Trasferimento al politecnico
Ciao a tutti!
Sono uno studente di ingegneria informatica (laura triennale) al secondo anno in corso. Sono fuori sede a Roma e non sono per niente soddisfatto della qualità del mio ateneo, sia dal punto di vista didattico (professori mediocri e materiale didattico che scarseggia) e organizzativo (poca chiarezza su programmi e modalità d'esame,break tra lezioni e sessione inesistente). Questa insoddisfazione sta avendo un impatto anche sulla mia voglia di studiare, che sta calando vertiginosamente. Proprio per questo stavo pensando di cambiare aria e trasferirmi al Politecnico di Milano (all'inizio avevo optato per Torino ma purtroppo li' non mi fanno un riconoscimento dei crediti preventivo, mentre a Milano mi riconoscono tutti gli esami da me già sostenuti).
Ora vi chiedo, secondo voi ne vale la pena? Ossia, la qualità della didattica del polimi e' cosi' buona come si dice in giro? Quali vantaggi a livello lavorativo comporterebbe una laurea del politecnico rispetto a quella di un' università?
Grazie in anticipo delle vostre risposte.
Sono uno studente di ingegneria informatica (laura triennale) al secondo anno in corso. Sono fuori sede a Roma e non sono per niente soddisfatto della qualità del mio ateneo, sia dal punto di vista didattico (professori mediocri e materiale didattico che scarseggia) e organizzativo (poca chiarezza su programmi e modalità d'esame,break tra lezioni e sessione inesistente). Questa insoddisfazione sta avendo un impatto anche sulla mia voglia di studiare, che sta calando vertiginosamente. Proprio per questo stavo pensando di cambiare aria e trasferirmi al Politecnico di Milano (all'inizio avevo optato per Torino ma purtroppo li' non mi fanno un riconoscimento dei crediti preventivo, mentre a Milano mi riconoscono tutti gli esami da me già sostenuti).
Ora vi chiedo, secondo voi ne vale la pena? Ossia, la qualità della didattica del polimi e' cosi' buona come si dice in giro? Quali vantaggi a livello lavorativo comporterebbe una laurea del politecnico rispetto a quella di un' università?
Grazie in anticipo delle vostre risposte.
Risposte
"simuset":
Ok, quindi a livello lavorativo il politecnico mi offrirebbe dei vantaggi, e questo e' un punto importante da considerare. Pero', volevo sapere, qualcuno ha avuto delle esperienze dirette per quanto riguarda la didattica? I prof. sono bravi? Questo e' infatti il motivo principale alla base del mio trasferimento.
@seven: L'uni che frequento non e' la "Sapienza" ma, da quanto dici tu, la situazione della mia uni non e' molto diversa da quella della "Sapienza". Il fatto e' che io non pago una retta affinche' i prof. mi lascino "libero" ma pago sperando che mi spieghino il materiale e che mi preparino per un esame. Se i prof. non mi dicono niente sull'esame, non fanno un esercizio per tutta la durata del corso (e mi e' capitato...), e si limitano a dire "questo e' il libro, studialo", evidentemente c'è qualcosa che non va. Poi, se ci aggiungiamo il fatto che ingegneria non e' facile di suo, questo amplifica la difficoltà del corso. Da come descrivi il polito sembrerebbe proprio l'ambiente che io sto cercando, dove i prof. ti guidano e ti fanno capire cosa vogliono all'esame. Spero solo che il polimi sia strutturato in modo analogo.
Spero sia proprio così anche per ingegneria informatica!
Che ci fosse un prof che mi disse questo è il libro, studialo, non mi è mai capitato.
Qualcosa di molto simile mi è successa e non è proprio una cosa degna di un vero professore
(in particolare quello di cui parlo è severo all'inverosimile e odioso).
Dove è che studi?
Per sapere se i prof che insegnano a ing. informatica al Polimi siano bravi
devi sperare che ti risponda qualche frequentante del suddetto corso.
Ok, quindi a livello lavorativo il politecnico mi offrirebbe dei vantaggi, e questo e' un punto importante da considerare. Pero', volevo sapere, qualcuno ha avuto delle esperienze dirette per quanto riguarda la didattica? I prof. sono bravi? Questo e' infatti il motivo principale alla base del mio trasferimento.
