Matematica: quando ne vale veramente la pena
Ciao a tutti!
Sono una studentessa di Matematica del primo anno.
Vorrei porre una domanda -forse un po' sciocca- a chi studia in questa facoltà da più tempo di me:
Quale media è consigliabile avere per proseguire con gli studi e uscire con una laurea decente? Ovvero: qual è la soglia al di sotto della quale vi sentireste di dire ad uno studente di Matematica "Cambia facoltà" ?

Vorrei porre una domanda -forse un po' sciocca- a chi studia in questa facoltà da più tempo di me:
Quale media è consigliabile avere per proseguire con gli studi e uscire con una laurea decente? Ovvero: qual è la soglia al di sotto della quale vi sentireste di dire ad uno studente di Matematica "Cambia facoltà" ?
Risposte
probabilmente tempi diversi, regole diverse
"Luca.Lussardi":
Anche a me suona strano, non so quanti anni fa Andre@ ha studiato, per quanto ne so da parecchi anni per insegnare matematica nella scuola media superiore è necessaria una laurea in matematica, fisica o ingegneria, e forse altre ma molto affini.
A.S. 1997-98
era un'insegnante anziana, ma nell'altra sezione ve n'era un'altra molto più giovane (forse la laurea era in scienze naturali)
sempre al biennio solo.
Si, informatica potrebbe rientrare nelle molto affini, come anche Astronomia.
"Luca.Lussardi":
Anche a me suona strano, non so quanti anni fa Andre@ ha studiato, per quanto ne so da parecchi anni per insegnare matematica nella scuola media superiore è necessaria una laurea in matematica, fisica o ingegneria, e forse altre ma molto affini.
Informatica. La mia docente di seconda liceo era laureata in informatica.
Anche a me suona strano, non so quanti anni fa Andre@ ha studiato, per quanto ne so da parecchi anni per insegnare matematica nella scuola media superiore è necessaria una laurea in matematica, fisica o ingegneria, e forse altre ma molto affini.
"Andre@":
Io al biennio delle superiori avevo una docente di matematica laureata in scienze biologiche.
Sei sicuro? In genere i biologi insegnano matematica (e spesso male...) alle medie...
Io al biennio delle superiori avevo una docente di matematica laureata in scienze biologiche, lo trovo un paradosso dover conseguire la magistrale per potere insegnare alle superiori quando avendo solo la triennale in matematica ne sai il quadruplo di un laureato in scienze biologiche.
In generale ci sono in ogni magistrale in matematica corsi orientati alla didattica, come matematiche complementari, storia della matematica, o affini. Se poi c'è un indirizzo fatto apposta tanto meglio.
ma che percorso bisogna scegliere alla magistrale per prepararsi all'insegnamento? (scuole superiori s'intende)
Molti disprezzano l'insegnamento nella scuola per via dello sbilancio tra fatica, soprattutto psichica, e stipendio. Non è assolutamente errato iscriversi a matematica con lo scopo di andare poi a insegnarla nella scuola, ma la strada non è facile, stando all'attuale normativa dovrai fare un corso annuale accompagnato da un tirocinio dopo la laurea magistrale, corso che ti darà al termine l'abilitazione necessaria per poter aspirare a diventare di ruolo.
Ma se uno ha l'aspirazione a diventare insegnante alle superiori (cosa che vedo in molti disprezzano) è errato iscriversi in matematica?
"Anisocoro":
Tutto questo rende l'accesso all'insegnamento molto problematico, indicativamente ristretto a poche decine di persone all'anno,a fronte di un numero di laureati davvero molto alto
Sinceramente parlerei di interessati all’insegnamento più che di laureati. Io mi laureerò, spero, tra 6 mesi-1 anno alla magistrale ma non ho alcune intenzione di insegnare nelle superiori. E io non sono certo l'unico.
Mio fratello si è laureato da poco e ora lavora in una società. Di fatto non ha aspettato neanche tantissimo.
Come sapete in Italia la Scuola superiore Pubblica è stata interessata da diverse manovre finanziarie che hanno ridotto i finanziamenti destinati all'assunzione di docenti,almeno fino all'anno scorso,quando l'allora Ministro dell'Istruzione stabilì che si sarebbe dovuto tenere un concorso ogni due anni. Però, con il riordino legislativo de settore, è diminuito il numero di insegnanti richiesti, in quanto è molto aumentato il rapporto studenti/insegnanti-portato mi sembra a 25,salvo casi eccezionali- e sono state ridotte le ore di lezione.
Tutto questo rende l'accesso all'insegnamento molto problematico, indicativamente ristretto a poche decine di persone all'anno,a fronte di un numero di laureati davvero molto alto
Tutto questo rende l'accesso all'insegnamento molto problematico, indicativamente ristretto a poche decine di persone all'anno,a fronte di un numero di laureati davvero molto alto
Intendevo difficolta' nel trovare un posto permanente, a prescindere dalla difficolta' intrinseca di fare ricerca.
