Matematica a milano

mik5
spero che possiate darmi una mano:
qualcuno e' iscritto alla laurea triennale in matematica a milano?
mi piacerebbe iscrivermi l'anno prossimo ma visti i costi vorrei prima valutare la fattibilita' della cosa e sto cercando di recuperare un po' di informazioni. Se qualcuno potesse darmi una mano, gli sarei grata. In particolare, su questi punti:

1) lavorando a tempo pieno, non potrei frequentare: con queste condizioni, sarebbe possibile andare avanti? qualcuno ha esperienze analoghe? come si comportano i professori con gli studenti lavoratori?

1 bis) ci sono corsi che prevedono frequenza obbligatoria? (per esempio laboratori?). Se ci sono, esistono delle versioni serali di detti corsi? (o al sabato?)

2) in genere per i vari corsi esistono delle dispense o degli appunti facilmente reperibili? (va bene usare i libri, ma non frequentando e' utile avere una guida degli argomenti del corso un po' piu' particolareggiata del programma di esame ...)

3) meglio bicocca o citta' studi? preferirei la seconda per motivi logistici ...

ciao e grazie

Risposte
mik5
grazie mille INKOGNITO, poi ti contattero' via mail perche' ho ancora un paio di cose da chiederti. Grazie mille anche a ORASNOEL, molto interessante
ciao

INKOGNITO
Ciao Mik,
se vuoi un parere da una che è iscritta al primo anno di Matematica a Milano eccola:
rispondo con ordine:
1) Dal momento che nessun corso è obbligatorio, non ci sarebberop grossi problemi a non frequentare. L'unica cosa è che ti aiuta molto di più, ovviamente!!! Ma questo lo sai anche meglio di me. I prof non si comportano in modo 'speciale' nei riguardi di coloro che lavorando non possono frequentare, certo, sono sempre disponibili per chiarimenti e/o delucidazioni e non hanno mai ucciso nessuno per fare ciò. Anzi, più parli delle cose che piacciono a loro, più gli sei simpatico... e sono loro i primi ad incitarti a contattarli in qualsiasi momento
1bis) come ho già detto prima, non ci sono corsi che prevedono frequenza obbligatoria. I laboratori poi almeno al primo semestre sono tre: geometria (che non è niente di che), algebra (che sarebbe utile se solo l'esercitatore fosse competente) e laboratorio di programmazione, l'unico, forse, al quale è utile la presenza (anche se tutti i temi di laboratorio sono cmq reperibili su internet sulla pagina web del professore e fattibili a casa; poi si può sempre inviarli al prof e chiederne la valutazione da parte sua).
2)Per quanto riguarda dispense e quant'altro, ti posso dire quanto segue: per analisi e geometria basta il libro di testo che ti consigliano all'inizio dell'anno (eventualmente per dimostrazioni particolarmente ostiche puoi fare riferimento agli appunti di altri compagni di corso o di anni successivi), per algebra, invece il prof ti fornisce la possibilità di fotocopiare in copisteria la sua dispensa e il gioco è fatto, non serve davvero altro, mentre per LabProg c'è un libro che ti aiuta a seguire in specifico i vari argomenti nonchè 2 dispensine su due argomenti (marginali) non trattati dal libro e niente più.
3) Io sono in Città Studi, la mitica sede di Via Saldini non ha rivali!! A detta di tutti, è una delle migliori. In Bicocca so ci sono stati dei problemi ultimamente e le lezioni hanno avuto uno svolgimento non del tutto regolare...
4) Mi permetto di aggiungere solo questo: va bene lavorare, però cerca di tenerti libera nei giorni dei cosiddetti 'compitini' di metà e fine corso, perhcè, se superati con un tot di punti, ti possono permettere l'esonero dallo scritto (o dall'orale nel caso di labprog). Nei giorni dei compitini so epr certo che per chi lavora rilasciano un attestato di presenza.

