Srotoliamo la matassa!

alfiere15
Buonasera a tutti!!!
Vi scrivo perché vorrei un vostro parere... voglio srotolare la "mia matassa"!!!
Sono un ragazzo che l'anno prossimo frequenterà il quinto anno del liceo scientifico. Dico subito che, per me, amare la matematica è solo un eufemismo... per quanto mi riguarda, è molto di più, è un mondo da scoprire e far scoprire: per questo, un giorno (speriamo il prima possibile), sarò un insegnante, al liceo, di matematica (e spero uno dei migliori! Ahahah). Sono certo di questa mia "missione" da sempre, già dalla scuola media: qualcuno direbbe che sono "predestinato". Ecco che tra qualche mese dovrò prendere una decisone: il mio futuro universitario. Ovviamente sarà un CdL in Matematica... i problemi sono però "variegati":
1) molti, vedendo la mia media scolastica (10) vorrebbero che frequentassi la Normale di Pisa. Io ho visto i test di accesso e ammetto che sono difficilissimi e non riesco a svolgerli. E ciò mi butta un pochettino giù: è segno che la matematica non è per me, nonostante tutte le mie idee? Io, poi, non riesco a svolgere neanche bene i quesiti delle olimpiadi di matematica: ulteriore segno???
2) io, invece, vorrei rimanere nella mia zona: Bari, che sembra essere una delle migliori università del Sud. Voi avete qualche informazione?
3) io leggo spesso i programmi dei corsi di matematica che dovrò frequentare: ogni voltane rimango affascinato. Però nutro, ovviamente, un po' di timore: sono molto difficili i vari corsi????

Risposte
vict85
"alfiere15":
Grazie per le tue risposte. Una cosa vorrei chiederti, se posso: cosa ti ha spinto a scegliere proprio Matematica? Io mi sento spesso dire che Matematica "pura" è "inutile" (da un punto di vista lavorativo) e che dovrei scegliere Ingegneria: "Tanto sono uguali" (dicono)....


Il concetto di matematica pura e applicata ha, ritengo, più valenza organizzativa che reale. Non siamo più ai tempi di Hardy. Gli ingegneri hanno scopi pratici e usano gli strumenti matematici per i loro scopi pratici, i matematici fanno matematica che qualcuno forse userà. Un matematico che si considera applicato semplicemente lavora più a stretto contatto con gli altri (ingegneri ma anche fisici, biologi, medici, economisti, statistici, informatici, architetti...). Ogni matematico che lavora nelle aziende di fatto è un matematico applicato anche se si occupa di, per esempio, geometria algebrica.

Comunque giustificarsi non è né facile né necessario.

alfiere15
Sicuramente! Ma dover ogni volta "giustificarsi" non è facile... e sentire ogni volta che Matematica è "inutile" è "orrendo"!
"Non ragioniam di lor, ma guarda e passa" diceva Dante! :lol:

Luca.Lussardi
Se l'hai capito tu è sufficiente, non è necessario farlo capire agli altri.

alfiere15
@Luca.Lussardi
Anche io mi pongo sempre quella domanda. Soprattutto mi chiedo quale attività mi faccia gioire! E sì! Quando faccio matematica io gioisco, sono felice... la faccio pure in estate con 40 gradi: apro il libro e faccio qualche esercizio. E la volevo fare anche in ospedale, quando non sono stato bene! Agli occhi di molti pazzia, forse invece solo "amore"!
A me, delle prospettive di lavoro paventate dai molti, non interessa: io so quale sia la mia passione e cosa fare. Vorrei tanto farlo capire anche ai "molti"...

alfiere15
Grazie vict85 per la tua risposta: mi state consolando!!!! In questi anni mi buttavo un po' giù perché non riuscivo a svolgere i "Giochi di Archimede", per me difficili!

