Scelta facoltà universitaria

ID19
Salve a tutti, sono uno studente all'ultimo anno del liceo classico e in questi giorni sto cercando di capire quale corso universitario mi conviene scegliere. Diciamo che è da un paio di anni che sto pensando di iscrivermi a una facoltà scientifica, ma vorrei capire meglio alcune cose.
1)In primo luogo, il mio più grande dubbio è se iscrivermi a uno dei numerosi corsi di ingegneria o se scegliere qualcos'altro (fisica per esempio mi attira parecchio). Diciamo che sono sempre stato un "amante della conoscenza": ho sempre cercato di cogliere il lato positivo di ogni materia (anche le più odiose come il greco) e la prima motivazione che mi spinge ad iscrivermi all'università è quella di imparare qualcosa di nuovo e capire meglio il funzionamento del mondo. Per questo motivo ingegneria mi suscita qualche perplessità. D'altra parte però so anche che con una laurea in ingegneria avrei molta più probabilità di trovare un lavoro attinente ai miei studi e a me piacerebbe occuparmi per tutta la vita di ciò che ho studiato (non vorrei avere poi l'impressione di avere sprecato gli anni universitari). Inoltre alcuni sostengono che fisica o matematica siano davvero toste e ho paura di non farcela.
2)Posta questa premessa, se decidessi di scegliere ingegneria, vorrei capire meglio le peculiarità dei diversi corsi. Diciamo che gli argomenti trattati a scuola in fisica che più mi sono piaciuti sono la termologia e il campo elettrico, mentre non mi ha entusiasmato la meccanica. Inoltre scarterei i corsi con troppa chimica perché la mia preparazione in questa materia è praticamente nulla (si sa, nella scuola italiana alcuni insegnanti sono davvero incapaci...).
3)Come ho detto sopra, vengo da un liceo classico e non so quanto la mia preparazione sia adeguata per affrontare i diversi corsi di laurea (al di là di chimica di cui ho già parlato).
4)Infine, poiché abito nel Nord Ovest, tra Torino e Milano quale città è meglio per studiare materie di questo tipo?

Risposte
ID19
Sì la fisica continua ad essere la mia materia preferita a scuola, ma non è il mio unico interesse e ultimamente sto valutando altri percorsi, come appunto ingegneria gestionale (si sa, non è facile scegliere il proprio percorso di studi: ci sono dei miei amici che ora, a meno di un mese dall'esame di maturità, hanno ancora dei dubbi se iscriversi a lettere o ad economia, due percorsi con differenze ben maggiori di quelle presenti tra i diversi rami dell'ingegneria). Per "lavori di un certo livello" intendo dei lavori che siano in linea con il percorso di studi: ritrovarmi a svolgere un lavoro che avrei potuto ottenere tranquillamente senza alcuna laurea non mi sembra una prospettiva appagante dopo tutti gli anni passati a studiare. Poi di certo non pretendo trovare subito il lavoro perfetto, però vorrei che nel tempo la laurea mi sia davvero utile.

anonymous_40e072
Ma il tuo interesse principale non era mica la Fisica?
Che significa per te "lavori di un certo livello"?
Insieme agli Ing Informatici, i Gestionali sono i più richiesti dal mondo del lavoro. Detto questo, NON scegliere cosa studiare in base alla richiesta nel mondo del lavoro.

ID19
Riprendo questa discussione perché, qualche mese dopo, sto prendendo in considerazione anche ingegneria gestionale e ingegneria della produzione industriale (entrambe al Polito, dove ho già passato il test). Ho letto i piani di studi sul sito e più o meno ho capito di cosa si tratta. Quello che vorrei capire è se chi esce da questi due corsi di laurea ha delle buone possibilità di essere assunto per lavori inerenti agli studi, o se invece le imprese preferiscono, per gli stessi posti, laureati in economia. Infatti ho l'impressione che, trattandosi di un ibrido, si studiano svariati ambiti ma non in maniera approfondita come richiesto per lavori di un certo livello. Vorrei sapere se chi ha avuto esperienza nel settore conferma ciò che dico o se invece la realtà è differente.

