Università in tarda età
Può una persona di 31 anni iscriversi all'università con la speranza di dare una svolta alla sua vita, avendo alle spalle una serie di spiacevoli esperienze in lavori poco o per nulla qualificati? Oppure è troppo tardi e deve rassegnarsi alla insoddisfazione? Covo il sogno di studiare fisica (o ingegneria fisica) e di sfruttare la laurea per trovare un lavoro più qualificato, senza darmi limiti geografici. Non ho famiglia da mantenere e potrei pagarmi gli studi con i miei risparmi, ma ho paura di inseguire una vuota chimera. Però non voglio nemmeno tornare a fare i lavori di prima, anche se per ora non ho i titoli per ambire a qualcosa di meglio (ho solo un diploma di liceo scientifico). Io vorrei provarci ora per non avere rimpianti in futuro (e anzi rimpiango già di non averlo fatto prima). Dite che sarebbe inutile?
Risposte
"giuliofis":
Mi permetto una considerazione.
Pensaci bene prima intraprendere una carriera in ospedale: io sono un fisico e quando ho fatto il tirocinio nelle UO di fisica medica mi hanno mandato a giro per l'ospedale a familiarizzare con le attività degli altri professionisti. Nelle sole due ore che ho passato con i TSRM ho visto una signora che faceva una mammografia a una mammella perché aveva un tumore e l'altra mammella amputata perché ne aveva già avuto uno, un signore così grasso che non passava dalla CT e un altro con articolazioni così mal ridotte che non riusciva a piegare il braccio abbastanza per contemporaneamente tenerlo come richiesto dai medici e passare dalla CT.
È un lavoro tostissimo dal punto di vista emotivo, molto più di quello che almeno io immaginavo, sii certo di quel che vuoi fare.
Sono stato studente di medicina (pur non laureandomi) per cui conosco l'ambiente.
Mi permetto una considerazione.
Pensaci bene prima intraprendere una carriera in ospedale: io sono un fisico e quando ho fatto il tirocinio nelle UO di fisica medica mi hanno mandato a giro per l'ospedale a familiarizzare con le attività degli altri professionisti. Nelle sole due ore che ho passato con i TSRM ho visto una signora che faceva una mammografia a una mammella perché aveva un tumore e l'altra mammella amputata perché ne aveva già avuto uno, un signore così grasso che non passava dalla CT e un altro con articolazioni così mal ridotte che non riusciva a piegare il braccio abbastanza per contemporaneamente tenerlo come richiesto dai medici e passare dalla CT.
È un lavoro tostissimo dal punto di vista emotivo, molto più di quello che almeno io immaginavo, sii certo di quel che vuoi fare.
Pensaci bene prima intraprendere una carriera in ospedale: io sono un fisico e quando ho fatto il tirocinio nelle UO di fisica medica mi hanno mandato a giro per l'ospedale a familiarizzare con le attività degli altri professionisti. Nelle sole due ore che ho passato con i TSRM ho visto una signora che faceva una mammografia a una mammella perché aveva un tumore e l'altra mammella amputata perché ne aveva già avuto uno, un signore così grasso che non passava dalla CT e un altro con articolazioni così mal ridotte che non riusciva a piegare il braccio abbastanza per contemporaneamente tenerlo come richiesto dai medici e passare dalla CT.
È un lavoro tostissimo dal punto di vista emotivo, molto più di quello che almeno io immaginavo, sii certo di quel che vuoi fare.
"giuliofis":
Su questo informati per bene, perché le professioni sanitarie sono super-ultra regolamentate in modi diversi in ogni Stato. Magari nell'UE è ora tutto uniformato, ma indaga per bene la situazione per esserne certo.
Mi sono informato e non ci sono problemi né in UE né in UK.
Senza però poter ovviamente lavorare come tale: il fisico sanitario è un fisico specialista in fisica medica. Non potresti quindi occuparti della manutenzione e calibrazione della strumentazione, né redigere piani di cura per radioterapia; potresti però fare da "interfaccia" tra i colleghi e i fisici medici.
