Matematica - panoramica dell'Università in Italia - 2015
Ciao a tutti.
L'anno prossimo studierò Matematica all'Università.
Sarei davvero grato se qualche esperto mi fornisse una panoramica per quanto possibile dettagliata della situazione universitaria in Italia ad oggi, nel campo della Matematica.
In particolare, lasciando da parte le scuole d'eccellenza (per le quali io non sono proprio la persona più adatta
), mi piacerebbe sapere quali sono le università (in cui ovviamente possa studiare Matematica) migliori per quanto riguarda:
$(1)$ qualità dei professori e dell'insegnamento
$(2)$ rapporto professori-studenti
$(3)$ internazionalità (cioè presenza di studenti e professori dall'estero e possibilità di trascorrere degli anni all'estero)
$(4)$ qualità dell'ambiente urbano (presenza di verde, limitato inquinamento - sia ambientale che acustico, servizi)
So che fare confronti tra le università è molto difficile e che non è tanto influente dove si consegue la laurea triennale, però mi auguro che mi aiutiate a chiarirmi un po' le idee.
L'anno prossimo studierò Matematica all'Università.
Sarei davvero grato se qualche esperto mi fornisse una panoramica per quanto possibile dettagliata della situazione universitaria in Italia ad oggi, nel campo della Matematica.
In particolare, lasciando da parte le scuole d'eccellenza (per le quali io non sono proprio la persona più adatta

$(1)$ qualità dei professori e dell'insegnamento
$(2)$ rapporto professori-studenti
$(3)$ internazionalità (cioè presenza di studenti e professori dall'estero e possibilità di trascorrere degli anni all'estero)
$(4)$ qualità dell'ambiente urbano (presenza di verde, limitato inquinamento - sia ambientale che acustico, servizi)
So che fare confronti tra le università è molto difficile e che non è tanto influente dove si consegue la laurea triennale, però mi auguro che mi aiutiate a chiarirmi un po' le idee.
Risposte
Grazie a tutti per le risposte!!
Siete stati davvero utili
Siete stati davvero utili

"Feliciano_Sagaio":
Hai ragione, infatti mi sono guardato bene dal dire che grande università implica necessariamente pessimo rapporto coi docenti. La mia affermazione finale voleva essere più un suggerimento: quando ti iscrivi ad una università grande, dai un occhio al numero di iscritti e ai pareri riguardo all'organizzazione interna, perché ovviamente il rischio di un ambiente meno "a misura di studente" è maggiore.
Io sinceramente non penso che vi sia una grande differenza. Tutti i dipartimenti di matematica di cui ho sentito parlare hanno docenti molto disponibili e si fa presto a trovare amici anche quando si ha a che fare con 300 persone invece che 30 o un centinaio (nella mia prima laurea in studi internazionali eravamo sui 300 studenti a matematica dubito che si arrivi a numeri così alti in Italia). Cosa che per sentito dire non succede in altri corsi di studio. A scienze politiche, per esempio, i professori sono diponibili ma più distaccati e ligi al regolamento (insomma di danno ciò che è tuo diritto ricevere). In altri corsi ci sono professori scontrosi e poco disponibili. Io penso che la maggiore differenza sia a livello urbano. Una grande città è una grande città. Tieni comunque conto che non penso che una città come Bologna abbia meno studenti di Torino, seppur abbia la metà della popolazione. E a Roma, immagino che La Sapienza abbia un numero degli studenti pari alla somma delle altre due romane. In termini di organizzazione è possibile che una università grande sia più organizzata di una piccola, ha più probabilità di avere un addetto per particolari compiti per esempio. Torino ha una buona organizzazione generale ma dipende un po' da dipartimento a dipartimento.
"Feliciano_Sagaio":
Il mio consiglio è legato a quello che il nostro amico cerca: mi sembra, date le vostre osservazioni sulla qualità dell'insegnamento e le sue esigenze in termini di servizi e ambiente urbano, che un'università di media grandezza sia la più indicata.
Altra osservazione: quando si esce dal liceo, si tende a pensare che la scelta dell'università sarà determinante. In realtà, almeno per quanto riguarda la laurea triennale, il mio personale parere (NON sono laureato in matematica, ma sto studiando come seconda laurea, e per motivi di studio ho frequentato 3 diverse università) è che, a meno che uno non voglia puntare alle scuole di eccellenza, si dovrebbe decidere l'università più con il "cuore" che con la "testa", pensando a viversi bene quegli anni e al proprio benessere psico-fisico. Ci sarà tutto il tempo per decidere poi in cosa specializzarsi e dove. Per intanto, fatti una bella base, studia e appassionati, senza troppe storie mentali su chi tiene quel corso di base di analisi 1.
Sono d'accordo, anche se aggiungerei di non sottovalutare troppo la comodità di tornare a casa o essere raggiunto in tempi ragionevoli. Per intenderci, penso non valga la pena andare più a sud della Toscana o dell'Emilia Romagna se vivi in Piemonte, anche perché esistono moltissime università di buon livello in quest'area.