Per quanto riguarda l'insegnamento, mi rendo conto ogni giorno di più che trasmettere le nostre passioni è difficile e sensibilizzare i ragazzi lo è ancora di più. Ho già iniziato a "lavorare" con qualche ragazzo. E lo faccio quasi ogni giorno con i miei compagni di classe che per matematica/fisica si rivolgono sempre a me: le giornate pre-compito di matematica sono mooooolto piene di incontri pomeridiani!!!! Dicono che io sappia spiegare molto bene, non ripetendo mai a memoria le parole del libro e cercando sempre di far capire il più possibile il ragionamento alla base dell'esercizio.
Queste esperienze mi hanno sempre più mostrato che quello che voglio fare io è cioè che si addice a me. e non solo: tu pensa che ieri, a una festa, mentre si ballava, il dj al microfono disse: "Lui - cioè io - non vi sembra il professore che vi deve, da un momento all'altro, interrogare?"
Sarà veramente "predestinazione"? :lol: :lol:

Luca.Lussardi
No, non sono uguali, se no non farebbero due corsi di laurea diversi. Quando ho dovuto scegliere che corso di laurea frequentare mi sono chiesto che attività non mi annoia anche facendone tutto il giorno, e l'unica risposta è stata matematica. Lascia perdere chi ti parla di possibilità lavorative, le avrai sia che avrai una laurea in matematica sia che avrai una laurea in ingegneria.

vict85
I vantaggi didattici che ti fornisce la scuola normale sono poco improntati verso l'insegnamento nelle scuole superiori. La matematica moderna non è quella che si studia alle superiori e conosco vari aspiranti insegnanti che sono insoddisfatti di dover fare tanti corsi, per loro, inutili. E alla normale ne faresti penso anche di più. Premetto comunque che io non sono tra loro, nel senso che non sono aspirante insegnante, e non vado comunque alla normale di Pisa.

Nella triennale non esistono, in genere, triennali improntate all'insegnamento ma esistono magistrali di questo tipo. Dopo di che dovresti intraprendere il complesso e ampiamente burocratizzato iter per entrare nella scuola e i molteplici anni di precariato.

Sinceramente penso che se tu vuoi diventare un buon insegnante Bari vada più che bene. Quello che invece ti suggerisco è di cercare di sfruttare ogni possibilità per entrare nelle classi e lavorare con i ragazzi: a volte le università organizzano vari progetti di sensibilizzazione e trasmissione della matematica. Inoltre organizzati per fare ripetizioni di matematica nel vicinato.

Aggiungo comunque che l'essere bravo e veloce nella matematica olimpica è un modo per essere matematico ma non è l'unico. Insomma la matematica non è risolvere problemi ma capire a fondo la matematica stessa.

Detto questo non è detto che tu alla fine dei 5 o più anni di studio voglia ancora fare l'insegnante. Tieni ogni possibilità aperta.

alfiere15
Grazie per le tue risposte. Una cosa vorrei chiederti, se posso: cosa ti ha spinto a scegliere proprio Matematica? Io mi sento spesso dire che Matematica "pura" è "inutile" (da un punto di vista lavorativo) e che dovrei scegliere Ingegneria: "Tanto sono uguali" (dicono)....

Luca.Lussardi
"alfiere15":
Io ho visto i test di accesso e ammetto che sono difficilissimi e non riesco a svolgerli. E ciò mi butta un pochettino giù: è segno che la matematica non è per me, nonostante tutte le mie idee?


Assolutamente no.

"alfiere15":

Io, poi, non riesco a svolgere neanche bene i quesiti delle olimpiadi di matematica: ulteriore segno???


Assolutamente no.

"alfiere15":

2) io, invece, vorrei rimanere nella mia zona: Bari, che sembra essere una delle migliori università del Sud. Voi avete qualche informazione?


Non la conosco moltissimo, ma ci sono docenti molto qualificati.

"alfiere15":

3) io leggo spesso i programmi dei corsi di matematica che dovrò frequentare: ogni voltane rimango affascinato. Però nutro, ovviamente, un po' di timore: sono molto difficili i vari corsi????


Per tutti la matematica è difficile; la cosa importante è impegnarsi seriamente, se lo farai i risultati li avrai.

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