Lo so, ma sempre meglio di niente, visto che per diventare fisco medico ci vuole molto più tempo.
Poi nulla mi vieterà in futuro, mentre lavoro, di prendermi una laurea in fisica per soddisfazione personale.
"Descartes_is_wrong":
con un tasso occupazionale molto buono all'estero (non mi faccio problemi ad andarmene in un altro Paese).
Su questo informati per bene, perché le professioni sanitarie sono super-ultra regolamentate in modi diversi in ogni Stato. Magari nell'UE è ora tutto uniformato, ma indaga per bene la situazione per esserne certo.
poi specializzarmi, mentre esercito la professione, con un master in fisica sanitaria
Senza però poter ovviamente lavorare come tale: il fisico sanitario è un fisico specialista in fisica medica. Non potresti quindi occuparti della manutenzione e calibrazione della strumentazione, né redigere piani di cura per radioterapia; potresti però fare da "interfaccia" tra i colleghi e i fisici medici.
La fantasia non ti manca 
A scanso di equivoci, questo vuol essere un complimento

A scanso di equivoci, questo vuol essere un complimento

Alla fine ho deciso che a settembre mi iscriverò alla laurea di tecnico sanitario di radiologia e radioterapia. E' un percorso più rapido per entrare nel mondo del lavoro rispetto ad una laurea in fisica o ingegneria, con un tasso occupazionale molto buono all'estero (non mi faccio problemi ad andarmene in un altro Paese). Penso che non avrei gli stessi problemi di "discriminazione" per l'età relativamente avanzata, che invece, a quanto pare, mi renderebbe quasi impossibile un impiego come fisico o ingegnere, inoltre potrei poi specializzarmi, mentre esercito la professione, con un master in fisica sanitaria o amministratore di sistema in radiodiagnostica e radioterapia, quindi un modo per avvicinarmi alla fisica e alla tecnologia ce l'avrei. In prospettiva di lungo termine mi sembra un buon compromesso.
Se conosci l'inglese, potresti trovare interessante questa discussione:
https://www.reddit.com/r/Physics/commen ... cs_degree/
https://www.reddit.com/r/Physics/commen ... cs_degree/
"Descartes_is_wrong":
Insomma si tratterebbe comunque di studiare 3+ anni a tempo pieno prima di seguire i corsi per avere il certificato.
Non mi pare, non credo si debba essere laureati per avere la certificazione ... con ciò non sto dicendo che la cosa sia facile ma è possibile fare le due cose in parallelo (anche se, per vari motivi, non conviene farla troppo presto)
Cordialmente, Alex
"Descartes_is_wrong":
Comunque ho letto che per diventare CCNA i datori di lavoro chiedono almeno una laurea triennale in informatica o materia affine oltre ad avere il certicificato CISCO specifico. Insomma si tratterebbe comunque di studiare 3+ anni a tempo pieno prima di seguire i corsi per avere il certificato.
Un certificato estremamente specifico che ti renderebbe super esperto di qualcosa, a differenza di una laurea che ti infarina su tante cose. Un super esperto è sempre ben accetto.
sembra davvero che io sia condannato a fare a vita lavori che odio ormai
Sei passato dal farla troppo facile al farla impossibile. Di nuovo, le vie di mezzo nella vita esistono, percorrile.

Comunque ho letto che per diventare CCNA i datori di lavoro chiedono almeno una laurea triennale in informatica o materia affine oltre ad avere il certicificato CISCO specifico. Insomma si tratterebbe comunque di studiare 3+ anni a tempo pieno prima di seguire i corsi per avere il certificato. Non so, sembra davvero che io sia condannato a fare a vita lavori che odio ormai. Bello schifo. Ed è ancora più bruciante affrontare il fatto che ciò che mi piacerebbe più studiare non mi porterebbe da nessuna parte perché a quanto pare sono troppo vecchio a 30 anni. E' una cosa che non riesco ad accettare.
"giuliofis":
Su questo, purtroppo, non hai ragione. O meglio, il mercato del lavoro non ti dà ragione. Non sei giovane, e non puoi nasconderti dietro a un dito facendo finta di niente. Da neolaureato avrai, nella migliore delle ipotesi, 36 anni.
