Urgenteeeee....

butterfly00
domani devo fare un saggio breve in classe sul romanticismo nn ho ancora i documenti xk sara un compito in classe ma la proff ha gia anticipato qualcosa potreste aiutarmiii???

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Mary92*
Il termine "romanticismo" indica il momento umano in cui il sentimento prevale sul ragionamento. Il movimento romantico nasce, in opposizione al neoclassicismo, come manifestazione d'individualità contro la bellezza astratta di tradizione greco-romana, esplicandosi in senso soggettivo come manifestazione del sentimento dell'artista e in senso oggettivo come rappresentazione. Il romanticismo riconosce la continuità tra arte e vita, e vede quindi l'artista impegnato nelle lotte nazionali: l'artista romantico vive intensamente tutte le vicende della sua epoca, anche quelle politiche. Poiché l'opera d'arte non è soggetta a regole, quelle regole che si apprendono dalla scuola, ciò significa che artisti si nasce, non si diventa attraverso lo studio. E poiché la scuola impone proprio quelle regole, obbligando a un solo modo di esprimersi e reprimendo ogni tentativo di affermazione individuale, bisogna combattere contro di essa, che è la morte della libertà dell'artista. Essendo l'opera d'arte l'espressione del neoromantico ne consegue che essa non è frutto della razionalità, ma dell'intuito. Solo il genio, dotato di facoltà superiori, è capace di creare dal nulla, perpetuando con l'opera il suo pensiero. I temi romantici non sono tratti dal mito, ma, per lo più, dal medioevo. Ciò spiega perché, più che in Italia, il cui passato è legato alla civiltà romana, queste idee sono sostenute in Germania, in Inghilterra, in Francia. Il romanticismo, trae origine dalle teorie estetiche illuministiche, infatti è il Settecento che sostiene la poetica che culmina, fra il 1770 e il 1780, nel movimento culturale tedesco detto Sturm un Drang (tempesta e impeto) contraddistinto da un'esplosione di passionalità, di individualismo, di irrazionalità e di riaccostamento all'arte medievale.

Non è possibile definire il Romanticismo in senso univoco poiché si tratta di un fenomeno complesso che assume connotazioni diverse a seconda delle nazioni in cui si sviluppa. Nel movimento romantico non c'è un riferimento preciso a un sistema chiuso di idee che possa compiutamente definirlo ma esso fa piuttosto riferimento a un "modo di sentire" a cui gli artisti del tempo adeguarono il loro modo di esprimersi artisticamente, pensare e vivere.]

Per quanto il Romanticismo sia un movimento culturale di origini tedesche, esso si sviluppa anche in Inghilterra, a seguito del declino dell’Illuminismo. Pittori come Géricault, Delacroix e Caspar David Friedrich emergono come importanti artisti romantici mentre in Inghilterra Turner dà una impronta personale al sentire visivo romantico.

Come reazione all’Illuminismo e al Neoclassicismo, cioè alla razionalità e al culto della bellezza classica, il Romanticismo contrappone la spiritualità, l’emotività, la fantasia, l’immaginazione, e soprattutto l’affermazione dei caratteri individuali d’ogni artista.


I Temi del Romanticismo

Temi caratteristici di quasi tutti i campi toccati dal movimento romantico sono:

* Negazione della ragione illuminista: gli autori romantici rifiutano l’idea illuministica della ragione, poiché questa non si è rivelata in grado di spiegare la totalità del mondo e di tutto ciò che è. Nell’era romantica si verifica pertanto un notevole progresso nell'esplorazione dell'irrazionale: i sentimenti, la follia, il sogno, le visioni assumono un ruolo di primaria importanza.
* Esotismo: è una fuga dalla realtà, che può essere sia temporale che spaziale, e perciò rivolge il proprio interesse verso mete esotiche o comunque lontane dai luoghi di appartenenza, oppure ad un’epoca diversa da quella attuale, come il Medioevo o l’età classica antica.
* Soggettivismo e individualismo: con l'abbandono della ragione illuministica, tutto ciò che circonda l'uomo, la natura, non ha più una sola e razionale chiave di lettura, ed è così che si arriva al concetto per cui ogni uomo riflette i propri problemi, o comunque il proprio io, nella natura, che ne diventa così il prodotto soggettivo.
* Concetto di popolo e nazione: una fonte di ispirazione dei poeti romantici è l’opera di Omero, che si prefigura come il risultato della tradizione orale e folcloristica dell'intero popolo greco antico; in questo periodo l’individualismo assume tra l'altro, su grandi dimensioni (quindi a livello di stato e/o nazione), l'aspetto del nazionalismo, sviluppando grande interesse per il popolare e le espressioni folcloristiche, spesso unito al desiderio di ricerca delle antiche origini da cui sono sorte le nazioni moderne: da qui il profondo interesse per il Medioevo, così disprezzato dall'illuminismo, che viene considerato come periodo di nascita delle nazioni moderne e che perciò viene molto rivalutato.
* Ritorno alla religiosità ed alla spiritualità: oltrepassando i limiti della ragione stabiliti dagli illuministi, l’uomo romantico cerca stabili supporti nella fede e nella conseguente tensione verso l’infinito. Si determina così un ritorno all'utilizzo di pratiche magiche e occulte, spesso accidentale motivo di importanti scoperte scientifiche.
* Studio della Storia: mentre nel Settecento illuminista l’uomo veniva considerato quale essere razionale sempre dotato di dignità a prescindere dal suo particolare contesto storico, in età romantica si recupera una visione dell’uomo in fieri, cioè in costante cambiamento. Si sviluppano così nuove discipline come la numismatica, l’epigrafia, l’archeologia, la glottologia. Due importanti teorizzatori della lettura più scientifica e oggettiva della storia sono Mommsen e Niebhur.

