Orientamento: fisica o ingegneria?

JackVescovi
Ha senso fare una triennale in fisica pur sapendo fin dall'inizio di voler intraprendere gli studi successivi (master, PhD) in un'altra disciplina? A me piace la fisica, oltre che per la versatilità e per le capacità di modellazione, sia per gli argomenti sia per il modo in cui vengono trattati, approfondendo gli aspetti matematici e fisici fino ai principi base, cosa che ad ingegneria non si fa e che mi preoccupa. Contemporaneamente però mi piace sviluppare un'idea partendo dalla concepimento fino all'implementazione, mi piace metterci le mani e la sensazione di soddisfazione quando funziona. Non continuerei in fisica non tanto perché non mi piacciono gli argomenti avanzati, quanto più perché 1 anche con un PhD è molto complicato trovare impieghi (io ho come orizzonte sia di studio che di lavoro l'estero) e 2 perché ho altre passioni più remunerative. In poche parole: mi piacerebbe avere la preparazione data dalla fisica ma lavorare negli ambiti solitamente appartenenti all'ingegneria ((bio)robotica, (bio)nanoelettronica, interfacce cervello-macchina, ecc.) o ad altre discipline (es. finanza, economia, informatica). A me pare che, dato che non so bene cosa voler fare dopo, fisica potrebbe essere una buona triennale perché mi permetterebbe di mantenere molte opzioni aperte e nel contempo studiare una cosa che mi appassiona (nel tempo libero leggo spesso cose tecniche di matematica/fisica)

Risposte
civamb
"Nickbru":
Ottimo grazie, mi avete un po' sollevato. Torino l'avevo esclusa perché ha troppi esami di elettronica che non amo.
21 crediti di elettronica non sono tanti comunque.

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Nickbru1
Ottimo grazie, mi avete un po' sollevato. Torino l'avevo esclusa perché ha troppi esami di elettronica che non amo.

civamb
"Nickbru":
mi inserisco nella conversazione. I miei dubbi non sono così diversi dall'autore del post, tuttavia sento molte voci discordanti sul corso di ingegneria fisica: c'è chi dice che è un buon corso, come tanti altri, e chi dice che non è ne carne ne pesce, nel senso che è distante anniluce da un CdL in fisica e non forma un ingegnere, quindi è solo un corso per attirare matricole. Voi cosa ne pensate? sinceramente questi commenti mi stanno spaventando
Ingegneria fisica triennale é offerta solo dai politecnici di Milano e Torino. Nel primo caso il cdl é maggiormente applicativo, nel secondo é più teorico con tanto di esami del settore fis/02.
Per quanto riguarda Torino lo sbocco naturale é questo :

http://www.pcs.polito.it/alumni

Cone potrai vedere tu stesso parliamo di un percorso 3+2 che prepara in modo estremamente solido ed apre le porte a dottorati in fisica anche livello internazionale in svariati settori.

Detto questo se vuoi trattare tutta la fisica (fisica medica, astrofisica...) non é il percorso triennale più indicato, ma su quella di interesse ingegneristico con tanto di settori teorici allora si.

Al Polimi si prosegue con ingegneria fisica o nucleare (a quest'ultima si accede anche con il triennio in ingegneria matematica percorso nucleare).

I corsi in questione sono ottimi e con laboratori di eccellenza. Di sicuro questi percorsi danno fastidio a qualcuno, su questo ci puoi scommettere.

axpgn
Ti rispondo da "estraneo" : probabilmente, come tante triennali, ha senso solo se completato da una magistrale (e da una magistrale "giusta" )

Nickbru1
mi inserisco nella conversazione. I miei dubbi non sono così diversi dall'autore del post, tuttavia sento molte voci discordanti sul corso di ingegneria fisica: c'è chi dice che è un buon corso, come tanti altri, e chi dice che non è ne carne ne pesce, nel senso che è distante anniluce da un CdL in fisica e non forma un ingegnere, quindi è solo un corso per attirare matricole. Voi cosa ne pensate? sinceramente questi commenti mi stanno spaventando

anonymous_b7df6f
"civamb":
Vista la particolarità e l'ampiezza del settore la multidisciplinarità é necessaria.


Vero

civamb
Ambiente e territorio in alcuni casi prevede (un esame di geologia e uno di biologia già al primo anno. Vista la particolarità e l'ampiezza del settore la multidisciplinarità é necessaria.