Fino a che età si è considerati neolaureati appetibili dal mercato del lavoro in campo tecnico-scientifico?
Non capisco allora il senso della tua domanda nel primo post.
No, ti stiamo dicendo che la strada è molto più in salita di quello che sembra che tu pensi.
Il mercato del lavoro è estremamente competitivo, e stai andandoti a impelagare in corsi di laurea che generalmente sfornano gente iper-motivata e iper-formata con cui sarà molto, molto difficile entrare in competizione, anche perché il mercato del lavoro nel settore tecnico-scientifico di alto livello premia, forse anche in maniera eccessiva?, l'essere giovani.
Senza contare la difficoltà oggettiva di ricominciare a studiare materie estremamente formalizzate e complesse dopo più di dieci anni di inattività!
Quindi: sarebbe inutile? No, ma sarebbe estremamente complesso e con altissimi rischi di fallimento, e con buona probabilità di avere poi difficoltà a reinserirti nel mercato del tuo attuale lavoro. Ti stiamo solo dicendo di non banalizzare le difficoltà, tutto qui.
Su questo hai pienamente ragione!
Su questo, purtroppo, non hai ragione. O meglio, il mercato del lavoro non ti dà ragione. Non sei giovane, e non puoi nasconderti dietro a un dito facendo finta di niente. Da neolaureato avrai, nella migliore delle ipotesi, 36 anni.
I consigli che ti sono stati dati qui non servono a demotivarti, servono a farti almeno pensare che esistono le vie di mezzo nella vita.
Buona fortuna!
"Descartes_is_wrong":
ho paura di inseguire una vuota chimera [...] Dite che sarebbe inutile?
No, ti stiamo dicendo che la strada è molto più in salita di quello che sembra che tu pensi.
Il mercato del lavoro è estremamente competitivo, e stai andandoti a impelagare in corsi di laurea che generalmente sfornano gente iper-motivata e iper-formata con cui sarà molto, molto difficile entrare in competizione, anche perché il mercato del lavoro nel settore tecnico-scientifico di alto livello premia, forse anche in maniera eccessiva?, l'essere giovani.
Senza contare la difficoltà oggettiva di ricominciare a studiare materie estremamente formalizzate e complesse dopo più di dieci anni di inattività!
Quindi: sarebbe inutile? No, ma sarebbe estremamente complesso e con altissimi rischi di fallimento, e con buona probabilità di avere poi difficoltà a reinserirti nel mercato del tuo attuale lavoro. Ti stiamo solo dicendo di non banalizzare le difficoltà, tutto qui.
"Descartes_is_wrong":
ho tutto il diritto di cercare di realizzare i miei desideri professionali
Su questo hai pienamente ragione!
"Descartes_is_wrong":
Alla mia età sono ancora giovane, lontanissimo dalla pensione
Su questo, purtroppo, non hai ragione. O meglio, il mercato del lavoro non ti dà ragione. Non sei giovane, e non puoi nasconderti dietro a un dito facendo finta di niente. Da neolaureato avrai, nella migliore delle ipotesi, 36 anni.
"Descartes_is_wrong":
mi sono pentito di essermi lasciato demotivare da gente che pensa solo a infossare i sogni e le ambizioni
I consigli che ti sono stati dati qui non servono a demotivarti, servono a farti almeno pensare che esistono le vie di mezzo nella vita.
"Descartes_is_wrong":
passare il test del politecnico e a settembre di cominciare a studiare finalmente ciò che mi piace
Buona fortuna!

"giuliofis":
[quote="Sergio"]Perché non pensi a qualcosa di diverso?
Concordo con Sergio. Diventa bravissimo in una cosa sola, e non bravino in dieci.
Solo nel settore informatico ci sono tantissime certificazioni che potresti prendere: CISCO, EIPASS, Google...
"Descartes_is_wrong":
Se proprio avessi la sfiga di vivere in un pianeta che non vuole assolutamente un 35enne neolaureato e volenteroso di lavorare in un settore affine ai suoi studi, tornerei a fare ciò che ho fatto prima, ma almeno non avrei il rimorso di non averci provato.
