Preparazione ad Ingegneria.

GiacomoM1
Salve a tutti e grazie in anticipo per l'attenzione concessami.
Prima di tutto ci tengo a dire che sono molto felice di aver trovato un forum così attivo e aggiornato e che se non l'ho fatto prima è perché solamente qualche settimana fa ho iniziato ad avere dei seri problemi di iniziazione o meglio di riavvicinamento alla materia.
Cercherò di essere più pertinente possibile, evitando di dare indicazioni personali anche se non è cosa facile dato che le mie preoccupazioni non riguardano solo lo studio della matematica ma la scelta in sé.
Tuttavia per restare fedele a questa mia premessa darò solo un paio di indicazioni personali che serviranno anche da presentazione.
Mi chiamo Giacomo, ho trentanni e sono originario della provincia di Padova.
Da un bel po' di tempo a sta parte sto pensando di iscrivermi ad un secondo corso universitario di natura del tutto diversa e avrei bisogno di un consiglio su come iniziare un profondo ed esteso ripasso di matematica.
Premetto che mi trovo in una situazione pressoché imbarazzante, perché sto consultando le conoscenze
minime richieste per l'accesso alla facoltà di ingegneria (scaricato ad esempio dei moduli d'accesso al poli di Milano)e mi rendo conto di essere messo maluccio.
Tuttavia, malgrado questo deficit apparentemente incolmabile, dispongo di molte energie, motivazione e
di nove mesi, a partire da lunedì diciamo, per rimettermi in linea.
L'ultimo libro di matematica l'ho chiuso con grande piacere al liceo ancora dodici anni fa quindi potrete
farvi un'idea voi stessi della quantità di ruggine che devo avere nella testa e di come, da allora ad oggi, la matematica per me sia devoluta fino ad un linguaggio quasi indecifrabile.
Nel duemilauno ho terminato l'istituto Itis ed in seguito ho studiato cinema e televisione a Roma.
Ho lavorato nel settore fino all'anno scorso e nell'arco di tutto questo tempo l'ambiente artistico non ha certo contribuito a mantenere la mia mente allenata alla matematica.
So già in partenza che la mole di lavoro sarà grande ma, ripeto, ho davvero troppi interessi e speranze verso il campo di studi che vorrei intraprendere che questo non mi fa desistere.
Avrei già iniziato per conto mio senza troppo tergiversare, ma non posso farlo fintanto che io non abbia
uno schema, un percorso da seguire.
Guardo il programma e davvero non so come divincolarmi; ragiono sul fatto che ogni cosa si basa sulla
precedente e tuttavia non riesco ad individuarne il principio.
Ad esempio, dovendo acquisire nozioni in algebra come in aritmetica o in trigonometria, come posso avvicinarmi ad ognuna d'esse in modo scalare? Qual è la successione delle cose?
Ho preso in mano un testo, nel mio caso lo Zwirner "istituzioni di matematica" che a detta di molti, pur
essendo un testo ormai arcaico, è ben fatto e leggendone l'appendice mi accorgo che effettivamente e per forza
di cose il programma è costruito su di un apprendimento di tipo scalare, quello che però incrina la mia
pazienza è l'approccio che costui ha verso la materia.
Avrò certamente una deficienza in grande scala da sanare, ragion per cui mi risulta tutto impenetrabile.
Stavo pensando e penso voi converrete con me, che una guida sia imprescindibile in questa prima fase.
Ho bisogno d'iniziare ad individuare nei diversi elementi che compongono questa materia, la loro posizione,
le loro affinità e il loro campo d'esistenza.
Seppur molto affascinato dalla materia e dal suo potenziale mi trovo in quella posizione frustrante di chi ama
una cosa per astratto senza conoscerne la forma e la reale utilità.
Cerco di tornare con la memoria agli anni in cui studiavo matematica e con gran rammarico mi accorgo di non riuscire a riportare alla luce nulla di buono; ammetto di non essere mai stato bravo, a parte l'ultimo anno, quando le cose cominciarono a quadrare per me: nella matematica ma soprattutto nella vita.
Vorrei riuscire a riacquistare una certa elasticità mentale quindi a livello pratico, che poi vuole essere l'oggetto di questo testo, quali consigli mi date?
C'è qualche metodo efficace per riprendere confidenza e ricalibrare la propria mente al calcolo?
Stavo pensando a delle lezioni private ovviamente, che forse sono anche la prima cosa che dovrei considerare.
Però ora lascio a voi giudicare nel modo più onesto possibile la mia posizione e attendo con ansia i vostri eventuali consigli.

Grazie

Risposte
lucabro1
Felice di non essere il solo a fare scelte tanto difficili :)

GiacomoM1
Grazie mille a tutti per l'incoraggiamento e agli amministratori di questo ottimo spazio che penso userò davvero molto. Ciao

login2
Buona fortuna Giacomo!
vedrai che se avrai la costanza di esercitarti e riprendere confidenza con la materia non avrai particolari problemi.. ;)

giuscri
Buona fortuna, dacci dentro!