@seven: L'uni che frequento non e' la "Sapienza" ma, da quanto dici tu, la situazione della mia uni non e' molto diversa da quella della "Sapienza". Il fatto e' che io non pago una retta affinche' i prof. mi lascino "libero" ma pago sperando che mi spieghino il materiale e che mi preparino per un esame. Se i prof. non mi dicono niente sull'esame, non fanno un esercizio per tutta la durata del corso (e mi e' capitato...), e si limitano a dire "questo e' il libro, studialo", evidentemente c'è qualcosa che non va. Poi, se ci aggiungiamo il fatto che ingegneria non e' facile di suo, questo amplifica la difficoltà del corso. Da come descrivi il polito sembrerebbe proprio l'ambiente che io sto cercando, dove i prof. ti guidano e ti fanno capire cosa vogliono all'esame. Spero solo che il polimi sia strutturato in modo analogo.
@seven: L'uni che frequento non e' la "Sapienza" ma, da quanto dici tu, la situazione della mia uni non e' molto diversa da quella della "Sapienza". Il fatto e' che io non pago una retta affinche' i prof. mi lascino "libero" ma pago sperando che mi spieghino il materiale e che mi preparino per un esame. Se i prof. non mi dicono niente sull'esame, non fanno un esercizio per tutta la durata del corso (e mi e' capitato...), e si limitano a dire "questo e' il libro, studialo", evidentemente c'è qualcosa che non va. Poi, se ci aggiungiamo il fatto che ingegneria non e' facile di suo, questo amplifica la difficoltà del corso. Da come descrivi il polito sembrerebbe proprio l'ambiente che io sto cercando, dove i prof. ti guidano e ti fanno capire cosa vogliono all'esame. Spero solo che il polimi sia strutturato in modo analogo.
"Ryukushi":
[quote="seven"]Mi fido più di quello che riesco a capire da solo conoscendo e con l'esperienza rispetto che leggere i dati almalaurea.
I dati almalaurea possono essere utili per chi sta fuori.
Mi sembra incredibile che uno studente di ingegneria faccia maggiore affidamento all'esperienza personale rispetto ad una statistica che procede secondo precise regole razionali ed ha un campione nettamente più numeroso rispetto a qualsivoglia studente possa avere sotto mano personalmente.
Oltretutto non capisco il risentimento che si annida nei tuoi post: nessuno sta dicendo che La Sapienza fa schifo, si stanno analizzando dei dati per dare all'utente, che tra l'altro in questo caso è un decisore, presumibilmente razionale, gli strumenti migliori per decidere se trasferirsi o meno ad un Politecnico.[/quote]
Nessun risentimento. Cerco solo di dare una visione più nitida della realtà.
I criteri razionali di cui parli non sapresti descrivermili neanche tu.
Bisognerebbe davvero capire come vengono fatte queste statistiche,
fare delle analisi critiche prima di trarre conclusioni accettabili.
Per farmi capire porto un esempio.
La statistica afferma:
"solo il 30% dei sinistri sono causati da donne"
Allora uno penserebbe di potersi sentire più sicuro con una donna al volante.
Però:
"le donne guidano in auto per 1/4 dei km percorsi dulle strade".
Da cui si capisce subito che la prima conclusione era sbagliata.
Adesso non mverrai mica a dire, da dove hai preso i dati?
era un esempio con dati inventati, ovviamente.
Spero tu abbia capito.
Le conclusioni affrettate non sono conclusioni.
Nel caso in esame, posso fare degli esempi che possono modificare delle conclusioni.
Chi si laurea al sud probabilmente crecherà prima di tutto lavoro vicini casa, e il mercato
del lavoro al sud non è come quello del nord. Questo non ha a che vedere con la qualità dei laureati.
L'università di Napoli sfornerà sicuramente dei buoni laureati in ingegneria,
ma di certo il contesto per l'inserimento nel mondo del lavoro non ètra i migliori in Italia.
Allora diciamo che a Napoli l'università fa schifo perchè i laureati non trovano lavoro?
O è il lavoro che manca? poi chi sa, il laureato capisce che deve spostarsi e si sposta, o non lo farà.
Bisogna anche tenere conto le singole università quanto siano in contatto col tessuto industriale e con
quali aziende. Per esempio i politecnici avranno sicuramento molti più contatti con le aziende delle
altre università italiane. Potranno quindi favorire l'inserimento nel mondo del lavoro.
Questo non dice che gli studenti siano migliori di quelli di Pisa, o di Napoli.
Ok? Io comunque ho scritto per simuset, è lui a trarre le sue conclusioni e a scegliere.