ID19
Sì anche a me sembra un corso molto interessante, anche perché fisica è la materia che più mi interessa.

civamb
A questo punto ingegneria fisica al polito è la scelta migliore per le tue esigenze.

ID19
Sì effettivamente non ho formulato benissimo le domande. Quello che intendevo dire è che, pur avendo intenzione di diventare un ingegnere, vorrei comunque tenermi aperta la strada della ricerca e dell'insegnamento. Cioè non sto dicendo "voglio iscrivermi a ingegneria e poi fare l'insegnante" oppure "voglio fare il ricercatore a tutti i costi", penso solo che non so che cosa passerà nella mia testa fra cinque anni e che quindi vorrei tenermi un certo numero di strade aperte, anche se il mio obiettivo principale è quello di diventare un ingegnere (ultimamente mi sto orientando su ing. fisica). Diciamo che non voglio prendere ora a 18 anni una decisione irreversibile, preferisco scegliere un ambito e poi tenersi aperte diverse possibilità. Comunque mi par di capire (da quello che mi è stato risposto e da ciò che ho saputo da altre persone) che le mie domande di prima hanno una risposta affermativa, quindi la questione è per me risolta.
P.S. se qualcuno vuole darmi dei consigli per passare al meglio il test del polito mi scriva in privato, visto che reputo la mia preparazione adeguata ma non proprio eccellente. Grazie.

anonymous_40e072
Poni domande generaliste e mal poste.
Studia Ingegneria se vuoi fare l'Ingegnere, studia Fisica se vuoi fare il Fisico. Se poi vorrai fare il ricercatore lo deciderai quando sarai in procinto di laurearti. Sottolineo che c'è un enorme differenza tra un cdl in una scienza pura e uno in Ingegneria. Gli argomenti di cui si "ricerca", la metodologia, l'approccio è molto diverso. Eviterei totalmente di porre il confronto in termini di "posti disponibili". E' fuorviante.
Se eccellerai come studente, allora ti prenderai il tuo Ph.D. e comincerai la tua strada da ricercatore.
Se vorrai invece, insegnare in un liceo, dovrai inserire una trentina di CFU in magistrale per l'insegnamento. E' chiaro che, se vuoi insegnare Fisica o Matematica, è naturale che abbia più senso iscriversi a Matematica o Fisica.
Iscriversi ad Ingegneria con l'intenzione di andare ad insegnare in un liceo Matematica, non ha nessun senso.

ID19
Ripeto l'ultima domanda: con una laurea magistrale nel ramo di ingegneria dell'informazione ci sono molti posti da ricercatore? O per dedicarsi alla ricerca è meglio ottenere una laurea in fisica (non ingegneria)?

ID19
Due cose che non mi dispiacerebbe fare dopo la laurea sono l'insegnante in un liceo o il ricercatore. Per la prima opzione, una laurea magistrale in ingegneria (in uno dei corsi di laurea che ho citato nel messaggio precedente) permetterebbe di accedere all'insegnamento di matematica e fisica nella scuola pubblica italiana? Per la seconda opzione, qual è il corso di laurea (sempre tra quelli da me scelti) che offre maggiori possibilità di diventare un ricercatore (in senso vasto, non solo la ricerca accademica che purtroppo soffre della mancanza di fondi)?

civamb
"ID19":
Quindi sul mercato del lavoro c'è bisogno di ingegneri elettrici, mentre di fisici ed elettronici ce ne sono a sufficienza?
Non ho detto questo!
Gli ingegneri elettrici sono in minor numero ed è un percorso che non tutti gli atenei offrono. Ingegneria fisica fatta a Torino a mio parere è uno dei CdL più interessanti soprattutto se il tuo obbiettivo è fare ricerca, non necessariamente accademica.