Bene, spero di aver soddisfatto le tue richieste al meglio...
Se hai altre domande più particolareggiate contattami pure

Ciao, buona scelta e buona fortuna!!
INKOGNITO

orasnoel
Ciao Mik non ho letto con molta attenzione tutte le risposte date da tutti gli utenti, anche perchè alla fine mi sa che pochi hanno dato una risposta alla tua domanda.
Io sono iscritto al poli di Milano in ing informatica, ma non frequento "fisicamente" i corsi. Mi spiego meglio.
Seguo le lezioni da casa tramite internet per me è molto dura la cosa considerando che mi mancano tantissime basi di matematica e poco tempo per studiare perchè lavoro, ma per te che hai una prima laurea dovrebbe essere meno complicato.
Per quato riguarda il materiale didattico posso dirti che viene fornito anche bene.
Per i prof non ci sono problemi perchè puoi contattrli via mail o trmaite apposito forum della classe.
se vuoi maggiori informazioni per le spese (che sono tante) collegati al sito www.laureaonline.it.
Ciao e buona fortuna a tutti.

Addieco86
Hai ragione, abbiamo esagerato. Concordo, per me si potrebbe basare tutto sulla meritocrazia...
Scusa per quella frase. Ciao

Marco831
Per smorzare ulteriori polemiche:
la mia frase: inorridisco etc etc.. era riferita alla tua frase:
La gente paga tanti soldi per poter studiare in pace e ottenere buoni risultati.
Da questa frase traspariva il fatto che chi si può permettere di studiare non voglia competere con chi non se lo può permettere. Scusami ma era MOLTO facile fraintendere.
La frase con cui avevo aperto il mio ultimo post era legata al fatto che mi sono sentito dire" con quel poco di logica che dimostri.."
Tornando in tema...
Io non ho mai detto che voglio rendere la vita più facile a chi non ha voglia di far nulla, anzi!
Sono uno di quelli che baserebbe tutto sulla meritocrazia. Dico soltanto che sarebbe buona regola pubblicare del materiale didattico attinente al corso (dispense, esercitazioni) che come è noto, è molto più diretto e focalizzato rispetto ad un libro scritto per coprire più di un corso.
E con questo chiudo, anche perchè mi sembra che la discussione sia andata un po oltre il necessario.

Addieco86
E credimi, i dati GENERALI sono importanti, in quanto se tu cambi le cose e dai la possibilità a molti di lavorare e studiare più facilmente, L'andamento GENERALE dipende dai dati GENERALI, non dalle tue singole capacità.

Addieco86
quote:
Originally posted by Marco83

Inorridisco leggendo alcuni dei precedenti topics...
Sento gente dire...


A me queste frasi fanno pensare che una persona ha voglia di offendere oppure si è sentito offeso. Se non è così ho frainteso. Cmq do pienamente ragione a Lollo, e cercherò di chiarire:
Non ho offeso nessuno e non ho voglia di farlo;
Qui invece qualcuno si è sentito offeso. Riporto la frase. Se l'ho fatto non ne avevo intenzione.
quote:
Originally posted by Marco83

Punto 1: non scrivo in questo forum per sentirmi insultare dal primo bimbo pigiatasti che passa, quindi, dal momento che io non ho insultato nessuno non vedo perchè qualcuno lo debba fare con me.

Non avevo intenzione di pavoneggiarmi, e non penso che scrivere la parola Lode debba farvelo automaticamente pensare;
quote:
Originally posted by Marco83

...invio la mia lista esami con valutazione (ma in privato, perchè non mi sembra questo il posto adatto).


non mi sembra di aver mai messo in discussione le capacità di nessuno;
e poi, più importante di tutto, la discussione è nata, secondo me, perchè qualcosa è stato frainteso. Mi spiego. Parlavo della capacità GENERALE e della qualità di studio GENERALE, e quando dicevo le mie opinioni le basavo sui dati GENERALI. Ho ripetuto più volte che se uno riesce ad ottenere comunque dei risultati, tanto di cappello, ma non sono tutti come lui.
Non metto in discussione che ci possano comunque essere delle esperienze di lavoro significative, ma la mia opinione è che la qualità dello studio, poi, è (GENERALMENTE) di un livello completamente differente.
Infine secondo me il problema è esagerato, perchè basterebbe conoscere uno studente frequentante. Se il professore ha messo a disposizione delle dispense, oltre al materiale didattico consigliato, lui sarà sicuramente fornito del necessario e felice di farti fare delle fotocopie.

