Tesi di laurea triennale professore con cui ho preso 26
Ciao a tutti, studenti e professori.
Dovrò a breve scegliere su cosa fare la tesi e con quale professore.
Secondo voi chiedere di fare la tesi ad un professore al cui esame ho preso 26 è un errore?
Mi è stato detto da ex-studenti che di solito andrebbe chiesto a professori con cui si prendono voti più alti.
Grazie per i vostri pareri in anticipo
Dovrò a breve scegliere su cosa fare la tesi e con quale professore.
Secondo voi chiedere di fare la tesi ad un professore al cui esame ho preso 26 è un errore?
Mi è stato detto da ex-studenti che di solito andrebbe chiesto a professori con cui si prendono voti più alti.
Grazie per i vostri pareri in anticipo
Risposte
"vict85":
Riguardo al tuo professore, forse guardava solo il voto per capire che tipo di tesi proporti. Se arrivavi con un voto basso si limitava a darti qualcosa di compilativo (o magari ti diceva di prendere qualche libro e studiarlo e che poi vi vedevate tra un mese).
Sicuramente è così. Come persona è assolutamente politically-correct quindi sicuramente la tesi l'avrebbe proposta (probabilmente facendo un ragionamento del tipo che accennavi).
"anonymous_be0efb":
@Intermat
Secondo me, se il tuo ex-professore utilizza il voto preso all'esame come criterio per scegliere i tesisti nel caso in cui essi siano troppi, allora non c'è nulla di male.
E' l'unico criterio in base al quale può scremare un po' e scegliere (oltre alla media ponderata).
Ma se applica questo metodo a prescindere, se lo applica anche nel caso in cui i tesisti siano due...allora è un cretino. Perdona la finezza.
Sicuramente non è un cretino, allo stesso modo sicuramente è una persona a dir poco particolare (tanto che tutti gli studenti ne hanno un timore assurdo, tra l'altro ingiustificato).
@Intermat: Penso che questi aspetti dipendano dal corso di laurea. A matematica, i professori tendevano a lavorare insieme e si ruotavano gli insegnamenti della triennale. A Torino, per esempio, c'erano vari professori di geometria algebrica e geometria differenziale ma nessuno era specializzato nella topologia generale o algebrica. Questo non ti impediva di fare una tesi topologica però (specialmente alla triennale, alla magistrale è un po' diverso[nota]Per la magistrale conviene avere un relatore o correlatore che sa qualcosa dell'argomento. Quindi se il relatore ne sa poco, ti cercherà un collega, magari di un'altra università, che ne sa qualcosa.[/nota]) e topologia non mancava certo tra i corsi proposti. A scienze politiche, dove ho fatto solo la triennale, l'impressione è effettivamente che i professori fossero specializzati in quello che insegnavano (ma sono sicuro che fosse solo parzialmente vero, specialmente per i professori di diritto ed economia).
Riguardo al tuo professore, forse guardava solo il voto per capire che tipo di tesi proporti. Se arrivavi con un voto basso si limitava a darti qualcosa di compilativo (o magari ti diceva di prendere qualche libro e studiarlo e che poi vi vedevate tra un mese).
Riguardo al tuo professore, forse guardava solo il voto per capire che tipo di tesi proporti. Se arrivavi con un voto basso si limitava a darti qualcosa di compilativo (o magari ti diceva di prendere qualche libro e studiarlo e che poi vi vedevate tra un mese).
@Intermat
Secondo me, se il tuo ex-professore utilizza il voto preso all'esame come criterio per scegliere i tesisti nel caso in cui essi siano troppi, allora non c'è nulla di male.
E' l'unico criterio in base al quale può scremare un po' e scegliere (oltre alla media ponderata).
Ma se applica questo metodo a prescindere, se lo applica anche nel caso in cui i tesisti siano due...allora è un cretino. Perdona la finezza.
Secondo me, se il tuo ex-professore utilizza il voto preso all'esame come criterio per scegliere i tesisti nel caso in cui essi siano troppi, allora non c'è nulla di male.
E' l'unico criterio in base al quale può scremare un po' e scegliere (oltre alla media ponderata).