ID19
Quindi sul mercato del lavoro c'è bisogno di ingegneri elettrici, mentre di fisici ed elettronici ce ne sono a sufficienza?

civamb
"ID19":
Grazie a tutti per le risposte. Ultimamente mi sto orientando su ing. elettrica, elettronica o fisica e vorrei sapere com'è la situazione lavorativa per i laureati in questi tre corsi. Preciso che non ho intenzione di scegliere il corso di laurea in base alla maggiore possibilità di trovare lavoro (non mi sembra giusto come ragionamento, e poi la situazione attuale magari non sarà la stessa fra cinque anni), però mi farebbe piacere se qualcuno mi spiegasse che tipo di lavoro generalmente si trova, dove (Italia o estero) e a che condizione (stage, tempo determinato, indeterminato...). Mi piacerebbe soprattutto sentire qualcuno che ha avuto un'esperienza diretta, visto che in giro si sentono opinioni contrastanti.
A parità di preferenze tieni conto che gli ingegneri elettrici sono relativamente pochi.

Sk_Anonymous
"ID19":

Preciso che non ho intenzione di scegliere il corso di laurea in base alla maggiore possibilità di trovare lavoro (non mi sembra giusto come ragionamento, e poi la situazione attuale magari non sarà la stessa fra cinque anni),

Esatto.

"ID19":

però mi farebbe piacere se qualcuno mi spiegasse che tipo di lavoro generalmente si trova, dove (Italia o estero) e a che condizione (stage, tempo determinato, indeterminato...). Mi piacerebbe soprattutto sentire qualcuno che ha avuto un'esperienza diretta, visto che in giro si sentono opinioni contrastanti.

Allora Ingegneria Fisica la puoi vedere come una via di mezzo trà Fisica pura e Ingegneria Elettronica.... decidi puramente in base al piano di studi....
per quanto riguarda il lavoro, dipende, la varietà di lavori che in teoria potresti fare con questi corsi è notevole: potresti ritrovarti nel settore R&D in qualche start-up, istituto o azienda, in tantissime cose(sistemi embedded, nanomaterials, robotics, ITC, IOT, ecc.) oppure lavorare in multinazionali come "responsabile controllo qualità", "responsabile manutenzione" in merito a lavori vari, oppure anche fare lavori meno ingegneristici come vendita, promozione, oppure lavorare per lo sviluppo urbano per enti pubblici, oppure nel ramo della produzione industriale, e tanto altro.... oppure potresti virare verso il ramo informatico specializzandoti come programmatore o come informatico teorico e a quel punto ti si aprirebbe un altro ventaglio di tipologie di lavori.... questo ovviamente in teoria, non è che puoi fare tutto, dovrai puntate su qualcosa di più o meno preciso....
per il tipo di contratto diciamo che di solito se un'azienda seria(soprattutto all'estero) decide di assumerti, decide anche di investire su di te, quindi è più probabile che si parli di contratti a tempo indeterminato(ovviamente dopo un periodo di prova).... questa è più o meno la situazione attuale di un Ingegnere dell'Informazione....
ripeto, per non essere frainteso: non è che una volta uscito dall'Università tu sarai in grado di fare tutto quello che ho scritto, per ogni cosa di quello che ho scritto servirà(dopo la triennale) un certo percorso di studi(accademici e/o da autodidatta) che dureranno per tutta la vita, per questo dico sempre di fare ciò per cui si è appassionati, perchè altrimenti non si va da nessuna parte.... il consiglio è di capire in cosa ci si vuole specializzare durante la triennale e poi agire di conseguenza con un dovuto piano d'azione.

ID19
Grazie a tutti per le risposte. Ultimamente mi sto orientando su ing. elettrica, elettronica o fisica e vorrei sapere com'è la situazione lavorativa per i laureati in questi tre corsi. Preciso che non ho intenzione di scegliere il corso di laurea in base alla maggiore possibilità di trovare lavoro (non mi sembra giusto come ragionamento, e poi la situazione attuale magari non sarà la stessa fra cinque anni), però mi farebbe piacere se qualcuno mi spiegasse che tipo di lavoro generalmente si trova, dove (Italia o estero) e a che condizione (stage, tempo determinato, indeterminato...). Mi piacerebbe soprattutto sentire qualcuno che ha avuto un'esperienza diretta, visto che in giro si sentono opinioni contrastanti.

Sk_Anonymous
"civamb":
Nella storia ci sono tanti risultati di matematica e fisica ottenuti da non matematici o fisici...coloro che evidentemente sono stati più geniali delle figure di cui sopra!