Per quanto riguarda il quesito iniziale rimango della mia idea. Ingegneria fisica rigorosamente a Torino.

anonymous_b7df6f
Tutte le triennali in ingegneria forniscono i primi due anni conoscenze generali (ma pur sempre del settore di afferenza) per poi specializzarsi il terzo anno, persino ambiente e territorio o gestionale che sono le più interdisciplinari.
Comunque leggendo quello che ha scritto chi ha postato anche io direi Fisica senza dubbio

civamb
"anonymous_f3d38a":
Non è solo quali materie vengono fatte, ma anche il modo in cui vengono fatte.
Se nello stesso anno, secondo o terzo, c'è, per esempio:
fisica tecnica, fluidodinamica, meccanica applicata alle macchine, scienza delle costruzioni, calcolo numerico, tecnologia meccanica, elettrotecnica..

i fatti da considerare sono due:
1) già di per sè, le suddette materie non sono proprio molto connesse, ma su questo possiamo sorvolare;
2) le suddette materie sono molto complesse, per fare tutto nei tempi previsti, negli ultimi anni negli atenei si tende a fornire una conoscenza sommaria.

Per esempio:
Fare fisica tecnica da 9 crediti in cui tutta la termodinamica viene impartita in una settimana o poco più comporterà una conoscenza non stabile, non consistente. Questo avviene in diversi atenei.

Per carità, lo studente avrà comunque una cultura generale che non ha nulla da invidiare a molte altre facoltà, e per poter passare quegli esami devi avere un intuito e delle capacità di problem-solving incredibili, ma finito la triennale la tua cultura sarà tutt'altro che consistente, tutt'altro che profonda, a differenza di uno studente di fisica o di matematica.


Gli esami che proponi mi sembrano un mix del secondo e terzo anno.
A Torino l'insegnamento di termodinamica e trasmissione del calore ha 10 ore di applicazione in tutto il corso da 8 crediti (a Genova sono 60 ore solo di termodinamica su 120 di fisica tecnica, come all'unimore...), il tempo rimanente é dedicato alla teoria. Situazioni analoghe le trovi nella maggior parte delle università del nord Italia.
Detto questo lo studio individuale é la parte più importante. Troverai sempre professori che tendono a sacrificare l'insegnamento mettendolo in secondo piano rispetto ad altre attività. A lezione non vengono presentati tutti i punti del programma, é buona norma dotarsi di tutta la bibliografia prevista e cercare in modo autonomo il materiale. In ogni caso sono veramente pochi gli studenti che riescono a laurearsi in 3 anni avendo assimilato bene tutte le materie. Non a caso la media degli anni per conseguire la laurea é ben più alta di 3.
Piccola curiosità... in quale ateneo studi?

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anonymous_f3d38a
Non è solo quali materie vengono fatte, ma anche il modo in cui vengono fatte.
Se nello stesso anno, secondo o terzo, c'è, per esempio:
fisica tecnica, fluidodinamica, meccanica applicata alle macchine, scienza delle costruzioni, calcolo numerico, tecnologia meccanica, elettrotecnica..

i fatti da considerare sono due:
1) già di per sè, le suddette materie non sono proprio molto connesse, ma su questo possiamo sorvolare;
2) le suddette materie sono molto complesse, per fare tutto nei tempi previsti, negli ultimi anni negli atenei si tende a fornire una conoscenza sommaria.

Per esempio:
Fare fisica tecnica da 9 crediti in cui tutta la termodinamica viene impartita in una settimana o poco più comporterà una conoscenza non stabile, non consistente. Questo avviene in diversi atenei.

Per carità, lo studente avrà comunque una cultura generale che non ha nulla da invidiare a molte altre facoltà, e per poter passare quegli esami devi avere un intuito e delle capacità di problem-solving incredibili, ma finito la triennale la tua cultura sarà tutt'altro che consistente, tutt'altro che profonda, a differenza di uno studente di fisica o di matematica.

civamb
"anonymous_f3d38a":
Quello che hai citato tu deve essere un percorso molto interessante. Concordo.

