Sulla stesura della Tesi triennale
Sono in procinto di iniziare il terzo anno di matematica e non faccio che pensare alla tesi da stendere. Vi espongo qualche dubbio
Da quanto ho capito, devo decidere un settore matematico e un professore esperto che mi faccia da relatore.
1. Quando [nota]Io ho già in mente due o tre argomenti ma mi piacerebbe sentire cosa hanno da proporre gli altri[/nota] posso iniziare a vagare nel dipartimento in cerca del mio futuro relatore?
2. Se indeciso su più settori, posso consultare più professori?
3. Di quanti laureandi può un professore essere relatore?
4. Se gli argomenti propostimi non sono di mio gradimento cosa dovrei fare?
5. Contano la difficoltà e la 'fama' dell'argomento?
6. E' difficile coinciliare la stesura della tesi con la preparazione degli esami e con il tirocinio?
Grazie in anticipo

Da quanto ho capito, devo decidere un settore matematico e un professore esperto che mi faccia da relatore.
1. Quando [nota]Io ho già in mente due o tre argomenti ma mi piacerebbe sentire cosa hanno da proporre gli altri[/nota] posso iniziare a vagare nel dipartimento in cerca del mio futuro relatore?
2. Se indeciso su più settori, posso consultare più professori?
3. Di quanti laureandi può un professore essere relatore?
4. Se gli argomenti propostimi non sono di mio gradimento cosa dovrei fare?
5. Contano la difficoltà e la 'fama' dell'argomento?
6. E' difficile coinciliare la stesura della tesi con la preparazione degli esami e con il tirocinio?
Grazie in anticipo
Risposte
"gugo82":
Parecchio cambia quand’è un trentenne a tenere conversazioni allo stesso modo: il risultato è davvero parecchio patetico.
Figurati se poi quello che fa il professore di liceo a Carditello di anni ne ha più di 35, che razza di fallito deve sembrare, quando si atteggia a raffinato conoscitore perché convinto che la latrina dove ha avuto la sfortuna di venire (de)formato gli abbia dato la minima idea di cosa sia e di come si fa matematica.
Per fortuna però non stiamo parlando di individui realmente esistenti.
Ora, Cantor.
Stavamo parlando di uninà. Cerca di salvare il salvabile, se non riesci ad andartene. Cerca di evitare i cattivi soggetti. Se faccio dei nomi e dei cognomi in pubblico, mi viene a cercare la malavita (o peggio, gli sgherri di [un famosissimo gruppista]), ma anche tu puoi comunicare in privato.
[xdom="gugo82"]Ti si è tollerato anche troppo.
Chiudo…[/xdom]
@ caulacau: Ho un cuginetto piccolo, in quell’età che cerca di parlare di argomenti “da grandi” usando (per lo più a sproposito, perché quegli argomenti non li conosce) le espressioni usate dagli adulti.
È tenero, in fondo, e ci fa fare grandissime risate.
Tuttavia parecchio cambia quand’è un trentenne a tenere conversazioni allo stesso modo: il risultato è davvero parecchio patetico.
@ Cantor99: Se vuoi parlarne vis-à-vis, sono qui. Basta un PM.
È tenero, in fondo, e ci fa fare grandissime risate.
Tuttavia parecchio cambia quand’è un trentenne a tenere conversazioni allo stesso modo: il risultato è davvero parecchio patetico.
@ Cantor99: Se vuoi parlarne vis-à-vis, sono qui. Basta un PM.