Marco831
Punto 1: non scrivo in questo forum per sentirmi insultare dal primo bimbo pigiatasti che passa, quindi, dal momento che io non ho insultato nessuno non vedo perchè qualcuno lo debba fare con me. E se questi ha voglia di pavoneggiare perchè finora (e a occhio dovresti essere al primo anno, ma magari mi sbaglio) ha preso tutti 30 e Lode senza studiare, gli invio la mia lista esami con valutazione (ma in privato, perchè non mi sembra questo il posto adatto).
Punto 2: io da frequentante non mi metterei a lavorare in questo momento, perchè ritengo importante e formativo seguire i corsi, ma se qualcuno è in grado di conseguire i miei stessi risultati studiando per conto suo, beh tanto di cappello.
Punto 3: tu dici che ovviamente al primo anno non potrai lavorare alla Alena Spazio, perlomeno non con un ruolo particolarmente qualificato. Io dico che anche lavorando come semplice disegnatore si acquisisce una mentalità molto apprezzata nel mondo del lavoro e te lo assicuro in quanto ho un'attività in famiglia.
Punto 4: sul fatto che la qualità dello studio da non frequentante sia IN GENERALE minore, sono daccordo, ma questo non deve impedire a chi ne ha le capacità (e la voglia) di poter disporre del materiale necessario.
tanto per dare un'idea di ciò che significa mettere a disposizione del materiale significativo da un punto di vista formativo, date un'occhiata all'OpenCourseWare dell'MIT (come suggerito da Mik). Credo che una cosa del genere dovrebbe essere fatta da ogni università, perchè il diritto allo studio deve essere veramente di tutti.
Concludendo, chiedo scusa a chiunque si fosse sentito offeso dai miei post, in quanto non intendevo certo farlo.

Lollo113
Parole sante.
Non vedo il problema... La qualità dello studio del non frequentante è notevolmente minore... ma è una scelta sua.

Addieco86
X Mik
Ti sfido a mantenere il tuo lavoro e a prendere ugualmente un 110 e lode. E se ci riesci, o l'hai già fatto, devi ammettere che sei un Caso Particolare. Come immagino siano la maggiorparte delle persone che si trovano su questo forum a parlare.
L'università non è capace di darti lo stipendio, ma è in grado di annullare i costi di sostenimento, in modo che gli unici soldi che ti serviranno sono quelli per mangiare. Se non ti puoi permettere nemmeno quello, allora la situazione è tale che vincerai sicuramente, inoltre a tutto ciò, una borsa di studio che ti permetterà di farlo. Il sistema è stato studiato bene, e i soldi che vengono messi a disposizione sono tantissimi. Se una persona decide di lavorare o pensa di essere obbligato a farlo significa che non si è informato abbastanza o ha evitato il problema.
Ah dimenticavo (se non vi basta) L'università offre possibilità di lavorare al suo interno (se sei abbastanza capace) con orari che ti permettono notevolmente di studiare, qualcosa come 150 ore all'anno, che non danno alcun fastidio e sono sistemate in modo adeguato ai corsi. Non mi stanco di dirlo, basta un po' di organizzazione. E l'organizzazione non è una cosa che ci si deve permettere.

Non mi sembra che ho voluto sbruffoneggiare, e sopratutto se qualcuno ha cominciato a parlare con quel tono non sono io ne' sei tu, quindi calmati...

Il caso tuo è diverso, vuoi solo ampliare le tue conoscenze. Sarà difficile, l'avete detto, è ovvio, OVVIO, LAPALISSIANO, ma è ovvio anche che non saper risolvere i proprio problemi non aiuta di certo... complimenti per la tua laurea, ma prenditi un minimo di merito per quello che hai fatto... persone come te esistono, come hai detto tu, non sei un caso isolato, ma in ogni classe sono 1/50 circa, e non mi sembra una cosa da nulla. Pensa un po' anche agli altri.