"Luca.Lussardi":
[quote="login"]tra l'altro I mathematici mediocri poi vanno a finire in qualche liceo di provincia a insegnare mediocremente ...
Questo per fortuna non è sempre vero; in ogni caso approfitto per dire che oggi, in Italia, diventare insegnante di scuola è sostanzialmente difficile come diventare ricercatore universitario.[/quote]
Ma i motivi di tale difficoltà sono diversi nei due ambiti

Per come la penso io nella ricerca la difficoltà sta nelle capacità, che non sempre sono sufficienti per produrre matematica, mentre nell'ambito didattico la difficoltà non è intrinseca ma dovuta alla grande richiesta di questa occupazione da parte di molti ed alla contemporanea mancanza di bandi per entrare nelle scuole... Correggimi se sbaglio perché, come per altri, la situazione non mi è chiara
"login":
tra l'altro I mathematici mediocri poi vanno a finire in qualche liceo di provincia a insegnare mediocremente ...
Questo per fortuna non è sempre vero; in ogni caso approfitto per dire che oggi, in Italia, diventare insegnante di scuola è sostanzialmente difficile come diventare ricercatore universitario.
non so se posso essere d'aiuto..prima frequentavo la facolta di fisica (lungi da me dire che e' la stessa cosa di matematica) che e' quella piu affine a matematica ...diciamo che non ho raggiunto con esami e prove imtercorso varie la mia soglia di decenza ... (speravo in una media del 25 almeno) .. con molto studio non ho passato alcuni esami per pochi punti..il problema e' che magari un 20-21 in geometria, analisi o fisica l'avrei anche strappato a furia di tentare ma a che pro?
all'estero vogliono solo le eccellenze quindi niente PhD con media bassa, in Italia per fisici c'e' poco o nulla ... studiare tanto (ottenendo bassi voti) per poi ritrovarsi a spasso e' orribile..tra l'altro I mathematici mediocri poi vanno a finire in qualche liceo di provincia a insegnare mediocremente ...
io sono dell'idea che almeno sul piano lavorativo una laurea scientifica pura vale solo se buona / ottima / eccellente ...altrimenti meglio fare altro..a memo che non si abbia una tale passione .. xD
all'estero vogliono solo le eccellenze quindi niente PhD con media bassa, in Italia per fisici c'e' poco o nulla ... studiare tanto (ottenendo bassi voti) per poi ritrovarsi a spasso e' orribile..tra l'altro I mathematici mediocri poi vanno a finire in qualche liceo di provincia a insegnare mediocremente ...
io sono dell'idea che almeno sul piano lavorativo una laurea scientifica pura vale solo se buona / ottima / eccellente ...altrimenti meglio fare altro..a memo che non si abbia una tale passione .. xD
" y7xj0m":
Concordo pienamente, ma può succedere ugualmente di studiare ciò che ti piace e ottenere risultati mediocri. Di qui la mia domanda: fino a che punto ne vale la pena?
Secondo me vale la pena se, matematicamente parlando, subisci una qualche maturazione, una crescita dal punto di vista del ragionamento, al di là dei risultati mediocri che puoi aver conseguito nel corso del primo anno.
Insomma, la passione da sola non serve.
Per una volta tanto io condivido, e succede raramente, l'aritmetizzazione dei risultati. Secondo me uno studente di matematica che vuole portare a casa una laurea che abbia davvero un valore deve mantenere una media alta. Il corso di laurea in matematica è particolare, e lo studio della matematica deve essere soprattutto formativo, e se uno rasenta il 18 o poco più non si forma.
Io mi sono posto un obiettivo, cioè quello di mantenere la media sopra al 25, e fino ad ora, finito il primo anno, ci sono riuscito.
Tuttavia secondo me bisogna sempre rapportare i risultati alla difficoltà di ciò che si studia, all'impegno che ci si mette, e alla passione con cui si studia.
Quindi più che porti un limite di decenza, dovresti capire che se la materia ti interessa, ci spendi molto tempo per studiarla, ma ottieni risultati mediocri, probabilmente non è quella la tua strada, ma magari potrebbe essere un percorso studi più applicativo come l'ingegneria, o magari un campo totalmente diverso
Tuttavia secondo me bisogna sempre rapportare i risultati alla difficoltà di ciò che si studia, all'impegno che ci si mette, e alla passione con cui si studia.
Quindi più che porti un limite di decenza, dovresti capire che se la materia ti interessa, ci spendi molto tempo per studiarla, ma ottieni risultati mediocri, probabilmente non è quella la tua strada, ma magari potrebbe essere un percorso studi più applicativo come l'ingegneria, o magari un campo totalmente diverso