Non sono d'accordo con le tue ultime righe riguardo le altre ingegnerie. Abbiamo pareri diversi, vabè. C'est la vie.
Probabilmente parliamo da un punto di vista differente. Ti faccio un esempio concreto. Un ingegnere ambientale nel triennio studierà sostanzialmente : matematica, fisica, chimica, informatica, fisica matematica, fisica tecnica, topografia, idraulica, idrologia, ingegneria chimica, geologia applicata, biologia, ingegneria sanitaria, pianificazione territoriale, sistemi energetici, sistemi informativi territoriali , meccanica strutturale, economia-diritto ambientale, tecnica della sicurezza e geotecnica.

Un ingegnere meccanico tranne le prime 5-6 materie comuni affronterà esami caratterizzanti basati su termofluidodinamica e meccanica razionale/teorica/scienza delle costruzioni.

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anonymous_f3d38a
Quello che hai citato tu deve essere un percorso molto interessante. Concordo.

Non sono d'accordo con le tue ultime righe riguardo le altre ingegnerie. Abbiamo pareri diversi, vabè. C'est la vie.

civamb
"anonymous_f3d38a":
La multidisciplinarità a cui mi riferivo non consta nello studiare materie diverse.
Consta nello studiare una quantità allucinante di materie complesse e spesso distanti, in un percorso poco organico, senza poterle veramente approfondire fino in fondo, e questa è la triennale di ingegneria secondo me.
A fisica si studiano cose diverse ovviamente, tuttavia il percorso è nel complesso più organico e fornisce conoscenze estremamente solide e consistenti.
Nella triennale di ingegneria si punta più sull'infarinatura necessaria per la laurea magistrale e soprattutto sullo sviluppare elevate capacità di problem-solving.
Tanto di cappello, ma non è quello a cui era interessato chi ha postato.
Infatti il percorso più congeniale a mio parere é ingegneria fisica + fisica dei sistemi complessi del politecnico di Torino. La laurea triennale si focalizza sulla fisica della materia nei vari aspetti teorici ed applicativi e gli esami puramente ingegneristici sono 2/3. Le lauree della macro area ingegneristica che si distinguono dalle tradizionali sono appunto matematica per l'ingegneria / ingegneria matematica, ingegneria fisica, fisica dei sistemi complessi e ingegneria nucleare.
Fermo restando che a mio parere le lauree triennali ad ampio contenuto multidisciplinare nel vero senso del termine rimangono sostanzialmente ingegneria per l'ambiente e il territorio, ing industriale, ing meccatronica ed ing gestionale. Le altre si basano su un settore culturale ben definito.

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anonymous_f3d38a
La multidisciplinarità a cui mi riferivo non consta nello studiare materie diverse.
Consta nello studiare una quantità allucinante di materie complesse e spesso distanti, in un percorso poco organico, senza poterle veramente approfondire fino in fondo, e questa è la triennale di ingegneria secondo me.
A fisica si studiano cose diverse ovviamente, tuttavia il percorso è nel complesso più organico e fornisce conoscenze estremamente solide e consistenti.
Nella triennale di ingegneria si punta più sull'infarinatura necessaria per la laurea magistrale e soprattutto sullo sviluppare elevate capacità di problem-solving.
Tanto di cappello, ma non è quello a cui era interessato chi ha postato.

anonymous_f3d38a
Chiaramente varia tutto da ateneo ad ateneo, le mie sono opinioni, chiacchiere da spogliatoio.
Impossibile sintetizzare tutto. Non penso che questo ragazzo prenda uno sconosciuto come fonte affidabile.
Come hai detto tu, bisogna informarsi consultando statistiche di almalaurea, istat, eccetera.

P.s.Ho un amico che studia ingegneria meccanica a Firenze. E' a dir poco schifato.

civamb
"anonymous_f3d38a":
[quote="ze_quack"]In sostanza da ingegneria matematica esci sapendo poco (e spesso male) di un po' di tutto, questo è il mio pensiero da laureato triennale in ingegneria matematica.


Peccato ne avevo sentito parlare molto bene[/quote]

Esistono le opinioni ed in questo forum troverai utenti con pareri differenti. Al polimi dipende anche da chi ti ritrovi come professore visto che ci sono più gruppi in molti insegnamenti. Al PoliTo il triennio é in scienze matematiche.
Molti studenti sono soddisfatti di ingegneria matematica , altri ancora sono insoddisfatti di matematica o fisica e per questo esistono le statistiche almalaurea aperte a tutti.