Addieco86
Credimi, la differenza tra i due studenti non sarà 5 punti.... O per te l'unica cosa che conta dell'università è il pezzo di carta ed il numero stampato sopra^?
Per chi non ha le possibilità economiche le soluzioni sono già state prese, e le ho nominate sopra. Non ho mai detto che il materiale didattico non dovrebbe essere messo a disposizione, anche se la via migliore per prenderlo mi sembra comunque quella di parlare con un frequentante, non con il professore, e non ho detto che i professori non dovrebbero riceverli, ma è chiaro che ci sarà qualche differenza. Le ore di ricezione sono poche e i ragazzi che seguono il corso sono tantissimi...
Io non discrimino nessuno... sei tu che vorresti le cose facili... il professore deve stare lì, deve fare le sue ore, se le gestisce come gli pare. Tutti quei studenti a cui piacciono le materie del corso che frequentano, secondo te non vorrebbero lavorare???? E perchè non lo fanno??? Vedi tu, con quel poco di logica che dimostri...

Non penso che uno studente di ingegneria areospaziale (una a caso) del primo anno possa lavorare all'Alena Spazio dell'Aquila. Farà un lavoro solo finalizzato al mantenimento, a conoscenze diverse o molto meno approfondite. E credimi, conta molto di più un istruzione fatta bene che non tutto ciò. Almeno che non vuoi continuare la strada di quel lavoro invece che quella del corso che hai seguito. Perdere un pochino di un corso significa perdere di più del corso dopo e così via, perchè all'uni ogni corso ha bisogno di quelli che hai fatto prima.

Una mia conoscente, padre morto e mamma che coltiva la terra, ha fatto domanda all'Adisu, e ora non paga le tasse universitarie e ha un prezzo degli abbonamenti dell'autobus ridotto.Eppure, anche essendo Idonea, era Non Vincitrice, cioè non ha vinto nessuna borsa di studio. Inoltre ha fatto concorso ad un'associazione laica, ora vive lì in cambio di aiuto nel fine settimana e la partecipazione ad alcuni eventi. Basta un po' di organizzazione, lo ripeto. E ora ottiene buonissimi risultati. Non c'è confronto.

Marco831
A me ciò che dispiace è che qualcuno non sappia accettare una critica...
Oltretutto non reputo le vostre opinioni come offese personali, in quanto io ho la fortuna di essere un frequentante, ma non per questo mi sento di discriminare chi questa fortuno non ce l'ha.
Tu porti avanti tutto il tuo discorso dicendo che per il non frequentante lo studio e il conseguimento dei risultati è più difficile.... MI SEMBRA OVVIO!
Quello che non capisco (e che credo non sia spiegabile) è la necessità di ostacolare gli studenti lavoratori non mettendogli a disposizione del materiale didattico.
Tu dici che io penso solo a me stesso che voglio lavorare (a parte che non lavoro, se non su richiesta), mentre tu sei così altruista da non voler dare la possibilità di laurearsi a chi non ha le potenzialità ECONOMICHE di studiare e basta...... Sarà la mia visione di altruismo a essere un pò vecchiotta?
Ricordati che un professore è pagato per tenere un corso, e il suo lavoro non si esaurisce in classe. Le ore di ricevimento sono OBBLIGATORIE, pertanto si richiede al docente la presenza nel suo ufficio per chiarire dubbi a QUALSIASI iscritto al corso.
Inoltre tu concludi dicendo che un imprenditore dovrebbe preferire un frequentante a uno studente lavoratore a parità di risultati.... Beh preparati ad un duro impatto con la realtà.
Tra qualche tempo scoprirai che spesso fa più differenza un esperienza lavorativa che 5 punti nel voto finale di laurea.

