto l’albero: se il portinaio apre la porta, io subito scendo dall’albero e vengo da te».
Allora la volpe, ignara del pericolo, esclama con grande voce:«Alzati, portinaio, e apri la porta!». Il cane, risvegliato dal sonno, vede la volpe e subito la assale e la smembra con gli acuti denti.
Una volta un gallo ed un cane viaggiavano insieme. Al tramonto, stanchi per la fatica del viaggio, decidono di fermarsi. Il gallo sale sull’albero e si accovaccia su un alto ramo, poi il cane giace sotto l’albero; e così dormono placidi per tutta la notte. La mattino il gallo, come è sua abitudine, canta. Subito la volpe, che aveva nel luogo il giaciglio, accorre e sollecita la vanità del gallo con parole lusinghiere:«Come canti dolcemente,amico! Scendi dall’albero, per favore: infatti voglio ascoltare la tua voce più da vicino».
Ma il gallo non erta indotto in errore da false lodi ed evita le insidie dell’astuto animale; infatti così risponde alla volpe:«Amica, se vuoi sentire la mia voce più da vicino, prima sveglia il mio portinaio, che dorme sotto l’albero: se il portinaio apre la porta, io subito scendo dall’albero e vengo da te».
Allora la volpe, ignara del pericolo, esclama con grande voce:«Alzati, portinaio, e apri la porta!». Il cane, risvegliato dal sonno, vede la volpe e subito la assale e la smembra con gli acuti denti.
Mi è stato possibile recapitare solo questo testo; non è completa, ma intanto l'ho tradotto: spero ti possa essere comunque utile ;):
Olim gallus et canis iter faciebant. Sub vesperum, itineris labore fessi, consistere statuunt. Gallus in arborem ascendit et in alto ramo considit, canis in ima arbore accumbit, itaque totam noctem placidi quiescunt. Prima luce gallus, ut ei mos est, canit. Statim vulpes, quae in locis propinquis cubile habebat, accurri et galli animus blandis verbis sollicitat:< Quam suaviter canis, amice! Descende, quaeso, de arbore: nam vocem tuam melius audire volo>.
Un tempo un gallo e un cane facevano insieme un viaggio. Al tramonto, stremati dalla fatica del viaggio, decisero di fermarsi. Il gallo salì su un albero e si adagiò su un alto ramo, il cane, al contrario, stette al di sotto dell'albero, e così riposarono serenamente tutta la notte. All'alba il gallo, come è solito fare, canta. Subito accorrse una volpe, che aveva la tana nelle vicinanze, e con parole lusinghiere sollecita l'animo del gallo:
Olim gallus et canis iter faciebant. Sub vesperum, itineris labore fessi, consistere statuunt. Gallus in arborem ascendit et in alto ramo considit, canis in ima arbore accumbit, itaque totam noctem placidi quiescunt. Prima luce gallus, ut ei mos est, canit. Statim vulpes, quae in locis propinquis cubile habebat, accurri et galli animus blandis verbis sollicitat:< Quam suaviter canis, amice! Descende, quaeso, de arbore: nam vocem tuam melius audire volo>.
Un tempo un gallo e un cane facevano insieme un viaggio. Al tramonto, stremati dalla fatica del viaggio, decisero di fermarsi. Il gallo salì su un albero e si adagiò su un alto ramo, il cane, al contrario, stette al di sotto dell'albero, e così riposarono serenamente tutta la notte. All'alba il gallo, come è solito fare, canta. Subito accorrse una volpe, che aveva la tana nelle vicinanze, e con parole lusinghiere sollecita l'animo del gallo:
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