Infatti :D non so perchè ma c'è questa assurda convinzione che qualcuno che frequenta un determinato corso di studi, ad esempio diciamo Ingegneria, assume una "mentalità da ingegnere" e stop, non potrà fare altro nella vita, come se all'università ti programmassero la mente per fare una determinata cosa, tipo lavaggio del cervello alla arancia meccanica! eddai..... è solo un corso di studi :D uno ci va per aumentare, e non di certo limitare, le proprie conoscenze.

civamb
Nella storia ci sono tanti risultati di matematica e fisica ottenuti da non matematici o fisici...coloro che evidentemente sono stati più geniali delle figure di cui sopra!

Non escludere ingegneria elettrica, impartisce un'ottima preparazione e ci sono relativamente poche figure con questo background.

Albesa81
"ID19":
mi rendo conto che mi sono molto fatto influenzare da persone che frequento che dicono che "matematica e fisica sono materie per pochi geni" oppure "ingegneria rende tutti dei robot e non insegna a ragionare"

Con tutto il rispetto, gente che parla così è meglio perderla che trovarla, certe idiozie non si possono sentire.

Sk_Anonymous
"ID19":
Ciao grazie per le risposte. Ne approfitto per fare ancora una domanda: per passare con un buon risultato il test di ammissione cosa conviene fare? È conveniente comprare un alpha test, oppure sono soldi buttati via visto che sul sito di ogni università si possono trovare alcune esercitazioni?

devi informarti sugli argomenti del test dell'università che ti interessa( per il polito e il polimi dovrebbero essere matematica, statistica, fisica, logica e comprensione verbale), individuare gli argomenti richiesti e studiarli, dopodichè fare più test possibili....
ti facilito la cosa, consulta questa pagina, dove troverai nelle dispense, trà le altre cose, le conoscenze minime richieste per sostenere il test http://www.poliorientami.polimi.it/come ... iAccede/6/
ovviamente(a meno che la tua sezione non sia ad indirizzo più scientifico) avendo fatto il classico dovrai recuperare qualcosa di matematica(l'ho fatto anch'io il classico quindi so di cosa parliamo), questa differenza ti consiglio di colmarla prima dell'inizio del prossimo anno accademico, comunque se non ci dovessi riuscire tranquillo, faranno dei corsi introduttivi e ti daranno tutti i mezzi perchè tutto possa filare liscio, l'importante è arrivare preparato per il test di ammissione al politecnico o a qualsiasi altra università tu voglia accedere :smt023

ID19
Ciao grazie per le risposte. Ne approfitto per fare ancora una domanda: per passare con un buon risultato il test di ammissione cosa conviene fare? È conveniente comprare un alpha test, oppure sono soldi buttati via visto che sul sito di ogni università si possono trovare alcune esercitazioni?

Sk_Anonymous
"ID19":
qualcuno potrebbe spiegarmi tra ing. elettrica, energetica ed elettronica? Perché se con le altre riesco a capire di che si tratta, tra queste tre proprio non riesco a capire quali siano le differenze. .

allora, senza andare nel tecnico, diciamo che tutte e tre condividono una cospicua parte degli esami, la differenza è parziale al secondo anno e totale al terzo anno ..... poi per le differenze trà ingegneria elettronica e elettrica ti consiglio di leggere questo topic differenza-fra-ingegneria-elettronica-e-elettrica-t99001.html ....
invece Ingegneria Energetica riguarda la gestione delle risorse energetiche, nonchè della loro produzione, distribuzione, conversione.... dovrai studiare chimica, meccanica, fluidodinamica in modo approfondito per poi passare a materie più tecniche attinenti alla meccanica e all'elettrotecnica perlopiù, infine al terzo anno andrai a studiare materie specialistiche del settore energetico :D
"ID19":

Inoltre vorrei sapere quante ore al giorno in media bisogna studiare in una qualsiasi ingegneria

questa è una domanda a cui è quasi impossibile rispondere con precisione.... dipende da quanto riesci a massimizzare lo studio nel tempo che hai a disposizione, comunque nessuno ti regalerà niente :D

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