Università Padova, facoltà matematica?
Salve a tutti,
sono uno studente al quinto anno di un istituto tecnico, sto seguendo il corso di informatica, e se tutto va bene a Giugno mi diplomerò Perito Informatico. Premesse a parte, la mia testa è già incentrata sulla fantomatica scelta universitaria. Premetto che non farò le solite domande banali e che non pretendo risposte che risolvano tutti i miei problemi, ma vorrei ottenere risposte dirette da persone ben informate e appartenenti alla vita universitaria di questo forum, delle quali ho avuto modo di apprezzare la competenza. Volevo chiedervi:
1)Premetto che amo la matematica, ma escludo a priori l'ipotesi dell'insegnamento e della ricerca mal retribuita. Quali sbocchi (effettivi) offre? Chiedo questo poichè ho letto sul web che è una laurea TROPPO GENERALE, e il mondo del lavoro cerca persone specializzate (la finanza cerca economisti, l'informatica informatici, ecc..)
2) Qualcuno frequenta o ha frequentato la facoltà di matematica a PADOVA (triennale o specialistica)? Se sì, offre una buona preparazione? E la facoltà di scienze statistiche?
3)Se siete laureati in matematica, quale lavoro svolgete?
4)Sempre per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi, quanto può essere uno svantaggio non potersi iscrivere ad un albo (es albo degli ingegneri, albo attuariale eccetera? Premetto che sono totalmente ignorante in questo campo.
Vorrei ottenere risposte dirette e soprattutto realiste, grazie infinite a priori per tutti quelli che risponderanno.
sono uno studente al quinto anno di un istituto tecnico, sto seguendo il corso di informatica, e se tutto va bene a Giugno mi diplomerò Perito Informatico. Premesse a parte, la mia testa è già incentrata sulla fantomatica scelta universitaria. Premetto che non farò le solite domande banali e che non pretendo risposte che risolvano tutti i miei problemi, ma vorrei ottenere risposte dirette da persone ben informate e appartenenti alla vita universitaria di questo forum, delle quali ho avuto modo di apprezzare la competenza. Volevo chiedervi:
1)Premetto che amo la matematica, ma escludo a priori l'ipotesi dell'insegnamento e della ricerca mal retribuita. Quali sbocchi (effettivi) offre? Chiedo questo poichè ho letto sul web che è una laurea TROPPO GENERALE, e il mondo del lavoro cerca persone specializzate (la finanza cerca economisti, l'informatica informatici, ecc..)
2) Qualcuno frequenta o ha frequentato la facoltà di matematica a PADOVA (triennale o specialistica)? Se sì, offre una buona preparazione? E la facoltà di scienze statistiche?
3)Se siete laureati in matematica, quale lavoro svolgete?
4)Sempre per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi, quanto può essere uno svantaggio non potersi iscrivere ad un albo (es albo degli ingegneri, albo attuariale eccetera? Premetto che sono totalmente ignorante in questo campo.
Vorrei ottenere risposte dirette e soprattutto realiste, grazie infinite a priori per tutti quelli che risponderanno.
Risposte
Ti ringrazio per la completa analisi! Non mi dispiacerebbe intrufolarmi nel mondo della finanza, che mi ha sempre affascinato! Grazie per tutte le info che mi hai dato! Il Cdl di mate è sicuramente quello che mi affascina di più, vedró di intrufolarmi a qualche corso