Parallelamente si sviluppa una forte critica allo spregiudicato uso del lume della ragione, che nel Settecento aveva condotto molti pensatori illuministi a stigmatizzare il popolo del Medioevo, ritenuto oppresso dal peso di una religione oscurantista: i romantici, predicando un ritorno alla religiosità e invitando al tuffo nella fede (oggetto d’indagine peraltro già affrontato da Pascal e successivamente da Kierkegaard[4]), riabilitano i tempi "bui" del Medioevo, apprezzando quei caratteri che l’illuminismo criticava (lo stesso Hegel finirà per rivalutare le religioni "positive", condannate in età giovanile).

Il Romanticismo nella Letteratura

Il movimento romantico europeo ebbe origine nell’opera di alcuni letterati e ideologi tedeschi della fine del Settecento.

Si faceva una netta distinzione tra la poesia naturale, "Naturpoesie", quella che esprime subito, con il sentimento, le caratteristiche di una nazione, e la poesia riflessa o d'arte che è quella che non nasce spontanea, ma nasce dalla imitazione dei modelli stranieri.
Friedrich Schiller

Il diverso atteggiamento che gli scrittori e i poeti assumono nella vita, fa sì che nella produzione letteraria si sviluppino due correnti: la corrente soggettiva, che concepisce la poesia come una delle più alte espressioni di spirito, di fantasia, di sentimento dell’uomo, espressione spontanea degli ideali dell’artista. Costui dà voce all’inquietudine e all'insoddisfazione dello spirito umano, al contrasto tra reale e ideale, tra finito e infinito che dilanianio il suo cuore. La poesia è fonte di introspezione, scavo interiore, analisi degli stati d’animo dell'autore che sono universali e accomunano tutti gli uomini. La corrente oggettiva, concepisce la letteratura come rappresentazione di una realtà lirico sociale; vuole rappresentare il veroesteriore, la vita e gli ideali degli uomini di un preciso tempo e luogo.
Si sostenne che ogni nazione avesse la sua poesia, diversa per forma e lingua dalle altre, pertanto era assurdo che la poesia tedesca si rifacesse a quella dei greci o dei romani. Essa doveva trovare una poesia nuova e spontanea che fosse conforme alla sua storia e alla sua natura.

Le caratteristiche degli scrittori di questo gruppo furono il disprezzo per tutte le forme dell’arte classica, l’idea di una poesia intesa come immediata adesione alla natura, l’ammirazione verso le fonti primitive dell’arte germanica, l’esaltazione di un tipo di eroe appassionato e ribelle ad ogni legge.

Per quanto riguarda gli artisti romantici tedeschi, bisogna dire che in Germania si sviluppò tra il 1770 e il 1785 il movimento dello Sturm und Drang (trad. lett. tempesta ed impeto) che vantava artisti come Goethe e Schiller, nel 1798 invece nacque ufficialmente il Romanticismo, con la pubblicazione del primo numero del giornale "Athenaeum". Da allora si distinsero due diverse scuole: quella di Jena e quella di Heidelberg. Della prima facevano parte i due fratelli Schlegel, fondatori della sopracitata rivista, e altri artisti come Novalis, Tieck e Schelling; della scuola di Heidelberg (che aveva tendenze campanilistiche) facevano parte autori come Von Chamisso e Brentano.

Il romanticismo letterario inglese

Contemporaneamente, in Inghilterra, si manifestò un analogo movimento letterario e poetico di cui i primi esponenti furono Wordsworth e Coleridge.

