Sbocchi lavorativi in Italia - Fisica e Ingegneria

robriv1
Ciao a tutti!
So di non essere il primo a scrivere un post del genere ma vi assicuro che prima di farlo ho letto un bel pò di topic simili..
ma ognuno ha le sue esigenze e ho deciso di scriverne uno seguendo le mie.

Sono al quinto anno di liceo scientifico e per la scelta universitaria sono indeciso tra due macrogruppi:
Fisica e Ingegneria.
Di Fisica mi piace il corso di studi, perchè a differenza delle varie ingegnerie che sono tutte molto settoriali dal secondo anno in poi ha una triennale che permette di farsi un'idea dei vari ambiti della fisica prima di scegliere cosa andare ad approfondire e tocca ambiti come la fisica moderna, la meccanica quantistica o i problemi della fisica teorica che non mi sono mai stati chiari e su cui mi piacerebbe saperne di più anche per curiosità personale. In generale lo trovo un corso di studi più completo e formativo di una qualunque ingegneria.

Il problema è che anche se mi piace la fisica non so se preferirei fare ricerca o applicarla a qualcosa di concreto,e nell'ultimo caso sarebbe più adatta una laurea in ingegneria. Inoltre non sembrano esserci tante prospettive in italia (All'estero si, ma non vorrei viverci tutta la vita) per una carriera accademica e non so come siano messe attualmente le cose per gli aspiranti docenti.

Detto ciò escludendo gestionale, edile e civile trovo interessanti anche i CdL ingegneristici in cui c'è comunque molta fisica (ad esempio ing.fisica polimi o polito) che viene applicata ai vari settori dell'industria e offrono un profilo professionale ben definito e consente di avere delle prospettive di lavoro più sicure.

La mia domanda è questa: oltre la fisica medica, la ricerca e l'insegnamento che sbocchi lavorativi offre un corso di studi in fisica?

P.S.Sono gradite esperienze personali o di persone che conoscete ed esempi concreti.

Risposte
robriv1
le radiazioni ci sarebbe da scaricarle sul parlamento.. e non a scopo terapeutico.

Sk_Anonymous
Niente borsa. I contratti di formazione vengono ingiustamente dati solo ai laureati in medicina.

robriv1
Sapevo della fisica medica.. ma poi non ho capito se la specializzazione è con borsa.. dopo i primi cinque anni di studio uno vorrebbe anche un minimo di indipendenza economica

Non so ancora cosa mi interessa di preciso, però mi sento orientato più sullo sperimentale e mi piacerebbe studiare qualcosa che può avere delle ricadute anche fuori dall'ambito accademico.. tanto per fare un esempio la conducibilità elettrica

Sk_Anonymous
Dipende. Se vuoi fare il teorico che studia le megaiperstringhe cubicoelissoidali o non trovi posto in un'università o espatri. Per il resto, dipende... Dentro fisica c'è una varietà enorme di persone, dai teorici agli astrofisici agli applicati. È impossibile dare un quadro complessivo unico.
Comunque, esiste la professione di fisico medico, che è esclusiva dei laureati in fisica (previa specializzazione medica).

Albesa81
"robriv":
riguardo gli sbocchi di Fisica in italia?


robriv1
riguardo gli sbocchi di Fisica in italia?

civamb
Esatto, l'impostazione dell'ingegneria in realtà non é professionalizzante...viene apprezzata dal mondo del lavoro per la forma mentis e naturalmente per il bagaglio culturale.

robriv1
a cosa ti riferisci come prima parte?

Si, ho visto i piani di studi di Torino, e da quello che ho capito dal sito la scelta per la magistrale è tra Fisica dei sistemi complessi e Nanotecnologie per le ICT.
Ho scritto polimi o polito perchè pur sapendo grosso modo le differenze tra i due corsi non saprei quale scegliere tra i due..
Comunque il mio dubbio più grande non è sulla differenza tra le varie ingegnerie ma se scegliere un corso di studi di tipo scientifico o ingegneristico.
Per le professioni mi sono espresso male, quello che volevo dire è che bene o male gli ingegneri fanno un percorso più applicativo che li proietta di più sul mondo del lavoro, mentre non ho idea di quello che può fare un fisico al di fuori dei classici ambiti ricerca e insegnamento

civamb
Non sono d'accordo sulla prima parte del tuo post.

A parte questo devi anche distinguere ingegneria fisica al polimi rispetto a quella del polito. Nel primo caso é un percorso piú applicativo (anche in ottica LM), mentre a Torino viene offerto un triennio con basi matematiche piú ampie e già nel triennio inizi ad affrontare corsi di FIS/02 (teorica) visto che il percorso magistrale é in Fisica dei sistemi complessi. Entrambe NON offrono un profilo professionale ben definito, in generale nessun CdL in ingegneria (anche classico) lo offre.
Se cerchi un percorso che forma per una determinata professione ingegneria non fa per te visto che é molto piú generale di quello che credi :-)

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