A Milano in Statale (dove studio io) si dice che siano ricercatissimi i matematici "applicati", specialmente nell'ambito della finanza. Sono ancora pochi, anche se in costante aumento, quelli che seguono corsi per avere sbocchi in quella direzione.
Molti matematici lavorano anche come analisti software. I professori, anche quelli vicini al mondo delle imprese, dicono che sono più apprezzati degli informatici. Ovviamente dipende (molto!) dal percorso di studi. La mia impressione è che la preparazione di un informatico che ha seguito un percorso di studi molto teorico sia molto vicina a quella di un matematico che ha studiato analisi numerica e si è buttato nel settore (veramente vasto) del software. La differenza, forse, sta nell'approccio e nella formazione dei primi anni.
Ad ogni modo, i programmatori "veri e propri" oggi sono sempre meno i laureati in informatica e sempre più gli ingegneri informatici. Gli altri di solito vedono il codice in maniera più astratta.
Padova ha un'ottima reputazione! Ho un paio di conoscenti che studiano lì (fisica, ma c'è poca differenza, soprattutto alla triennale) che me ne parlano molto bene. Per come la vedo io, comunque, il grosso lo devi fare tu. Non è detto che i professori "famosi" siano i più bravi ad insegnare. E' pieno di professori che hanno il numero di Erdős a livelli esorbitanti, ma che sono dei cani ad insegnare. Ci sono a Milano, ci saranno sicuramente anche a Padova e anche alla Normale di Pisa. Al contrario, ci sono altrettanti professori che lavorano con passione, dedicandosi agli studenti sicuramente molto più di quello che formalmente sono tenuti a fare. Spetta agli studenti cogliere gli stimoli giusti e soprattutto trovare in sé la motivazione per quello che studiano. Potrà sembrare una questione sentimentale, ed invece è realismo allo stato puro.
Personalmente, ho vissuto periodi difficili i primi anni (fatti indipendenti dallo studio), e questo si è riflettuto pesantemente sulla mia resa accademica. Sono riuscito ad andare avanti solo grazie alla passione, che è una delle varie forme di motivazione. Qualche mio compagno (magari molto più avanti di me negli studi) ha invece la ferrea volontà di laurearsi e fare TANTI soldi (leggi: mondo della finanza e delle banche), e questo lo sprona ad andare avanti.
Quelli senza motivazioni, invece, lasciano (prima o poi) e finiscono solo col perdere tempo. Sono persone che quando si sono iscritte non avevano idea di cosa fosse studiare Matematica e soprattutto che non hanno seguito nessun criterio nella scelta del corso di laurea.
Per farti un esempio: molti avevano un bel voto al liceo, ed erano veloci a calcolare le soluzioni di un'equazione di secondo grado. Credevano che la matematica fosse questo. D'altro canto, ho visto spesso esercitatori sbagliare le soluzioni di equazioni di primo grado. Questo non li rende dei cattivi matematici!
Per questi motivi (e per molti altri che ometto al fine di non farti cadere addormentato) ti consiglio di intrufolarti ad una lezione (o più) di analisi o di geometria, e magari andare ad una lezione alla facoltà di ingegneria, di informatica, di economia. Si può fare (nel senso che l'accesso alle lezioni delle università pubbliche è libero, in generale) e secondo me si DEVE fare. Se non altro, puoi farti un'idea dei personaggi che incontrerai e del tipo di formazione che prevedono questi corsi.
Molti matematici lavorano anche come analisti software. I professori, anche quelli vicini al mondo delle imprese, dicono che sono più apprezzati degli informatici. Ovviamente dipende (molto!) dal percorso di studi. La mia impressione è che la preparazione di un informatico che ha seguito un percorso di studi molto teorico sia molto vicina a quella di un matematico che ha studiato analisi numerica e si è buttato nel settore (veramente vasto) del software. La differenza, forse, sta nell'approccio e nella formazione dei primi anni.
Ad ogni modo, i programmatori "veri e propri" oggi sono sempre meno i laureati in informatica e sempre più gli ingegneri informatici. Gli altri di solito vedono il codice in maniera più astratta.
Padova ha un'ottima reputazione! Ho un paio di conoscenti che studiano lì (fisica, ma c'è poca differenza, soprattutto alla triennale) che me ne parlano molto bene. Per come la vedo io, comunque, il grosso lo devi fare tu. Non è detto che i professori "famosi" siano i più bravi ad insegnare. E' pieno di professori che hanno il numero di Erdős a livelli esorbitanti, ma che sono dei cani ad insegnare. Ci sono a Milano, ci saranno sicuramente anche a Padova e anche alla Normale di Pisa. Al contrario, ci sono altrettanti professori che lavorano con passione, dedicandosi agli studenti sicuramente molto più di quello che formalmente sono tenuti a fare. Spetta agli studenti cogliere gli stimoli giusti e soprattutto trovare in sé la motivazione per quello che studiano. Potrà sembrare una questione sentimentale, ed invece è realismo allo stato puro.
Personalmente, ho vissuto periodi difficili i primi anni (fatti indipendenti dallo studio), e questo si è riflettuto pesantemente sulla mia resa accademica. Sono riuscito ad andare avanti solo grazie alla passione, che è una delle varie forme di motivazione. Qualche mio compagno (magari molto più avanti di me negli studi) ha invece la ferrea volontà di laurearsi e fare TANTI soldi (leggi: mondo della finanza e delle banche), e questo lo sprona ad andare avanti.
Quelli senza motivazioni, invece, lasciano (prima o poi) e finiscono solo col perdere tempo. Sono persone che quando si sono iscritte non avevano idea di cosa fosse studiare Matematica e soprattutto che non hanno seguito nessun criterio nella scelta del corso di laurea.
Per farti un esempio: molti avevano un bel voto al liceo, ed erano veloci a calcolare le soluzioni di un'equazione di secondo grado. Credevano che la matematica fosse questo. D'altro canto, ho visto spesso esercitatori sbagliare le soluzioni di equazioni di primo grado. Questo non li rende dei cattivi matematici!
Per questi motivi (e per molti altri che ometto al fine di non farti cadere addormentato) ti consiglio di intrufolarti ad una lezione (o più) di analisi o di geometria, e magari andare ad una lezione alla facoltà di ingegneria, di informatica, di economia. Si può fare (nel senso che l'accesso alle lezioni delle università pubbliche è libero, in generale) e secondo me si DEVE fare. Se non altro, puoi farti un'idea dei personaggi che incontrerai e del tipo di formazione che prevedono questi corsi.
"j18eos":
Scherzi a parte, se le cose proseguono così emigrerò a Mumbai (India; in inglese Bombay) presso il "Tata" Institute for Fundamental Research!
Dal citato Tifr ho scaricato una dispensa meravigliosa sulla $\zeta$ di Riemann: "Lectures on the Riemann zeta function" (se non erro) di Chandrasekharian.
In realtà in Italia ci sono molte opportunità (se conosci qualcuno allegramente insediato, ovvio).
Altrimenti oltre alla disoccupazione, potresti cercare un lavoro che ogni giorno ti farà pensare "cosa ca...voletto ho studiato a fare" (ammesso che lo trovi) oppure lavorare in un call center dove per pochi giorni la tua missione sarà quella di scocciare il prossimo con offerte di una compagnia telefonica/gas...