mik5
che sia piu' facile laurearsi frequentando e' lapalissiano ... Se fossi uno studente di 19 anni che puo' scegliere tra studiare a tempo pieno e studiare lavorando non avrei dubbi, anche perche' e' sicuramente vero che non frequentando ti perdi qualcosa. Infatti, quando mi e' capitato di conoscere persone che avevano problemi simili a quelli che avevo avuto io (e che, contrariamente a quanto qualcuno qui sembra pensare, sono ancora un certo numero: va bene occuparsi degli studenti sfaticati, ma diamo una possibilita' anche agli studenti volenterosi che partono da condizioni piu' disagiate), ho cercato di aiutarle a trovare dei buoni compromessi. Pero' comunque, anche lavorando, puoi arrivare a costruirti una buona preparazione

non volevo sbruffoneggiare, ma visto che hai iniziato tu: guarda che anch'io la prima laurea l'ho presa con 110 e lode e in tempi neanche poi cosi' lunghi (ho avuto laureandi che pur non avendo lavorato erano piu' vecchi di me, e alcuni di loro erano anche bravi e se la sono cavata bene poi nel lavoro). Ma non penso di essere un caso poi cosi' unico ...

quello che trovo assurdo e'

1) di non concedere una possibilita' a chi per varie ragioni non puo' permettersi di non lavorare, a meno che sia davvero possibile venire incontro alle esigenze di tutte queste persone con borse di studio di importo comparabile con uno stipendio (cosa non fattibile e forse neanche auspicabile, mentre sarei piu' favorevole a fornire aiuti economici sotto forma di borse di studio di importo elevato agli studenti piu' meritevoli e aiuto a trovare lavori compatibili con l'universita' per gli altri che desiderino comunque cimentarsi nell'impresa)

2) che le universita' non offrano servizi usufruibili da parte di lavoratori che vogliano approfondire le proprie conoscenze ma che non hanno intenzione di interrompere il lavoro che gia' fanno. Vorrei di nuovo sottolineare che c'e' differenza tra il caso dello studente di 19 anni che deve costruirsi una professione e il caso di chi vuole ampliare il proprio bagaglio culturale. Io ho un lavoro che mi soddisfa appieno: se voglio studiare altro e' perche' ritengo che possa aiutarmi a fare meglio il mio lavoro, non certo a cambiarlo. E di nuovo, non si tratta del mio caso singolo, ma di una categoria di persone di cui ben presto anche voi (mi riferisco agli studenti) entrerete a far parte

Addieco86
quote:
Originally posted by Marco83


O semplicemente hai paura di doverti confrontare con qualcuno che oltre a sapere sa anche fare?


Rispondo con le tue stesse parole.
quote:
Originally posted by Marco83


Io dico di no.


Io quando faccio una cosa la faccio per bene, non la faccio tanto per fare...
Poi ognuno fa come gli pare.
[8]

Addieco86
Per mik: io mi riferivo chiaramente alla seconda laurea. Non voglio dire che non è una cosa da fare, voglio solo dire che se ci sono dei sistemi che ti agevolano la cosa meglio per te, ma la mia opinione è che non sarebbe una buona idea rendere troppo facile lo studio da non frequentante. Ti auguro il meglio per la tua laurea, e se sei una persona a posto, a cui il proprio lavoro piace, non avrai problemi comunque. Secondo me, però, non per tutti è così.
Ci sono molti studenti un po' presuntuosi oppure poco capaci che approfitterebbero soltanto della possibilità di fare le cose in tranquillità e senza obblighi non andando a scuola, e credimi, ci sbatterebbero i denti con la rincorsa.
Non so come funzionano le cose a Milano, ma a Roma, per esempio, c'è chi si occupa delle persone che non possono sostenere i costi universitari. Se hai il reddito basso e rispondi a delle caratteristiche automaticamente non paghi le tasse, e se ti va bene e vinci un concorso ottieni borse di studio indipendenti da meriti e posti alloggio gratuiti. Ripeto, questo lo so per certo, ma è per quanto riguarda Roma. Basta un po' di organizzazione.