Sul fatto che ingegneria triennale sia troppo interdisciplinare non sono d'accordo . Citi ingegneria meccanica, guarda il cdl triennale di Firenze percorso scientifico meccanico, lo stesso vale per quanto offerto da Unimore o PoliTo. Stiamo parlando di lauree con un vasto bagaglio culturale di fisica classica e ingegneria di base.
Da quello che scrivi anche fisica triennale é multidisciplinare visto che tocca molti settori della fisica, dalla classica alla moderna, senza focalizzarsi su un settore ed il tempo a disposizione é sempre poco visto che sono 3 anni.
Le università che offrono percorsi distinti fra professionalizzante e propedeutico alla LM sono comunque da preferire.

anonymous_f3d38a
"ze_quack":
In sostanza da ingegneria matematica esci sapendo poco (e spesso male) di un po' di tutto, questo è il mio pensiero da laureato triennale in ingegneria matematica.


Peccato ne avevo sentito parlare molto bene

anonymous_f3d38a
Sintetizzando:

Se già sai che vuoi diventare un ingegnere meccanico, o un ingegnere elettronico, o un ingegnere gestionale, o un ingegnere navale, ecc., allora scegli ingegneria.

Se vuoi fare la triennale per farti una cultura scientifica solida e profonda per poterti poi buttare nel campo scientifico che preferisci (mi sembra il tuo caso), fisica è la scelta migliore.

Non c'è meglio o peggio, più difficile o più facile, dipende tutto da quello che vuoi tu. Certo è che se mi avessi detto: amo le turbine e voglio lavorare nel settore energetico, il mio consiglio sarebbe stato un altro.
Inoltre ribadisco che questa è solo la mia opinione e che occorre informarsi.

ze_quack
"anonymous_f3d38a":
Penso che le uniche ingegnerie che siano appaganti da un punto di vista culturale e della conoscenza siano ingegneria fisica e ingegneria matematica.
Tutte le altre io le eviterei come la peste dopo aver letto ciò che hai scritto JackVescovi.
Persino ingegneria meccanica, che è una delle più pure, è fin troppo interdisciplinare (mi riferisco alla triennale ovviamente).
Le eviterei A MENO CHE tu non sappia già adesso che vuoi diventare un determinato ingegnere, ma non mi sembra il tuo caso.

Nota:
Questo non vuol dire che se fai ingegneria meccanica, elettronica, gestionale, ecc. non sai niente o sei un incapace.
Tra sapere qualcosa ed avere ottime capacità di problem solving, ed avere una conoscenza profonda c'è un abisso. Dipende cosa piace più a te.
Questo, ovviamente, è solo il mio parere.


Ingegneria matematica non la ritengo appagante dal punto di vista culturale. Le materie matematiche sono trattate con scarsi rigore e profondità e non viene data enfasi al perchè le cose succedono, molti dettagli importanti o significativi sono tralasciati per poter fare il più grande numero di argomenti possibili nello stesso corso. Cito Analisi 2, in cui si studiano curve, superfici, calcolo differenziale in più variabili, calcolo integrale in più variabili, spazi metrici, equazioni differenziali, in 10 crediti di cui almeno un quarto saranno di esercitazioni.
Le materie ingegneristiche saranno anche un buon completamento del bagaglio culturale ma sono pur sempre infarinature introduttive che non vengono approfondite con corsi successivi, in triennale. In sostanza da ingegneria matematica esci sapendo poco (e spesso male) di un po' di tutto, questo è il mio pensiero da laureato triennale in ingegneria matematica.

A matematica invece (corso che sto frequentando ora) vengono fornite più motivazioni e la sensazione che ho è quella di un percorso più organico.

anonymous_f3d38a
Penso che le uniche ingegnerie che siano appaganti da un punto di vista culturale e della conoscenza siano ingegneria fisica e ingegneria matematica.
Tutte le altre io le eviterei come la peste dopo aver letto ciò che hai scritto JackVescovi.
Persino ingegneria meccanica, che è una delle più pure, è fin troppo interdisciplinare (mi riferisco alla triennale ovviamente).
Le eviterei A MENO CHE tu non sappia già adesso che vuoi diventare un determinato ingegnere, ma non mi sembra il tuo caso.

Nota:
Questo non vuol dire che se fai ingegneria meccanica, elettronica, gestionale, ecc. non sai niente o sei un incapace.
Tra sapere qualcosa ed avere ottime capacità di problem solving, ed avere una conoscenza profonda c'è un abisso. Dipende cosa piace più a te.
Questo, ovviamente, è solo il mio parere.

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