Inoltre va comunque detto che non a tutte le persone va bene lo stesso stimolo. Anche se tu avessi uno straordinario professore come è stato Feynman nei suoi anni, potresti comunque finire per non apprezzare troppo la materia che insegna e magari appassionarti con altri professori che invece sono meno bravi. Bisogna inoltre dire che non è detto che tutti i grandi professori siano anche grandi ricercatori come Feynman. Insomma esistono dei bravissimi matematici che sono o sono stati dei pessimi insegnanti. Alla triennale un buon comunicatore fa più di un buon matematico, alla magistrale le cose cambiano.
"Intermat":
Non conosco le tue fonti per dire ciò ma un mio amico che fa Fisica a Tor Vergata mi ha detto che dal secondo anno gli iscritti sono circa 30. Inoltre io faccio ingegneria, quindi altri numeri di iscritti, e non ho mai fatto fatica a parlare con i docenti. Forse a fine lezione è più complicato ma basta una e-mail per ottenere un appuntamento. Agli ultimi due ricevimenti a cui sono andato sono rimasto dai prof. rispettivamente 40 min e 3 ore. E questo in due corsi nei quali gli iscritti sono circa 70.
Questo solo per dire che la disponibilità dei docenti, seri (e fortunatamente solo la gran parte!), non si misura in base al numero di iscritti. Per il resto, non facendo matematica, non posso dare consigli. Io in ogni caso non valuterei l'Università in base alle sue dimensioni o meglio queste influirebbero solo nella valutazione dell'ambiente extra-universitario che è comunque importante per il benessere psico-fisico dello studente!
Hai ragione, infatti mi sono guardato bene dal dire che grande università implica necessariamente pessimo rapporto coi docenti. La mia affermazione finale voleva essere più un suggerimento: quando ti iscrivi ad una università grande, dai un occhio al numero di iscritti e ai pareri riguardo all'organizzazione interna, perché ovviamente il rischio di un ambiente meno "a misura di studente" è maggiore.
Il mio consiglio è legato a quello che il nostro amico cerca: mi sembra, date le vostre osservazioni sulla qualità dell'insegnamento e le sue esigenze in termini di servizi e ambiente urbano, che un'università di media grandezza sia la più indicata.
Altra osservazione: quando si esce dal liceo, si tende a pensare che la scelta dell'università sarà determinante. In realtà, almeno per quanto riguarda la laurea triennale, il mio personale parere (NON sono laureato in matematica, ma sto studiando come seconda laurea, e per motivi di studio ho frequentato 3 diverse università) è che, a meno che uno non voglia puntare alle scuole di eccellenza, si dovrebbe decidere l'università più con il "cuore" che con la "testa", pensando a viversi bene quegli anni e al proprio benessere psico-fisico. Ci sarà tutto il tempo per decidere poi in cosa specializzarsi e dove. Per intanto, fatti una bella base, studia e appassionati, senza troppe storie mentali su chi tiene quel corso di base di analisi 1.
Dato che sei piemontese commento Torino.
1) Qualità dei professori e dell'insegnamento: i professori sono competenti e qualcuno anche bravo, i corsi sono un po' semplici (volutamente) rispetto ad altre università come Pisa e Tor Vergata. I voti finali sono infatti mediamente più alti. Diciamo che l'approfondimento sta un po' allo studente, ma i professori sono disponibili a dare materiale se lo chiedi.
2) rapporto professori-studenti: direi che è molto buono. Devo comunque dire che, da quel che ho sentito di altre università, penso che a matematica sia buono un po' ovunque. Sicuramente migliore di altre facoltà. Il numero degli studenti è abbastanza alto, ma i professori sono disponibili. Stessa cosa per il rapporto studenti-studenti.
3) internazionalità: direi che ci sono più posti che studenti che materialmente fanno domanda. Penso sia un po' così anche negli altri atenei.
4) qualità dell'ambiente urbano Torino è vivibile considerando la sua popolazione, possiede vari parchi di grosse dimensione e qualcuno più piccolo qua e là. A seguito delle olimpiadi è migliorata molto. L'inquinamento è però da grande città (quello acustico in particolare è piuttosto costante). I servizi sono ottimi, molto migliori di Roma per esempio che ha un servizio di trasporti davvero inaccettabile. L'inquinamento a Milano è peggio. Ma ovviamente è molto superiore agli altri capoluoghi del Piemonte e città più piccole (ovvero qualsiasi altra che non sia Milano, Roma e Napoli). A dispetto della popolazione, non è grandissima: si può quasi fare da una parte all'altra a piedi. L'università è in pieno centro.
1) Qualità dei professori e dell'insegnamento: i professori sono competenti e qualcuno anche bravo, i corsi sono un po' semplici (volutamente) rispetto ad altre università come Pisa e Tor Vergata. I voti finali sono infatti mediamente più alti. Diciamo che l'approfondimento sta un po' allo studente, ma i professori sono disponibili a dare materiale se lo chiedi.