Se ti trovi male, sei in affitto, ti convalidano gli esami, i costi sono comparabili trasferirsi non è da stupidi.
Nel caso in cui ti trasferissi dopo la triennale non so se riceveresti dei debiti o meno;
anche questa opportunità non è da sottovalutare. Io la triennale non l'ho fatta neanche propriamente a Roma
quindi non sono proprio di parte.
Ciao Buona navigazione
Questo è solo un esempio.
Ps. altro esempio; la vita al nord è più cara che al sud, chi lavora al sud potrebbe
ricevere stipendi più bassi ma avere un tenore di vita più elevato. Sono solo esempi,
bisogna sempre dubitare, porsi delle domande.
"seven":
Mi fido più di quello che riesco a capire da solo conoscendo e con l'esperienza rispetto che leggere i dati almalaurea.
I dati almalaurea possono essere utili per chi sta fuori.
Mi sembra incredibile che uno studente di ingegneria faccia maggiore affidamento all'esperienza personale rispetto ad una statistica che procede secondo precise regole razionali ed ha un campione nettamente più numeroso rispetto a qualsivoglia studente possa avere sotto mano personalmente.
Oltretutto non capisco il risentimento che si annida nei tuoi post: nessuno sta dicendo che La Sapienza fa schifo, si stanno analizzando dei dati per dare all'utente, che tra l'altro in questo caso è un decisore, presumibilmente razionale, gli strumenti migliori per decidere se trasferirsi o meno ad un Politecnico.
Ma una maggiore percentuale di laureati che trovano lavoro, e gli stipendi più alti in media, non sono qualcosa da interpretare o capire, sono semplicemente un fatto, sia che si conosca, sia che non si conosca dall'interno il mondo universitario.
Mi fido più di quello che riesco a capire da solo conoscendo e con l'esperienza rispetto che leggere i dati almalaurea.
I dati almalaurea possono essere utili per chi sta fuori.
I dati almalaurea possono essere utili per chi sta fuori.
"seven":
I precisini non sono gli studenti, che dici bene al 90% non sono di torino.
Ma è il Politecnico a stare a Torino.
@ Flamber: ma devo credere ai dati di almalaurea o alle esperienze dirette di persone
in carne ed ossa che si sono laureate e sono state assunte (ing. meccanici intendo)?
e quanti puoi averne conosciuti 10? 20? 50? 100?. PEr quanti possano essere, la tua esperienza personale è certamente interessante per chi ti ha fatto la domanda, ma di certo non toglie valore ad una statistica reale, condotta su centinaia di studenti su più anni.
Poi se si vuole dire che le statistiche di Almalaurea sono campate in aria, quindi tanto vale affidarci alle nostre esperienze e al nostro intuito, diciamolo pure, ma ad un ragazzo che deve scegliere dove frequentare la specialistica potrebbero interessare.
I precisini non sono gli studenti, che dici bene al 90% non sono di torino.
Ma è il Politecnico a stare a Torino.
@ Flamber: ma devo credere ai dati di almalaurea o alle esperienze dirette di persone
in carne ed ossa che si sono laureate e sono state assunte (ing. meccanici intendo)?
@ Tecnos: non ho detto che quelli che escono da La Sapienza sono migliori
perchè escono da La Sapienza, ho detto che la differenza la fa la persona.
Tu non ci vedi una grande preparazione teorica in quel laureato?
è la persona.
Poi, quasi certamente non sai una cosa che altrimenti non ti avrebbe portato
a ragionare per induzione: l'ingegneria meccanica è molto vasta,
ti spiego meglio. A La Sapienza ci sono diversi curricola per il corso
di laurea magistrale in ingegneria meccanica.
Riassumendo: Progettazione, produzione ed energia.
Ora dimmi, ma uno che fa produzione, quanto ha in comune con uno che fa Progettazione?
quasi nulla. Sembrano due corsi di laurea diversi. In uno ti smazzi, nell'altro devi fare
materie più discorsive (di carattere gestionale economico).
Eppure la laurea è la stessa. Lo vedi già nello stesso ateneo quante differenze ci possono essere?
può essere che due studenti con la stessa LM in ingegneria meccanica
abbiano fatto solo 2- 3 esami in comune. Ma il titolo è lo stesso.
Chi la fa la differenza? La persona.
Se non le sapete le cose, non parlate.
E' anche per questo che poi sul mondo del lavoro dove ti laurei conta relativamente.