Gli autori romantici inglesi vengono generalmente divisi in due diverse generazioni: una che concerne la fine del 1700, e un’altra che è vissuta nella prima metà del 1800. Della prima fanno parte Wordsworth, legato al concetto di epifania (intesa come riflessione profonda stimolata inaspettatamente da un fatto prosaico e quotidiano), Coleridge, poeta generalmente definito onirico a causa dell'atmosfera suscitata dalle sue opere, nelle quali sembra di essere in un sogno, e Blake, poeta visionario, che vedeva nella natura dei simboli che si qualificavano come chiavi di lettura di una realtà oltre quella fenotipica. Della seconda generazione si possono definire poeti come John Keats, un nostalgico dell’era classica, Byron, il prototipo del poeta ribelle ed esule, e Shelley, che aveva molto caro il tema della libertà (basti pensare al titolo di una sua opera: Prometeo liberato).

Un posto a se stante merita, nel panorama romantico inglese dei primi decenni dell’ottocento, il narratore e saggista Thomas de Quincey, dalla fantasia accesa e visionaria, anticipatore di correnti estetiche inquadrabili nel decadentismo europeo della seconda metà del secolo.

Esponenti molto importanti del Romanticismo inglese furono i pittori John Constable e William Turner, appartenenti alla corrente naturalista, nonché il già citato William Blake, con la sua particolare pittura onirica.

Il romanticismo letterario francese

Il Romanticismo francese si è distinto tra gli altri per il profondo rinnovamento di temi, forme ed estetica della letteratura. Capofila dei romantici francesi sono stati in parte Madame de Stäel, ma soprattutto autori come Alphonse de Lamartine con le Meditations, Francois Renè de Chateaubriand, e Victor Hugo con le Odes e le sue due opere più importanti: Notre-Dame de Paris e Les Miserables.

Il romanticismo letterario statunitense

Negli Stati Uniti il movimento letterario romantico assunse caratteri peculiari nella vocazione filosofico-profetica del Trascendentalismo di Ralph Waldo Emerson e Henry David Thoreau, confluito poi nelle poetiche di Walt Whitman ed Emily Dickinson, con influssi sul romanzo di Herman Melville.

Il romanticismo letterario italiano


In Italia alcuni elementi tipici della nuova sensibilità romantica si possono già trovare in Ugo Foscolo, dove però risultano in parte legati alla corrente del neoclassicismo. Un'altra estensione dell'ideale letterario a fatto politico e sociale della rinascita dell'Italia si ebbe con Vittorio Alfieri (1749-1803), che diede inizio a quel filone letterario e politico risorgimentale che si sviluppò nei primi decenni del XIX secolo.

La data d'inizio vera e propria del romanticismo italiano è il 1816: nel gennaio di tale anno, infatti, Madame de Staël pubblicò nella Biblioteca Italiana un articolo (Sulla maniera e utilità delle traduzioni) nel quale invitava gli italiani a conoscere e tradurre le letterature straniere come mezzo per rinnovare la propria cultura. Successivamente alcuni letterati si staccarono dalla Biblioteca Italiana, rivista a carattere conservatore, e fondarono nel 1818 il Conciliatore, rivista diretta da Silvio Pellico con Ludovico Di Breme, Pietro Borsieri, Giovanni Berchet e Ermes Visconti. Il Conciliatore si proponeva di "conciliare" ricerca tecnico-scientifica con letteratura, sia illuminista che romantica, con pensiero laico e con il cattolicesimo. La rivista fu però chiusa nel 1819 per ordine degli austriaci.

Ma intanto stavano già diffondendosi nella penisola le prime istanze risorgimentali, alle quali risulterà strettamente legata la produzione romantica italiana. Esemplare fu in proposito la figura di Alessandro Manzoni, che diede un impulso fondamentale alla diffusione del genere letterario del romanzo storico. Un altro importante esponente del romanticismo italiano fu Giacomo Leopardi, che si dedicò invece al genere poetico della lirica personale soggettiva.


I maggiori autori romantici nel campo della letteratura e della poesia sono:

Shelley
Novalis
Holderling
F.lli Grimm
Worsword
Coleridge
Byron
Keats
W. Scott
Emily Bronte
Jane Austen
Dickens
Hugo
Dumas
Stendhal
Melville
Heine
Hesse

http://www.riflessioni.it/enciclopedia/romanticismo.htm http://it.wikipedia.org/wiki/Romanticismo#Il_Romanticismo_nella_letteratura
http://spazioinwind.libero.it/shanna/fantasy6.htm ....controlla anke qst siti xk ci sono buoni approfondimenti ;)

Annie__
Guarda qui
https://www.skuola.net/ricerca/romanticismo
ciao :hi :hi

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