Vita sociale e matematica

Damiano77
Buongiorno,
Al momento sono uno studente di chimica al secondo anno. Quando scelsi l'università ero indeciso fra chimica e matematica e scelsi chimica. Dando gli esami di matematica del mio corso di laurea mi sono reso conto forse di aver sbagliato. Cambierei subito però c'è qualcosa che mi frena. Matematica è famosa per essere uno dei corsi più difficili e io non mi reputo un genio. Provengo da un tecnico e quando nella mia scuola si facevano i giochi di Archimede, riuscivo ad accedere ai giochi di febbraio ma a questi avevo scarsi risultati. Ciò di cui ho paura è di non avere più vita sociale. Non mi aspetto di uscire tutte le sere ma vorrei avere una vita sociale attiva: fare serata ogni tanto e uscire anche due volte a settimana. Vedendo le varie classifiche, Bologna viene reputata molto buona quindi potrei farci un pensierino. Anche perchè Bologna è la città universitaria per eccellenza (così si dice perlomeno). Secondo voi è fattibile conciliare lo studio della matematica con una vita sociale?

Risposte
Luca.Lussardi
Il punto è proprio quello: il nostro cervello tecnicamente utilizza per la matematica le stesse capacità che ti servono per leggere Dante in lingua originale, il problema è che la matematica riguarda oggetti astratti, e di conseguenza per il cervello è molto più difficile incatenare un ragionamento, si trovano in letteratura dei test che illustrano molto bene questa difficoltà e che mostrano proprio che lo stesso problema logico ma calato nella realtà risulta molto più facile. Poi io personalmente sì, avrei trovato per me stesso più difficile lo studio di discipline che richiedono troppa memoria, benchè ne abbia parecchia, ma forse non abbastanza.

12provaCiao
"Luca.Lussardi":
E' comunque solo parzialmente vero che la difficoltà è relativa, anche io avrei fatto molta più fatica se avessi seguito studi umanistici, ma è anche assodato che la matematica ha una sua difficoltà intrinseca che non dipende da quanto ci si applica e/o da quanto si è portati. Che poi sia la cosa più difficile questo probabilmente è più soggettivo che oggettivo.

Sicuramente la matematica (e la fisica) ha una difficoltà intrinseca, ma anche Dante o Aristotele in lingua originale non scherzano mica... Poi se dici che avresti fatto più fatica in studi umanistici direi che stai dicendo in un certo senso che avresti trovato più difficile lettere di matematica, no?

Luca.Lussardi
E' comunque solo parzialmente vero che la difficoltà è relativa, anche io avrei fatto molta più fatica se avessi seguito studi umanistici, ma è anche assodato che la matematica ha una sua difficoltà intrinseca che non dipende da quanto ci si applica e/o da quanto si è portati. Che poi sia la cosa più difficile questo probabilmente è più soggettivo che oggettivo.

hydro1
Io ho studiato matematica uscendo ben più di due volte a settimana. Inoltre Bologna è il top per fare serata.

Martino
Sì. Poi naturalmente dipende molto da come vedi lo studio. Un metodo di studio sbagliato può veramente inchiodarti in casa a studiare 10 ore al giorno e farti ottenere risultati scarsi. Con un buon metodo di studio puoi fare tipo 5 ore di studio al giorno e avere tutte le sere libere e ottimi risultati. Comunque ti deve appassionare, altrimenti è una sofferenza.

Comunque un commento estemporaneo: non ho mai capito come sia possibile che matematica sia considerata uno dei corsi più difficili, quando dovevo scegliere ricordo che per me qualsiasi corso che non fosse matematica presentava difficoltà imprevedibili. Non ho mai capito per esempio come le valutazioni in materie umanistiche possano essere oggettive, avevo l'impressione che spesso il voto del prof fosse una valutazione di quanto lo scritto collimasse con la sua opinione.

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