Su questo non concordo. La gente che vuole fare il cameriere, il commesso, il magazziniere è tanta: perché mai un datore di lavoro dovrebbe preferire te, 34enne fuori dal mondo del lavoro da qualche anno, con una laurea che tenterai comunque di spendere lasciando il datore di lavoro a piedi, piuttosto che il 20enne che difficilmente troverà di meglio nella vita? Non sottovalutare il rischio di rimanere a piedi...[/quote]
Io voglio studiare l'analisi, l'algebra lineare, il calcolo vettoriale applicati alla fisica, la fisica moderna, l'analisi dei sistemi dinamici, la teoria della complessità... Le certificazioni di cui parli non mi interessano. Ho sbagliato a cercare supporto qui, già l'ho fatto in passato e mi sono pentito di essermi lasciato demotivare da gente che pensa solo a infossare i sogni e le ambizioni di chi ha capito più tardi ciò che vuole fare nella vita, gente convinta che se non rispetti certe tappe cronologiche prestabilite da non si sa chi non hai speranze di realizzarti. Non tutti abbiamo la fortuna e la capacità di sapere cosa vogliamo fare nella vita a 20 anni e non accetto l'idea che questa uno se la debba giocare prima dei 30 anni perché poi non ha più speranze di realizzarsi. Alla mia età sono ancora giovane, lontanissimo dalla pensione, e ho tutto il diritto di cercare di realizzare i miei desideri professionali, oltretutto non mi pongo limiti geografici e non ho intenzione di fare famiglia a breve dunque non devo rendere conto a nessuno delle mie scelte. Vi ringrazio del tempo dedicato a rispondermi ma rimango sui miei propositi di passare il test del politecnico e a settembre di cominciare a studiare finalmente ciò che mi piace.
"Sergio":
Perché non pensi a qualcosa di diverso?
Concordo con Sergio. Diventa bravissimo in una cosa sola, e non bravino in dieci.
Solo nel settore informatico ci sono tantissime certificazioni che potresti prendere: CISCO, EIPASS, Google...
"Descartes_is_wrong":
Se proprio avessi la sfiga di vivere in un pianeta che non vuole assolutamente un 35enne neolaureato e volenteroso di lavorare in un settore affine ai suoi studi, tornerei a fare ciò che ho fatto prima, ma almeno non avrei il rimorso di non averci provato.
Su questo non concordo. La gente che vuole fare il cameriere, il commesso, il magazziniere è tanta: perché mai un datore di lavoro dovrebbe preferire te, 34enne fuori dal mondo del lavoro da qualche anno, con una laurea che tenterai comunque di spendere lasciando il datore di lavoro a piedi, piuttosto che il 20enne che difficilmente troverà di meglio nella vita? Non sottovalutare il rischio di rimanere a piedi...
"Sergio":
Perché non pensi a qualcosa di diverso?
Ti faccio un esempio tratto dalle mie conoscenze. Un giovane uomo, che aveva solo la maturità classica, un bel giorno decise di prendere una certificazione CISCO, studiò due anni (o tre? non ricordo) e poi trovò subito lavoro come amministratore di rete.
Potresti cioè provare a cercare un percorso di studio circoscritto e molto specializzato: imparare molto bene una cosa, non $n$.
NB: Non parlo dell'infarinatura che danno i master (conosco persone che hanno preso dei master e non mi sembra che abbiano imparato molto), parlo di formazione tecnica di alto livello.