Mi dispiace che qualcuno invece abbia seri problemi di carattere, a tal punto da aver preso le nostre opinioni come offese personali (parlo dell'ultimo). E mi dispiace se qualche mia frase è stata rigirata, magari mi sono espresso male.

Innanzitutto io non ho detto che mi da fastidio il non frequentante, ma ho semplicemente detto che si fanno dei sacrifici per avere la possibilità di studiare in pace (cioè con la possibilità di seguire le lezioni, con una casa dove studiare, etc...)
Non escludo che un non frequentante possa ottenere risultati pari ad un frequentante, ma il non frequentante fa il doppio della fatica per gli stessi risultati (a me per esempio basta seguire la lezione con attenzione e assimilando, e ho preso sempre 30 e lode), e non otterrà mai i risultati che ottiene un frequentante che fa le cose per bene. Sarà per distrazioni, sarà per tempo più limitato, sarà perchè la mente ha bisogno di riposo molto di frequente, etc. E credimi, ne conosco molti di lavoratori frequentanti, e con gli impegni che hanno per lavorare mi dicono sempre che per un 18 bacerebbero i professori.
Se tu ti ritieni una persona capace di fare entrambe le due cose senza problemi allora tanto di cappello, ma se hai un minimo di cervello capisci che non tutti sono così, tantissime persone se ne hanno la possibilità evitano le lezioni ripromettendosi di cavarsela da soli, finendo allo sbando. Dagli la possibilità di lavorare: vedrai che aumenteranno, e otterranno molto meno.

Tu pensi solo a te stesso che vuoi lavorare? Ebbene io non sono così egoista, le cose che ho detto le ho dette pensando alle persone che a scuola hanno qualche problema.

I professori il loro lavoro lo fanno in classe. E' chiaro che gli fa più piacere spiegare una cosa ad un ragazzo che ha sentito ma non ha capito, che non ad una persona che non ha sentito la sua spiegazione.

Per quanto riguarda il tuo esempio, fossi il capo di un azienda tra i due non avrei dubbi nel preferire il frequentante, il quale ha seguito sicuramente con più attenzione il corso di studi. Tanti consigli per la pratica, tante consulenze, tante curiosità che un professore ti può dire non stanno sui libri. D'altronde non ci sarebbe motivo per il loro lavoro di esistere :)) Enjoy

Marco831
Inorridisco leggendo alcuni dei precedenti topics...
Sento gente dire che "spende tanti soldi per studiare in pace...". Questo significa che uno studente lavoratore turba la tua pace??? Non mi risulta che chi non è presente in aula possa disturbare..
O semplicemente hai paura di doverti confrontare con qualcuno che oltre a sapere sa anche fare?
Inoltre il temuto deterioramento della qualità didattica è molto semplicemente scongiurabile mantenendo gli esami ad un livello adeguato.
Se metà degli studenti ora frequentanti decidessero di andarsene a lavorare e dare gli esami da non frequentanti, questo costituirebbe un indubbio vantaggio per i frequentanti che si troverebbero in aule non affollate e con un contatto molto più "personale" con il docente.
Se però si pretende che un docente ostacoli i non frequentanti a favore dei frequentanti, beh questo mi sembra francamente classismo.
Rispondete a questa semplice domanda:
Ci sono due persone, l'una che segue le lezioni, l'altra che studia su materiale didattico del corso messo a disposizione dal docente.
Dopo un esame (serio) ottengono il medesimo risultato.
Credete che all'ato pratico (e intendo al momento in cui dovranno applicare alla realtà ciò che hanno imparato) vi sarà qualche differenza?
Io dico di no.
Purtroppo in molte università (grazie a dio non nel mio corso di laurea) si manifestano fenomeni di vassallaggio da parte dei professori, i quali non reputano all'altezza degli studenti solo perchè non apprendono "Dal di loro verbo". Questa è un'idiozzia bella e buona e finchè questi comportamenti non saranno debellati non potremo dire di aver garantito a tutti il diritto allo studio.