Ci possono essere moltissime differenze tra due persone che escono dallo stesso ateneo,
figurati tra due atenei diversi; fare una discriminazione non solo non sarebbe giusto,
ma non rispecchierebbe neanche la realtà.
Poi non capisco perchè subito dopo viene Genova, anzi lo so, perchè ti ci sei laureato tu.
Perché gli ingegneri che si laureano a Pisa? e al Politecnico di Bari?no quelli bo.
In generale a La Sapienza per ing. c'è una alta disorganizzazione, date di esame scomode,
molte cose non mi piacciono, non diventeranno tutti ingegneri degni di questo nome,
ci sono un sacco di cose ingiuste e altre che si potrebbero migliorare con semplicità.
Come si dice, il mio falegname con due soldi la farebbe meglio.
Ma è il Politecnico a stare a Torino.
@ Flamber: ma devo credere ai dati di almalaurea o alle esperienze dirette di persone
in carne ed ossa che si sono laureate e sono state assunte (ing. meccanici intendo)?
@ Tecnos: non ho detto che quelli che escono da La Sapienza sono migliori
perchè escono da La Sapienza, ho detto che la differenza la fa la persona.
Tu non ci vedi una grande preparazione teorica in quel laureato?
è la persona.
Poi, quasi certamente non sai una cosa che altrimenti non ti avrebbe portato
a ragionare per induzione: l'ingegneria meccanica è molto vasta,
ti spiego meglio. A La Sapienza ci sono diversi curricola per il corso
di laurea magistrale in ingegneria meccanica.
Riassumendo: Progettazione, produzione ed energia.
Ora dimmi, ma uno che fa produzione, quanto ha in comune con uno che fa Progettazione?
quasi nulla. Sembrano due corsi di laurea diversi. In uno ti smazzi, nell'altro devi fare
materie più discorsive (di carattere gestionale economico).
Eppure la laurea è la stessa. Lo vedi già nello stesso ateneo quante differenze ci possono essere?
può essere che due studenti con la stessa LM in ingegneria meccanica
abbiano fatto solo 2- 3 esami in comune. Ma il titolo è lo stesso.
Chi la fa la differenza? La persona.
Se non le sapete le cose, non parlate.
E' anche per questo che poi sul mondo del lavoro dove ti laurei conta relativamente.
Ci possono essere moltissime differenze tra due persone che escono dallo stesso ateneo,
figurati tra due atenei diversi; fare una discriminazione non solo non sarebbe giusto,
ma non rispecchierebbe neanche la realtà.
Poi non capisco perchè subito dopo viene Genova, anzi lo so, perchè ti ci sei laureato tu.
Perché gli ingegneri che si laureano a Pisa? e al Politecnico di Bari?no quelli bo.
In generale a La Sapienza per ing. c'è una alta disorganizzazione, date di esame scomode,
molte cose non mi piacciono, non diventeranno tutti ingegneri degni di questo nome,
ci sono un sacco di cose ingiuste e altre che si potrebbero migliorare con semplicità.
Come si dice, il mio falegname con due soldi la farebbe meglio.
Guarda, a parità di voto di laurea se ti presenti in un' azienda il politecnico di to o mi (subito dopo viene Genova) ti pone in una situazione di vantaggio. Le università del centro sud sono un gradino (o più) sotto e sinceramente lavorando con un ingegnere meccanico della sapienza, tutta questa preparazione teorica non la vedo. Per quanto riguarda ing informatica il politecnico di Milano è molto valida.
Bhe torinesi al Politecnico di Torino, devi proprio andarli a cercare con il lanternino, la maggioranza degli studenti viene dal centro-sud, e stessa cosa si può dire per i professori.
Detto questo secondo me è fuorviante dire "non guardare i dati di almalaurea, quello che conta sei tu". In una certa misura questa frase è vera, ma se ci sono dei dati favorevoli ai politecnici, se il tasso di occupazione è sensibilmente più alto, se gli stipendi sono in media più alti, un motivo ci dovrà pur essere, non si può pensare che sia un caso su una statistica condotta su 5 anni.
Quello che ti posso dire è che, nonostante siamo in tanti, è tutto molto organizzato, non esistono sessioni d'esame che saltano, e non esistono lezioni annullate, tutto è studiato a misura di studente, ed è forse questa la cosa che è più importante. Il materiale didattico è fornito attraverso un portale ben organizzato dal quale si gestisce tutta la carriera universitaria. All'interno del portale c'è anche una sezione "Job" dove ci sono tutte le offerte di lavoro, da sfruttare dopo la conclusione del ciclo di studi.
