Laurea fuoricorso

Sk_Anonymous
ciao a tutti, sono nuova! frequento la facoltà di matematica e quest'anno sarà il mio primo anno fuoricorso.
inutile dire quanto senta la pressione di genitori, parenti e pure amici di famiglia che si chiedono perchè non sia laureata in tempo! io però ho pensato tanto alla scelta universitaria e cosa è importante per me. Vorrei dei pareri da chi lavora anche con una laurea fuoricorso...o di chi conosce l'esperienza di qualcuno. io purtroppo non ho conoscenze dirette di laureati in matematica o fisica...quindi chiedo a voi! grazie mille

in breve: è improbabile (meglio impossibilie) trovare lavoro con una laurea fuoricorso? quanto è grave un anno o due? bisogna vergognarsi proprio molto di non essere al passo coi tempi?

Risposte
smaug1
Bisogna secondo me trovare un giusto equilibrio tra la quantità di esami da passare in un anno accademico e la qualità della preparazione. Mi spiego: credo che per esempio per un ingegnere civile al primo anno rifiutare un voto mediocre in geometria e in chimica per prendere voti buoni, sia opinabile (lasciando da parte l'ambizione ecc ecc). Invece credo sia però più logico riutare voti mediocri in scienza delle costruzioni, geotecnica, idraulica, tecnica delle costruzioni (tutti del terzo anno) e non l'esame di fisica tecnica per esempio. Il giusto sta nel mezzo. Nè rifiutare tutti i voti inferiori al 24, nè accettare ogni ogni esame col 18, per intenderci.

Conosco gente che si trova in collegi universitari che ad ingegneria fa 7 esami l'anno, che se rifiuta un esame non andato benissimo, al secondo appello invece prende 30 con lode, non perdendo quindi neanche tempo. Tuttavia queste persone non sono come tutte le altre...

Sk_Anonymous
Al momento non sono fuoricorso (sono iscritto regolarmente al secondo anno), ma so quasi sicuramente che non riuscirò a passare al terzo entro i tempi prestabiliti (e quindi che mi laureerò fuoricorso, almeno di un anno). Beh, e che problema c'è?
L'importante è quello che sai e quello che sai fare. Se ti sei laureato entro i tempi ma poi sul posto di lavoro non vali granché, l'azienda ti licenzia (parlo per gli ingegneri).
Ovviamente la cosa migliore sarebbe laurearsi nei tempi prestabiliti e saper lavorare bene, ma bisogna dare tempo al tempo.

Zero87
"originalmind":
sai...vedo tante ragazze laureate in economia oppure giurisprudenza o filosofia che preparano esami in una settimana...prendono 30 e lode...


L'ho visto anche a matematica e lasciamo perdere che sennò sbrocco e scrivo un papiro...

Sono fuori corso proprio perché le materie le voglio capire e non imparare a memoria (oltre che non ho memoria!).

Sk_Anonymous
Crepi il lupo! si...capisco! ogni volta che qualcuno mi dice "perchè non molli?" io penso che preferirei fare la spazzina (con tutto il rispetto eh...intendo dire un lavoro diverso dalla laurea) ma avendo studiato una cosa che mi è piaciuta...piuttosto che altro!
sai...vedo tante ragazze laureate in economia oppure giurisprudenza o filosofia che preparano esami in una settimana...prendono 30 e lode...e sono super acclamate nonostante tutto poi non ricordano un bel niente! non è così che vorrei avere una laurea..ecco

Zero87
"maxsiviero":
Mi sembra di ricordare che l'accesso diretto alla magistrale sia subordinato al fatto di avere finito in corso la triennale o eventualmente dalla media dei voti.


Da noi, se non erro, ti prendono in automatico se hai più di 100 alla triennale altrimenti c'è un esame anche se non so qual è la soglia minima.

Immettendomi nella discussione principale, anche io sono fuori corso (1 anno, per ora) e mi laureerò fuori corso. So cosa vogliono dire le pressioni e cosa vuol dire che ogni minimo parente con l'uso della parola appena ti vede dice "ma quando stai a laurearti?" oppure "non è ora di fare un altro esame?".

Diplomaticamente me ne frego di tutto e tutti. Conta che la tua laurea fuori corso vale quanto una laurea in corso e quanto una laurea di gente che va all'università per cambiare aria e si laurea dopo 10 anni.
Per quanto riguarda il lavoro... L'unica mia certezza è che avrò tanti pezzi di carta ugualmente inutili e che, non potendo permettermi di restare a spasso come fanno gli altri lamentandosi sul fatto che il lavoro non c'è, dovrò cercare qualcosa che ogni giorno mi farà dire "ma che ho studiato a fare?". Però lo farò ugualmente...

In bocca al lupo

poncelet
"originalmind":
triennale! mi chiedevo se una volta laureati fuoricorso alla triennale...ci fossero limitazioni a causa degli anni


Mi sembra di ricordare che l'accesso diretto alla magistrale sia subordinato al fatto di avere finito in corso la triennale o eventualmente dalla media dei voti. Mi sembra però che se non soddisfi questi requisiti tu possa accedere ugualmente sostenendo un esame di ammissione. Almeno mi sembra che qui a Torino a Mtaematica sia così.

Sk_Anonymous
@originalmind: al polimi per accedere alla magistrale sicuramente ci vuole la media del 24 e penso (ma quasi sicuramente sarà così) che ti devi laureare in corso ...