Mi vengono in mente i percorsi ITS biennali, ma hanno posti in numero molto limitato e dei requisiti in ingresso che può soddisfare chi viene da un buon istituto tecnico industriale, non da un liceo. Inoltre ciò che mi interesserebbe studiare (fisica dei sistemi complessi e nanotecnologie) lo trovo solo all'università, non in questi corsi. Mi rendo conto di andare incontro a dei rischi mettendomi a studiare alla mia età, ma se non ci provo ora me ne pentirò per sempre. L'idea di fare per tutta la vita il magazziniere, il commesso o il cameriere (i lavori che ho fatto finora) mi mette il panico e mi fa venire ancora di più il desiderio di provarci. Non ho nulla da perderci e, anzi, se l'alternativa è fare quei lavori a vita (perchè questo mi aspetta ora) allora ho un motivo in più per provarci. Affronterei gli studi con una maturità e una determinazione che in pochi hanno a 20 anni. Mi attiverei da subito per massimizzare le mie chance di lavorare in un campo attinente ai miei studi. Se mi prendessi la triennale a 34 anni potrei magari cercare lavoro all'estero e nel frattempo guardarmi intorno per un master of science da frequentare da lavoratore. Se mai non trovassi lavoro nel privato potrei andare a insegnare o comunque tentare nel pubblico. Se proprio avessi la sfiga di vivere in un pianeta che non vuole assolutamente un 35enne neolaureato e volenteroso di lavorare in un settore affine ai suoi studi, tornerei a fare ciò che ho fatto prima, ma almeno non avrei il rimorso di non averci provato.
"tommik":
A mio avviso, la cosa più intelligente da fare è provare innanzitutto a fare dei test di ingresso per quei corsi di laurea a cui siete interessati ed autovalutare se le vostre capacità logico-matematiche e le vostre conoscenze di base sono in linea con quanto richiesto.... altrimenti sarà un inutile bagno di sangue
PS : esistono anche facoltà meno impegnative e con ottimi sbocchi professionali
Ho fatto due simulazioni del test del polito (ingegneria) e per la matematica sono stato quasi perfetto, mentre la fisica (a parte la cinematica del punto) devo riprenderla in mano. Per logica e comprensione verbale non ci sono problemi. Tutto sommato è fattibile con un po' di ripasso.
A mio avviso, la cosa più intelligente da fare è provare innanzitutto a fare dei test di ingresso per quei corsi di laurea a cui siete interessati ed autovalutare se le vostre capacità logico-matematiche e le vostre conoscenze di base sono in linea con quanto richiesto.... altrimenti sarà un inutile bagno di sangue
PS : esistono anche facoltà meno impegnative e con ottimi sbocchi professionali
PS : esistono anche facoltà meno impegnative e con ottimi sbocchi professionali
Stessa cosa che voglio fare io.
Come potrebbe essere inutile?
Personalmente sarei più portato all'ammirazione e al rispetto verso una persona che in età più "matura" decide di dare una svolta alla sua vita e prorio in virtù di tale consapevolezza si impegna per migliorarsi, piuttosto di una che aderisce inconsapevolmente a dati paradigmi sociali che lo vorrebbero laureato e produttivo tre anni dopo il liceo.
Ognuno di noi percorre una strada differente, ma molti stentano ancora a capirlo e proprio questo crea sensi di frustrazione in coloro che non si adeguano a percorsi prestabiliti.
Non sei il primo e non sarai nemmeno l'ultimo.
Inoltre, dal momento che non vuoi rimpianti, considera che fra tre anni avrai, secondo le leggi ineluttabili del tempo, 34 anni; a te decidere di arrivarci laureato in fisica (o quello che vuoi) o non laureato in fisica (o quello che vuoi).
Come potrebbe essere inutile?
Personalmente sarei più portato all'ammirazione e al rispetto verso una persona che in età più "matura" decide di dare una svolta alla sua vita e prorio in virtù di tale consapevolezza si impegna per migliorarsi, piuttosto di una che aderisce inconsapevolmente a dati paradigmi sociali che lo vorrebbero laureato e produttivo tre anni dopo il liceo.
Ognuno di noi percorre una strada differente, ma molti stentano ancora a capirlo e proprio questo crea sensi di frustrazione in coloro che non si adeguano a percorsi prestabiliti.
Non sei il primo e non sarai nemmeno l'ultimo.
Inoltre, dal momento che non vuoi rimpianti, considera che fra tre anni avrai, secondo le leggi ineluttabili del tempo, 34 anni; a te decidere di arrivarci laureato in fisica (o quello che vuoi) o non laureato in fisica (o quello che vuoi).
