Laurea in fisica lavoro

Brahms98
Buonasera, visto che sono indeciso sulla facoltà da intraprendere ed ho fatto già domande su matematica ed ingegneria matematica, mi sembrava opportuno chiudere il cerchio con fisica. :-D
Quello che volevo chiedervi è: con una laurea in fisica uno che finisce a fare? Conosco (non di persona) diversi fisici che attualmente svolgono mansioni adatte perlopiù a gente con la licenza media, altri fisici che di mia conoscenza insegnano alle superiori (sono -erano- i miei professori) ed infine il padre di un mio amico è docente ordinario di Fisica Generale. Quindi mi pare che o si ottiene un lavoro eccellente o si finisce abbastanza in basso.
Non so se le mie deduzioni sono corrette (spero di no) ma in base alla vostra esperienza, dite che fare ricerca all'estero è impossibile? Lavorare in un'azienda facendo il fisico? È possibile lavorare nel settore aerospaziale con una laurea in fisica, magari facendo una magistrale ed un dottorato indirizzati sulla fluidodinamica? Invece ho notato che a Pisa c'è un corso magistrale dedicato alla fisica dei plasmi, dove finisce uno che consegue quel tipo di laurea (naturalmente se si ritrova a svolgere qualcosa di attinente a ciò che ha studiato...)? Ah lo so che con ingegneria aerospaziale le possibilità sono molte di più, tuttavia io sono un ragazzo teorico (cioè mi piace la teoria più che l'applicazione di questa) perciò le lauree troppo tecniche non mi ispirano molto...
Grazie in anticipo.

Risposte
Brahms98
Grazie mille Haldosax!

HaldoSax
Ciao Brahms, ti dico solo una cosa non fare l'università per il lavoro ma fai l'università che ti piace. Perché quello che ti possiamo dire è la situazione attuale del mondo del lavoro, ma quando tu avrai finito la situazione lavorativa sarà ben diversa. Tieni conto che il numero di iscritti a fisica è aumentato durante gli anni, al primo anno eravamo in totale 160 matricole, al mio terzo anno le matricole erano 400. Quindi l'impatto sul mondo del lavoro è molto diverso. La triennale è abbastanza simile in tutti gli atenei in quanto ti fornisce la base per la magistrale. Quello che conta è la magistrale che dovrai scegliere con cura in quanto è molto differente da ateneo a ateneo.

Brahms98
Nessuno?

Brahms98
Bene quindi mi sembra d'aver capito che per un neolaureato in fisica non sia troppo difficile trovare un lavoro attinente al suo percorso di studi...che è la cosa che più mi preoccupava. C'è una significativa differenza tra gli stipendi italiani ed esteri dei fisici, anche contando la differenza del costo della vita, che in paesi come germania o gran bretagna è ovviamente più alto? Quanto incide sulle possibilità di lavorare nel settore l'università da cui si proviene? Pisa è un'università rinomata (sempre che questo aspetto abbia una qualche incidenza) e didatticamente ottima? Qual è attualmente il ramo della fisica che offre più opportunità ai nrolaureati di lavorare nel settore (che so, astrofisica, fisica dei plasmi, fisica della materia, fisica delle particelle eccetera)?
Grazie in anticipo.

Brahms98
D'accordo grazie ad entrambi per le esaurienti risposte!

HaldoSax
Ciao brahms98 per fare fisica non bisogna necessariamente essere infitamente intelligenti, certo è una facoltà difficile, tosta ma basta avere determinazione e non scoraggiarsi davanti ai primi esami. In più se ti piace l'ambito è uno sprono a non abbatterti. I possibili sbocchi lavorativi con fisica sono i più disparati dalla gestione di sistemi bancari, alla creazione di modelli economici alla progettazioni di lenti, ambito informatico, in ambito medico etc... Il lavoro che il fisico trova nel settore privato non è specifico come quello che trova un ingegnere o un chimico, ma durante gli anni di studio ti abitui a risolvere problemi e a dimostrare teoremi sviluppando il celeberrimo "problem solving". Quindi un azienda qualunque potrà assumere un fisico e dopo un corso di specializzazione avrà acquisito le capacità necessarie per lavorare. Per quanto riguarda la ricerca all'estero è più facile da trovare corsi di dottorato rispetto all'Italia ma anche più persone che concorrono, lì sta a te trovare un buon relatore con gli agganci giusti e che ti possa supportare in quanto in molte domande (tutte se non ricordo male) di dottorato richiedono una lettera di presentazione del relatore di Tesi. Per quanto riguarda il settore areo-spaziale una mia prof laureata in fisica nucleare ha fatto un master in ingegneria aerospaziale e adesso progetta nano satelliti e guida satelliti (ora lavora al nuovo satellite EUCLID). Stesso discorso per una laurea in matematica. Entrambe lasciano aperte molte strade, sta a te scegliere quella che ti è più congeniale.
Se hai dubbi chiedi pure :-D

fab_mar9093
Un concetto molto relativo direi. Io ho studiato Ingegneria, ho fatto fatica su esami che ritenevo stupidi solo perché non mi piacevano. Per me decisamente matematica e fisica sarebbero stati più stimolanti. Bisogna essere intelligenti, nel senso sopra la media, ma già un buon voto di scuola superiore dovrebbe essere indice di questo. Insomma, ci vuole poco a essere più intelligenti della media quando ci si pone la domanda di iscriversi o no a una laurea in fisica. Senza dubbio impegno e sacrificio sono d'obbligo, così come per matematica e Ingegneria.

Brahms98
D'accordo grazie per il consiglio! La mia principale preoccupazione (oltre al lavoro) era che la complessità di fisica si potrebbe rivelare insuperabile, perciò ti chiedo: bisogna essere infinitamente intelligenti per affrontarla?

fab_mar9093
A prescindere da tutto ciò, ti dico una cosa ovvia: se hai una passione, un interesse particolare, seguilo. Se ti piace fisica, studia fisica. La scelta migliore che puoi fare.
L'interesse e la curiosità sono la spinta ad apprendere e progredire.
Lavorativamente parlando hai ottimi e pessimi scenari anche per matematica e per Ingegneria matematica.

Essendo tu teorico ti sconsiglio di scegliere Ingegneria.

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