Ma se applica questo metodo a prescindere, se lo applica anche nel caso in cui i tesisti siano due...allora è un cretino. Perdona la finezza.
Nel caso del professore con cui parlai io non c'erano altri studenti. Mediamente gli studenti sono spaventati da lui e dal suo stile quindi nessuno gli chiede la tesi. Nonostante questo lui valuta il voto (ripeto, non sono sicuro che rifiuti chi ha preso un voto basso ma diciamo che lo accetterebbe controvoglia mettendo questo "controvoglia" ben in mostra durante il primo colloquio con il risultato che lo stesso studente lascerà perdere).
Per quanto riguarda il fare la tesi con un docente diverso da quello che ha insegnato il corso, diciamo che dipende. Teoricamente se c'è un altro professore nel dipartimento che lavora su quegli argomenti e ti vuole seguire allora non ci sono problemi. Il punto è che questo accade raramente. Solitamente se un professore fa un corso allora sarà anche l'unico (o uno dei pochissimi) a lavorare su quella materia (a volte non succede nemmeno questo). Di conseguenza o ci si accontenta di lui o si cerca fuori dal dipartimento. In questo ultimo caso ecco che entrano in ballo i regolamenti dei singoli dipartimenti: nel mio caso non era possibile avere un relatore fuori dal dipartimento, al massimo poteva essere correlatore. Quindi in questo caso bisogna trovare un altro professore ancora nel dipartimento, intenzionato a fare da "prestanome" come relatore, che non ti seguirà ma ti firmerà tutte le carte lasciandoti seguire dal collega di un altro dipartimento. Insomma un casino.
Per quanto riguarda il fare la tesi con un docente diverso da quello che ha insegnato il corso, diciamo che dipende. Teoricamente se c'è un altro professore nel dipartimento che lavora su quegli argomenti e ti vuole seguire allora non ci sono problemi. Il punto è che questo accade raramente. Solitamente se un professore fa un corso allora sarà anche l'unico (o uno dei pochissimi) a lavorare su quella materia (a volte non succede nemmeno questo). Di conseguenza o ci si accontenta di lui o si cerca fuori dal dipartimento. In questo ultimo caso ecco che entrano in ballo i regolamenti dei singoli dipartimenti: nel mio caso non era possibile avere un relatore fuori dal dipartimento, al massimo poteva essere correlatore. Quindi in questo caso bisogna trovare un altro professore ancora nel dipartimento, intenzionato a fare da "prestanome" come relatore, che non ti seguirà ma ti firmerà tutte le carte lasciandoti seguire dal collega di un altro dipartimento. Insomma un casino.
Secondo me, dipende. Se si ricorda di te e ha una buona opinione delle tue capacità, allora non ci sono problemi. Se non si ricorda e segue già molte tesi potrebbe usare il voto del corso come modo per selezionare gli studenti. Un 26, comunque, non è né estremamente alto né particolarmente basso, quindi è difficile dire come il professore vedrebbe quel voto senza sapere la media delle persone che sostengono quell'esame.
Il voto del corso potrebbe avere più peso alla triennale che alla magistrale, sia perché alla magistrale si ha più modo di farsi conoscere, sia perché le tesi della magistrale sono generalmente più interessanti per il professore e quindi l'argomento della tesi ha un suo peso. Non va trascurato inoltre il come ci si presenta al colloquio
Infine, a meno che il professore non abbia già molti tesisti, non mi è capitato spesso di sentire persone rifiutate da relatori. Tieni inoltre conto che anche se vuoi fare una tesi sull'argomento X non devi necessariamente fare la tesi con il professore che ti ha insegnato quel particolare corso.
Al di là dell'essere accettato o meno, si dovrebbe fare la tesi su una materia di cui si possiedono basi solide. Quindi se non sei convinto che tu ce li abbia, puoi contattare il professore e chiedere consigli su come approfondire e rafforzare gli argomenti del corso in modo da poter fare una tesi con base più solide. Tra l'altro è anche un modo per farsi conoscere.