Detto questo secondo me è fuorviante dire "non guardare i dati di almalaurea, quello che conta sei tu". In una certa misura questa frase è vera, ma se ci sono dei dati favorevoli ai politecnici, se il tasso di occupazione è sensibilmente più alto, se gli stipendi sono in media più alti, un motivo ci dovrà pur essere, non si può pensare che sia un caso su una statistica condotta su 5 anni.
Quello che ti posso dire è che, nonostante siamo in tanti, è tutto molto organizzato, non esistono sessioni d'esame che saltano, e non esistono lezioni annullate, tutto è studiato a misura di studente, ed è forse questa la cosa che è più importante. Il materiale didattico è fornito attraverso un portale ben organizzato dal quale si gestisce tutta la carriera universitaria. All'interno del portale c'è anche una sezione "Job" dove ci sono tutte le offerte di lavoro, da sfruttare dopo la conclusione del ciclo di studi.
"Ryukushi":
Ovvio che la differenza la fa la persona, alla fine il titolo serve solo come primo impatto.
Quello che è ovvio per te può non esserlo per gli altri. Dal tuo messaggio non traspariva questa ovvietà!
Ps. Io frequento ingegneria meccanica, I anno laurea magistrale.
Per curiosità all'inizio di quest'anno sono stato a frequentare i primi giorni al Polito.
Non mi sono iscritto perché eravamo in troppi per i miei gusti,
addirittura 2 canali di 150 persone alla magistrale, e quando si è in così tanti
di certo non si può fare un uso molto frequente di laboratori
che comunque saranno attrezzati, ma non possono ricevere 100 persone.
Di buono ho trovato che al Polito, almeno per ingegneria meccanica,
sono organizzatissimi nella gestione dei corsi e del materiale didattico.
Veramente sembra che lo studente venga accompagnato per mano
(da parte sua deve metterci l'impegno, la diligenza e la costanza).
Per dirti, a lezione si fanno molti esercizi, i quali spesso (così mi è parso)
bastano a passare l'esame se si fa tutto con meticolosità.
Insomma sono molto "precisini" come li definisco io, ma più che del polito
mi è parsa proprio una caratteristica (in generale) dei torinesi.
Sarà che io mi sono abituato all'ateneo romano,
ma a me piace il metodo fai da te, essere più "libero".
Preferisco che a lezione si perda più tempo sulla teoria,
anche a costo di una maggior confusione nelle spiegazioni anche a causa di carenza di esercizi
(che all'esame poi ci sono).
Cioè sintetizzando, l'approccio delle lezioni del Polito (per quel che ho visto)
mi annoia, non mi stimola, sembra tutto preciso e confezionato.
Non che a Roma mi piacciano tutte le lezioni, ma preferisco un altro tipo di approccio.
Tieni conto che non ho continuato lì anche per altri fattori, come il clima, dover affittare una stanza.
"seven":
Ciao simuset,
ti capisco, materiale che scarseggia, organizzazione da campo di concentramento.
Anzi quelli sono organizzati bene.
Comunque per la qualità del titolo, La Sapienza è un ottimo ateneo,
non c'è motivo per cui un azienda debba avvalorare uno studente di polimi o polito.
Discorso diverso per ingegnerie un pò più recenti, come gestionale, che fanno abbastanza ca.are
in tutto centro-sud. Nessuno si offenda, è che al Nord ci sono centri che hanno costruito
corsi con un fine più specifico per i gestionali.
Per ingegneria informatica stai tranquilllo.
Spostati se non ti piace la gestione, quello si. Non conosco il polimi,
comunque io ormai sarei rimasto dove stavo, a meno che fossi stato tentato di abbandonare.
Ps. lascia stare l'accanimento sul corso migliore, l'università migliore. La differenza la fa la persona,
non i numeri di Almalaurea (parliamo sempre de La Sapienza, non di un'università qualunque)
Ovvio che la differenza la fa la persona, alla fine il titolo serve solo come primo impatto.
Ciao simuset,
ti capisco, materiale che scarseggia, organizzazione da campo di concentramento.
Anzi quelli sono organizzati bene.
Comunque per la qualità del titolo, La Sapienza è un ottimo ateneo,
non c'è motivo per cui un azienda debba avvalorare uno studente di polimi o polito.