2) rapporto professori-studenti: direi che è molto buono. Devo comunque dire che, da quel che ho sentito di altre università, penso che a matematica sia buono un po' ovunque. Sicuramente migliore di altre facoltà. Il numero degli studenti è abbastanza alto, ma i professori sono disponibili. Stessa cosa per il rapporto studenti-studenti.
3) internazionalità: direi che ci sono più posti che studenti che materialmente fanno domanda. Penso sia un po' così anche negli altri atenei.
4) qualità dell'ambiente urbano Torino è vivibile considerando la sua popolazione, possiede vari parchi di grosse dimensione e qualcuno più piccolo qua e là. A seguito delle olimpiadi è migliorata molto. L'inquinamento è però da grande città (quello acustico in particolare è piuttosto costante). I servizi sono ottimi, molto migliori di Roma per esempio che ha un servizio di trasporti davvero inaccettabile. L'inquinamento a Milano è peggio. Ma ovviamente è molto superiore agli altri capoluoghi del Piemonte e città più piccole (ovvero qualsiasi altra che non sia Milano, Roma e Napoli). A dispetto della popolazione, non è grandissima: si può quasi fare da una parte all'altra a piedi. L'università è in pieno centro.
Non conosco le tue fonti per dire ciò ma un mio amico che fa Fisica a Tor Vergata mi ha detto che dal secondo anno gli iscritti sono circa 30. Inoltre io faccio ingegneria, quindi altri numeri di iscritti, e non ho mai fatto fatica a parlare con i docenti. Forse a fine lezione è più complicato ma basta una e-mail per ottenere un appuntamento. Agli ultimi due ricevimenti a cui sono andato sono rimasto dai prof. rispettivamente 40 min e 3 ore. E questo in due corsi nei quali gli iscritti sono circa 70.
Questo solo per dire che la disponibilità dei docenti, seri (e fortunatamente solo la gran parte!), non si misura in base al numero di iscritti. Per il resto, non facendo matematica, non posso dare consigli. Io in ogni caso non valuterei l'Università in base alle sue dimensioni o meglio queste influirebbero solo nella valutazione dell'ambiente extra-universitario che è comunque importante per il benessere psico-fisico dello studente!
Questo solo per dire che la disponibilità dei docenti, seri (e fortunatamente solo la gran parte!), non si misura in base al numero di iscritti. Per il resto, non facendo matematica, non posso dare consigli. Io in ogni caso non valuterei l'Università in base alle sue dimensioni o meglio queste influirebbero solo nella valutazione dell'ambiente extra-universitario che è comunque importante per il benessere psico-fisico dello studente!
Il mio consiglio, considerando i punti 2) e 4) e le osservazioni di Luca Lussardi sulla qualità dell'insegnamento in Italia, è di evitare le grandi università delle metropoli e puntare alle università di medie dimensioni. Le università piccole hanno spesso ottimi docenti, ma il rischio è quello di un ambiente poco stimolante e la sensazione sarà quella di essere ancora "al liceo". Nelle università di Milano o Roma bé, buona fortuna con l'ambiente urbano, l'inquinamento e i servizi. Inoltre, più studenti ha il tuo corso di laurea più sarà difficile contattare i docenti, organizzare gli esami...io fossi in te, mi studierei bene Pavia, Padova, Trento.
"Luca.Lussardi":
in Italia il personale di alta qualita' e' abbastanza uniformemente distribuito su tutto il territorio
Bene, questo mi rassicura. Mi auguro che l'abbastanza sia stato inserito solo per non rendere troppo dogmatica la frase...

Grazie per le risposte!
Dire che Trento e' la migliore in Italia per matematica penso che sia un po' azzardato. In realta' sappiamo tutti che la matematica non ha bisogno di particolari strumenti e/o laboratori per cui la qualita' di un cdl in matematica la fa il personale docente, e in Italia il personale di alta qualita' e' abbastanza uniformemente distribuito su tutto il territorio. Se non hai problemi a spostarti io ti consiglierei di puntare alle citta' universitarie (dove magari in alcune hai anche opportunita' di applicare per collegi), tipo Pisa, Pavia, Padova, Bologna, Roma, Napoli, per esempio.
Non so come siano le altre università ma sicuramente Trento è una delle migliori (se non la migliore) sotto tutti i 4 punti di vista. Da quel che ho capito però il prossimo anno ci sarà il test di ammissione!
Abito in Piemonte, ma non avrei alcun problema a trasferirmi lontano. Se non fosse per i costi elevati dell'Università britannica o americana, sarei andato a studiare lì...
La posizione geografica non è per nulla un problema, quindi!
La posizione geografica non è per nulla un problema, quindi!

potresti cominciare a dire di dove sei, se sei di aosta non ti mandiamo a palermo...