Il voto del corso potrebbe avere più peso alla triennale che alla magistrale, sia perché alla magistrale si ha più modo di farsi conoscere, sia perché le tesi della magistrale sono generalmente più interessanti per il professore e quindi l'argomento della tesi ha un suo peso. Non va trascurato inoltre il come ci si presenta al colloquio
Infine, a meno che il professore non abbia già molti tesisti, non mi è capitato spesso di sentire persone rifiutate da relatori. Tieni inoltre conto che anche se vuoi fare una tesi sull'argomento X non devi necessariamente fare la tesi con il professore che ti ha insegnato quel particolare corso.
Al di là dell'essere accettato o meno, si dovrebbe fare la tesi su una materia di cui si possiedono basi solide. Quindi se non sei convinto che tu ce li abbia, puoi contattare il professore e chiedere consigli su come approfondire e rafforzare gli argomenti del corso in modo da poter fare una tesi con base più solide. Tra l'altro è anche un modo per farsi conoscere.
"anonymous_be0efb":
Se chiedi ciò a professori o persone laureate, ti diranno tutti la stessa cosa che ti hanno già detto gli altri utenti.
Se lo chiedi invece a degli studenti della triennale ti diranno il contrario.
Chissà perché alcuni studenti della triennale hanno questa percezione
"condizione necessaria relatore = voto alto nella sua materia"
Comunque io ho conosciuto un professore che se non avevi preso un ottimo voto nel suo corso non era molto felice di farti da relatore. Quando gli chiesi la tesi (che poi non feci con lui) controllò il file con i voti del suo esame e disse che era interessato a farmi fare la tesi con lui dato che avevo preso 30 al suo esame. Con questo non dico che non avrebbe preso come tesista uno con un voto peggiore, però sarebbe partito un po' prevenuto sulle sue potenzialità.
Sì, sicuramente il voto singolo non conta niente...Quello che conta è l'intero percorso. Però non sapevo se anche i professori fossero di questo parere.
[ot]Mi è capitato più di una volta di fare un esame su cui ero preparatissimo e prendere 25 perché il giorno prima avevo avuto qualche problema familiare/personale che non mi aveva fatto dormire affatto...
Altre volte invece ho intascato un 30 non avendo studiato diversi teoremi o piccole parti del programma... Tutta fortuna insomma.[/ot]
[ot]Mi è capitato più di una volta di fare un esame su cui ero preparatissimo e prendere 25 perché il giorno prima avevo avuto qualche problema familiare/personale che non mi aveva fatto dormire affatto...
Altre volte invece ho intascato un 30 non avendo studiato diversi teoremi o piccole parti del programma... Tutta fortuna insomma.[/ot]
Il motivo è facile, la credenza comune è che un professore che ti dà un voto più alto ti stima maggiormente rispetto ad uno che ti dà un voto più basso, la cosa è falsa perchè il voto ad un esame riflette solo la preparazione che in quel momento lo studente ha, ho dato vari 18 a persone sveglie che secondo me potevano prendere anche un 30 se solo avessero studiato.
Se chiedi ciò a professori o persone laureate, ti diranno tutti la stessa cosa che ti hanno già detto gli altri utenti.
Se lo chiedi invece a degli studenti della triennale ti diranno il contrario.
Chissà perché alcuni studenti della triennale hanno questa percezione
"condizione necessaria relatore = voto alto nella sua materia"
Se lo chiedi invece a degli studenti della triennale ti diranno il contrario.
Chissà perché alcuni studenti della triennale hanno questa percezione
"condizione necessaria relatore = voto alto nella sua materia"
Grazie mille
Io mi trovai nella tua stessa identica situazione per la laurea magistrale, ed oggi col mio ex-relatore ci scrivo articoli di ricerca: vai tranquillo!

Questo dipende da come lavorerai con lui, il voto che hai preso nel suo esame è relativo, ha ragione gugo. Te lo dico anche per esperienza personale, io mi sono laureato con un professore col quale ho preso il voto più basso della mia carriera da studente.
Sono d'accordo. Ma se il relatore ti presenta alla commissione come studente mediocre...non è molto conveniente. No?
La scelta del docente conta poco... Il problema è scegliere una materia ed un argomento che ti interessano, altrimenti lavorarci diventa pesante.