Discorso diverso per ingegnerie un pò più recenti, come gestionale, che fanno abbastanza ca.are
in tutto centro-sud. Nessuno si offenda, è che al Nord ci sono centri che hanno costruito
corsi con un fine più specifico per i gestionali.
Per ingegneria informatica stai tranquilllo.
Spostati se non ti piace la gestione, quello si. Non conosco il polimi,
comunque io ormai sarei rimasto dove stavo, a meno che fossi stato tentato di abbandonare.
Ps. lascia stare l'accanimento sul corso migliore, l'università migliore. La differenza la fa la persona,
non i numeri di Almalaurea (parliamo sempre de La Sapienza, non di un'università qualunque)
ti capisco, materiale che scarseggia, organizzazione da campo di concentramento.
Anzi quelli sono organizzati bene.
Comunque per la qualità del titolo, La Sapienza è un ottimo ateneo,
non c'è motivo per cui un azienda debba avvalorare uno studente di polimi o polito.
Discorso diverso per ingegnerie un pò più recenti, come gestionale, che fanno abbastanza ca.are
in tutto centro-sud. Nessuno si offenda, è che al Nord ci sono centri che hanno costruito
corsi con un fine più specifico per i gestionali.
Per ingegneria informatica stai tranquilllo.
Spostati se non ti piace la gestione, quello si. Non conosco il polimi,
comunque io ormai sarei rimasto dove stavo, a meno che fossi stato tentato di abbandonare.
Ps. lascia stare l'accanimento sul corso migliore, l'università migliore. La differenza la fa la persona,
non i numeri di Almalaurea (parliamo sempre de La Sapienza, non di un'università qualunque)
Per ingegneria i due politecnici sono molto più considerati e valutati positivamente dopo rispetto ad una laurea in ing. nella maggior parte delle altre università statali aventi corsi d'ingegneria. Anche a livello di contatti con università straniere e fondi resi disponibili dal ministero non c'è proprio paragone.
Faccio un esempio per il mio (futuro) corso ché è più semplice leggere i dati: Ing. Gestionale al Polito (fonte almalaurea) ha media voto di laurea magistrale di 92,2 e una media voti esami di 23,5. E' evidente che già solo da questo dato, se confrontato con gli altri, si evince la selettività notevolmente maggiore dei politecnici (purtroppo non ci sono i dati del politecnico di Milano, ma credo che la lunghezza d'onda sia simile). Tutte le altre università aventi corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale hanno una media voto di laurea di poco o di molto superiore al cento, con medie voti esami sopra il 26 per tutti, tranne che per Roma Sapienza con 25,2.
Sono dati davvero notevoli a mio avviso.
https://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2012&corstipo=LS&ateneo=tutti&facolta=tutti&gruppo=5&pa=tutti&classe=11034&corso=tutti&postcorso=tutti&disaggregazione=ateneo&LANG=it&CONFIG=profilo
Faccio un esempio per il mio (futuro) corso ché è più semplice leggere i dati: Ing. Gestionale al Polito (fonte almalaurea) ha media voto di laurea magistrale di 92,2 e una media voti esami di 23,5. E' evidente che già solo da questo dato, se confrontato con gli altri, si evince la selettività notevolmente maggiore dei politecnici (purtroppo non ci sono i dati del politecnico di Milano, ma credo che la lunghezza d'onda sia simile). Tutte le altre università aventi corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale hanno una media voto di laurea di poco o di molto superiore al cento, con medie voti esami sopra il 26 per tutti, tranne che per Roma Sapienza con 25,2.
Sono dati davvero notevoli a mio avviso.
https://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2012&corstipo=LS&ateneo=tutti&facolta=tutti&gruppo=5&pa=tutti&classe=11034&corso=tutti&postcorso=tutti&disaggregazione=ateneo&LANG=it&CONFIG=profilo
"Luca.Lussardi":
Non esiste nessun vantaggio sostanziale tra una laurea conseguita ad un politecnico e una conseguita in una facoltà di ingegneria che non è un politecnico: alla fine il politecnico è comunque un'università.
Mi permetto di dire che è sufficiente connettersi ad Almalaurea per constatare, come per uno stesso CdL, quantomeno per le aziende, la differenza c'è, e come, parlando di bruti numeri e percentuali.
Non esiste nessun vantaggio sostanziale tra una laurea conseguita ad un politecnico e una conseguita in una facoltà di ingegneria che non è un politecnico: alla fine il politecnico è comunque un'università.