Andrea2976
Dimenticavo...la Matematica la puoi capire come non capire ma sicuramente è difficile non amarla una volta che ci sei dentro.

P.S. Che tu abbia fatto il classico apposto dello scientifico poco cambia, io venivo dallo scientifico e non penso di aver avuto vantaggi in più...tornando indietro farei il classico.
P.S. Curiosità: che università frequenti?

Sk_Anonymous
CREPI IL LUPO!grazie! lo so che non è una certezza...ma sentire qualcosa di positivo e speranzoso fa bene ogni tanto!
purtroppo ho perso molto tempo a preoccuparmi di persone che dicevano che non troverò mai lavoro se non mi laureo in tempo...ma non ho mai pensato di mollare! ho fatto una scelta difficile (dopo il liceo classico che mi ha insegnato tantissimo ma nulla su come studiare le materie scientifiche); sapevo che non avrei avuto un percorso facile...ma il non rispettare i tempi mi ha fatto preoccupare per il mio futuro.
come ho già scritto, scusate la ripetizione, non conosco nessuno che può "confortarmi" con una esperienza positiva nonostante la laurea fuoricorso, quinid grazie a chi me la racconta
p.s. anche se c'è qualcuno che è disoccupato può dirlo...certo, mi angoscerò ma almeno avrò tanti e diversi pareri

Andrea2976
Ciao,

mi inserisco nella conversazione.

Che io sappia non c'è nessun tipo di vincolo al proseguimento degli studi anche se si è finito fuori corso.
Al massimo mi sembra che ci sia un vincolo di 35 anni per accedere a borse di studio del "dottorato".

Comunque sia l'unico problema serio che vedo è solo il prezzo delle tasse universitarie che gravano sullo studente, e cosa strana, secondo me, l'università si regge sulle tasse degli studenti "fuori corso" più che di quelli "in corso".

Magari ti farà sentire meno sola: all'epoca anche io finii l'università fuori corso (Matematica...vabbè era quadriennale) ma alla fine dopo ho conseguito sia un diploma di alta formazione in matematica finanziaria che un dottorato in matematica...ora lavoro in un azienda di software per la finanza (anche se mi sarebbe piaciuto fare ricerca...ma questa è un'altra storia).
Sta sicura che tra tanti incompetenti che lavorano non ci sarai proprio tu con una laurea in matematica "fuori corso".
Secondo me se hai la concreta possibilità di finire sarebbe un peccato mollare solo per un "fuori corso", inoltre ti pregiudicheresti qualsiasi tipo di accesso a concorsi o altro.

In bocca al lupo!

Sk_Anonymous
triennale! mi chiedevo se una volta laureati fuoricorso alla triennale...ci fossero limitazioni a causa degli anni

Sk_Anonymous
ecco...il mio sogno è fare ricerca! ma del tipo "non importa che mi danno una miseria...quello mi renderebbe felice"
però siccome non so come funziona tra dottorati (si viene pagati mi pare....e non so se conta l'età) ed altre cose...non saprei cosa mi aspetta...e nenache se mi aspetta qualcosa a tarda età (non ottantenne ovviamente :))

jitter1
Ma no, su questo vai tranquilla! Cioè, se non puoi stare tranquilla è per via della situazione italiana, non certo dei tuoi anni fuori corso. Poi, le persone che fanno la selezione del personale sono ognuna diversa dall'altra: persone, appunto. Non ci sono criteri così "matematici".
A posteriori io mi sono accorta che, in passato, credevo fossero determinanti cose che non lo sono state. Per esempio, al liceo credevamo che il voto del diploma avrebbe condizionato la nostra vita futura. Macché! Niente è determinante. Tutto può aiutare, ma niente è determinante!

Sk_Anonymous
grazie ad entrambi!
io sono consapevole che ognuno ha il suo percorso e motivi differenti che portano via più tempo del previsto.
in famiglia (nonstante sia mooolto numerosa) sono l'unica che va all'università e spesso mi sembrano fuori luogo certi commenti.
è pur vero che il fatto di non essere in tempo, è un dato di fatto. questo mi preoccupa più del parere di chi non è dell'ambiente, ecco perchè volevo dei pareri da chi invece ha frequesntato l'università e ha dovuto confrontarsi col mondo del lavoro...perchè alla fine, quello è il problema (trovare lavoro)

jitter1
Non mi è mai capitato che a un colloquio di lavoro calcolassero quanto tempo ci ho messo a laurearmi.
Conosco percorse che hanno fatto addirittura ricerca dopo essersi laureate con tempi lunghi, anche 3 anni fuori corso, per una loro tendenza ad approfondire, perfezionare, e mai "stringere". Ma, alla fine dei conti, sono meglio preparate di persone che hanno bruciato gli esami in fretta e non si ricordano 'na mazza.
Da ciò non voglio dedurre che chi ci mette di più a laurearsi sia più bravo di chi ci mette di meno. Ma io sono sempre contraria a ogni schematizzazione.

Sk_Anonymous
perfettamente d'accordo sui primi due punti (anche se certe volte le critiche dei parenti non mi lasciano indifferente)
non ho capito la fine del terzo punto: "tre anni cambia la tua strada oppure cerca un lavoro da affiancare all'università"
cioè dovrei buttare il lavoro fatto fino a quel punto e cambiare? cosa? facoltà? noooo
cercare un lavoro..di questi tempi? non mi rallenterebbe ancora?

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