"Cantor99":Uno dei difetti è che i relatori non hanno nessuna flessibilità al momento di discutere dell'argomento su cui farai la tesi. In genere, o la proposta è preconfezionata, oppure cercano di deviare ogni scintilla di iniziativa personale verso il proprio gusto, buonsenso o tradizione di tesi fatte dai tuoi antenati. Questo, converrai con me, è indice di piccolezza (e anche di un certo provincialismo che fa pensare ai suoi membri si tratti di un ateneo di eccellenza, laddove invece).
Il molle è riferito alla sola preparazione della tesi? O parli in generale? Sono curioso
Poi. E' l'eccezione, più che la regola, poter incontrare spesso il proprio relatore. Ci sono storie terribili che gli scout raccontano attorno al fuoco di docenti che interagiscono con lo studente dicendo "ciao, texxa questo articolo; ci vediamo quando l'hai texxato. La tua tesi è texxarlo". O peggio: l'articolo nemmeno è un articolo, ma il capitolo di un libro. Converrai con me che questo (far diventare prassi la compilazione di qualcosa di ultraclassico, senza dare la possibilità di interpretazione, o il guizzo di fantasia che presuppone la pratica della matematica) è indice di una certa tradizione al lavoro mediocre. E sì, questo succede anche agli analisti. Anche a gente promettente viene proposto questo esercizio di dettato; il che lascia perlomeno presagire che il livello cui vengono esposti quelli meno bravi è ancora peggiore.
"Ti ho fatto studiare questa cosa perché la vedrai in un corso della magistrale" è una frase che mi è capitato di sentir dire. Quanto è micragnosa una persona il cui orizzonte didattico è "ti insegno le cose che poi vedrai comunque tra qualche mese"? Fare una tesi dovrebbe essere un'occasione di formazione che completa il tuo percorso di studio, non una maniera di prendersi avanti con le lezioni. Almeno, questo dovrebbe succedere in atenei dove le tue tasse non vanno a foraggiare le vacanze alle Maldive di un "geometra" che diventa ordinario solo perché ha il cognome giusto.
Ora, siccome lo scopo delle storie degli scout è fare paura, ma non terrorizzare, una soluzione è rivolgersi a qualche persona dotata di più senno:
- un geometra/topologo: https://www.docenti.unina.it/#!/profess ... iferimenti
- un altro topologo: https://www.docenti.unina.it/#!/profess ... iferimenti
...arrivato a questo punto volevo postare il nome di un logico, o di un algebrista che non fa teoria dei gruppi protocazzari con scappellamento non olomorfo e indice finito, ma non li ho trovati. Significa che non ce ne sono, e questo dovrebbe farti sospettare che la situazione è brutta: o fai teoria dei suddetti gruppi (maturando, poi, l'idea che l'algebra sia fatta di quello, propalando poi scemenze come "se ti deve piacere qualcosa, fatti piacere l'analisi"), o fai analisi, ma poi finiresti per pensare che l'unica matematica seria sia quella, non perché è vero, ma perché per ora è l'unico ramo della materia a essere trattato con una parvenza di dignità, formando cioè (ogni tanto) qualche studente che può competere con chi ha studiato da un'altra parte, vedendo com'è giusto che sia anche un po' di geometria differenziale, di logica, di combinatoria...
Oppure emigri, che a questo punto non sarebbe una cattiva idea.
Oppure finisci a fare il professore di liceo a Carditello. Prospettiva di vita che non auguro al mio peggiore nemico.
https://www.youtube.com/watch?v=PBa_WJU6GFE
Perciò no, non era un typo.
Capisco ...
Grazie per i consigli Gugo
Grazie per i consigli Gugo
"Cantor99":
[quote="caulacau"]Le mie spie mi dicono che le regole cui sono soggetti gli studenti di urina sono bizzarre, ma il carico di lavoro è abbastanza molle (per usare un eufemismo molto politicamente corretto). Almeno finché non fai analisi: gli analisti non li devi toccare o ti fanno del male fisico.
Il molle è riferito alla sola preparazione della tesi? O parli in generale? Sono curioso

No, a tutto… E te lo dice uno che ci è passato.
"Cantor99":
[quote="caulacau"] PS: se qualcuno ti dice "sottogruppo nearly normale", scappa molto lontano.
Sconsigli la teoria dei gruppi

Sì.
Se proprio vuoi preferire qualcosa, preferisci l’Analisi.
E comincia a guardarti intorno per la magistrale.
"caulacau":
Le mie spie mi dicono che le regole cui sono soggetti gli studenti di urina sono bizzarre, ma il carico di lavoro è abbastanza molle (per usare un eufemismo molto politicamente corretto). Almeno finché non fai analisi: gli analisti non li devi toccare o ti fanno del male fisico.
Il molle è riferito alla sola preparazione della tesi? O parli in generale? Sono curioso