GiacomoM1
Grazie ad entrambi delle risposte così tempestive.
Sì è vero, è molto tempo che sono fermo con lo studio di questa materia, ma non voglio accettare l'idea di essere un caso perduto, ci rimetterebbe pura la mia stima che, ti assicuro, non è particolarmente florida attualmente.
Ho scelto ingegneria in ultima istanza, dopo aver analizzato altri corsi: biologia, biotecnologia, scienze ambientali.
Ammetto di non aver mai pensato direttamente ad ingegneria forse per l'altisonanza della parola stessa, ma dopo un'attenta analisi della formazione delle altre facoltà ho capito che quest'ultima sarebbe la sola a conferirmi una figura professionale che più sento vicina alle mie aspirazioni.
Per essere certo di una giusta scelta ho anche consultato un orientatore; costui ha visto in me più sicurezza di quanto io stesso potessi avere, aggiungendo però che una scelta, per quanto ponderata sia, non sarà mai del tutto certa.
Io penso di essere parecchio sicuro sul corso.
Ho valutato tre o quattro aspetti che sono per me quelli fondamentali: l'interesse, l'attualità e gli sbocchi.
Sono particolarmente affascinato dal corso di ingegneria dell'energia di Padova, lo trovo un corso molto interessante perché è nato dall'unione di ingegneria elettrica e meccanica e le possibilità delle magistrali sono molteplici, dato che osservo pure quelle degli altri paesi.
E' un corso di laurea pressoché nuovo e s'accosta bene ad una tematica per me molto interessante: quella delle nuove strutture energetiche.
Sono comunque tematiche che ho già assaggiato nella scuola secondaria, non sarebbe propriamente un balzo nel vuoto.
Colgo quindi con grande piacere i buonissimi consigli che mi date e li metterò certamente in pratica da subito.
Convengo con voi che sarà dura, soprattutto cosciente del mio attuale livello, tuttavia conservo grande convinzione e tenacia.

gio73
"GiacomoM":

Ho preso in mano un testo, nel mio caso lo Zwirner "istituzioni di matematica" che a detta di molti, pur
essendo un testo ormai arcaico, è ben fatto e leggendone l'appendice mi accorgo che effettivamente e per forza
di cose il programma è costruito su di un apprendimento di tipo scalare, quello che però incrina la mia
pazienza è l'approccio che costui ha verso la materia.

Celo! Edizione 1967: un'ancora di salvezza in tante occasioni, altro che arcaico! meglio di tante cose più moderne, almeno per me.

login2
Premesso che la matematica del liceo e' tutta un'altra cosa rispetto all'università, per entrare a ingegneria e' richiesta solitamente una matematica basilare, piu che altro una certa dimestichezza con alcuni concetti di base e se c'e' una buona manovalanza coi calcoli meglio ancora..

Ora se tu hai difficoltà con le equazioni per esempio, devi partire da zero, per cui il mio consiglio e' di prendere i manuali di matematica del liceo e studiare li, per esempio i primi due anni di scientifico si studiano di solito algebra base e geometria euclidea per poi passare a scomposizioni, polinomi, equazioni e disequazioni,
in terza si fa geometria analitica e logaritmi, in quarta trigonometria e in quinta un po' di analisi..

ora anche se tu ti fermassi al programma di quarta avresti una buona base..

Le diverse case editrici hanno manuali per licei per tutti gli anni, noi usavamo corso base blu di matematica della zanichelli, che non era un granché ma a questo punto credo qualsiasi collana di manuali per licei andrebbe bene, se ti mancano proprio le basi non so se Zwirner sia una buona idea..

Studiando capitolo per capitolo e facendo un po' di esercizi arrivi a una certa manualità e dimestichezza ma se hai 6 mesi credo dovresti dedicarti almeno 2-3 ore al giorno se non di piu, e prendere ripetizioni..o quantomeno farti seguire da qualcuno che saprebbe spiegarti a voce quello che i manuali non dicono.. ( per esempio un/a prof delle superiori..)


PS e' una scelta abbastanza dura credo dopo anni di lavoro in tutt'altro campo ma se sei appassionato meglio cosi!
Come mai hai deciso proprio ingegneria?
Insomma la vedo un po' dura se sei a zero matematica..., cosa ti appassiona e quale ingegneria sceglieresti? ;)

Sk_Anonymous
Ciao, io consiglio sempre questo testo: snello, agile, non formale, che va dritto al sodo dell'uso della Matematica.
Poi, se ti interessa, per vie traverse che sicuramente conoscerai puoi trovare le quaranta videolezioni del Precorso di Matematica del prof. Paolo Boieri, del Politecnico di Torino, tenute per il consorzio universitario Nettuno.
In spoiler i programmi delle videolezioni.

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