Parini ode il bisogno
ode il bisogno di parini analisi del testo con commentooo plzzzzzzzz........
Risposte
Per chi vuole ecco il testoo
IV
IL BISOGNO
Al signor Wirtz
Pretore per la Repubblica Elvetica
Oh tiranno signore
De' miseri mortali,
Oh male, oh persuasore
Orribile di mali:
Bisogno, e che non spezza
Tua indomita fierezza!
Di valli adamantini
Cinge i cor la virtude;
Ma tu gli urti e rovini:
E tutto a te si schiude.
Entri, e i nobili affetti
O strozzi od assoggetti.
Oltre corri, e fremente
Strappi Ragion dal soglio;
E il regno de la mente
Occupi pien d'orgoglio,
E ti poni a sedere
Tiranno del pensiere.
Con le folgori in mano
La legge alto minaccia;
Ma il periglio lontano
Non scolora la faccia
Di chi senza soccorso
Ha il tuo peso sul dorso.
Al misero mortale
Ogni lume s'ammorza:
Vèr la scesa del male
Tu lo strascini a forza:
Ei di sé stesso in bando
Va giú precipitando.
Ahi l'infelice allora
I comun patti rompe;
Ogni confine ignora;
Ne' beni altrui prorompe;
Mangia i rapiti pani
Con sanguinose mani.
Ma quali odo lamenti
E stridor di catene;
E ingegnosi stromenti
Veggo d'atroci pene
Là per quegli antri oscuri
Cinti d'orridi muri?
Colà Temide armata
Tien giudizi funesti
Su la turba affannata
Che tu persuadesti
A romper gli altrui dritti,
O padre di delitti.
Meco vieni al cospetto
Del nume che vi siede.
No, non avrà dispetto
Che tu v'innoltri il piede.
Da lui con lieto volto
Anco il Bisogno è accolto.
O ministri di Temi,
Le spade sospendete:
Dai pulpiti supremi
Qua l'orecchio volgete.
Chi è che pietà niega
Al Bisogno che prega?
«Perdon», dic'ei, «perdono
Ai miseri cruciati.
Io son l'autore io sono
De' lor primi peccati.
Sia contro a me diretta
La pubblica vendetta».
Ma quale a tai parole
Giudice si commove?
Qual dell'umana prole
A pietade si move?
Tu, Wirtz, uom saggio e giusto,
Ne dai l'esempio augusto:
Tu cui sí spesso vinse
Dolor degl'infelici
Che il Bisogno sospinse
A por le rapitrici
Mani nell'altrui parte
O per forza o per arte:
E il carcere temuto
Lor lieto spalancasti;
E, dando oro ed aiuto,
Generoso insegnasti
Come senza le pene
Il fallo si previene.
Aggiunto 5 minuti più tardi:
http://luke11.altervista.org/ita/giuseppeparini.pdf questa è fatta benissimo e poi
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20091016073136AA6V1cO vedi qui
IV
IL BISOGNO
Al signor Wirtz
Pretore per la Repubblica Elvetica
Oh tiranno signore
De' miseri mortali,
Oh male, oh persuasore
Orribile di mali:
Bisogno, e che non spezza
Tua indomita fierezza!
Di valli adamantini
Cinge i cor la virtude;
Ma tu gli urti e rovini:
E tutto a te si schiude.
Entri, e i nobili affetti
O strozzi od assoggetti.
Oltre corri, e fremente
Strappi Ragion dal soglio;
E il regno de la mente
Occupi pien d'orgoglio,
E ti poni a sedere
Tiranno del pensiere.
Con le folgori in mano
La legge alto minaccia;
Ma il periglio lontano
Non scolora la faccia
Di chi senza soccorso
Ha il tuo peso sul dorso.
Al misero mortale
Ogni lume s'ammorza:
Vèr la scesa del male
Tu lo strascini a forza:
Ei di sé stesso in bando
Va giú precipitando.
Ahi l'infelice allora
I comun patti rompe;
Ogni confine ignora;
Ne' beni altrui prorompe;
Mangia i rapiti pani
Con sanguinose mani.
Ma quali odo lamenti
E stridor di catene;
E ingegnosi stromenti
Veggo d'atroci pene
Là per quegli antri oscuri
Cinti d'orridi muri?
Colà Temide armata
Tien giudizi funesti
Su la turba affannata
Che tu persuadesti
A romper gli altrui dritti,
O padre di delitti.
Meco vieni al cospetto
Del nume che vi siede.
No, non avrà dispetto
Che tu v'innoltri il piede.
Da lui con lieto volto
Anco il Bisogno è accolto.
O ministri di Temi,
Le spade sospendete:
Dai pulpiti supremi
Qua l'orecchio volgete.
Chi è che pietà niega
Al Bisogno che prega?
«Perdon», dic'ei, «perdono
Ai miseri cruciati.
Io son l'autore io sono
De' lor primi peccati.
Sia contro a me diretta
La pubblica vendetta».
Ma quale a tai parole
Giudice si commove?
Qual dell'umana prole
A pietade si move?
Tu, Wirtz, uom saggio e giusto,
Ne dai l'esempio augusto:
Tu cui sí spesso vinse
Dolor degl'infelici
Che il Bisogno sospinse
A por le rapitrici
Mani nell'altrui parte
O per forza o per arte:
E il carcere temuto
Lor lieto spalancasti;
E, dando oro ed aiuto,
Generoso insegnasti
Come senza le pene
Il fallo si previene.
Aggiunto 5 minuti più tardi:
http://luke11.altervista.org/ita/giuseppeparini.pdf questa è fatta benissimo e poi
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20091016073136AA6V1cO vedi qui