"caulacau":
Puoi iniziare a cercare qualcuno 5-6 mesi prima del mese in cui vuoi laurearti, se vuoi fare le cose con calma. Altrimenti, anche in meno tempo dovresti farcela. Ovviamente molto dipende da quanti esami ti mancano.
Okok avevo frainteso. Allora posso passare il primo semestre tranquillo

"caulacau":
PS: se qualcuno ti dice "sottogruppo nearly normale", scappa molto lontano.
Sconsigli la teoria dei gruppi

Le mie spie mi dicono che le regole cui sono soggetti gli studenti di unina sono bizzarre, ma il carico di lavoro è abbastanza molle (per usare un eufemismo molto politicamente corretto). Almeno finché non fai analisi: gli analisti non li devi toccare o ti fanno del male fisico.
Puoi iniziare a cercare qualcuno 5-6 mesi prima del mese in cui vuoi laurearti, se vuoi fare le cose con calma. Altrimenti, anche in meno tempo dovresti farcela. Ovviamente molto dipende da quanti esami ti mancano.
PS: se qualcuno ti dice "sottogruppo nearly normale", scappa molto lontano.
Puoi iniziare a cercare qualcuno 5-6 mesi prima del mese in cui vuoi laurearti, se vuoi fare le cose con calma. Altrimenti, anche in meno tempo dovresti farcela. Ovviamente molto dipende da quanti esami ti mancano.
PS: se qualcuno ti dice "sottogruppo nearly normale", scappa molto lontano.
Grazie per la pronta risposta.
Il dubbio principale è il primo: i 4/8 mesi decorrono dall'inizio dell'anno scolastico? Se sì, mi stai consigliando di cercare qualcuno nel periodo della sessione invernale/inizio secondo semestre: questo per farmi conoscere le materie del primo semestre (che sono Geometria 3, Sistemi dinamici, Logica e Fondamenti di Matematica http://www.cs-matematica.unina.it/Detta ... mento=2014)?
Il dubbio principale è il primo: i 4/8 mesi decorrono dall'inizio dell'anno scolastico? Se sì, mi stai consigliando di cercare qualcuno nel periodo della sessione invernale/inizio secondo semestre: questo per farmi conoscere le materie del primo semestre (che sono Geometria 3, Sistemi dinamici, Logica e Fondamenti di Matematica http://www.cs-matematica.unina.it/Detta ... mento=2014)?
1. Non c'è, che io sappia, un limite di tempo che puoi dedicare alla cosa, ma direi che sia saggio tenersi in un range che va dai 4 agli 8 mesi.
2. Sì.
3. Di quanti ne riesce a tenere.
4. Glielo dici e gli chiedi se può (a) proporne un altro (b) modificarlo trovando un compromesso coi tuoi gusti o (c) indirizzarti da un altra persona. Per la triennale, magari, no, ma avere un relatore è come avere un partner. Se non si va d'accordo si può avere un rapporto transazionale e civile, ma non ci si può inventare l'amore.
5. No, ora come ora conta fare un lavoro decente che ti insegni qualcosa e che sia una bella esperienza di studio.
6. No, è come dover studiare un altro esame, di cui periodicamente fissi il programma con un docente, e di cui devi texxare le note del corso.
2. Sì.
3. Di quanti ne riesce a tenere.
4. Glielo dici e gli chiedi se può (a) proporne un altro (b) modificarlo trovando un compromesso coi tuoi gusti o (c) indirizzarti da un altra persona. Per la triennale, magari, no, ma avere un relatore è come avere un partner. Se non si va d'accordo si può avere un rapporto transazionale e civile, ma non ci si può inventare l'amore.
5. No, ora come ora conta fare un lavoro decente che ti insegni qualcosa e che sia una bella esperienza di studio.
6. No, è come dover studiare un altro esame, di cui periodicamente fissi il programma con un docente, e di cui devi texxare le note del corso.