mik5
In risposta agli ultimi due interventi:

felice di sapere che per voi lavorare e' una scelta, per me e per tanti altri non lo e' stato: all'epoca le borse di studio coprivano a malapena tasse e libri. E andare a vivere sotto un ponte non l'ho considearata un'opzione accettabile. Se la situazione ora e' cambiata, tanto meglio, perche' per studiare e lavorare devi rinunciare ad altro (in particolare ad una vita sociale)

D'altra parte se vi riferite alla mia prima laurea, e' un po' tardi per dirmi che non potevo farla, visto che l'ho ottenuta anni fa :). E avendo poi lavorato negli USA, con gente proveniente dai sistemi universitari piu' disparati, ho potuto constatare come la nostra preparazione universitaria fosse di notevole livello (mi riferisco sempre a fisica), come del resto confermato dalle numerose offerte di lavoro (all'estero, che in Italia e' un altro discorso ...)

Se invece vi riferite alla mia balzana idea di conseguire una seconda laurea, se ne puo' discutere. Magari sbaglio, ma trovo che in Italia ci sia una poverta' incredibile di offerta formativa di alto livello (post-laurea) per chi gia' lavora in campo scientifico e tecnologico (rispetto al sistema americano a cui sono abituata e contrariamente a quanto avviene anche in Italia per esempio in campo economico): se anche l'universita' si tira indietro, appunto non fornendo nessun servizio usufruibile anche da lavoratori, non vedo cosa resti. Per un fisico, un matematico o un ingegnere lo studio, ovviamente e per fortuna, deve continuare per tutta la vita lavorativa: per la maggior parte si tratta di aggiornamento che si cura da soli giorno per giorno, ma puo' capitare anche di sconfinare in un campo "nuovo" e desiderare di saperne di piu'. In questo caso puo' essere utile cercare di chiarirsi il contesto generale e non solo il problema specifico: anche in questo caso ci si puo' arrangiare, ma un corso ben fatto puo' essere piu' efficiente (e anche il fatto di dover dare esami, quindi confrontandosi con esperti del campo, ha una sua utilita'...). Quello che vorrei capire e' se l'universita' puo' fornire almeno in parte quello che cerco e a che prezzo. Le domande che ho posto qui erano di carattere "preliminare", riguardando la mera fattibilita' della mia idea e non ancora l'effettiva validita'

Lollo113
addieco la dice giusta , infatti proprio per non far si che si verifichi una situazione di lavoro/uni sono state istituite le borse di studio , enjoy

Addieco86
La gente paga tanti soldi per studiare in pace e ottenere buoni risultati....
Rendendo la vita facile a chi lavora invogli i ragazzi a non frequentare, e deteriori il livello medio di studio. Per affrontare i costi universitari tutti andrebbero a lavorare, e la metà delle persone che passa gli esami con difficoltà non li passerebbe per niente. Capiscimi, ci vogliono dei sacrifici per ottenere un buon titolo che ti permetta di lavorare in campi particolari.

Il mio parere è che nella vita si devono fare delle scelte. Puoi scegliere uno studio di qualità, ma ci vogliono dei sacrifici, oppure puoi scegliere uno studio disordinato e (pur se possibile) senza mai grandi risultati.

mik5
che sia difficile lo so, mi sono laureata in fisica con il vecchio ordinamento lavorando a tempo pieno e so cosa vuol dire ... proprio per questo volevo andarci con i piedi di piombo prima di pagare le tasse di iscrizione (anche perche', contrariamente a prima, faccio gia' un lavoro che mi piace, ho qualche anno in piu' e impegni vari che prima non avevo)

se fosse possibile reperire il materiale didattico in modo semplice (ma non vedo molto materiale in rete, contrariamente ad altri corsi di laurea o ad altre universita'. L'ideale sarebbe qualcosa come il MIT OpenCourseWare, ma basterebbero anche dispense depositate da qualche parte) e se i professori fossero sufficientemente disponibili anche con chi lavora (nel senso che se si prende un appuntamento si presentano e non ti fanno chiedere n permessi per rincorrerli e non ti trattano male se capiscono che non frequenti), un pensierino ad iniziare questa impresa lo farei

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