"Davide_94":Una qualsiasi compagnia aerea low-cost che ti porti da qualche parte in Europa dove si cerca seriamente di abbattere la disoccupazione (anche dei laureati in matematica), oppure qualche altra compagnia aerea che ti porti sempre in un paese del genere ma non europeo!
...quali sono le molte opportunità in Italia?
Scherzi a parte, se le cose proseguono così emigrerò a Mumbai (India; in inglese Bombay) presso il "Tata" Institute for Fundamental Research!
Grazie davvero, quali sono le molte opportunità in Italia?
Padova è un ottima scelta. Tutta la gente che ho sentito è rimasta pienamente soddisfatta dalla didattica e dall'organizzazione di questa università. E il corso di laurea di matematica offre tante opportunità(ex. progetto ALGANT) ed i suoi professori sono eccezionali, così eccezionali da essere mitizzati da alcuni studenti(ex. il prof. di geometria dei ragazzi del primo anno, o il professore che ha scritto il libro più adottato di analisi dagli studenti di matematica ed in cui ci puoi trovare di tutto e di più...)
Ok grazie.. Speriamo bene!
"Davide_94":
Quindi, a suo tempo, sarebbe stato meglio se tu avessi scelto statistica o ingegneria? Farei meglio ad optare per questa scelta per quanto riguarda l'ambito lavorativo?
Quando mi sono iscritto (2006), non erano ancora avvenute le due crisi che ci sono poi state e molte aziende assumevano laureati "misti" a tutta manetta...
Poi molte di esse sono anche fallite, ma questa è un'altra storia...
"Davide_94":
[quote="giuliofis"]Utile ed interessante lettura.
ti ringrazio molto, ho parecchio materiale da leggere ora! Pensi che siano solo casi rari e fortunati o che si posso arrivare a risultati simili? Grazie di nuovo[/quote]
Non ne ho idea, studio Fisica e sono appena al secondo anno.

"giuliofis":
Utile ed interessante lettura.
ti ringrazio molto, ho parecchio materiale da leggere ora! Pensi che siano solo casi rari e fortunati o che si posso arrivare a risultati simili? Grazie di nuovo
Quindi, a suo tempo, sarebbe stato meglio se tu avessi scelto statistica o ingegneria? Farei meglio ad optare per questa scelta per quanto riguarda l'ambito lavorativo?
"Davide_94":
Ah, però! Ma per aver ottenuto scarsi risultati, per poca intraprendenza, perchè non cercano??
Quelli che conosco più davicino so che hanno mandato curriculum in dozzine di aziende ma nisba... Non so, però, se qualcuno ha provato con TFA o altre cose simili.
"smaug":
[quote="Zero87"]
[quote="Davide_94"]3)Se siete laureati in matematica, quale lavoro svolgete?
Conosco amici laureati (l'anno scorso o due anni fa) attualmente attivi nell'ambito della disoccupazione...

Ah, però! Ma per aver ottenuto scarsi risultati, per poca intraprendenza, perchè non cercano??
"Zero87":
[quote="Davide_94"]3)Se siete laureati in matematica, quale lavoro svolgete?
Conosco amici laureati (l'anno scorso o due anni fa) attualmente attivi nell'ambito della disoccupazione...

Carina

"Davide_94":
1)Premetto che amo la matematica, ma escludo a priori l'ipotesi dell'insegnamento e della ricerca mal retribuita. Quali sbocchi (effettivi) offre? Chiedo questo poichè ho letto sul web che è una laurea TROPPO GENERALE, e il mondo del lavoro cerca persone specializzate (la finanza cerca economisti, l'informatica informatici, ecc..)
Sono quasi laureato in matematica e non l'ho capito nemmeno io quali sbocchi lavorativi abbia...
Comunque segnalo una discussione che è 5 sotto la tua

che-sbocchi-lavorativi-ha-una-laurea-in-matematica-t97316.html
Per l'insegnamento è che secondo me il gioco nemmeno vale la candela... per tanti motivi che ora ho troppo sonno per spiegare

"Davide_94":
3)Se siete laureati in matematica, quale lavoro svolgete?
Conosco amici laureati (l'anno scorso o due anni fa) attualmente attivi nell'ambito della disoccupazione...
